Istantanea Pier Vittorio Buffa

Non capisco

strage_via_d'amelio

No, proprio non capisco perché ricorrenze come quelle di una strage di mafia della rilevanza politica e simbolica di via D'Amelio debbano dividere e non unire.

Non capisco perché un governo, che in qualche modo dovrebbe rappresentare tutto il paese, non manda nemmeno uno straccio di sottosegretario a dire "Eccoci qua, non ci dimentichiamo".

Non capisco perché da ricorrenze come queste non si debba trarre forza per intensificare la lotta alle organizzazioni mafiose.

Non capisco perché ci sia da discutere, non riesco a seguire il filo dei ragionamenti.

E voglio continuare a non capire perché non voglio adeguarmi, non voglio far finta che tutto questo sia normale.

Un 19 luglio così vorrei che il mio paese non lo vivesse più.

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18 commenti 8

  • maria scrive:

    Quanto a me, guardo il mare. E non un mare qualsiasi, ma uno di quelli che sembrano dipinti da Botticelli, colle ondine perfettamente trasparenti, appena increspate da una brezza leggera, che arriccia le spume sulle creste e rende più tersa l'aria attorno, a meglio farci ammirare le grazie appena velate della Venere di turno. Ed eccola che emerge, le braccia levate a sostenere la massa dei ricci roridi di salmastro, più lucidi del suo corpo madido, degli scogli dai riflessi abbaglianti... Due pennellate d'ali di gabbiano, un bimbetto che gioca tra gli spruzzi, e il quadro è fatto.
    Dalla Sardegna, a tutti, con affetto, una cartolina scaccia- pensieri e accchiappa-sogni. Con l'augurio di risvegliarci in un mondo migliore.

  • maria scrive:

    Attenti al web: i berluscones all'assalto della libertà di informazione via Internet cercano di stringere il bavaglio prima delle ferie. E stanno giocando sporco anche per l'elezione dei membri del CSM. E' un governo di truffaldini alla carica, che cerca di incassare le norme salva-cricche prima che sia troppo tardi. Si vocifera di cose turche, dal voto segreto a danno dei finiani (voto io la porcheria e poi dirò che l'hai votata tu) alle manfrine per abbassare, con le assenze, il quorum necessario al raggiungimento della maggioranza più comoda... Nella migliore tradizione dei somari di tutte le scuole: di studiare non son capaci, ma trucchetti ne sanno uno più del diavolo.
    Ce la faranno? L'avete saputo come è finita poi la sentenza del Tar sulla riforma Gelmini? Che io sappia, si è ribadita l'illegittimità delle circolari emanate dalla ministressa dell'egìda ma, a quanto pare, si fa come se nulla fosse, the show must go on... E allora, su il sipario e giù le braghe, compagnia, che si va a recitare l'ultimo atto della farsa più esilarante, scollacciata e lubrica degli ultimi 150 anni. E se i poveri e gli operai non ridono, pazienza: in compenso, i signori della prima fila hanno il filetto di bava alla bocca e sembrano apprezzare assai...

  • cjamoz scrive:

    Non sono d'accordo con questa opinione del "siamo cosi' percio' non c'è niente da fare"... Se in "Italia" ci sono popoli che hanno bisogno del bastone, ce ne sono altri che ne hanno sempre saputo fare a meno, pure se bastonati da chi li veniva ad opprimere. Ad esempio, stavo rileggendo un pezzetto di storia del Friuli e veniva fuori che già nel medioevo, e persino nei paesi di montagna, avevano saputo creare una specie di governo "dal basso" e assai democratico... Penso che altre regioni hanno storie simili da raccontare. Allora perché è stato scelto un modello diverso ? Come già detto, il popolo onesto c'era ! Perché è stato umiliato e deriso ? perché per decenni l'esaltazione mediatica dell'italiano furbo, vigliacco, mafioso e maschilista ? perché ? Neanch'io capisco ! O forse capisco troppo bene...

  • Sven scrive:

    Comunque, non è certo solo in Italia che la politica e la società fanno pena: accade anche a livello globale, essendo ormai questo riflusso (come, se non erro, molto emblematicamente si diceva una volta...) un fatto epocale.

    Poi, qui abbiamo il berlusconismo, che rende la situazione ancora più patetica e tragicomica.

    Probabilmente, in Italia si tende anche ad un certo menefreghismo, ecc. ecc., proprio perché siamo stati storicamente terra di conquista, con poca autonomia dal basso: Franza o Spagna, basta che se magna...

  • maria scrive:

    Adesso la cosa più carina è il dibattito ai massimi livelli per stabilire se esista o meno una questione morale nel governo, se sia lecito o meno metterla al centro delle discussioni.... se sia legittimo o meno non dimettersi se non per entrare direttamente in carcere...
    Davvero una cosa da grandi statisti, da ministri seri e responsabili, da degni rappresentanti delle Istituzioni... nel bel Paese della facce di bronzo.

  • la formica (sergio) scrive:

    povero alessandro,non ti meritavi il polifemo!

  • polifemo_01 scrive:

    caro vigilante,
    noi siamo un popolo che ha bisogno del bastone.
    Una frase fatta e logora, ma veritiera.
    Solamente con la durezza ed il rigore, il popolo italiano segue le regole civili.
    Le nostre abitudini borboniche sono costantemente presenti in noi e riteniamo che la tolleranza sia sinonimo di debolezza, che la libertà sia fare quello che ci pare, infischiandocene del prossimo, che pagare le tasse sia una furbata, che "ca nissuno è fesso", ... etc.
    Abbiamo bisogno di regole che devono essere fatte rispettare, perchè se noi non abbiamo chi ci comanda e ci minaccia, non siamo in grado di comportrarci civilmente.
    I nostri politici (dx o sx, tutti uguali) sono la punta di iceberg di quel che siamo noi e Berlusconi ha tanti voti perchè rappresenta l' italiano medio, simpatico (?), bugiardo, chiacchierone, donnaiolo e che ti frega...
    Mi spiace affermarlo, ma abbiamo bisogno di un governo forte, duro e deciso.

  • Alessandro Vigilante scrive:

    Gli ultimi partiti rimasti della prima repubblica - il PdL clone del PSI di Craxi e il PD aborto della relazione tra gli ex-PCI e gli ex-DC - vanno nella direzione della loro dissoluzione.

    A destra c´é Fini (ex-fascista) e a sinistra ci sono segnali di irrequietezza - Di Pietro, Vendola, Grillo - che, per ora, non mostrano concretezza di consenso ampio, ma indicano il percorso necessario da intraprendere: politica partecipativa, questione morale, impegno sociale.

    La transizione é appena all´inizio, per la rinascita di una sinistra egemone ci sará bisogno di molto tempo ancora, ma é chiaro che le FORME della partecipazione politica devono evolversi e questo processo é inarrestabile.

    In questi frangenti non é importante fare il tifo per una specifica formazione politica salvifica, ma lottare ogni giorno nel proprio ambiente sociale, professionale e comunitario per affermare i valori, i principi e le pratiche che permetteranno il riscatto della societá civile democratica e l´adozione di una agenda politica conforme alle necessitá popolari.

  • Sven scrive:

    A proposito di PD(S), ieri sera ho visto un po' del Pippo Chennedy show (dell'ottima contessa Serena Dandini), che ritrasmettono su Rai Extra: beh, dalle imitazioni dei politici, già nel 1997 era più che evidente come la sinistra non fosse più tale da un pezzo, anzi con preoccupanti segni di asservimento acritico alla destra berlusconiana.

    La sigla del programma recitava: siamo terra terra, terra terra... ed oggi, dove siamo, nel fondo del cesso, allora?

    Comunque, fino a prova contraria, non è certo il PD che risolleverà le sorti della sinistra (e dintorni): ci vuole qualcosa di nuovo, che vada ben oltre. Il problema è che per ora non arriva nulla, a quanto pare...

  • Alessandro Vigilante scrive:

    Esempi di intelligente politica leghista (con il PD all´unanimitá).

    Il Comune ti aiuta se sei italiano. Ma l’ordinanza razzista diventa una beffa.

    A Villa d'Ogna, nel bergamasco, il sindaco stanzia 6mila euro per chi è senza lavoro. Solo se munito di cittadinanza e residente da 5 anni in paese. Nessuno mostra di avere i requisiti. Il Tribunale boccia il provvedimento. E le spese legali costano due terzi della somma.

    Per godere del contributo comunale (300 euro al mese), infatti, sarebbe stato necessario avere la residenza in paese da almeno cinque anni, una famiglia monoreddito e due figli a carico, oppure un reddito non superiore ai settemila euro. E, soprattutto, bisognava avere la cittadinanza italiana. Un’ordinanza che non solo è stata bocciata dal giudice del Lavoro, ma addirittura si è trasformata in un boomerang economico per il piccolo Comune, che ha messo a disposizione 6mila euro e poi, dopo aver constatato che nessuno dei cittadini rientrava in quei requisiti, ha speso due terzi della somma, cioé 4mila euro, per le spese legali.

    La bocciatura, fra l’altro, è arrivata nonostante la marcia indietro della Giunta che aveva revocato, dopo meno di tre mesi, la sua stessa delibera approvata all’unanimità dal Consiglio comunale (E CON I VOTI DEL PD).

    http://www.ilfattoquotidiano.it/2010/07/21/il-comune-ti-aiuta-se-sei-italiano-ma-lordinanza-razzista-diventa-una-beffa/42597/

  • Sven scrive:

    Beh, lo Stato (con la esse maiuscola, quello che si impone), essendo basato sulla concentrazione estrema del potere (e con deleghe poco controllabili dal popolo), difficilmente può mantenersi "diritto": quindi, è sempre un po' storto o "deviato" - a volte più, a volte meno, a seconda delle epoche storiche e di come (non) gira l'economia... ; -) :-)

    A parte gli scherzi, è inquietante quanto abbiano in comune Stato e Mafia, come la struttura verticistica del potere, la sudditanza della gente, l'assenza di critica costruttiva, la staticità delle "istituzioni" e così via.

    E pensare che lo stato (con la esse minuscola, quello solidale ed umano) dovremmo invece essere noi, la società civile...

    Ed ecco quindi un altro spunto di riflessione: la società (in)civile è anch'essa diventata "mafiosa"?

    Ovviamente, sempre in senso lato: omertà e disillusione, disinteresse alla politica, scarsa solidarietà sociale, il farsi solo gli affari propri - alias berlusconismo - e così via...

    Se il pesce (la politica, ecc. ecc.) comincia a puzzare dalla testa, vuol dire anche che la "base" non lo nutre più e se ne disinteressa: un po' inquietante, a dire il vero...

  • Alessandro Vigilante scrive:

    "Siamo a un passo dalla verità sulla strage di via D'Amelio. E la politica potrebbe non reggerne il peso".
    Pare abbiano affermato i pubblici ministeri di Caltanissetta.
    (http://www.repubblica.it/cronaca/2010/07/20/news/siamo_a_un_passo_dalla_verit_i_pm_sulla_strage_di_via_d_amelio-5715552/)

    Forse allora riusciamo a capire di piú perché questo governo di questo Stato non era presente alla ricorrenza. Non si sono messi d´accordo se ci andava qualcuno dello Stato / Diritto o qualcuno dello Stato / Deviato...

  • maria scrive:

    Anche Cappellacci, dalla caldissima Sardegna, prova a fare il finto tonto:" Conosceva Carboni?" "Vagamente..." In che senso? Si saranno mica incontrati al circolo dei pensionati, alla bocciofila della parrocchia, al bar... No, al bar no. Se no Bossi in canottiera li avrebbe visti di sicuro.
    Ahi ahi, povero Pseudonimo.... Avresti fatto bene a organizzarti anche tu una qualche tenuta stile balneare, prima di recare il tuttifrutti in terre calienti. Mi sa che ti è rimasta qualche macchia sulla camicia, di quelle che non vanno via nemmeno col detersivo del miracolo, il magico "tutto va ben, al primo lavaggio". E poi non è da tutti stare a mollo in abito come nulla fosse. Dopo l'uomo Biopresto, solo l'uomo da Arcore è riuscito a fare di meglio: infatti sembra sempre asciutto, e parla pure, nell'acqua, e manco fa le bolle...

  • maria scrive:

    El sol sta Caliendo...muy, muy Caliendo. E il cono tuttifrutti pdl non regge. A tenerlo in mano, ci si impiastricciano le dita della vischiosità appiccicosa dei suoi sciroppi biancastri, azzurro puffo, verdini pistacchio...
    Una buona notizia, comunque. Per Fini Mangano non è un eroe. Buon per lui. Ma come faccia a votare le fiducie al governo che la pensa esattamente all'opposto, resta mistero. Del resto, c'era chi pensava che a lui non piacesse il cono tuttifrutti...
    Bossi, zitto zitto, si è rimesso la canottiera: per tenere in mano certa roba, meglio non rischiare la camicia. E poi fa caldo, e il vecchio look stile "sono venuto al bar così come mi trovavo" torna comodo e attuale. Vien meglio anche nel caso necessiti l'aria da finto tonto, per fare quello che è stato tradito, che è stato invischiato, che l'hanno pagato...a sua insaputa. Da uno che esce dal bar in canottiera, vien male pretendere intelligenza e lucidità, ci si accontenta della presunta buona fede dell'avventore rozzo, magari ignorante, magari cialtrone ma, per carità, onesta e cara persona, tanto perbene, tanto di compagnia...

  • maria scrive:

    Il sig. B, comunque, una commemorazione, a suo modo, l'ha fatta. Visitando un'università privata, ha commentato "Quante ragazze laureate, belle e intelligenti, altro che la Bindi!". La cosa ha avuto ampio risalto e commenti di vario tenore. Vi riporto il mio, tanto per farci due risate in compagnia
    "Anche noi, da tempo, in occasione dei viaggi all'estero del sig. B. , commentiamo "Ma che bei presidenti, alti, eleganti, signorili...altro che il nostro zoticone!". Solo che lui non ha la possibilità di conoscerlo, questo nostro pensiero. Per favore, fateglielo sapere."

  • Sven scrive:

    Come ben dice il maestro Camilleri:

    "Il pesce, si sa, comincia a puzzare dalla testa. Oggi la testa del pesce è letteralmente fetida, ma la metà degli italiani s'inebria a quel fetore, se ne riempie i polmoni come aria di montagna."

    E questo spiega - ma non giustifica - tante cose, altrimenti davvero poco comprensibili...

    (In questo periodo, tra l'altro, mi sto leggendo tutti i romanzi di Montalbano: davvero rilassante, interessante ed istruttivo.)

  • maria scrive:

    Io me lo spiego così. Trattandosi di governo che, di fatto, nel merito, negli ideali, nella composizione e nella sostanza, non rappresenta se non se stesso e la parte meno presentabile della società italiana nel suo complesso (ossia le cricche di corrotti e corruttori, evasori e avversari della legalità, della Costituzione, della magistratura, dell'opinione pubblica e di tutte le libertà, prima fra tutte quella di pensiero), non è in alcun modo interessato a rievocare figure come quella di Falcone e di Borsellino. A maggior ragione in un periodo in cui vengono a galla situazioni quanto meno imbarazzanti circa i rapporti, veri o presunti, comunque verosimili, comunque troppe volte emergenti, tra parti vitali della sua compagine e le cosche mafiose.
    E siccome è il governo più arrogante degli ultimi 150 anni, a differenza che in passato, non spende nemmeno due parole retoriche e di circostanza tanto per fare sentire la sua voce, in occasione delle commemorazioni. Si vede che, con l'arrivo conclamato della camorra anche al Nord il "nulla vidi, nulla saccio" è diventato parola d'ordine più potente della necessità di fare una figura decente agli occhi di quella parte dell'opinione pubblica che ancora si ostina a voler credere che in Italia ci sia una speranza di non consegnarsi mani e piedi alle mafie di tutti i generi.
    Sarò maligna, ma mi viene da pensare che, in qualche sondaggio, sia risultato che i non mafiosi al sud manco votano... "E allora, che li contentiamo a fare?" avranno pensato "colà dove si puote".
    Oltretrutto, fa caldo, caldo assai. Venga anche lei al mare, dottor Buffa, e non se la prenda. Certe cose non bisogna cercare di spiegarsele, si è già fortunati e se si ha ancora la capacità di vederle e sentirne, a naso, la puzza.

  • la formica (sergio) scrive:

    Non capisco perché un governo, che in qualche modo dovrebbe rappresentare tutto il paese, non manda nemmeno uno straccio di sottosegretario a dire “Eccoci qua, non ci dimentichiamo”.

    Forse una spiegazione razionale non può essere data perchè sarebbe difficile da far capire,è mi spiego:
    Questo attuale è un governo che si "spaccia",badate bene, si "spaccia" per essere il governo Italiano che ha fatto di più che altri contro la mafia ed ora a mio parere non sa più che pesci prendere e approfitta,facendo finta di essere alla pari con qualsiasi cittadino di questo paese,vittima della calura impossibile e quindi cerca in tutti i modi di ovviare pensando ad altro nelle ferie alla ricerca di fresco e di relax.
    Ma il governo non è una entità è un sistema abilitato a tutti gli inconvenienti di qualsiasi natura, e quindi nessun alibi.
    Ma sembra più semplicemente che questo è il governo dell'apparire e non dell'essere. Per questo è da ritenere che la mafia.tutte le mafie non debbano temere granchè da governi di questo tipo.

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