Istantanea Pier Vittorio Buffa

Eversione del 2 luglio

Eversione di oggi, 2 luglio 2010.

Niccolò Ghedini, parlamentare e avvocato di Berlusconi a proposito delle osservazioni del presidente della Repubblica sulla legge bavaglio: "I commenti del Quirinale sono assai pregevoli, ma c'è un parlamento: spetta a quest'ultimo decidere".

No, onorevole avvocato, il parlamento decide ma secondo costituzione e nel rispetto degli altri poteri dello Stato. Non sostenere questo è eversivo.

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39 commenti 8

  • polifemo_01 scrive:

    credevo invece che parlassimo di D'Alema.
    Cara maria,
    avrai notato che i trombati della sinistra, fatti uscire dalla porta, rientrano dalla finestra.
    Rutelli e Veltroni ne sono un esempio.
    Come non capire che non li vogliamo più.?
    Non sanno fare altro che i politici ed anche male....

  • maria scrive:

    L'ultima della primadonna: si compra le comparse, per farsi aiutare a cacciare dalla scena la rivale, più dimessa, ma che canta meglio, balla meglio, non è inguaiata con la legge, fa più bella figura...
    E siccome la primadonna ha gli sghei, parte la campagna acquisti. Chi si venderà al miglior prezzo?
    Per chi non capisse, non si parla di Bersani. Senza trucco né parrucco, con quell'aria dimessa, senza denari e gioielli, che primadonna sarebbe?

  • maria scrive:

    Caro Janko, hai ragione. Te l'immagini la fine che farebbe, se passasse il tuo "disegno di legge" gente come la Gelmini, patrona dell'egìda, o la Trota?
    Ma non accadrà mai. Sarebbe più probabile che il nuovo Monopoli cambiasse il nome in Tangentopoli, o Truffopoli, Criccopoli, Magna-magnopoli, Cafonopoli...O altro nome più idoneo a rappresentare il Bel Paese. Naturalmente col Parlamento al posto della prigione e il nuovo inizio "VIA dall'Italia, a morire in Libia, brutti negri della malora". Così, tanto per capire dall'inizio e senza ipocrisie in che Paese si vada a giocare.

  • maria scrive:

    La signora Luxuria è molto più intelligente di tanti che, indegnamente, ci rappresentano e non ha carichi pendenti con la legge. Il che, nell'Italia di oggi, ne farebbe una figura talmente stonata col resto della cricca da creare, per forza di cose, qualche pettegolezzo. Non potendo ridere, nel suo caso, sulla casa pagata"a sua insaputa" , modello Scajola, o sull'incarico a ministro della salvezza "accettato per senso di resposabilità", stile Brancher, si cercherebbe qualcosa altro. Ma l'immagine dell'Italia all'estero ne verrebbe fuori senz'altro più pulita di come risulta ad ogni trasferta del nostro leader, che tra barzellette e gaffes ci ha accreditato in modo indelebile come il Paradiso dei p...ieri e, di conseguenza, delle p..ane.
    L'elezione eventuale della signora Staller, pertanto, non susciterebbe alcuno scandalo. Oltretutto la signora ha ormai una certa età e, che io sappia, gode anche lei dell'invidiabile condizione di incensurata e non imputata di cosette come corruzione, evasione fiscale, truffa e altre bazzecole.

  • polifemo_01 scrive:

    caro Vigilante,
    poniamo che Luxuria sia eletto primo ministro ( difficile, ma non impossibile) e Cicciolina, ai suoi tempi, ministro degli Esteri.

  • Alessandro Vigilante scrive:

    Politica Bipartisan a Milano:

    L'INIZIATIVA
    Palazzo Marino, mozione bipartisan
    "Le vie di Milano nel nuovo Monopoli"
    Il provvedimento urgente del consigliere pdl Fede Pellone è stato firmato anche dall'opposizione

    Il consiglio comunale di Milano si mobilita con un'iniziativa trasversale agli schieramenti per far sì che la nuova edizione del gioco di società Monopoli ricordi anche il capoluogo lombardo. Alla mozione urgente presentata dal consigliere comunale pdl Alessandro Fede Pellone si sono ben presto aggiunte le firme dei rappresentanti di tutti i partiti politici, che chiedono al sindaco Letizia Moratti e al nuovo assessore al Turismo, Alessandro Morelli, di fare di tutto perché nella nuova plancia di gioco figuri anche il nome di Milano.

    Fino al 28 luglio gli internauti sono chiamati a scegliere i nomi delle 22 città che sostituiranno le vie ormai famose del Monopoli, come Vicolo Stretto e Parco della Vittoria, ma finora il capoluogo lombardo ha conquistato solo lo 0,18 per cento delle preferenze, mentre città come Chieti, Reggio Calabria e Catanzaro hanno già totalizzato oltre il 10 per cento dei voti.

    "La mancanza della presenza di Milano in un gioco così importante e storico - affermano i firmatari - rappresenterebbe una mancanza di riconoscibilità e quasi una beffa per una città che anche in vista dell'Expo 2015 vuole assumere un carattere internazionale e dove le trasformazioni edilizie di molti quartieri stanno trasformando la città in un grande Monopoli".

    Fonte: http://milano.repubblica.it/cronaca/2010/07/05/news/palazzo_marino_mozione_bipartisan_le_vie_di_milano_nel_nuovo_monopoli-5408289/
    __________

    Di questa politica mi vergogno, non di Cicciolina e Luxuria. Semmai dei putitani e benpensanti in parlamento che poi sniffano coca con le prostitute transessuali.

  • Alessandro Vigilante scrive:

    Cicciolina e Luxuria NON hanno mai ammazzato nessuno.
    ANDREOTTI si, non é stato assolto ma solo non processato per scadenza dei termini. E oltretutto é senatore a vita, cioé decide per noi.

  • janko02 scrive:

    Non vorrei mettermi in mezzo al dialogo maria-polifemo per farmi una risata, ma, visto che lo scrivo, significa che lo faccio. Insomma sono come quei notabili che, presi colle mani nel sacco, dicono tutti, io non ne so niente, sono innocente. Ce ne fosse uno solo colpevole, mai nessuno, tutti onesti fino al collo.
    In Italia ma anche in altre parti del mondo del resto, nonostante in Italia molto di +, in politica ci vanno quelli che vogliono fare i soldi o quelli che vogliono proteggere i propri, di rado chi si sia laureato in scienze politiche ed abbia qualcosa da proporre ai suoi concittadini per essere eletto. Abbiamo un sacco di ignoranti che a mala pena hanno frequentato le scuole superiori o laureati, per esempio in medicina, che si occupano di urbanizzazione ed avvocati che presiedono il Ministero del Lavori Pubblici.
    Andreotti, riformato, a suo tempo fu ministro della Difesa. Dovremmo obbligare tutti quelli che desiderano essere eletti ad avere un titolo di studio pertinente colla carriera politica, mettere un tetto agli stipendi e parificare il piano delle pensioni a quello degli altri cittadini. A me un tipo come Luxuria che per mantenersi agli studi vendeva il deretano ed oggi e` un signor pensionato statale dopo neanche una legislatura completa, o un altro tipo come Cicciolina, grazie Pannella!, mi fanno ribrezzo.
    Quando Maria tira fuori l'esempio del teatro non e` molto lontana dalla realta`, si tratta del peggior avanspettacolo possibile, e l'unico rimedio possibile consiste nel modificare l'accesso a Montecitorio.

  • maria scrive:

    Non ti preoccupare, io non mi offendo mai.

  • polifemo_01 scrive:

    cara maria,
    allora mi spiego meglio:
    quello che tu hai descritto per Berlusconi, si adatta perfettamente alla sinistra ed io ho ironizzato proprio su questo.
    Spero che gli altri sostenitori della sinistra siano un poco + "svegli" ( senza offesa) di maria

  • maria scrive:

    Per chi ci fa: la primadonna è il piazzista (papi per le amichette, il Berlusca per gli amici, lo psiconano per Grillo e griilini), noto "Ghe pensi mi". Il quale, proprio oggi, dice "O come dico io, o si vada pure alle urne. Ma Fini lo voglio fuori dai piedi." Come nelle migliori litigate tra attricette da avanspettacolo, buone solo a strepitare per la prima fila e a fare figuracce terrificanti quanto più si sforzano di fare le "sciure".
    Che c'entra la sinistra? Quelli fanno il morto e i morti non litigano.

  • maria scrive:

    Allora, se dico che Polifemo non capisce, sono offensiva? O ci fa, o ci è...

  • polifemo_01 scrive:

    brava maria,
    hai dipinto un ottimo affresco della sinistra (?) italiana.

  • Sven scrive:

    ... Ed al pubblico quasi nemmeno viene in mente che, forse, esso stesso potrebbe fare di ben altro e di ben meglio, invece di assistere sempre passivamente al solito banalissimo e monotono teatrino della politica.

    Bella analogia, quella del teatro...

  • maria scrive:

    La primadonna batte i piedi per terra, strilla che non recita più, se ne va, e che lo spettacolo vada in malora... Il direttore fa quello che può, tirando il sipario perché non si veda che, dietro, la scena è a pezzi, le comparse sparite si portano via quel che resta della mobilia...
    Il pubblico sbadiglia, manco si accorge che lo spettacolo è finito da un po', aspetta che qualcuno dia il segnale per applaudire o lanciare pomodori o, semplicemente, andarsene...
    Le ultime ballerine sgambettano, sollevando la gonna, a beneficio di quelli delle prime file che, ignari, continuano a sognare.
    Poveri noi.

  • maria scrive:

    Una domanda a Vigilante, di cui condivido appieno lo sdegno per l'ennesimo inciucio , frutto dei sogni democristiani sempre vivi in tante parti del Pd: ma Casini, di preciso, nel partito, che ruolo ha? Perché mi pare di avere sentito che non ne è presidente né segretario... Se fosse vero, bisognerebbe chiamarlo non "il leader", ma "il bello" dell'Udc. Il che, ammettiamolo, per quanto lusinghiero, non avrebbe lo stesso peso.

  • Sven scrive:

    Non intendevo, però, un modello in cui i cittadini sono sudditi di uno stato: lo "stato", piuttosto, devono esserlo i cittadini stessi, collaborando tra di loro a livelli sempre più complessi; poi, ovviamente, ci può anche essere una competizione positiva, ma deve essere volontaria e non imposta forzatamente, come invece purtroppo è oggi col neoliberismo.

    Inutile dire che si dovrebbe anche pensare alla dimensione planetaria, tramite un "governo" mondiale che sia una confederazione di macro-regioni (tipo l'Europa, a sua volta confederazione di regioni più piccole, ecc. ecc.), per gestire le varie risorse della Terra: insomma, pensare ed agire a partire dal locale verso il globale.

  • polifemo_01 scrive:

    caro janko,
    la soluzione sarebbe quelle prospetatta da sven.
    Beni primari e servizi primari devono essere statalizzati ( banche, assicurazioni, caruranti, trasporti, acqua, luce, gas, scuole, etc...).
    Quindi non tariffe concorrenziali, ma tariffe senza plusvalore ( lo Stato non deve guuadagnare).
    Al privato sia permesso di aprire piccole attività ( ristoranti, bar, alberghi, fabbriche con un numero limitato di operai, etc..).
    Forze di polizia e controlli sull' ordine pubblico, la legalità e le sperequazioni sociali.
    Questo modello economico lo ho trovato in Viet Nam e funziona benissimo.
    Lo Stato si occupa del cittadino ( casa, istruzione e sanità e lavoro) ed il cittadino produce per lo Stato.
    P.S. il problema sono gli uomini che dovrebbero applicare tale sistema...ma questa è un' altra storia

  • Alessandro Vigilante scrive:

    EVERSIONE DEL 4 LUGLIO:

    "La linea dei democratici non è lontana da quella dell'Udc che con Pier Ferdinando Casini torna a chiedere un governo di "larghe intese""

    Fonte: La Repubblica
    http://www.repubblica.it/politica/2010/07/04/news/berlusconi_replica_repubblica-5387257/?ref=HREA-1

    Tutto si puó dire sul risultato delle ultime elezioni: democrazia, indifferenza, truffa mediatica...

    Ma DI SICURO il popolo italiano NON HA VOTATO affinché destra e pseudosinistra governino INSIEME in un "un governo di larghe intese".

    Se non é eversione questa, ditemi voi...

  • Alessandro Vigilante scrive:

    La meta É il viaggio, dice la filosofia sufi.

    Il problema della ricerca delle alternative sta nella forma.

    Non si tratta di trovare DOTTRINE, cioé qualcosa di giá pronto (preparato da altri, i dottori).
    [Dottrina etimologicamente viene da dottore, dotto, chi sa]

    Si tratta di praticare DISCIPLINE, cioé la costruzione di un sapere nuovo, che é praticabile da tutti (e non solo dai dottori).
    [Disciplina viene da discepolo, colui che impara]

  • Janko01 scrive:

    Alessandro Vigilante lei ci ha sottoposto degli stereotipi ai quali e` difficile, anche se doveroso sfuggire. La politica segue lo stesso metro, chiaro!
    All'inizio del 1800 c'era solo il capitalismo per alcuni sfruttatore e per altri creatore di nuovi posti di lavoro nell'industria; gli si contrappose il socialismo che regolo` l'orario e l'eta` dei lavoratori. Alla fine del 1900 il capitalismo, per eludere il cappio di certo socialismo comunista, si trasformo`in globale; per alcuni impoverendo la gente di certi paesi, per altri arricchendo le economie dei loro epaesi emergenti. A questo capitalismo globale la sinistra non ha ancora saputo contrapporre alcuna dotta dottrina.
    Non si tratta di un problema italiano,bensi e` un argomento ch interessa la comunita` mondiale intera.
    Si faccia vanti chi ha idee chiare e nuove in proposito e se c'e` gia` qualcuno, per favore ditemi il suo nome. Ma sia chiaro non mi si venga a dire che sono gia` state prospettae idee alterantive alla stregua di quelle che Alessandro Vigilante dice di aver fatto per gli operai di Pomigliano.Quali sono di grazia?

  • Alessandro Vigilante scrive:

    "manicheismo politico, grossolano e sintetico ...questo il nocciolo del problema."

    Esattamente.

    I comunisti non sono tutti filosovietici.
    Gli statunitensi non sono tutti guerrafondai.
    I cubani non sono tutti Che Guevara.
    Gli arabi non sono tutti terroristi islamici.
    Gli africani non sono tutti negri.
    I negri non sono tutti puzzolenti.
    Non tutti i francesi non si lavano.
    Non tutti gli italiani sono mafiosi.

    E come mai quando si parla di politica:

    o sei un dittatore comunista che toglie "le libertá",

    oppure - come unica alternativa - ti becchi ´sto sistema capitalista
    assassino (muore un bimbo per fame ogni minuto),
    sfruttatore (l´80% delle risorse consumate dal 10% piú ricco),
    ingiusto (i prezzi dei prodotti si stabiliscono a Wall Street) e
    stupidamente distruttivo (guerre permanenti per il controllo delle risorse, spese militari che potrebbero soddisfare tutte le necessitá degli abitanti del pianeta, consumismo cieco che riduce il pianeta dei nostri figli e nipoti ad una pattumiera)

    ???

  • Sven scrive:

    L'ideale sarebbe appunto, nell'ottica di un ragionamento del genere, avere una forma di democrazia - se possibile diretta (vedi anche il web ed altre tecnologie molto promettenti) - che dia uguale importanza all'aspetto socialista/comunista (beni "primari", uguaglianza sociale, ecc.) ed a quello liberale/libertario (beni "creativi", libertà individuale, ecc.).

    Il problema è come arrivarci: non ci si arriva né pensando solo ai propri affari più o meno (in)sensati (come certa destra di oggi), né rifugiandosi nel passato ed arroccandosi per esempio sulla difesa una costituzione-bibbia senza procedere oltre (come certa sinistra).

    Anche per questo ci vorrebbero nuove vie, che superino gli schemi tradizionali: beh, vedremo...

  • polifemo_01 scrive:

    alcuni nostalgici fascisti o comunisti dell' ex blocco sovietico, affermano che si stava meglio quando c' era lui...
    Un regime dittatoriale soffoca la libertà individuale, ma permette di avere casa, pane e lavoro e sicurezza. I beni "superflui" sono cari ed inaccessibili.
    Un regime democratico permette ampia libertà al cittadino, ai politici ed iniziativa privata, che porta, spesso a non avere casa, pane e lavoro e sicurezza. I beni "superflui" sono a basso prezzo ed accessibili.
    Mi scuso per questo manicheismo politico, grossolano e sintetico.
    Ma credo che, cari blogghisti, sia questo il nocciolo del problema.

  • Sven scrive:

    Nel testo di prima, ad un certo punto ovviamente dovrebbe essere *che* al posto di "chi": scusatemi per l'ennesimo errore di battitura.

  • Sven scrive:

    Un po' di miei pensieri sparsi, come vengono, più o meno spontaneamente...

    Una delle poche alternative istituzionali di sinistra nel panorama politico odierno forse la possono dare persone come Nichi Vendola; per il resto, purtroppo, sembra che la sinistra - ormai alla deriva (alias senza ideali) - guardi più al passato che al futuro.

    In quanto ai palleggi di potere tra i vari gerontocrati che ancora ci "governano", non credo che possano interessare molto alla cittadinanza, che infatti giustamente si disinteressa sempre di più di questa politica fatta solo di forma e priva di sostanza (priva di "futuribilità", in particolare, se così si può dire).

    Personalmente, mi interessano poco le "eversioni" della forma ed il guardare ancora ad istituzioni che in 60 anni sono cambiate ben poco (e spesso sono servite anche ad opprimere, o comunque a governare molto male e per fini a volte più o meno occulti che ben poco c'entrano con il bene della cittadinanza): molto più interessante sarebbe, invece, un'"eversione creativa" della sostanza, ovvero una evoluzione/rivoluzione politica, sociale ed economica (e nonviolenta) da parte della cittadinanza stessa, ovvero dal basso; ma questo, purtroppo, nel contesto attuale sembra alquanto utopico, come dimostrano anche i comportamenti quotidiani spesso qualunquistici di larga parte del "popolo".

    Ci vorrà forse qualcosa di epocale per riaccendere la voglia di cambiamento radicale nella gente, ovvero una rinnovata rivoluzione culturale: mah, forse il 2012? :-)

    A parte gli scherzi, per ora - proprio terra terra... - ci vorrebbe come minimo una sinistra (o quel che è) chi guardi *coraggiosamente* al futuro, e non dei banali burocrati qualunque che pensano solo a gestirsi lo status quo (con minimi aggiustamenti).

    Sarebbe già un'enorme evoluzione se la gente cominciasse a comportarsi diversamente nella vita quotidiana, anche in modo più collaborativo e solidale alla base; purtroppo, il circolo vizioso in cui siamo - di dover per forza pensare ognuno alla propria sopravvivenza, ecc. ecc. - rende tutto ciò molto difficile (viene a mancare il "tempo"), ma comunque non impossibile.

    Nel frattempo, confidiamo in "outsider" come Vendola ed altri, forse gli unici politici un po' credibili ancora rimasti: "per arrivare coraggiosamente là, dove nessuno è mai giunto prima"... :-)

  • Alessandro Vigilante scrive:

    "...quindi gli operai di Pomigliano cosa avrebbero dovuto fare?"

    Gli operai di Pomigliano HANNO votato al referendum voluto dai padroni per legittimare i soprusi; su ogni 10:
    6 hanno accettato di non scioperare e le altre clausole - peraltro incostituzionali - che riducono i diritti basilari acquisiti.
    4 NON HANNO ACCETTATO

    Sono stato criticato come infantile perché non presento alternative a ció che critico: invece é evidente che indico alternative al capitalismo, o perlomeno al liberismo attuale. Ma, quando si parla di qualcosa di diverso, allora arrivano le condanne di brigatismo o terrorismo. Non credo che il 40% degli operai di Pomigliano siano terroristi perché vogliono che siano rispettati i loro diritti, ed io sono con loro.

  • janko02 scrive:

    Alessandro Vigilante io vorrei che quando si critica qualcuno o qualcosa si proponesse l'alternativa alla persona o al contenuto della sua iniziativa, altrimenti la critica diventa infantile. Secondo lei quindi gli operai di Pomigliano cosa avrebbero dovuto fare? Continuare lo sciopero e perdere il posto di lavoro? Ci illumini per favore.

  • Alessandro Vigilante scrive:

    Aggiungo che il PD al governo darebbe anche ragione alla FIAT e sarebbe contro gli operai sull´accordo di Pomigliano.

  • Alessandro Vigilante scrive:

    Un altra volta sono allineato allo spirito di polifemo!
    Giocare la lotta politica solo sul fattore "eversivo" e sulle questioni legali, giuridiche e costituzionali, non porterá la sinistra (e nemmeno la pseudosinistra) da nessuna parte.
    Anche perché, chi ci guadagna, nel gridare al lupo, sono poi i marpioni di centro che aggiustano i "contentini". Vedi, per esempio, che adesso il PD é d´accordo a votare CON i FINIANI (ex-PCI con ex-MSI!) per "alleviare" l´impatto del decreto sulle intercettazioni.
    Insomma, per togliere di mezzo il piazzista, si é capaci di tutto e soprattutto si opera in modo da NON SCOMODARE il solito blocco di potere che per adesso appoggia il berlusca, ma é pronto ad appoggiare qualsiasi montezemolo, dini, casini o rutelli che sia, basta che l´agenda politica rimanga la stessa.
    In fondo il PD é pronto a fare la stessa politica dei sacrifici alle classi popolari e, se fosse al governo, allo stesso modo di berlusconi NON TASSEREBBE le intermediazioni bancarie.

  • Janko01 scrive:

    Cra maria, deploro il tuo primo corsivo: ...non ne capisce il carattere offensivo...E` arrogante. Per quanto concerne l'ultimo non mi resta che augurarti un buon compleanno cogli auguri che tu capisca che nonostante la tua buona volonta ti sara difficile cambiare l'Italia. L'eversione del 6 luglio trovala sui campi di calcio del Sudafrica, sara meglio.

  • maria scrive:

    Eversione del 3 luglio: "A Napolitano darò solo un contentino". Così il piazzista di Arcore. Queste sono sfumature o fatti eversivi?
    Non lo chiedo a Polifemo, perché, da leghista, l'eversione non la può capire.

  • maria scrive:

    I fatti. Appunto.

  • polifemo_01 scrive:

    caro Pier Vittorio,
    certo che la corte costituzionale giudica autonomamente e sotto richiesta,
    certo che il tono arrogante di Ghedini e di Berlusconi sono oggettivi,
    ma non possiamo processare i toni, gli atteggiamenti o i sottointesi, bensì solo e solamente i fatti.
    Se dovessimo giudicare anche gli atteggiamenti o altro, devo, con dolore, riconoscere che quelli dell' opposizione di una pseudosinistra, sono patetici e demagogici.

  • maria scrive:

    Ma purtroppo chi è abituato a certi toni non ne capisce il carattere offensivo e prepotente. "Ghe pensi mi" è qualcosa che un presidente del Consiglio di un Paese democratico non direbbe mai, perché gli sembrerebbe di mancare di rispetto anzitutto ai suoi compagni di maggioranza, poi al Parlamento e infine al Paese. Purtroppo il nostro, il rispetto, non sa dove stia di casa. E lo dimostra ogni volta che apre bocca, con le battute, i comportamenti e lo stile generale della sua condotta.
    Cambiando discorso, quale sarà l'eversione del 6 luglio? Me lo chiedo semplicemente perché sarà il mio compleanno e so che non mancherà il "regalino" che me lo farà andare di traverso.

  • Caro Polifemo. E' il tono di sfida di Ghedini che è eversivo, profondamente eversivo. Quanto alla Corte costituzionale una piccola precisazione. La Corte non da nessun beneplacito, ma giudica autonomamente, se gli viene chiesto, sulla legittimità costituzionale di una legge.
    Quanto a oggi, 3 luglio, aprendo i giornali l'eversione quotidiana è facile da scovare. E' Berlusconi in apertura di tg e giornali radio, una sorta di dichiarazione a reti unificate mascherata da intervista. Come mai non è andato anche alla 7 o a Sky? Forse perché non sono sue e gli avrebbero fatto qualche domanda?

  • polifemo_01 scrive:

    cara maria e Pier Vittorio
    riassumendo...
    alla fin fine il capo dello stato deve sottostare alla volontà del parlamento e questo deve avere il beneplacito della corte costituzionale.
    Non capisco da dove nasca la polemica...

  • maria scrive:

    Mavalà, Ghedini, ci faccia il piacere. Il capo dello Stato non può essere obblgato a firmare alcunché, soprattutto se non firma in quanto garante della Costituzione. Il Capo dello Stato può anche, in caso di necessità, rimandare la stessa legge indietro per tre volte, e poi...Poi si vedrà. Si vedrà se il Parlamento è ancora un Parlamento o un accampamento per i manipoli di qualcuno.

  • polifemo_01 scrive:

    caro Pier Vittorio,
    mi sembra perfettamente giusto quanto ha affermato Ghedini. Il capo dello Stato può decidere di non firmare, ma poi deve farlo, se il Parlamento conferma ripetutamente.
    E' evidente che tutto deve essere costituzionale.

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