Istantanea Pier Vittorio Buffa

Rischio harakiri

011b013b

E se si andasse davvero verso lo scioglimento del Parlamento e le elezioni anticipate?

La prima reazione, per chi adesso sta all'opposizione, potrebbe essere di giubilo:  è questa l'aria che ho sentito in giro.

In realtà una chiamata alle urne potrebbe rivelarsi l'arma definitiva di Silvio Berlusconi che vi cercherebbe, come solo lui ha dimostrato di saper fare, quel consenso plebiscitario che è l'unica vera linfa della sua politica.

E potrebbe rivelarsi un sanguinoso harakiri per una sinistra frammentata e ancora in cerca di se stessa.

A meno che l'attuale opposizione non si limiti a guardare e a fregarsi le mani ma pensi a fare, subito, quel che non si è fatto finora. Costruire un progetto politico su un forte e chiaro denominatore comune e tornare a parlare alla gente, tra la gente, per la gente. Prendendo esempio dalla Lega.

Si, dalla Lega. O dal vecchio Pci, se si preferisce.

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34 commenti 8

  • maria scrive:

    Sanità a Napoli, qualcosa di grave. Ma se ne parla poco, ancora. Sintetizziamo in "fallimento senza sbocchi", non credo siamo lontani dalla verità.
    Mi è venuto un pensiero da ignorante maligna: la Grecia sta fallendo a botta sola, da bravo stato centralista. Noi falliremo federalmente, una Regione alla volta. Magari quei tonti di Europei manco se ne accorgeranno...

  • maria scrive:

    Il tema libero nasce male: primi errori nella struttura del testo. Il programma reciterebbe "Università e ricerca". Ma non si deve partire dalla scuola elementare e Media, per arrivare all'Università? E siccome, grazie a Gelmini, la scuola statale è alla frutta, che senso ha parlare di ricerca in un Paese che, a tutto bene andare, sfornerà manovali per tutta l'Europa negli anni a venire?
    O si voleva dire "Baronati e carriere", ma suonava troppo sporco, così esplicitato?
    Cambiando discorso, Scajola non si dimetterà. Ha una sua logica, avrebbe preso soldi da ladri, mica commesso reato di lesa maestà. Anche nell'ordine dei Comandamenti "Non avrai altro Dio all'infuori di me" viene molto prima di "Non rubare". O vogliamo ridiscutere anche il Decalogo?

  • maria scrive:

    La sinistra in difficoltà ricorre al "tema libero": su "Repubblica" si può suggerire un programma al Pd, con alcuni punti forti che dovrebbero sollecitare l'interesse e, magari, l'impegno della gente.
    Bello, democratico, un po' naif, ma o.k. Peccato però che poi, la politica fatta sia sempre un po' diversa dalle parole. In Sardegna, dopo settimane di travaglio, ancora si litiga perché c'è chi vorrebbe in lista Pd un condannato acchiappa- voti e a Di Pietro, che protestava, è stato affibbiato l'epiteto di "elefante in cristalleria".
    Allora ditelo, che volete farvi del male! Non avete ancora capito che chi vota Pd, già depresso di suo, vorrebbe almeno avere l'illusione di immolarsi sull'altare di qualche idea giusta, di combattere per fare pulizia, senza aspirare, per carità, a vincere, ma almeno candidarsi a perdere con onore? a parte, ovviamente, chi il voto se lo vende, ma quelli non si dovrebbero considerare...o è vero il contrario?
    Non che a destra il discorso candidature sia stato migliore, ma quelli si sa come ragionano, non ci si aspettava nulla di diverso. Sembra però che tiri brutta aria, molti hanno rinunciato in partenza, per non bruciarsi la carriera con una sonora sconfitta, pare.
    A proposito di onore, arrivano le prime ondate dal ventilatore anti-Fini, prontamente avviato nell'ora del bisogno. Schizzetti, per ora, ma malignamente si comincia ad invocare, per i Presidenti di Camera e Senato, una maggiore pulizia, una verginità senza macchia che, se in Italia ci fosse un minimo di senso dell'umorismo, oltre che di decenza, avrebbe fatto raccomandare l'assegnazione di tali cariche a cittadini stranieri, eletti altrove e che non parlino bene nemmeno la lingua. E i Presidenti di Camera e Senato, altrettanto opportunamente, sono fuori dalla nuova legge Alfano sulle immunità.
    La vedo male. L'elefante (non quello di Di Pietro, un altro elefante, di quelli allergici alle pulizie) è entrato, senza karnak (si chiama così l'omino domatore?) e sta sollevando la coda vicino al ventilatore... Aprite gli ombrelloni, che minaccia pioggia.

  • la formica (sergio) scrive:

    Caro Ulisse, più che un bradipo questa sinistra è annichilita e divisa come non mai;sta cercando in tutti i modi di trovare la via per risorgere e per ora le scelte fatte la annichiliscono sempre di più.
    Eppure avrebbe modo se si riavesse,studiando a fondo gli insegnamenti di Antonio Gramsci,di poter riaffermare la sua peculiarietà adatta a questi tempi moderni.

  • Ulisse scrive:

    Questa sinistra italiana sembra un bradipo, mai uno scatto in avanti...

  • Sven scrive:

    Interessante anche, ieri sera, l'intervista della Dandini a Massimo Cacciari, anche lui un deluso della sinistra di oggi: ha detto delle cose abbastanza interessanti (compresa la necessità della partecipazione attiva della cittadinanza), anche sul federalismo (citando anche la Catalogna, che direi è da sempre all'avanguardia in questo campo, o comunque dai tempi della guerra civile spagnola del 1936, quando ci furono interessanti esempi di autogestione popolare).

    Qui l'intervista, per chi fosse interessata/o:

    http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-fcda4a7d-f62d-4a48-a622-90984b4ac296.html?p=0

    Tanto per far capire che anche all'interno della sinistra c'è chi si rende conto della situazione attuale...

  • maria scrive:

    Per un partito o... per un Paese? Solo per la Grecia, o arriva anche per il Portogallo? E noi? Noi sognamo il nucleare, ponti e federalismo, Presidenzialismo e chissà cosa, mentre la crisi, indisturbata, avanza.
    Il rischio suicidio incombe... Come davanti a certi documentari in cui, alle immagini dei primi passi del Nazi-fascismo in Europa, si affiancano le scene di feste spensierate, di belle ragazze, di gente sorridente, viene da chiedersi come sia stato, come sia possibile ridere e vivere alla vigilia di fatti tanto disastrosi.
    E invece non c'è da meravigliarsi: se la gente fosse capace di prevederli, certi disastri non capiterebbero. Chissà quali saranno i provvedimenti che si prenderanno "dopo", a crollo avvenuto. Comincio a chiedermelo, con una certa preoccupazione. Perché non vorrei che chi si lamentasse della miseria e della situazione economica insostenibile venisse tacciato di disfattismo e magari messo in galera. Questi sono capaci di tutto.

  • Sven scrive:

    A propsoito di socialismo, citando brevemente di nuovo Nichi Vendola*, uno dei pochi politici con una visione a lungo termine:

    "Siamo comunisti non per replicare, nei secoli dei secoli, una storia codificata, una liturgia monotona, una forma statica che contiene una verità rivelata: ma per liberarci dai fantasmi e dai feticci di un mondo che strumentalizza la vita, mercifica il lavoro, distrugge la socialità."

    (Ovviamente, per comunisti o socialisti si dovrebbe intendere nel senso liberale e libertario, non à la ex URSS o Cina.)

    Invece, la maggior parte della politica odierna parte dal capitalismo sfrenato neoliberista come qualcosa di ineluttabile e poi basa tutto più o meno acriticamente sulla divinità laica del denaro: per esempio, proprio il federalismo fiscale leghista, che altro non sembra essere che la riproposizione a livello locale di quel che già c'è, e non qualcosa di radicalmente nuovo.

    Del resto, se non ci sono più rivoluzioni culturali epocali, che ci si può aspettare da una politica sempre più affarista e senza idee?

    Ben poco, purtroppo...

    * Qui, a proposito, la sua bella intervista da Fazio, il 25 aprile:

    http://www.youtube.com/watch?v=PiKxmQdwZPY

    ... davvero interessante, con una semplicità e chiarezza rare in campo politico istituzionale.

  • janko 02 scrive:

    Diciamo che il Federalismo fiscale inteso come quella regola che impone che le imposte pagate in una certa area servano ai fabbisogni dei suoi abitanti, va + che bene. Naturalmente esso fara si che zone ricche d'imprese saranno pure ricche di cespiti, mentre quelle povere rimarranno sempre povere a meno che non cambino la struttura della loro economia.
    Naturalmente e ovvio a tutti che il Federalismo fiscale mal si concilia col socialismo e siccome questo giornale e + vicino all'idea socialista che a quella degli interessi degli imprenditori, mi meraviglio che non lo combatta.
    Bossi e figlio sono eredi di quell'idea anti-meridionalista che nel Nord ha da sempre fatto fiorire tanti proseliti. Le barzellette sui terroni si contano a centinaia e nelle valli bergamasche esse fecero + volte indignare i rozzi valligiani. Bossi seppe cogliere l'umore di questi semi-analfabeti e trane vantaggio per guadagnarsi da vivere, perche` altro mestiere prima non apprese. L'antimeridionalismo si trasformo` a poco a poco coll'entrata in Italia degli immigrati in anti-immigrazione selvaggia. Assieme a Fini detto` la legge che porta i loro nomi e che consente il permesso di soggiorno solo a chi entra in Italia col permesso di lavoro. Fin qui nulla di male.
    Ma gli stranieri entrati in Italia legalmente contribuiscono al progresso economico delle varie aziende che li impiegano, pagano le relative tasse, formano famiglia ma non hanno il diritto di votare le leggi che l'interessano.
    Questo mi sembra sbagliato e lo sembra pure a Fini.
    Purtroppo Bossi non la pensa cosi e Berlusconi pure. Chi ha ragione?
    Crollera il governo per questa diatriba? No, non crollera` perche` ognuno dei tre ha timore di perdere la sedia su cui siede. Il rischio di cui scrive Buffa non esiste proprio.

  • la formica (sergio) scrive:

    Brava Maria,tanto paga sempre pantalone del nord del centro e del sud,
    capitoooooo cittadini Italiani ? Anche se non avete capito pagate lo stesso,così come è stato per l'Alitalia,abbiamo pagato anche se non voleremo mai.

  • maria scrive:

    Più che al suicidio, siamo al "dopo di me, il diluvio". L'ultima novità, gli accordi con Putin per imporci il nucleare...Ma indovinate quando? Entro tre anni, cioè alla fine della legislatura. Così la gatta se la pelerà chi subentra.
    E sarà un nucleare virtuale, vedrete, come il federalismo, le riforme istituzionali, il ponte sullo stretto e quant'altro. A lui interessa solo scamparsi processi e galera, il resto è specchietto per le allodole, merce di scambio per affarucci più o meno puliti a favore di imprese e costruttori, mangiatoia di appalti senza fine, che meno finiscono, meglio è.

  • maria scrive:

    Che il progetto sia "i soldi del Nord al Nord" l'ho capito anche io. Meno chiaro è però cosa si farà se, i soldi del Nord, la gente del Nord non sarà disposta a versarli al suo nordico comune sotto forma di tasse, come già dimostra di non essere disposta a fare, visti i tassi di evasione. Sono sicura che, quando si tratterà di mettersi la mano in tasca in modo consistente assai, mancando le provvigioni "centraliste", pena il decadimento dei nordici servizi, gli entusiasmi padani si raffredderanno.
    Può darsi che mi sbagli, ma il segreto sui costi da pagare, mantenuto a tutti i costi, dà da pensare...
    Comunque credo che, data la crisi, il federalismo servirà solo come scusa per giustificare qualche alzata di ingegno intempestiva, per imbastire un po' di slogan per le prossime campagne elettorali, e per tirare a campare fino alla nascita di qualche idea altrettanto fortunata, come nuove leggi anti-stranieri, anti-poveri, anti-terroni, anti-qualcosa.
    La Grecia è vicina, ma meglio non pensarci.

  • la formica (sergio) scrive:

    Caro polifemo... e te insisti a dire che la sx,la sx è quest'altra ecc, ecc.
    Ti pregherei di smetterla con i tuoi de profundis e pensare al tuo quando sarà tra cento anni.

  • la formica (sergio) scrive:

    Cara Maria,sul federalismo un progetto in testa Bossi e la Lega ce lo hanno di sicuro ed è di una semplicità estrema che anche i più ottusi lo capiscono ed è quello,lo si capisce quando dicono i soldi del nord devono restare qui. e al sud? come qualcuno chiederebbe ? La risposta è nota,alla cetta laqualunque: ...in loculo al sud.
    Altri e più complessi discorsi i nordisti leghisti non li vogliono nemmeno sentire.

  • maria scrive:

    Il federalismo, se fosse una cosa seria, sarebbe buona cosa. Ma in Italia non lo è. Intanto, perché se ne parla senza avere nemmeno fatto un minimo di previsone sui costi e, di conseguenza, senza avere alcun reale progetto in mente. Poi perché questo avviene in un periodo di crisi quale non se ne vedevano da parecchio, per certi versi una crisi talmente grave, nuova e dagli effetti imprevedibili, da rendere assolutamente utopistici i discorsi che si sentono fare da mesi. E non solo sul federalismo, temo.
    Infine perché non si è fatto nulla per rendere credibile il fisco in Italia. E come si fa a fare federalismo fiscale, se ancora non si riesce a fare pagare le tasse, nemmeno al ricco Nord, che ha tassi di evasione da brivido? Come si fa a credere alla volontà di grandi riforme da parte di un Governo che, pur avebndo una maggioranza assoluta in Parlamento, non ha messo mano nemmeno ad un provvedimento che DAVVERO incida sui problemi, se non per difendere gli interessi degli evasori fiscali, dei potentati e delle mangiatoie locali?
    Secondo me, l'unico commento possibile alle sparate di Bossi sul Nord che "E' stufo" sarebbe una bella risata: perché il giorno che il federalismo dovesse davvero arrivare, allora sì che il Nord farebbe i conti, e credo che la Lega se la passerebbe male assai... Altro che "Va' Pensiero", sarebbe un "gambe in spalla, che questi menano..."del tutto inusitato e, per alcuni, inspiegabile. Io invece me lo spiegherei benissimo, con l'aiuto delle cartelle esattoriali dei Comuni e delle Regioni.

  • Sven scrive:

    Interessanti le considerazioni di Maria: in effetti, la chiesa si è ormai arroccata troppo su posizioni retrograde, almeno rispetto agli anni '60-'70.

    Non che sia stata mai "progressista", beninteso...

    Comunque, situazione peculiare tutta italiana, quella del Vaticano che si intromette nella politica.

    Meno male, dunque, che nella vita quotidiana ci sono ottimi preti "di strada": come don Gallo, don Ciotti, don Colmegna ed altri, che applicano il vangelo molto meglio di certe burocrazie vaticane (papa compreso)... :-)

  • Sven scrive:

    (Hmmm: scusate i vari errori di battitura nei miei precedenti interventi...)

    Casomai, è fuori dal tempo e dalla storia avere ancora gli stati-nazione (a sua volta discendenti dalle monarchie assolutiste e così via, con una "gestione" concentrata del potere dall'alto, invece che diffusa dal basso): ed un'Europa quasi esclusivamente economico-finanziaria - anch'essa troppo centralizzata (vedi i burocrati di Bruxelles) - non cambia di certo molto questa situazione obsoleta.

    Ecco, il federalismo bisognerebbe applicarlo almeno su scala europea - e poi mondiale! - perché possa essere davvero innovativo: e così chiunque potrebbe viaggiare liberamente e senza frontiere, senza esserne costretti - vedi la migrazioni forzate - per motivi di sopravvivenza; dal locale al globale, come si dice.

    Ma questo per la Lega ed altri sembra essere pura utopia, a quanto pare...

  • maria scrive:

    Mi incuriosisce molto che, nel momento in cui si descrive ciò che sta diventando il Nord Italia, in termini di razzismo sdoganato e condiviso, si chiedano prese di posizione forti ai partiti e non si nomini nemmeno la Chiesa. Forse perché, fin da tempi remoti, la lega ha forti appoggi anche da parte di certo clero? E come fa la Chiesa a dire di votare una destra che si presenta così? Mistero...della fede?
    Penso comunque che il Nord pagherà care le conseguenze dell'odio che sta seminando nei giovani e nei figli degli immigrati, da cui, volente o nolente, dipenderà economicamente nei prossimi decenni. Non me lo auguro, semplicemente penso che avverrà. Mi dispiace che oggi nessuno sembri rendersene conto.

  • Sven scrive:

    Un brevissimo aggiornamento... ieri sera, da Fazio a "Che tempo che fa", c'era Nichi Vendola (che assomiglia un po' a Sarek, il padre di Spock! :-) ): beh, ha detto delle cose molto interessanti e sensate, pressappoco del tipo che diciamo qui. Peccato che politici come lui - che dicono le cose come stanno, pane al pane e vino al vino - siano ormai un'eccezione...

    In quanto alla Lega, è ovvio che soprattutto "ci fa": se fosse veramente federalista dal basso, sarebbe un fondata sui princìpi del socialismo libertario (o dell'anarchismo, ecc. ecc.), non su un insulso populismo a sfondo razzista.

    Il federalismo delle origini, invece, era una cosa seria (vedi Carlo Cattaneo ed altri), non una pagliacciata per riprodurre a livello locale le devastanti concentrazioni di potere che già ci sono a livello statale.

    Infine, l'unità d'Italia: se, a suo tempo, non fosse stata imposta dall'alto, ma voluta dal basso dalla cittadinanza stessa, oggi probabilmente non avremmo le varie mafie (compresa quella finanziaria del nord) e disparità - vedi la cosiddetta questione meridionale - tra le varie parti del paese.

    Ma la storia, come detto diverse volte, non si fa coi "se"...

  • polifemo_01 scrive:

    pochi giorni orsono ho incontrato una mia amica, rapprestante di Rifondazione Comunista.
    Dopo i convenevoli, abbiamo parlato di politica e quindi di immigrazione.
    Lei ( e quindi il suo partito) sostiene che
    "la terra è di tutti, non ci devono essere vincoli e barriere, respingimenti e rimpatri, ma solo accoglienza ed integrazione, verso gli extracomunitari".
    In breve "chi vuole entrare in Italia, può e deve poterlo fare, senza se e senza ma..".
    Ho provato ad obiettare che questo slancio umanitario è molto commovente ed ammirevole, ma inattuabile ed inapplicabile, sia a livello nazionale, sia a livello europeo, perchè mancano strutture e servizi per accogliere milioni di persone da tutto il mondo.
    Naturalmente mi è stato ribattuto che vanno creati .. etc..
    Ho salutato cortesemente e me ne sono andato, perchè oramai il dialogo aveva preso una piega a senso unico.
    Io credo che se la sx ( e Rifondazione forse è la vera sinistra) continuerà su questa strada e con queste idee, non avrà ( e lo abbiamo già visto), nessun futuro, perchè fuori dal tempo e dalla storia.

  • emma5 scrive:

    Capisco che Sergio non abbia ben compreso il mio pensiero perchè alquanto contradditorio, nel senso che, neppure io, credo nella "capacità" della lega, di comprendere la gente. Sarebbe più opportuno parlare di capacità nel saper "sfruttare "il malessere, il disagio sociale, venutosi a creare con l'immagrazione, ad esempio, per raggiungere i propri scopi politici. La realtà, comunque, è che la gente, dalla lega, si sente compresa e rappresentata, questa è un'evidenza che balza agli occhi di tutti. Non saprei come, ma ritengo che la sinistra ha bisogno d'inventarsi un modo nuovo per riprendere il dialogo che si è spezzato con le masse. Ho da poco sentito Vendola a "che tempo che fa", ecco, io la nuova sinistra la vorrei rappresentata da personaggi come lui. Spero di essere stata un po' più chiara ma, mi preme anche sottolieare, che la mia confusione è dettata anche dalla mia preoccupazione perchè, da noi, al nord, non si scherza, il clima si sta facendo irrespirabile. A me non piace che nelle scuole della mia città i bambini, figli di extracomunitari, vengano esclusi dalle mense, che le piazze si svuotino, che nei parchi non si possa più gustare un panino,un gelato.....Tutto per rendere impossibile la vita di colui che proviene da altri paesi. Ma questo, purtroppo accade! Io voglio poter gustare il "cous couscus" perchè lo prefersico alla "porchetta" ed alla "polenta".Va bene tutelare il senso di appartenenza, ma nel rispetto per la "persona", di qualunque paese, essa sia. Ecco, al nord, questo non accade più. Di questo passo stiamo tornado all'era degli schiavi.Non dovrei pretendere dai partiti di sinistra un impegno speciale, nel trovare la strategia, idoena ad ottenere gli stessi risultati, in termini di consenso, che gli altri, leghisti in testa, hanno raggiunto? Come si può permettere che a Brescia, il più votato, sia il povero figlio di Bossi? Eppure è accaduto. Il mio mestiere non è quello di far politica ma, benchè inesperta, sono certa che la sinistra ha commesso troppi errori ed, ora, non è più tempo di commetterne altri.

  • maria scrive:

    "...a danno dei più poveri e disagiati, non mi pare sia stato fatto nulla". Questo avevo in mente di scrivere. Scusate, come sempre, i troppi errori di battitura.

  • maria scrive:

    Che la lega ascolti la gente, può essere. Che capisca davvero i problemi della gente, non ne sono sicura. Che abbia interesse a risolverli davvero non credo. Ritengo trovi invece utilissimo cavalcarli, amplificarne certi aspetti, occultarne altri e tirare a campare sull'ignoranza della gente. Oltretutto cominciamo a stufarci un po': è un partito che non arriva al 12%, con un sistema elettorale favorevole e un alleato potente. Nei comuni gestiti dalla lega, al di là che fare figuracce prendendo decisioni razziste o semplicemente vergognopse a danno dei più èpoveri e disagiati,m npon mi pare sia stato fatto nulla dei progetti tanto sbandierati in campagna elettorale. Anzi, mi pare che i comuni leghisti siano in pare scesi in piazza coi colleghi di sinistra perché, o meraviglia, la LORO maggioranza non ha ancora trovato il tempo di correggere le storture della legge introdotta da Prodi, che taglia i fondi ai Comuni esponendoli al tracollo. Credo che i leghisti stessi abbiano tutto l'interesse, malgrado i proclami, a che il federalismo fiscale non arrivi mai: se no, chi glielo dice agli elettori padani, che dovranno sborsare fior di soldoni per mantenersi DAVVERO colle loro tasse, loro che da anni hanno tanto appreso sull'arte romana di evadere il fisco?
    Credo che, pur di impedire che qualche pirla faccia davvero qualcosa di federalista, faranno cadere il governo, proprio loro, dico, i leghisti. E così avranno, magari, pure un aumento di voti, da parte di quei soliti scontenti che non vedono al di là del dito, quando gli si indica la luna... Si accettano scommesse, senza soldi, per carità, che non possiamo permetterci di perdere...

  • saverio occhiuto scrive:

    A proposito si Bossi j. Leggete L'INNO E LA TROTA, blog Nuvole, su Abruzzoitalia.it

  • la formica (sergio) scrive:

    Onestamente confesso che non ho ben capito l'intervento di emma5,certamente per colpa mia .ma della città di Brescia (leonessa d'Italia) oggi ho un ricordo recente che non mi piace e cioè (se ho letto bene ) è stato eletto con 13mila preferenze,consigliere regionale della Lombardia, il figlio di Bossi il cui merito accertato è solo perchè è figlio di Bossi.Questo mi preoccupa e dovrebbe preoccupare anche coloro che dicono che la Lega ha la capacità di ascoltare la gente con i suoi problemi e la sinistra invece no.Visto il risultato........

  • saverio occhiuto scrive:

    Riflettevo sui 150 anni dell'unità nazionale e mi chiedevo cosa ci sia da festeggiare. Vediamo cosa è oggi l'Italia dopo l'impresa dei garibaldini: al Nord la Lega, al Sud la mafia, due forze che remano contro la coesione sociale del Paese esaltando gli istinti peggiori. Mah...!

  • emma5 scrive:

    Bravo Pier Vittorio, anzichè scandalizzarci ed anche vergognarci dinnanzi alle esternazioni della gente (vedi intervista di Ruotolo, nel Bresciano, ad anno zero che ha fatto accapponare la pelle a tutti i bresciani della sinistra storica) dovremmo prendere esempio dai Leghisti, nella loro capacità di saperla ascoltare. Se poi lo facciano per scopi perversi o per interesse vero, autentico verso i bisogni della collettività, io non l'ho ancora ben capito. Mi ritengo fortunata di non appartenere alla lega Lombarda, che da noi, al nord, laddove è al governo, sta combinando gravi danni. Che dire delle panchine, rimosse nelle piazze delle città, per evitare che gli stranieri vi sostino? Questo sta accadendo, da noi, "su al nord". Non è una barbarie di cui vergognarsi? Però. è vero che la sinistra sta pagando a caro prezzo il suo snobbismo di cui, da sempre, pecca. Condivido la riflessione di Pier Vittorio e mi auguro, davvero, che la gente di sinistra, i progressisti, i laici la facciano loro.

  • Sven scrive:

    ... E dato che oggi è la festa della liberazione (parziale), concludo con un... "c'eravamo tanto amati" (eccellente film degli anni '70), che descrive bene il mio rapporto con la politica di oggi (e specialmente con la sinistra): politica che, come avrete capito, mi ha deluso profondamente, insieme ai mancati cambiamenti che (non) ci sono stati nella società.

    Sarebbe davvero l'ora di un rinnovamento vero, sia evolutivo (riforme) che più radicale.

  • Sven scrive:

    In poche parole, perché la politica è morta? Perché tutti - PD, PDL, Lega, ecc. ecc. - si propongono quasi solo di gestire lo status quo, con minime correzioni. Certo, questo avveniva anche ai tempi del PCI, progressista più a parole che nei fatti.

    Manca, purtroppo, qualsiasi ideale che vada oltre la banale gestione del potere e del consenso: il che è a dir poco tragico...

    Per questo ci vorrebbe un'altra stagione tipo il '68 o simile, con un deciso salto in avanti per tutta la società: ma questo lo può fare solo la cittadinanza dal basso, vista l'incapacità e/o la non volontà di farlo da parte della classe politica.

    Forse quando la gente si accorgerà di essere stata presa in giro dalla connection tra affari e politica - chissà...

  • Sven scrive:

    Se manca la dimensione del "voler essere" (e non del "dover avere" - i soldi, il potere, ecc. ecc., - fin troppo banalmente retrograda), ben difficilmente la sinistra potrà proporre qualcosa di buono per il futuro dell'umanità; e la destra ancora meno, ovviamente (essendo ancora più affarista).

    Di certo, io, una sinistra che non si propone di cambiare il mondo... beh, non la voterò mai più.

    E se la sinistra vuole essere (almeno in parte) con la "gente", à la Lega (mah? forse perché la gente ormai si lascia "influenzare" fin tropo facilmente...), dovrà di certo sganciarsi dal concetto di stato autoritario calato dall'alto, che tanti danni ha fatto, dall'Ottocento in poi (compresa l'idolatria di una costituzione senz'altro migliore di tante altre, ma che nemmeno è una bibbia laica fissa ed immutabile: è degli anni '40-'50 e redatta dall'alto da politici, non dal basso dalla cittadinanza, diamine!).

    Insomma, il federalismo non dovrà essere solo banalmente "fiscale" (alias affarista), ma *partecipativo*, dal locale al globale all'universale! Dimensione che ovviamente manca del tutto alla Lega, per vari motivi...

    Purtroppo, questa dimensione futuribile manca tutto ai politici di professione che disgraziatamente questa "società" (hmmm...?) delega a gestire un potere ingestibile (per non dire osceno)...

    Domanda: la "politica" deve servire a gestire banalmente lo status quo - o, piuttosto, deve costruire la società del presente e del futuro?

    Direi decisamente la seconda - ma, purtroppo, non mi pare proprio che ciò avvenga, di questi tempi retrogradi...

  • cesare scrive:

    Non voglio entrare in merito, perchè non me ne intendo , ma a me sembrano tutti, da ogni parte, poveri d'idee, impreparati per una situazione che sta diventando sempre più insostenibile, e, soprattutto, attaccati con una colla fortissima alle loro poltrone! Molti, poi, sono dei gran furboni!... E non lasciano spazio a nomi nuovi, perchè li disarcionerebbero! Che poi, anche i nuovi, senza un supporto adeguato economico, cosa farebbero? Si riducessero tutti, invece, quei pingui emolumenti di cui godono. Almeno sarebbero un esempio per chi ha difficoltà ad arrivare a fine mese, pure se la cosa non risolverebbe le situazioni di chi ha davvero bisogno!

  • ulisse scrive:

    Situazione fluida, difficilissimo fare previsioni. Credo che neanche Fini e Berlusconi abbiano chiaro uno scenario a medio e breve termine della situazione politica per come si stanno mettendo le cose.
    Le variabili sono tante. Io ne vedo subito due: la scesa in campo di Montezemolo (ma con quale ruolo e con quali alleati?), e il nervosismo della Lega. Da qui ai prossimi mesi non mi stupirei affatto se Bossi puntasse su altri interlocutori per mettere e fuoco la partita delle riforme, Pd compreso. Poi c'è la leadership del centrosinistra: chi sarà il candidato premier? Di Pietro ci sta facendo un pensierino, Bersani ha già proposto il suo nome in tempi non sospetti. Vendola è in panchina, come Balotelli, ma ha la classe per cambiare la partita (e per fortuna non lo stesso carattere). Di ora in ora ne vedremo delle belle. Può ancora accadere di tutto. Azzardo una previsione: un governo di transizione fino alla primavera prossima, quando si dovrebbe tornare inevitabilmente alle urne. E comunque, vedo un Berlusconi al crepuscolo.

  • ulisse scrive:

    Situazione fluida, difficilissimo fare previsioni. Credo che neanche Fini e Berlusconi abbiano chiaro uno scenario a medio e breve termine della situazione politica per come si stanno mettendo le cose.
    Le variabili sono tante. Io ne vedo subito due: la scesa in campo di Montezemolo (ma con quale ruolo e con quali alleati?), e il nervosismo della Lega. Da qui ai prossimi mesi non mi stupirei affatto se Bossi puntasse su altri interlocutori per mettere e fuoco la partita delle riforme, Pd compreso. Poi c'è la leadership del centrosinistra: chi sarà il candidato premier? Di Pietro ci sta facendo un pensierino, Bersani ha già proposto il suo nome in tempi non sospetti. Vendola è in panchina, come Balotelli, ma ha la classe per cambiare la partita (e per fortuna non lo stesso carattere). Di ora in ora ne vedremo delle belle. Può ancora accadere di tutto. Azzardo una previsione: un governo di transizione fino alla primavera prossima, quando si dovrebbe tornare inevitabilmente alle urne. E comune, vedo un Berlusconi al crepuscolo.

  • la formica (sergio) scrive:

    Credo che il rischio che si vada subito ad elezioni anticipate non sia come alcuno crede imminente , ce ne vorrà di tempo ancora,almeno un'anno.
    Credo che anche il trascorrere del tempo non faccia il giuoco del "piazzista",
    Come si suol dire il re è ormai nudo ed in una situazione del paese che non è proprio a suo favore visto che la grave situazione economica sta strangolando il paese ed i suoi trucchi non basteranno e non avendo il fianco riparato da an,specie nel meridione e in sicilia rischia molto.
    Senza contare che appena svicolato metà legislatura ed acquisito il diritto alla pensione molto del suo "esercito" si squaglierà come neve al sole.

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