Istantanea Pier Vittorio Buffa

Il coraggio di Ranieri

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Tifo Roma da quando ero bambino e quindi oggi sono felice perché la mia squadra ha battuto la Lazio 2 a 1. Ma non è questo il punto.

Oggi l'allenatore della Roma, Claudio Ranieri, ha avuto il coraggio di togliere dal campo i due giocatori simbolo della squadra: Francesco Totti e Daniele De Rossi, capitano e vice capitano, romani e romanisti, nella Roma da sempre e, forse, per sempre.

Lo ha fatto in una partita decisiva e carica di tensione. Lo ha fatto per far vincere la squadra.

Ha avuto ragione. La squadra ha vinto e i giocatori-simbolo che hanno seguito il secondo tempo in panchina hanno fatto festa con tutti gli altri.

Ecco. Quello di Ranieri è un tipo di coraggio che, di questi tempi, dovrebbe far riflettere.

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25 commenti 8

  • maria scrive:

    Alla luce di quanto accaduto ieri in casa Pdl, mi sa che l'argomento del blog dovrebbe cambiare, perché le novità son grosse e il clima incandescente.
    Una sola considerazione: stamattina i tg hanno riflettuto molto sui numeri del voto finale a danno di Fini, che confermerebbe il Pdl come "partito dello scendiletto" (il predellino, francamente, mi pare troppo alto per il livello medio dell'allegra combriccola), molto meno sugli effetti dell'intera storia sull'opinione pubblica, che invece sono stati enormi e tutti da scoprire. Proprio ieri pomeriggio, in taxi, la radio trasmetteva, guarda caso, lo scontro tra Fini e papi. Il tassista era molto contento delle parole di Fini e ha commentato "Finalmente un politico che parla di politica. E poi Fini è un signore." Mi sa che, nella sua testa, quei 12 voti a favore contano molto più di quel che sono. Mi sa che il partito dell'astensione di destra ha trovato il suo leader. Se fossimo in America avremmo avuto in diretta, o quasi, gli esiti del dibattito sull'opinione pubblica, conosceremmo il vincitore politico della situazione e anche io, di sicuro, avrei le idee più chiare.
    Invece mi resta una sensazione di sfasamento tra ciò che ho visto io, un papi in difficoltà e un oppositore di minoranza sorridente e sereno, e ciò che è successo nel pdl, col voto dello "scendiletto" e nei tg, dove ci si chiede addirittura se papi passerà all'attacco finale, distruggendo il suo nemico interno con fiducie a raffica e controlli polizieschi dei parlamentari, fino all'epurazione di tutti gli "eretici". E se il Governo cade? Poco male, faremo finta di avere, come si ripete, mentendo, la maggioranza assoluta dei consensi degli Italiani, e vai col secondo tempo...Il popolo sovrano, è irrimediabilmente confinato nel suo ruolo di pubblico, come in tutti i regimi del mondo e, ovviamente, in tutti i teatri del mondo. Teatro nel teatro, questo si è visto, a quanto pare. Giù la maschera, ma solo per finta. Vere, invece, le dimissioni a pioggia dei membri del Comitato per il 150°compleanno dell'Unità d'Italia, anche questo un teatrino senza più maschere credibili, a quanto pare. Ma il tassista non mi sembrava avere capito che quello sia il suo ruolo, pareva uno che credesse di poter contare qualcosa, colla sua indignazione onesta e col suo voto... Chi glielo dice? Io, confesso, non ne ho avuto il coraggio.

  • cesare scrive:

    Caro Sergio, ho la vaga sensazione, potrei però sbagliarmi, che Buffa abbia forse corretto il tiro per compiacere qualcuno che aveva girato la questione, spostandola in altro campo.
    In fondo, aveva posto inizialmente l'argomento, come è possibile leggere, al di fuori della politica, mosso dalla sua passione di romanista, dopo il sorpasso della Roma sull'Inter!
    In quanto alle trote, in senso stretto, preferisco il pesce azzurro: è più saporito. Ogni riferimento politico è escluso. La "realtà" è quella che il popolo si merita, espressa da lui stesso!

  • la formica(sergio) scrive:

    Caro Cesare,io non mi sogno nemmeno di dirti che tu volendo parlare solo di calcio vuoi evadera dalla realtà.
    Posi un quesito al Buffa affinchè chiarisse lo scopo del presente post,Lui lo ha bellamente chiarito ed io e altri non siamo andati fuori tema come tu dici,quindi caro amico sei in errore tu che hai visto questo blog in modo monotematico.
    Comunque riconosco a chicchessia il diritto di intervenire come vuole

  • maria scrive:

    A proposito di erba e di Ranieri e di coraggio, e a proposito di divertimento, voi ridevate, in gita, quando qualcuno cantava "Erba/ di casa mia, mangiavo in fretta e poi/ correvo via..Quanta emozione, nel calcio ad un pallone/ tu che dicevi "Piano"/ amore mio, ti amo...
    Nella mia classe rideva assai un compagno che fumava spinelli a tutto spiano, forse pensando alle piantine in terrazzino... Ma gli altri sognavano, forse il prato dell'amore o il prato dello stadio, a seconda delle inclinazioni personali. E "di casa mia" voleva dire tante cose, ma anche casa di provincia italiana, in generale e in particolare, senza distinguo tra erba a sud o a Nord di Roma. Da me allignano bene bietolone e ortiche, gramigna, cespugli, rovi e, meraviglia, in certe zone, i pallidi asfodeli, tanto sognati dai lettori di classici che immaginavano, magari, un bel fiore bianco...Prima di vederli, che fanno davvero pena, col, gambo peloso e quel mazzetto biancastro-rosato, in mezzo al seccume.
    Da voi, che erbacce si trovano? Perché se sono differenti, sarà bene cominciare a distingure erba e erba, casa e casa... e ognuno a casa sua? Che tristezza!

  • maria scrive:

    Caro Cesare, si parla di ciò che passa il convento, e se i politici si atteggiano a opinion-makers anche sul calcio, non si può far finta di nulla. Il discorso di trota, pesce-parlante, era un discorso apertamente, volutamente politico, e come tale è stato commentato; trattandosi di discorso in chiave-calcio, ci stava a fagiolo.
    A proposito di pesci parlanti e di leggerezze, i miei bambini vanno matti per il gadget del pesce cantante, attaccato al muro, che si gira quando gli passi davanti e canta "Don't worry, be happy...". Sempre sulla trota, quella padana, ha detto anche che, per lui, tutte le esperienze sono utili e fattibili, tranne la droga e andare a trans. Non ha escluso l'esperienza di cercarsi un mestiere, perché privarnelo? anche perché, se non la fa adesso che è giovane, mi sa che dovremo mantenerlo coi soldi dello Stato fino alla pensione...
    Anche a me piacerebbe, e lo ripeto, divertirmi un po', anche a me Cesare è simpatico, ma, come donna, che è tanto se vede la Nazionale, se mi toccano quella, mi arrabbio.

  • cesare scrive:

    Ohè, "maria" e "la formica",... ma non vi staccate proprio dalla politica, eh... ne siete proprio ammalati!!! E' come un cancro!!!
    Ma chi vuole confondere il calcio con la politica?. E' come se si ponesse, che so, un tema di poesia, e voi a rispondere sempre di politica! Che c'entrerebbe?...
    Guardare un po' più in là del proprio naso!
    Riporto la frase di maria: "stiamo diventando incapaci di non pensare a cose poco liete. Me ne scuso."
    Sempre con amicizia.

  • la formica (sergio) scrive:

    Vi prego di pensarci bene e intensamente: Il figlio di Bossi,Renzo è divenuto consigliere Regionale della Lombardia con 13mila preferenze nella città di Brescia.
    Bene ! se ci avete pensato allora avete valutato anche che 13mila elettori umani pensanti con un cervello frutto della evoluzione umana dei millenni trascorsi lo hanno votato : spero tanto che la scienza produca un vaccino capace di evitare il contagio;ma sin da ora vi assicuro che eviterò di passare per la città di Brescia.

  • la formica (sergio) scrive:

    ----------------------------------- FORMICA INFORMA---------------------------------

    Il figlio di Bossi,enzo,detto la trota,ha detto che lui ai mondiali del Sudafrica non tifera’ Italia.
    Al contrario di tanta importanza ricevuta dalla stampa a noi giunge spontaneo un :
    CHISSE NE FREGA !

  • ulisse scrive:

    lo sport serve a trasmettere i sentimenti più alti, più nobili, come è nello spirito delle Olimpiadi. Certo, non mi piace chi butta a terra la maglietta della propria squadra, come ha fatto ieri Balotelli, al termine di una partita di Champions (tra l'altro vittoriosa) e solo perché è stato beccato da qualche fischio piovuto dagli spalti. Non mi piace neanche il figlio di Bossi quando dice: "Non tiferò Italia", ma qui siamo alla stupidità assoluta, anche perché il ragazzo avrebbe aggiunto di non essere mai sceso oltre Roma, e non sa davvero cosa si è perso....

  • maria scrive:

    Il grimaldello di Fini. Mi ricorda la storia di un eroico bimbo olandese che, così ci raccontavano da pischelli, avrebbe salvato l'Olanda mettendo il ditino in un minuscolo foro aperto in una delle immense dighe che proteggono il Paese dalla furia delle onde.
    Berlusconi cerca un dito che gli tappi il buchetto. Se ne sono fatti avanti tanti, ossuti come quello del mefistofelico La Russa, più in carne, dita lunghe e tozze, lisce e pelose... Ma quanti buchi avrà aperto, quel malandrino? Basteranno, e davvero saranno fedeli, tutte quelle dita protese, che febbrili si agitano?
    Si sentono spifferi e venticelli: venti di paura, sussulti di coraggio, mani che portano borse, che portano carte, dita, dita, dita... Dita come pugnali, nei sogni di papi, che, sudato, si agita, preda dell'eterno incubo del despota in pericolo "TU quoque, Bute, fili mi...gnottae"(così lo immagino in queste notti di travaglio, che Ellekappa ha icasticamente definito "le utime coliche del pdl").
    Se siano davvero le ultime, resta da vedere. Ma il momento è solenne, si è aperto un buchino...

  • maria scrive:

    Il coraggio di Ranieri, l'improntitudine del Trota: "Non farò il tifo per gli Azzurri. Il sentimento nazionale è roba vecchia". E ancora, a proposito del Sud:"Mai spinto a sud di Roma". E ti credo, a Roma c'è la pappa...bella e pronta, preparata da papà.
    Da bravo pesce, si sposta solo in cerca di cibo.
    Se non fa il tifo per gli azzurri, meglio. Un imbecille di meno. Mi dispiace, ma ritengo di poterglielo dire, visto che offende il sentimento nazionale anche quando si tratta solo di sostenere una squadra di calcio.
    Peccato che la nazione non lo ricambi della stessa moneta, spedendolo a cercarsi un mestiere a calci nel deretano, come sarebbe giusto e doveroso, visto che sputa nel piatto dove mangia, indegnamente e a nostre spese. A meno che non si faccia finta che parlasse di calcio e non di politica, il che sarebbe una menzogna.
    Ve lo ricordate Pertini festante il giorno della vittoria della Nazionale? Credo che l'Italia di oggi, comunque, Trota o non trota, avrà poco da festeggiare. E visto il livello medio della nazione, lo trovo, tutto sommato, giusto. Certe soddisfazioni non ce le meritiamo, per tanti motivi, sportivi e non solo.

  • Il coraggio di Ranieri (anche la determinazione di un allenatore di calcio che mette in gioco tutto se stesso per fare la scelta che ritiene giusta penso possa essere definita così) mi ha fatto riflettere perché in un quarto d'ora Ranieri ha scardinato luoghi comuni e preconcetti, ha fatto scendere mostri sacri dal piedistallo, ha guardato il pericolo e il rischio (di una partita di calcio, non di molto di più, certo) a viso aperto.
    E ho pensato a come oggi manchi questo atteggiamento a chi ritiene nefasta la maggioranza che oggi governa il nostro paese e il suo leader.
    Un atteggiamento vincente e e coraggioso, capace di scardinare luoghi comuni e preconcetti, di far scendere mostri sacri dal piedistallo, di guardare il pericolo e il rischio a viso aperto.
    Tutto qui.

  • cesare scrive:

    "...ordigni che si trovano qua e là nei dintorni degli stadi, agli scandali e scandaletti legati alle partite, ai coretti razzisti in campo, ai veleni del prima e dopo partita…se no, addio svago."
    In questo maria hai ragione, ma fa parte, come nella politica, dell' imperfezione umana! Magari fosse tutto corretto! Vivremmo in un mondo migliore, anzichè corrotto!
    Quindi occorre prendere le cose come sono. Anch'io diffido su certe partite o risultati, ma le guardo lo stesso, perchè mi piace il gioco. Dov'è, del resto, in tutto, la verità?...
    Sarebbe certo meglio praticare lo sport, più che guardarlo, come dici, ma fra il dire e il fare..., al solito anche un po' di pigrizia, purtroppo!-
    "stiamo diventando incapaci di non pensare a cose poco liete. Me ne scuso." No non ti scusare, è proprio così.
    Sempre con amicizia!

  • la formica (sergio) scrive:

    Ecco. Quello di Ranieri è un tipo di coraggio che, di questi tempi, dovrebbe far riflettere.
    Non credo proprio e non vorrei deludere chi la pensasse così,che il Buffa intendesse parlare solo di calcio,quanto è scritto sopra dovrebbe far riflettere,ma sarà cosi?
    Caro Buffa ci vuole illuminare ?

  • maria scrive:

    Cesare ha ragione, meglio svagarsi un po' col calcio. Certo, senza pensare agli ordigni che si trovano qua e là nei dintorni degli stadi, agli scandali e scandaletti legati alle partite, ai coretti razzisti in campo, ai veleni del prima e dopo partita...se no, addio svago.
    Personalmente, spero che Cesare non si offenda, lo sport preferisco praticarlo, piuttosto che guardarlo in tv, almeno finché mi sarà possibile.
    Però ha ragione lui, stiamo diventando incapaci di non pensare a cose poco liete. Me ne scuso.

  • cesare scrive:

    Cari Maria e Polifemo, ammalati di politica, e che diamine!... Non vedete solo che problemi e problemi! Ci annegherete nei problemi! So anch'io quali sono le priorità, so anch'io che esistono sempre più frequenti le difficoltà per andare avanti a vivere, i posti che mancano, la disoccupazione, non si arriva a fine mese, ecc. ecc. In quanto alla politica, poi, un grande guazzabuglio, pieno di "bla bla bla"! Solo interessi di chi la fa. Intanto che maria si accalora, quelli di destra e di sinistra vanno a pranzo asieme e se la ridono, alla faccia di chi se la prende!
    Ogni tanto occorre pure tirare un po' il fiato, svagarsi un po', se no ci sarebbe solo da spararsi! Se voi lo volete fare!...
    Il post di Piergiorgio era il calcio, questa volta, e solo calcio sia, allora! Finchè gli stadi sono pieni, mi pare sia un fenomeno da considerare. Vuol dire che la gente vuole anche quello, a parte le preoccupazioni. Ci vuole pure un po' di pausa tra i problemi, no? Con questo non dico di ignorarli, sarei un folle! Oggi il popolo vive di poco pane, ma anche di un poco di altro, credo. "Non di solo pane..."
    Quindi, ogni argomentazione al supo posto. Qui si parla di calcio, e calcio sia, una volta tanto!
    Il resto, in c... alla balena!
    Amici come prima!... Quando ce vo' ce vo'!

  • la formica (sergio) scrive:

    Tratto da l'unità (LEGA LADRONA)
    I sindaci «verdi»
    si triplicano
    lo stipendio

    di Rinaldo Gianola
    Impegnati sulla crisi del nord e su lavoratori e imprese in difficoltà? Non proprio. I nuovi leader leghisti "tengono famiglia" e amano i piaceri del potere. Di' la tua.

    Un'inchiesta di Toni Fontana, Toni Jop e Onide Donati che svela l'appetito della Lega...

    Il documento/La delibera "ritocca" stipendi
    Il video/"Vi abbiamo rubato anche il '68"
    L'immagine/La "cattedrale" nel verde
    · - Sprechi/«Reggia padana» da 80 milioni
    · - Nepotismo/Imbarazzo per Bossi e la trota
    · - Speranze/«Da Adro contro l’Italia feroce»
    se confermato la lega " è nuda" !!!!!!!!!!!!!!!!!!

  • maria scrive:

    Bel coraggio, leghisti cari, dovete avere anche voi, da oggi: la parte in carne del duo indissolubile ha definito Bossi "il suo più fedele amico, sodale e compagno". Ne consegue che sono "cosa vostra" le leggi ad personam, il mantenimento delle mangiatoie provinciali, i regali alla Sicilia indebitata fino al collo, la difesa degli evasori fiscali, la rovina di istruzione e Giustizia e, naturalmente, sarà cosa vostra la porcheria di riforma istituzionale che papi vagheggia, e che lo porterà, senza maggioranza, a diventare il vero padrone d'Italia, o di quel che dell'Italia, nel frattempo, sarà rimasto.
    Camicia tace, chi tace acconsente. Per noi è un po' come se, dopo il lancio di monetine in faccia a Craxi, vi avessimo visto chinarvi, raccoglierle e dividervele, alla faccia nostra e dei fessi che, in buona fede, vi hanno scelto, credendovi gente onesta. Nei fatti, voterete e farete ciò che vorrà il padrone, in cambio di qualche osso di nero da spolparvi e di un bel po' di favori e vantaggi personali, come insegna la carriera del Trota. E l'economia andrà a farsi benedire, a meno che i padani non se ne accorgano troppo presto.
    Davvero, ci vuole coraggio, o almeno una grossa dose di faccia tosta.

  • maria scrive:

    Essere o non essere...un coniglio, questo è il problema. Se sia più nobile restare aggrappato con le unghie ad una poltrona, prendendo calci nel sedere e sputi in faccia, e insulti, o lasciare un partito, preso per errore, conservato per interesse...Morire....dormire....dormire...forse sognare... Ma quali sogni popoleranno quel sonno, lontano dal potere, cullato dalla corrente che trascina...dove?
    E se anche il Colle dorme, ci sarà da fidarsi, a fare il leone, o sarà meglio continuare a ruggire sottovoce, indossando, per sicurezza, lunghe orecchie bianche...?
    La notte è ancora lunga, le lepri danzano sotto la luna. Amleto soffre, si interroga, forse, anche lui, sogna.

  • maria scrive:

    Essere o non essere...un coniglio, questo è il problema. Se sia più nobile restare aggrappato con le unghie ad una poltrona, prendendo calci nel sedere e sputi in faccia, e insulti, o lasciare un partito, preso per errore, conservato per interesse...Morire....dormire....dormire...forse sognare... Ma q

  • polifemo_01 scrive:

    sono veramente basito leggendo gli scritti degli intervenuti.
    In un paese allo sfacelo, dove non si arriva a fine mese, dove si viene licenziati ed i nostri figli non hanno un futuro, dove si uccide per una sigaretta,
    ecco che si inneggia a tale Rnieri, perchè ha vinto il derby. Una persona che avrà sicuramente un ingaggio che io non potrò mai accumulare in tutta la mia vita, viene chiamata "coraggioso".
    No, caro Pier Vittorio e bloggers, "coraggioso" è colui che si alza alle 4 del mattino, va al lavoro in fabbrica, magari fa lo straordinario, e poi torna a casa e mantiene la famiglia.
    ma evidentemente abbiamo visioni diverse della vita, e questo mi spiace molto ( per voi).

  • cesare scrive:

    Direi che Ranieri rappresenta la rivincita su quelli che a lui non hanno creduto. Occorre credere in qualcuno per raggiungere degli obiettivi, contando, naturalmente sempre, sulle capacità. Ranieri queste le possiede, e l'ambiente precedente (Juventus), non si sa perchè, gli è stato ostile. La Roma, invece, ha fiutato bene, valutando anche le doti umane ed aggreganti della persona. I fatti stanno dando ragione alla società.
    Aver fatto sedere in panchina Totti e De Rossi, è stato un rischio che il Mister ha saputo correre. Ha detto che l'ha fatto perchè i due avrebbero "sentito" troppo la partita. Una ragione forse anche vera, oppure di facciata, non lo sappiamo. Certo è che il coraggio c'è stato. Ti immagini, Vittorio, se la Roma avesse perso la partita? Avrebbero, che so, "impalato" il povero Ranieri! Ed invece ha avuto ragione lui. La fortuna, ma non solo lei, aiuta gli audaci, e così è stato un'altra volta!
    Complimenti, Roma, e in bocca al lupo (che è anche il simbolo della squadra) per lo scudetto!

  • ulisse scrive:

    Facevo la stessa riflessione anch'io su Ranieri nei giorni scorsi. Quest'uomo ha la faccia del classico galantuomo, un personaggio d'altri tempi, anche per un mondo come quello del calcio dove le quotazioni in borsa delle società hanno finito con lo svilire ed esasperare il gioco più bello del mondo. Non conosco la sua storia, non mi stupirei se venisse dai campetti dell'oratorio, come è capitato a me qualche decennio fa. Erano scuole di vita importanti, dove lo sport era un mezzo per allenarti alla competizione leale: il lavoro di squadra, il sacrificio, il successo e la sconfitta da trattare come "due impostori", come diceva Kipling, "senza perdere mai la testa". Bravo Ranieri, se la Roma dovesse farcela sarebbe il compimento di una bellissima favola, come nei film della Disney.

  • la formica(sergio) scrive:

    Io la prendo come una parabola per risolvere i problemi politici che angustiano il nostro paese e spero tanto che il coraggio della "disperazione" si affermi sempre di più.

  • polifemo_01 scrive:

    caro Pier Vittorio,
    io intendo per "coraggioso" colui che, avendo paura di qualcuno o di qualcosa, affronta ugualmente la situazione.
    Negli altri casi possiamo parlare di incoscienza, di rischio ( + o - calcolato) etc..
    Mi sembra quindi che Lei, a sproposito, etichetti il simpatico Ranieri, di "coraggioso".

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