Le secchiate di fango
Volevo passare ad altro. Ragionare sul regolamento "cristiano" per l'asilo di Mantova piuttosto che sulla condanna di Google. Ma poi ho letto delle secchiate di fango di Silvio Berlusconi e ho deciso che non si può proprio parlare di altro.
Perché se di fronte a tutto quello che sta accadendo (ricilaggio, 'ndrangheta, elezioni truccate...) la reazione del presidente del Consiglio è condannare le intercettazioni telefoniche (secchiate di fango, appunto) e rivendicare il proprio diritto a "essere liberi" ciascuno di noi deve dire se è d'accordo o no con questa valutazione.
Io non sono d'accordo e dico come avrei voluto che avesse reagito il mio presidente del consiglio.
Mi sarebbe piaciuto che avesse detto: "Non conosco le carte e non posso esprimermi nel merito. Rispetto le decisioni dei magistrati e mi auguro che la giustizia faccia rapidamente il proprio corso perché si arrivi nel minor tempo possibile ad accertare, se vi sono, le responsabilità di ciascuno". E che avesse aggiunto: " Valuteremo nelle sedi opportune le conseguenze politiche di quanto sta accadendo e prenderemo le nostre decisioni che verranno poi sottoposte al giudizio del parlamento".