Istantanea Pier Vittorio Buffa

Trenta per cento, una buona idea

Non più del 30 per cento di bambini immigrati in classe. Per non creare ghetti, per favorire l'integrazione. Detta così, quella del ministro Mariastella Gelmini,  è una buona idea: semplice, lineare, in grado di incidere positivamente nel tessuto sociale.

Una cosa, però, non è chiara. Se i bambini "stranieri" in un paese, o in un quartiere, sono più del 30 per cento che succede? Per il momento le anticipazioni del ministero non lo chiariscono.

Leggi: Il tetto è davvero un'idea sbagliata?

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71 commenti 8

  • Claudia - Ts scrive:

    Caro Janko,
    visto che la pensiamo allo stesso modo, ti invio quanto scrive un mio intelligente amico sul su blog:
    "Nigeria: scontri, 150 cadaveri
    Fonti moschea, ci rimangono 78 corpi da seppellire
    (ANSA) - ABUJA, 19 GEN -La principale moschea di Jos in Nigeria ha ricevuto circa 150 corpi di persone uccise negli scontri fra cristiani e musulmani di 2 giorni fa.

    'Domenica sera abbiamo sepolto 19 corpi e ieri 52. Per il momento nella moschea ci sono 78 corpi ancora da seppellire', riferisce il rappresentante della moschea. Un precedente bilancio degli scontri scatenati dalla costruzione di una moschea nel quartiere a maggioranza cristiana di Nassarawa Gwom, era di almeno 26 morti e oltre 300 feriti ".
    ---------------

    Tutto, sempre, a maggior gloria di Dio, amorevole e amoroso.

  • Janko01 scrive:

    Cara Claudia, una proposta per ovviare a quanto lei scrive ci sarebbe: abolire l'insegnamento religioso nelle scuole pubbliche. Tra 30 anni ci saranno nelle scuole pubbliche + mussulamni e laici che cattolici per cui l'insegnamento della religione cattolica diventera` un assurdo optional.
    Chi vuol saperne di + sulla sua religione vada al tempio, all'oratorio ed in moschea mentre a scuola si dia + spazio alla matematica.

  • Claudia - Ts scrive:

    Per tornare al punto di partenza...ecco la scuola della Gelmini.
    La carriera di Stato dei docenti di religione cattolica.
    " Ancora un regalo del Governo per gli insegnanti di Religione Cattolica
    Il Ministro Tremonti " ha programmato sulla mensilità di maggio 2010, le necessarie implementazioni per il calcolo degli aumenti biennali spettanti agli insegnanti di religione anche sulla voce IIS a decorrere dal 1 gennaio 2003"
    Tradotto in concreto significa che in maggio gli insegnanti di religione si troveranno un bel regalo da parte del Governo che, secondo le stime sindacali, può ammontare per gli arretrati a circa mille-duemila euro con un aumento mensile di circa 220 euro lordi.
    Ma come si diventa Insegnanti di religione cattolica? E' necessario anzitutto possedere un titolo riconosciuto valido dalla Curia, che li sceglie in base ad una propria valutazione di idoneità che è assolutamente discrezionale e che in qualsiasi momento può essere revocata in modo insindacabile. In sostanza sono dipendenti della Chiesa Cattolica che svolgono nelle scuole statali un insegnamento confessionale per conto e sotto il controllo della Chiesa Cattolica, ma sono pagati dallo Stato, e sono anche privilegiati rispetto agli insegnanti statali, nominati in base a concorsi pubblici (anche le graduatorie sono difatti concorsi pubblici).
    I supplenti nominati dallo Stato che sono precari da diversi anni con nomine annuali o fino alla fine delle lezioni, non hanno diritto agli aumenti biennali del 2,50 %, gli insegnanti di religione cattolica nominati dalla Curia in modo discrezionale, anche se precari, hanno invece diritto agli aumenti biennali del 2,50%. Una discriminazione vergognosa .
    Lo sdegno è quindi più che giustificato, ma diventa una foglia di fico se in concreto non si fa nulla. PD, IDV,PS , SeL. Federazione della Sinistra, radicali , Verdi,OO SS. sono disposti ad impegnarsi per far cessare questo scandalo di insegnanti pagati dallo Stato e nominati dalla Chiesa? Sono disposti almeno a garantire a tutti i supplenti lo stesso trattamento economico?
    Corrado Mauceri
    correlati: http://www.periodicoliberopensiero.it/
    voci/voci_0805_insegnanti.htm
    -----------------------
    Nessuna Curia vescovile permetterebbe alla Gelmini di insegnare la religione cattolica, nè nel pubblico nè nelle scuole private,perchè è in dolce attesa ma non è sposata.
    Poche repubbliche laiche sono così talebane come la nostra.

  • la formica (sergio) scrive:

    Cara Maria,quando ce vo,ce vo ! Alcuni giudizi possono non piacere,ma quando sono civili non uccidono nessuno;guai lasciare convinto di se chi ha la capa fresca,quello si che sarebbe delittuoso.

  • maria scrive:

    Capisco comunque di avere sbagliato, citando Pilato ed Erode, perché non è corretto nemmeno fare esmpi che possano offendere la sensibilità delle persone. Volevo solo dare un'idea "plastica" del fastidio, tutto mio, personalissimo, di fronte a certe posizioni di dissenso tanto sfumato da farsi consenso, di critica tanto silenziosa da diventare tacito plauso e sostegno, quando ci sono di mezzo la vita, la dignità e il lavoro degli altri. Ma nella democrazia italiana, dove regna il partito dell'amore, anche il disgusto personale bisognerà imparare a tenerselo. E ce lo insegna oggi il Senato, con la notizia della bella commemorazione dell'italico statista latitante, martire del dissenso maleducato di quei cattivi che lo cacciarono dal Paese sotto una pioggia di monetine.
    Pertanto chiedo scusa, e non solo formalmente, a Polifemo e a quanti si sentissero indignati dal mio modo un po' trinciante di esprimere i pareri, che dipende, penso, anche dal continuo inghiottire rospi e dal vedere sparire, anche nei nostri ragazzi, la bella capacità di indignarsi, magari troppo, per le ingiustizie e per le cattiverie a danno dei deboli.
    Credo comunque che Polifemo e gli altri l'avessero capito da soli, visto che mi perdonano sempre e parlano con me con pazienza e perdendoci tempo, che in un blog è segno di cortesia e comprensione, anche per gli errori comunicativi degli altri.

  • maria scrive:

    Ho scritto il contrario: un voto preso una volta non dovrebbe, per me , automaticamente considerarsi "per sempre", ma solo finché lo stesso popolo che l'ha dato ritiene di accordare fiducia al Governo delle cui promesse, quel popolo, si è fidato. Invece oggi l'attuale maggioranza sventola quel consenso come se legittimasse qualsiasi cosa, e non sono d'accordo. Noi abbiamo un governo eletto dal popolo che, da mesi, governa a colpi di fiducia, non del popolo, per scavalcare un dibattito parlamentare che lo avrebbe fatto cadere da un pezzo, e non solo per colpa dell'opposizione, su temi importanti.
    Se poi volessimo essere ancora più rigidi nel considerare le cose, abbiamo un Governo di non eletti dal popolo, perché la legge elettorale non consente a noi altro che dare delega ai partiti di scegliersi chi vogliono, e questo non lo trovo democratico. Che non sia la sola a pensarlo lo provano anche i dati crescenti dell'astensionismo, che sembra, per l'attuale maggioranza, essere un non problema, visto che, di fatto, se ne avvantaggia. Ma in una democrazia è un problema, eccome, perché riduce la maggioranza ad una maggioranza relativa, che può ulteriormente ridursai, e pertanto perdere parte del suo reale valore rappresentativo della Nazione. Finendo per non essere riconosciuta da chi non vi è rappresentato, anche se per sua colpevole scelta.
    Se poi volessimo essere ancora più severi, il nostro governo da mesi promette riforme e fa solo decreti di urgenza anche su materie complesse che interessano il futuro di tutti, anche di chi appartiene all'opposizione, con la finalità prima di sfasciare il sistema di controllo che fa della nostra Italia una democrazia, per esempio impedendo di correggere i vizi di fondo in merito a incompatibilità con gli incarichi istituzionali, che altre democrazie hanno risolto da un pezzo e che da noi, maggioranze e opposizioni di colore diverso, hanno tutelato con la massima cura. E mi fermo, perché ci sarebbe altro da dire, dalla gestione della crisi all'infinità di situazioni difficili, imbarazzanti, ai limiti della rottura istituzionale, in cui ci siamo trovati, da quando il primo problema del nostro Governo sono i guai penali di qualcuno.
    In una situazione del genere, a mio avviso, è legittimo di parlare di democrazia in affanno, di situazione di difficoltà, complicata dal clima di scontro, di crescente intolleranza, che serpeggia tra la gente, anche a causa della crisi.
    In una situazione del genere, per me, chi fa professione di razzismo, chi eccita alla chiusura verso chi è diverso, non fa il bene né della democrazia né del popolo italiano. Semplicemente questo intendevo dire, e mi dispiace che sia tanto diofficile farsi capire.

  • janko02 scrive:

    Cara Maria lei scrive che la maggioranza deve governare pero` non tutte le maggioranze sono democratiche o rispettose della legalita` e che un voto preso una volta deve valere per sempre. Ma di che paese lei sta parlando? Il signor Prodi non ha forse vinto due volte le elezioni? Con quali voti ? Di quelli che prima votarono Berlusconi o affini, non crede? Se le maggioranze non sono democratiche o legali, significa che non esiste la democrazia e pertanto questo avvenimento non ci riguarda visto che l'Italia e` un paese democratico.
    Nel mio piccolo io votai prima a destra e persi, perche` venne eletto Prodi, successivamente votai a sinistra e persi, perche` vinse Berlusconi.
    Perche` lo feci? Perche` a me furono e sono antipatici sia Prodi che Berlusconi. La prossima volta votero` Di Pietro, se nel frattempo non avverranno avvenimenti che mi faranno cambiare idea. Da qui al 2012 ci sono ancora tre anni . Quindi come vede, nel mio caso il voto non vale per sempre perche` io non appartengo ad alcun partito e seguo solo la mia coscienza.
    E non credo di essere l'unico.
    Tuttavia rispetto le leggi che questa maggioranza democraticamente eletta formula anche se molte di esse non le condivido e lo dimostrero` la prossima volta col mio voto nell'urna.
    Spiace solo constatare che la sinistra quand'era al potere, come bene disse polifemo, nulla fece per proibire la candidatura a premier di Berlusconi ed aveva tutte le armi per farlo.
    Che lei non condivida le idee di chi non la pensa come lei e` normale, che lei attribuisca pero` degli attributi a costui mi sembra pretestuoso.
    Su questo blog tutti hanno il diritto di esprimere le proprie idee che noi leggiamo e commentiamo senza per questo venir tacciati di Pilato od Erode.
    Leggendo chi la pensa diversamente da te ti aiuta a meditare, non a cambiare idea forse, ma a riflettere meglio su quello che sai o pensi di sapere. L'umilta` e` sempre una buona consigliera.
    A proposito di ospitalita` greca ha presente Polifemo? Ricevette cosi` bene gli uomini di Ulisse che ... se li mangio` quasi tutti.

  • polifemo_01 scrive:

    cara Maria,
    la maggioranza ha vinto le elezioni democratiche ( per favore non parli dei regimi di dx o sx dove le elezioni erano e sono una farsa), ma lei ritiene che codesta maggioranza sia anticostituzionale.
    Questa è una sua idea, a mio avviso completamente sbagliata, ma che se la può tenere.
    I regimi totalitari lo sono quando imbavagliano l' opposizione e noi siamo qui a criticare e nessuno ci censura.
    Quindi queste regime è democratico e costituzionale.
    P.S. guardi che io non voto Berlusconi.

  • la formica (sergio) scrive:

    Cara Maria,condivido appieno,ma credo che in questo caso sia solo una perdita di tempo;non c'è più sordo di chi non vuol sentire,ne più cieco di chi non vuol vedere.

  • maria scrive:

    La maggioranza deve governare, perché questo è democrazia. Non tutte le maggioranze, però, sono democratiche o si formano nel rispetto della legalità e dei principi della libera espressione del voto, senza condizionamenti . Se poi vogliamo dire che un voto preso una volta deve valere per sempre, indipendentemente da quello che i governi fanno, abbiamo due idee molto diverse di sistema democratico, visto che nella sua l'opposizione ha, evidentemente, un ruolo accessorio, tipo comparsa in una commedia. Io invece penso che abbia un ruolo di controllo, di verifica, di critica dell'attività di governo, e penso che debba essere data a tutti i cittadini la possibilità di cambiare idea e, di conseguenza, governo, se non soddisfatti, dando vita a nuove maggioranze.
    Anche il Fascismo aveva la stragrande maggioranza dei consensi, anche il Nazismo. Nessuno si oppose a quelle maggioranze, quando ancora si sarebbe potuto, poi presero il potere e non si potè più, a meno di pagare sulla propria pelle. Pertini e gli altri resistenti, di tutti i colori politici, ne fecero l'esperienza.
    E quando si vuole parlare di una maggioranza schiacciante, assoluta, ma tutt'altro che democratica, si parla di "maggioranza bulgara", a riprova del fatto che non tutte le maggioranze sono democratiche e pertanto, non in tutti i casi non riconoscerle ha il sapore di atto illecito, almeno sotto il profilo morale e del rispetto dei diritti umani e democratici.
    Se una parte della maggioranza oggi al governo fa del razzismo, della xenofobia, della cultura del rifiuto dell'unità nazionale, le sue note caratteristiche, i suoi segnali distintivi, non mi rappresenta nulla. E ritengo che la mia libertà di pensarla così valga almeno quanto la sua di appoggiare una maggioranza che, di fatto, da moltissimo tempo, si presenta così. Se poi ha problemi a convivere col principio della libera espressione del dissenso, dei pensieri differenti, dell'opposizione, le consiglio di abbonarsi a qualche giornale che rifletta le sue idee e smettere davvero di arrabbiarsi nei blog, dove la libertà è ancora viva. Certo nessuno può impedirle di sperare che, prima o poi, le cose cambino. Men che meno io.

  • polifemo_01 scrive:

    ovviamente siamo su piani diversi.
    Possiamo continuare a parlare e non arriviamo a niente.
    Lei mi può considerare cosa crede, un Pilato o un Erode, e può considerare a modellare le leggi a suo uso e consumo.
    Le nostre idee le portiamo nella cabina elettorale e chi avrà la maggioranza deciderà in merito.
    Questa è la democrazia, che io rispetto e seguo.
    Mi farebbe piacere che anche lei facesse altrettanto.

  • maria scrive:

    Caro Polifemo, non ho bisogno di adottare, avendo, grazie a Dio, figli miei, e non potrei permettermi di mantenerne di più, grazie alla politica delle fesserie del nostro Governo, che detassa i ricchi e soffoca i ceti medi con una pletora di imposte palesi e occulte. Avremo modo di fare i conti alla fine dell'anno, se Dio vuole, e vedrà se ho ragione. Ciò non toglie che, nella mia città, che è tutt'altro che ricca, la gente si comporti molto bene con gli stranieri, piuttosto numerosi. La gente ha rispetto per loro, anche gli ambulanti africani o cinesi, che vendono in strada, magari di fronte a negozi in centro, sono trattati bene dai titolari degli esercizi come dai passanti. Tra poveri perbene non ci si azzanna, se mai ci si dà una mano. Se non si è perbene, da una parte o dall'altra, come è ovvio, la faccenda cambia, ma capire dove stiano i perbene non mi pare una fesseria. A Rosarno ho avuto la netta impressione che i veri fuorilegge siano gli Italiani, e me ne sono vergognata. Lei no?
    Sempre a proposito di fesserie, non mi pare una fesseria, anzi mi sembra gravissimo, che ancora si faccia finta di non capire che, il nostro onnipotente governo non ha la benché minima voce in capitolo su quanto l'immigrazione clandestina sopravviverà nel nostro Paese, e con quale modalità, visto che le mafie la controllano e hanno un forte potere di persuasione anche sui cervelli più ottusi (oltre che su una bella fetta della nostra classe dirigente). L'ha dimostrato la faccenda dello striscione anti-'ndrangheta, che a lei, evidentemente, è sembrata una sciocchezza, non avendo mai vissuto in una regione del Sud.
    Tanto perché si capisca che tipo di "pulizia" venga fuori da politiche come quelle leghiste, le segnalo che è già noto che, al posto dei REGOLARI presi a fucilate a Rosarno arriveranno altri stranieri, provenienti dall'Est, visto che lì non c'è il mare al confine e si possono evitare i pezzi di folclore dell'accompagnamento dei barconi con relativi palleggi tra Italia e Malta. Oltretutto ci sono emigranti che, venendo da Paesi comunitari, possono scorrazzare liberamente, che delinquano o meno, su tutto il territorio nazionale, e danno meno nell'occhio, col loro colore bianco.
    Comunque è inutile discutere. Solo, sono contenta che le sia passata l'arrabbiatura per la faccenda di Pilato. Anche perché, chi di noi, me compresa, almeno una volta, non ha provato la forte tentazione di "lavarsi le mani" di situazioni scomode o responsabilità morali anche grosse, col pretesto che, in fondo, non si può cambiare il mondo e che non siamo noi i governanti del nostro Paese? Solo che poi, pensando al fatto che siamo noi a sceglierli, il bisogno di prenderci le nostre parti di responsabilità dovrebbe tornare...

  • ales scrive:

    E' un'idea ridicola. Come giustamente si è fatto osservare, che succede se i bambini stranieri in una classe sono più del 30%? Gli diamo il foglio di via?
    E che avrebbero dovuto fare negli Stati Uniti, dove sono TUTTI IMMIGRATI?

    E' penoso, oltreché inutile, immaginarsi di tutelare la "razza ariana" col limite del 30%.

  • polifemo_01 scrive:

    allora apriamo le frontiere a tutti, senza se e senza ma.
    Io sono d' accordo con voi, ma non accetto che solamente i + fortunati, i + ricchi, i + giovani ( si fa per dire) possano affrontare il viaggio della speranza e venire da noi. Apriamo a tutti, senza distinzione di età ed anzi, andiamoli a prendere dove sono e trasportiamoli nel nostro ricchissimo paese.
    Mi sembrerebbe una proposta ragionaevole.
    Facciamo imbarcare sugli aerei militari ad Haiti gli haitiani, portiamo con i traghetti da Tunisi o da Tripoli questi disgraziati e facciamoli cittadini italiani.
    facciamolo, invece di usare parole e basta.
    Io ci sono...

  • saverio occhiuto scrive:

    Sì, le parole di Claudia arrivano dritte al cuore e ti lasciano senza fiato. Ti fanno anche capire perché oggi questo mondo, opulento e distratto, gira un po' così. Se hai avuto sempre la tavola apparecchiata, come si dice dalle mie parti, se hai in casa i figli obesi cresciuti con ogni ben di dio nel frigo e nella dispensa, non ci arrivi. Non capirai mai. E' anche vero che per essere un grande oncologo non devi avere necessariamente contratto un tumore, ma per la sfera dei sentimenti è diverso. Grazie Claudia per avermi distratto per un attimo dagli spot in tv e avermi regalato questo sussulto alle corde dell'anima.

  • Claudia - Ts scrive:

    60 ANNI FA GERMANIA E SVIZZERA
    Chi come me ha vissuto da Italiano all'estero , ricorda molto bene tutte quelle bande di Leccesi, Siciliani che soffrivano, perché mal visti in Germania e in Svizzera. Sempre radunati in gruppetti alla stazione , infreddoliti, esclusi dal resto della gente ,che passava e disapprovava quei raduni. Ma le politiche erano anche per noi Italiani sbagliate, non esisteva un ricongiungimento familiare, chi si trovava lontano da casa doveva accoppiarsi con la Svizzera o con la Tedesca.... Era triste, eppure noi siamo passati da lì. Alla frontiera di Briga tutti passavano una visita medica, dovevi essere sano per guadagnarti mezzo pezzo di pane, l'altra metà partiva verso casa, diretta a quella famiglia lontana nel fondo del meridione. Negli alloggi che occupavamo spesso la vasca da bagno era riempita di terra per far crescere i pomodori come al paese. Rubavamo cigni e anatre al lago per arrostirle in un freddo Natale. La polizia non perdonava , ci metteva su un carro ferroviario blindato e tornavi a casa con le pezze al culo e con una denuncia... Altre denunce piovevano quando mettevamo in cinta una minorenne, quando nei locali, bar, ristoranti,sale da ballo si rubavano i cappotti dei clienti. Non eravamo della bella gente e non lo siamo ancora dopo quei fattacci intollerabili che si son visti. Siamo ancora proprio come quella gente, quei lavoratori presi a calci a Zurigo, dove preferivano nei bar i cani e non gli Italiani. Siamo dei pezzenti , anche dopo sessanta anni di emigrazione . Dobbiamo vergognarci della nostra abissale intolleranza. Ci si lamentava fra noi che eravamo sempre maltrattati, mal pagati,mangiavamo scatolette di tonno e di acciughe. Qualcuno risparmiava con le scatole di carne per i cani, ne faceva il sugo per la domenica, pur di risparmiare e spedire dei soldi alla propria moglie e figli, ai propri genitori. Io ricordo bene che cosa vuol dire razzismo.(Silvio Sarra).
    E' un racconto che probabilmente commuove solo me e il sig. Saverio.

  • Janko01 scrive:

    Cara Claudia di grazia, perche` Erodoto non fa testo? La definizione di ospitalita`, in greco xenia, ha molteplici significati di ospite, ospitante, amico, straniero, quindi forse sara` meglio lasciar perdere l'esempio che lei vuole proporci.
    Ho letto anche l'articolo che ci ha menzionato e faccio un'osservazione su di un capoverso dello stesso: L'autore dice che se si bloccasse l'ingresso in Italia dei clandestini, per esempio, la Giustizia si fermerebbe. Ed allora mi chiedo. Questi clandestini come vengono pagati dalla Giustizia se ufficialmente non possono essere pagati? Forse in nero? Ed e` proprio chi amministra la Giustizia in tal modo che mi deve dettar legge?
    Altra osservazione: prima di rimandare al mittente i clandestini, nostri militari dovrebbero prendere nota delle loro generalita`, schedarli, chiedere loro il perche` vogliano entrare nel nostro paese illegalmente, rifocillarli, rivestirli e poi eventualmente riportarli indietro.
    Ma i nostri militari chi sono? Sono i poliziotti, i burocrati del Mediterraneo pagati colle nostre tasse per fare il censimento di chi vuole entrare nel nostro paese?
    Stiamo dando i numeri.

  • saverio occhiuto scrive:

    Cara Claudia,
    Martin Luther King diceva: il problema di questo paese non è che i cattivi sono troppo cattivi, ma che spesso i buoni sono indifferenti. Le faccio un esempio: in Calabria gli affiliati alla 'ndrangheta sono circa 300 ogni 10.000 abitanti, ma il problema vero non è questo piccolo esercito. E' la borghesia mafiosa e silenziosa ad aver trasformato un fenomeno criminale in un fenomeno sociale che ha ormai radici secolari, come è accaduto in Sicilia (leggi il Gattopardo). Questo vale anche per altri fenomeni, come il fastidio verso il diverso. Mi ha colpito molto la frase di quel signore di Treviso che, al ristorante, infastidito dall'esuberanza di un ragazzino Down, si è rivolto così alla famigliola seduta accanto al suo tavolo: se uno ha i figli mongoli deve restare a casa! Ma quanti degli atri avventori di quel ristorante si sono indignati, o hanno mormorato sotto voce: ha proprio ragione lui, continuando a gustare il dolce?

  • la formica (sergio) scrive:

    Polifemo01,sei veramente modesto,altro che Dante Alighieri!!!!!!
    Ma le paghi tutte le tasse????

  • Claudia - Ts scrive:

    Vabbè, non c'è peggior sordo di chi non vuol capire. Si tenga le sue idee, a oltranza. C'è una dote, la cocciutaggine. Indovini di chi è tipica? Le dò anche l'ultima parola: se la prenda. Meno male che lei vive, da quel che ho visto, in Toscana, l'ex Granducato asburgico, uno dei più illuminati !Io, guardi un pò che combinazione, vivo a Trieste, dove l'Austria era sì un Paese ordinato, ma grande esempio di multiculturalità. C'è chi eredita il meglio, chi il peggio.

  • polifemo_01 scrive:

    caro formica,
    pensa un poco come ti pare, ma io, ti ripeto, le tasse le pago tutte, perchè in pensione. La conferma del mio pensionamento potrebbe essere avvalorata da tutto il tempo che io perdo ad ascoltare opinioni diverse ed a rispondere anche alle persone che sanno a malapena scrivere.

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