Istantanea Pier Vittorio Buffa

Non toccate quel sangue

berlusocni ferito

E' brutto vedere il sangue sul volto di un uomo. Sempre e comunque. Ma talvolta la vista del sangue ha cambiato la storia.

Cosa cambia il sangue sul volto di Silvio Berlusconi?

Spero davvero che non cambi nulla, che nessuno lo usi per i propri scopi.

Né la maggioranza per dire che quel sangue è il "frutto della politica dell'odio" (Ignazio La Russa). Né l'opposizione per sostenere che è Berlusconi che "istiga alla violenza" (Antonio Di Pietro).

Spero che queste delle prime ore siano reazioni nervose e a caldo, e che poi nessuno si lasci condizionare dal sangue.

E soprattutto chi vuole con tutte le proprie forze che Silvio Berlusconi lasci la guida dell'Italia non deve toccare quel sangue. Neanche per un attimo

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23 commenti 8

  • Anchioquipercaso scrive:

    un paio di cosette forse passate innoservate :
    il ministro Gelmini (o Germini, nn ricordo) dice che è molto grave l'articolo pubblicato in testata dell'Unità, Concitta Degregorio risponde, caro ministro, grave è quello ke scrive Feltri....ERA TUTTO ORGANIZZATO....
    In modo automatico comincio a pensare ke sia vero quello ke scrive Feltri, infatti il premier nell'attimo stesso ke riceveva il colpo contendente in piena mandibola, brandiva da subito in mano un fazzoletto ke mise subito sulle ferite riportate.

    Fine del commento...chi scrive è una mente contorta

  • quipercaso scrive:

    ripeto e ribadisco, fabius. niente giustifica la violenza. NIENTE E NESSUNO.

  • fabius42 scrive:

    Caro Quipercaso, se un giorno ti capiterà quello che capita a molti, allora (forse) capirai cosa vuol dire "strettamente indispensabile" per
    il momento mi sembra che non ci arrivi!

  • janko 02 scrive:

    Caro la formica i tre episodi che tu giustamente citi, Milano, Brescia e Bologna furono eseguiti dall'estrema destra intransigente e sono da ricollegare alla lurida risposta di quest' ultima alle Brigate Rosse. Non so darmi altra spiegazione.
    L'attentato a Berlusconi e` stato eseguito da un individuo soltanto, non certo legato a movimenti eversivi bensi` solo a quelli frenetici della mente. Cosi` almeno si legge. Come mai si arrivo` a tanto? Bisognerebbe chiederlo a lui e valutare se la sua risposta puo essere ritenuta attendibile.
    Io modestamente penso che questo individuo fu certamente anche vittima del clamore generato in Italia dalle stravaganti affermazioni del premier e dagli altrettanto grotteschi processi intentati da Santoro e compagni.
    Seneca insegnava che tutto cio` che oltrepassa la misura, e` in equilibrio instabile. Insomma non solo chi lancio` il duomo ricordo e` in uquilibrio instabile, ce ne sono altri incluso chi quel duomo lo ricevette sulla guancia.

  • quipercaso scrive:

    occhio. il berlusca sta già moltiplicando pani e pesci, camminando sulle acque, facendo resuscitare i morti e saltare gli ostacoli agli infermi. "l'amore vince sull'invidia", lo stralcio del suo messaggio urbi et orbi sul sito del pdl. amen.

  • polifemo_01 scrive:

    quanto è accaduto a Berlusconi,
    è in parte dovuto al suo modo di proporsi, in quanto egli ama incontrare personalmente e fisicamente la folla e le persone e quindi salvaguardarlo da attentati, è molto + complesso di quanto lo sia il Papa, che viaggia su una papamobile blindata, e, quando incontra testa testa i fedeli, questi sono stati accuratamente vagliati e perquisiti.
    Alla luce di questo avvenimento, ritengo che nessun politico sia esente da atti violenti insensati e pericolosi, perchè ci sono degli esaltati sia a dx che a sx.
    Saranno i servizi di sicurezza che dovranno, di volta in volta, valutare la percentuale di rischio di un politico, in base a dove e chi incontra.
    Sono dispiaciuto per le parole di Di Pietro e della Bindi, per cui codesto attentato porterà voti inaspettati alla dx.
    Qualcuno insinua che l' attentatore sia stato addirittura "pagato",( dalla dx) per fare aumentare l' indice di gradimento del Presidente del Consiglio.
    Ma io non credo ciò, anche se a volte la realtà supera la fantasia.

  • quipercaso scrive:

    a fabius: non c'è violenza che sia "strettamente indispensabile". non scherziamo.

  • la formica (sergio) scrive:

    Per integrare quel che ha scritto janko02 che ha citato gli attentati alle torri gemelle,ai treni in Spagna e alla metropolitana di Londra;dire che prima,molto prima e purtroppo in casa nostra,abbiamo avuto la strage di piazza Fontana a Milano,di piazzad ella Loggia a Brescia e il treno Italicus a Bologna,in più altra miriade di attentati con molte vittime civili;tuttu questo senza che il nostro stato facesse niente.
    Sentire dire A Bossi che ciò che è successo a Berlusconi è "Terrorismo" è semplicemente ciò che farebbe un vigile del fuoco per spegnere l'incendio,buttandoci sopra non dell'acqua,ma la benzina.
    E questo sarebbe un Ministro del Governo?!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

  • polifemo_01 scrive:

    sicuramente l' attentatore di Berlusconi è uno squilibrato, un cane sciolto, un improvvisato.
    Ma non lo era forse anche quel tale Oswald che uccise Kennedy a Dallas.?
    Qualcuno pensò alla Cia, alle lobbies, etc..
    Non voglio fare stupidi paragoni, ma neppure vorrei che si liquidasse questo atto ( come lo fu nel lontano 22/11/1963) come quello di uno squilibrato.
    La fretta è sempre una cattiva consigliera.

  • fabius42 scrive:

    La violenza,se non strettamente indispensabile, è sempre da condannare.

  • saverio occhiuto scrive:

    Pardon, profezia Maya 2012 non 2010. Ma per emilio Fede ci siamo già

  • janko02 scrive:

    Certo quipercaso, applausi e fischi sono una cosa i denti rotti un'altra. Entrambi comunque sono il prezzo della popolarita`richiesta, ed i presidente fa bene a commentare d'essere stato un miracolato perche` poteve finir peggio. Non dimentichiamoci che in Italia si sono consumati nel secolo scorso diversi attentati a personaggi pubblici, cito Mussolini, Togliatti persino un regicidio.
    A me fanno molta piu` impressione gli attentati che si sono svolti alle Torri Gemelle, alla metropolitana di Londra ed ai treni in Spagna perche` causarono morti innocenti di persone che non hanno mai richiesto la prima pagina del giornale. Quelle a personaggi pubblici non mi lasciano indifferente proprio perche` sono pubblici di loro iniziativa, ma non mi commuovono piu` di tanto.
    Inoltre quella ventina di guardie del corpo che pesano sulle nostre tasche di contribuenti come mai non sono intervenute in tempo?
    Fossi Maroni li avrei gia` licenziati perche non hanno svolto il loro dovere.

  • quipercaso scrive:

    a me pare così chiaro: conti in sospeso con la giustizia? fuori. dimissionato dalla politica. hai ragione, maria. fermi tutti, però. proviamo a guardarci attorno partendo dal piccolo. è vero o non è vero che qui vanno avanti i furbi, sennò sei un fesso o un romantico (doppiamente fesso)? esempi banali da una giornata qualsiasi: se conosci il vigile via la multa. se il parcheggio è libero chi se ne frega della sedia a rotelle stampata in giallo sull'asfalto. se sei pappa e ciccia con l'ultimo sindachello del più triste paesuncolo, vai con il box abusivo. l'immondizia nel cassonetto giusto? utopia, finchè non sanzionano la si fa franca. le aziende, poi, sono emblematiche: ma quali diritti, basta contenere i costi. e gli evasori? uguali. non esiste il giusto e lo sbagliato. non esiste il limite, non esistono assunzioni di responsabilità. se la nostra democrazia è lascia a desiderare, piena di gente che dovrebbe mettersi in ginocchio sui ceci e restarci per due lustri al pensiero dei problemi del mondo reale (quello onesto, che c'è per fortuna) e perchè la mentalità diffusa è proprio quella lì. la riflette e la amplifica. mutatis mutandis, siamo lì: se tu che non sei nessuno ti fai togliere la multa per divieto di sosta, il presidente del consiglio mette al sicuro le proprie chiappe da chissà quali nefandezze con leggi su misura e, magari, una carta costituzionale nuova di pacca. non riempiamoci la bocca con discorsi sui massimi sistemi. che peso hanno i diritti altrui se c'è di mezzo il nostro personale interesse? siamo così convinti di ricordarcelo sempre, anche in coda al supermercato? bah.

  • saverio occhiuto scrive:

    Caro Pier Vittorio, chi ha attraversato la storia degli ultimi 40 anni del nostro Paese da protagonista o da osservatore esterno, come è capitato anche a te, sa che le tragedie del nostro tempo sono ben altre. Sentire Umberto Bossi definire un "atto terroristico" il lancio di un souvenir contro il premier da parte di una persona in cura da dieci anni per problemi psichici, non solo non contribuirà mai a rasserenare il clima politico e sociale che stiamo attraversando, ma rischia di avere esattamente l'effetto opposto: sangue su sangue, appunto. Diamo allora ai fatti la giusta dimensione e poi facciamo tutte le dovute considerazioni che la vicenda merita. Il duomo in maniatura scagliato contro il volto di Berlusconi è il frutto di un gesto individuale, probabilmente premeditato, sicuramente deprecabile, ma senza mandanti. Il terrorismo, i presunti incitamenti alla violenza venuti da Di Pietro o dai blog della sinistra non hanno nulla a che vedere né con l'odio ideologico ventilato da alcuni settori della destra, né con il terrorismo agitato dal leader della Lega. Anche perché il terrorismo vero, quello sì, è ancora senza mandanti nel nostro Paese. Berlusconi trascorrerà il Natale con un cerotto sul viso e l'autore della sua aggressione subirà un regolare processo, lui sì, per lesioni aggravate. Non è la fine del mondo, anche se alle 18,15 di domenica 13 dicembre Emilio Fede ha creduto di essere stato proiettato improvvisamente alle ore 11 del 12 dicembre del 2010, quando secondo la profezia dei Maya il mondo sarà giunto al capolinea. E, per restare ai fatti di casa nostra, abbiamo ancora da scoprire un bel po' di cose, a partire dai segnali Morse dei fratelli Graviano al processo Dell'Utri. La mafia aggredisce e si fa capire anche così, senza le neceassità di spedire souvenir.

  • quipercaso scrive:

    e no, jankino. applausi e fischi sono una cosa. i denti rotti sono altro. non trovi?

  • janko 02 scrive:

    Caro la formica sei davvero simpatico...atti da condannare senza se e senza ma e subito dopo inizi ben due frasi con il ma...
    A parte gli scherzi, ha ragione polifemo, in USA avrebbero centrato l'obiettivo colle pallottole non con gli oggetti ricordo. Silvio potra ringraziare il colpitore che a sua volta esclamera`: A Milano sono stato e questo ricordo t'ho scagliato.
    La violenza e` sempre da condannare di qualsiasi colore essa sia, pero` augurarsi che Berlusconi non ne trarra` profitto da essa e` pura follia. Se ne giovera` e come.
    Siccome l'imputato Berlusconi, ripeto le parole usate da Di Pietro perche`d'imputato si tratta, ha scelto di essere un personaggio pubblico la rottura di un paio di denti rientra pure nel programma come i cori di plauso ricevuti in piazza pochi istanti prima.
    Non ci sono rose senza spine; se vuoi evitare queste ultime. esci dal roseto ed accomodati in pretura.

  • janko 02 scrive:

    Caro la formica sei davvero simpatico...atti da condannare senza se e senza ma e subito dopo inizi ben due frasi con il ma...
    A parte gli scherzi, ha ragione polifemo, in USA avrebbero centrato l'obiettivo colle pallottole non con gli oggetti ricordo. Silvio potra ringraziare il colpitore che a sua volta esclamera`: A Milano sono stato e questo ricordo t'ho scagliato.
    La violenza e` sempre da condannare di qualsiasi colore essa sia, pero` augurarsi che Berlusconi non ne trarra` profitto da essa e` pura follia. Se ne giovera` e come.
    Tuttavia come disse a suo tempo Di Pietro, l'imputato Berlusconi, perche`

  • la formica (sergio) scrive:

    Il primo, più semplice “Basta giustizialismi, basta processi, lasciamolo governare, finché qualcun altro vincerà le elezioni”.
    Senza che nessuno me ne voglia,desidero intervenire sul primo dei due punti dell'interpretazione,di MARIA
    A mio avviso il primo non è il più semplice anche perchè il "piazzista" non governa assolutamente,ma cerca in tutti i modi,leciti o illeciti di stravolgere la Costituzione per piegarla ai suoi voleri.
    n.b. per l'accadimento di ieri,leggere sopra

  • polifemo_01 scrive:

    Fortunatamente siamo in Italia,
    perchè se fossimo negli USA, il presidente avrebbe avuto qualche colpo di arma da fuoco ( a segno, naturalmente).
    I Kennedy e Luter King insegnano, purtroppo.

  • quipercaso scrive:

    d'accordo con voi. giù la violenza contro chiunque e le strumentalizzazione del ciarpame politico, non si discute. ieri però ho avuto l'impressione che il primo a marciarci fosse proprio il silvio. si è mostrato alla folla con il volto insanguinato. malgrado il dolore (non credo che un duomo sui denti sia piacevole) ha avuto la lucidità per cogliere l'attimo ed esporsi alla gente. anche il "sono un miracolato" mi sembra un tantino naif. il che è preoccupante tanto quanto il gesto di cui è stato vittima. (tranquilli, lo perdonerà. siamo pure sotto natale)

  • frisco51 scrive:

    Violenza sbalgliata sulla persona sbagliata, persona abilissima a passare per vittima dopo ogni sua aggressione se pur verbale (almeno per adesso), un vittimismo amplificato costatntemente dalle sua corte e dai suoi strumenti di propaganda. Non si preoccupi sig. Buffa l'episodio sarà ben usato dai suoi accoliti, il gesto sconsiderato di un psicolabile farà gridare al complotto e l'arte del vittimismo di cui e maestro servirà a portare acqua al suo mulino. Non è stato lui ad evocare la guerra civile? I suoi discorsi fanno presa sulle menti meno strutturate vedi l'autore del gesto per la parte contro per quelli della sua parte invece le sue parole le sue trasmissioni hanno creato un clima di intolleranza e razzismo vergognoso. Resto dell'opinione che nessuno deve toccarlo con il voto lui governa e con il voto si deve allontanare dalla guida del paese salvo non subentrino altre cause ancora più gravi.

  • maria scrive:

    Perfettamente d'accordo: sono atti inaccettabili, folli. E infatti, opera di un folle. Oggi ho sentito in Tv un commento di Cacciari che diceva: "E' necessario che anche in Italia si impari a risolvere nella politica le questioni politiche. Chi ha vinto le elezioni deve essere battuto politicamente, non rovesciato con altri mezzi". Su questa frase a me piacerebbe sentire qualche parere, perché mi ha lasciata perplessa, visto che credo si possa leggere almeno in due modi.
    Il primo, più semplice "Basta giustizialismi, basta processi, lasciamolo governare, finché qualcun altro vincerà le elezioni".
    Il secondo, più complesso"Gli antidoti migliori al giustizialismo e al risolvere tutto con i processi, all'odio di parte e alla retorica dello scontro, devono ancora maturare nella nostra politica. In altre democrazie, a differenza che da noi, chi ha conti in sospeso con la legge non può presentarsi in politica e, se le magagne vengono fuori dopo, è dimissionato dalla politica, senza aspettare i processi. In Italia mancherebbe un forte senso della moralità, della presentabilità politica, con tutto ciò che ne consegue. Da ciò il senso di ingiustizia dilagante, la sfiducia nelle Istituzioni, il clima di odio cieco. Insomma, saremmo diventati una sorta di democrazia ineducata, incapace di gestire con civiltà il confronto, a causa di un sistema che preferisce ancora il cambiamento di una Costituzione all'allontanamento di un individuo da un ruolo cruciale per la vita del Paese.
    Che questo sia pericoloso, folle, assurdo, moltissimi l'hanno visto da tempo. Alcuni lo vedono solo oggi, e sull'onda emotiva di un ferimento che, con il discorso serio e le cose davvero politiche, mi pare abbia poco o nulla a che vedere. Più seriamente politici mi sono parsi i numeri della grande manifestazione di Roma sabato scorso, di cui peraltro i media hanno parlato pochissimo. Forse da noi, ancora, fa più notizia il sangue del pensiero, e le espressioni civili di dissenso di oltre un milione di persone non hanno lo stesso peso delle bastonate di un folle, il che non mi pare indice di democrazia matura.
    Io spero che il presidente del Consiglio si rimetta presto in salute, come tutta l'Italia civile oggi si augura, e sono felice, sinceramente e senza retorica, che le conseguenze dell'attentato siano state meno gravi di quanto sarebbe potuto accadere. In primo luogo per lui, nessuno ha il diritto di nuocere a nessuno, men che meno ad un rappresentante delle nostre Istituzioni democraticamente eletto quale egli è. E poi per l'Italia, che non merita questo ennesimo colpo alla sua immagine di Paese europeo e democratico, già abbondantemente danneggiata negli ultimi mesi.
    Mi piacerebbe leggere un commento del dottor Buffa o di altri al discorso di Cacciari. Inutile dire che non mi ha soddisfatta un parere, per l'ennesima volta, non univoco da parte di un esponente del mondo politico. Credo infatti che anche in questa incapacità di esprimersi chiaramente che è cronica in Italia, risieda uno dei motivi di fastidio verso la politica, sempre a rischio di trasformarsi in insofferenza verso il dialogo, il confronto, la democrazia. Delle due letture del discorso di Cacciari io preferisco la seconda, anche perché negli ultimi mesi si è assistito ad un imbarbarimento dei toni del dibattito politico nelle piazze, anche all'estero, a cui ha fatto da contraltare il sostanziale silenzio della politica in Parlamento, dove il confronto mi sembra letteralmente impedito da un uso della fiducia a dir poco imbarazzante e da assenze incomprensibili in momenti delicati delle attività parlamentari. Purtroppo non saprò mai se sia solo una lettura mia del discorso suo.

  • la formica (sergio) scrive:

    Questi per me sono atti da condannare,senza se e senza ma;ma come giustamente ha detto Pier Vittorio,sbaglierebbe chi volesse strumentalizzarlo a fini di parte;purtroppo accadimenti del genere la storia ne annovera molti ed anche di più gravi.
    Ma questa potrebbe essere una occasione da cogliere,per svelenire il clima politico Italiano,giunto ormai ad un livello di massimo allarme per la nostra democrazia, Cogliamolo tutti quanti.

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