Istantanea Pier Vittorio Buffa

E' colpa nostra

A uno come me, che si è trovato a seguire come cronista l'inchiesta sulla strage della stazione di Bologna e che ha una figlia nata esattamente due mesi prima del 2 agosto 1980, non può che fare una certa impressione leggere l'articolo di Michele Smargiassi di oggi.

Tipica reazione un po' nostalgica di chi vede affievolirsi la forza dei fatti di cui è stato in qualche modo testimone?

E' possibile.

Ma mi sono chiesto se sia stato solo questo a colpirmi nel leggere quel titolo ("La strage del 2 agosto? furono le Br") e quell' articolo. E mi sono detto che c'era e c'è dell'altro.

Si dimentichi pure chi è stato condannato per l'uccisione di 85 persone. Si faccia confusione tra Br e fascisti.

Ma non si dimentichi, per favore, la rabbia che attraversò il paese in quei giorni. Il senso di impotenza che si provò nel veder portar via tutti quei morti.  Le ignobili manovre dei gruppi deviati dello Stato per depistare le indagini.

La strage di Bologna, insieme alle altre decine e decine di morti di quegli anni, ha portato grandi dolori ma è stata essenziale nel far crescere questo paese e la sua coscienza civile.

Questo non va mai dimenticato. Perché a guardarsi indietro sembra quasi che quella crescita si sia bloccata.

E questo non è colpa dei ragazzi che non sanno.

Ma della generazione di cui faccio parte che non ha saputo evitare che la crescita si arrestasse.

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44 commenti 8

  • linetto03 scrive:

    Lacrime di coccodrillo,Buffa.

  • polifemo_01 scrive:

    caro flikenda,
    concordiamo che la legge vada rispettata e soprattutto applicata, senza se e senza ma.
    Siamo arrivati a Firenze, dove un senegalese ha sferrato un pugno ad un vigile che voleva apllicare la legge, cioè sequestrare la merce vendita abusivamente.
    Probabilmente qualche amico di bahia troverà scusanti per quel povero ragazzo di colore che è venuto da lontano, clandestino e senza documenti, ed insorgerà contro il razzismo delle nostre forze dell' ordine.
    Comunque inutile scrivere :
    hanno vinto i clandestini, ci tengono in pugno e fanno quel che credono. Abbiamo paura e timore e misericordia ad affrontarli e spedirli da dove sono venuti. Siamo nelle loro mani e soprattutto nelle mani di una religione, quella islamica, che è talmente totalitaria, retrograda, intransigente, che ben presto sarà quella maggioritaria nel nostro Paese.

  • flikenda scrive:

    Sebbene in vacanza leggo con interesse il colloquio scritto tra polifemo ed alessandro bahia e voglio aggiungere la mia che non soddisferà nessuno se non me stesso. POLIFEMO si appella alla legge, dura lex sed lex, alessandro bahia al buonismo cattolico di sinistra che perdona a tutti meno che alle vittime. Se alessandro bahia fosse italiano direi buono italiano, se polifemo non lo fosse, esclamerei cattivo italiano.
    In realtà la ragione sta sempre dalla parte della legge. PER ESEMPIO IO NON CREDO CHE IL LODO ALFANO sia un giusto provvedimento però fin a quando il parlamento o la corte suprema non legifererà diversamente che ci piaccia o no, lo dobbiamo rispettare. E così dicasi della legge della criminaliizzazione dei clandestini.
    Inutile portare esempi dolciastri di ambo gli schieramenti. Una la legge, uno il suo rispetto.

  • polifemo_01 scrive:

    e' colpa nostra :
    ci sono state tante polemiche perchè il ministro Maroni ha deciso di identificare e prendere le impronte agli abitanti dei campi rom.
    Orbene, a Livorno, ma anche in molte altre città, in agosto, c'è il picco dei furti negli appartamenti e spesso sono proprio i giovani rom a commetterli.
    Quando sono arrestati ( vedi "Corriere di Livorno" di oggi ) in flagranza di reato, si dichiarano minorenni per non essere punibili e poichè non sono registrati e monitorati, il caso si ingarbuglia, sempre a loro ( dei rom) favore.
    Quindi prima di dare del razzista a Maroni, falsa gente di sx e progressisti, falsi anarchici e falsi buonisti, dovreste pensarci meglio.
    I rom sono etnia che vive.. di cosa?

  • polifemo_01 scrive:

    caro bahia,
    se un paese ha un parlamento liberamente eletto ( perchè gli elettori possono scegliere fra una pluralità di liberi partiti), se ci sono quotidiani che possono scrivere quel che credono, se i blogs esistono e non sono oscurati dal Governo, se esiste una Costituzione da rispettare,
    questo è un Paese Democratico.
    Che poi ci siano "deviazioni"," inquinamenti", "anomalie" di qualche suo esponente politico, ministro o parlamentare, abbiamo le leggi e la Costituzione per condannarle, denunciarle e processarle.
    Ripeto:
    se ritiene che codesta forma di Governo, cioè la democrazia, considerata la "meno peggiore delle altre" e quindi ricca di imperfezioni, sia insufficiente, tu e molti altri come te, potete tentare di rovesciare un Governo liberamente eletto, visto che nel tuo continente siete molto esperti ad imbavagliare la democrazia ed a dare il potere ai vari dittatori di turno.

  • polifemo_01 scrive:

    caro bahia,
    gli stupratori domestici li dobbiamo arrestare, processare e condannare e mettere nelle nostre prigioni.
    Analogamente dobbiamo farlo per ogni stupratore do ogni etnia, colore, razza e lingua.

  • alessandrobahia scrive:

    Mi é venuto anche un altro dubbio.

    Polifemo dice che in Italia vige la democrazia.

    Che democrazia é quella in cui i pacifisti sono trattati come i terroristi ed il ministro Frattini puó tranquillamente confessare che la missione italiana in Afghanistan non rientra tra le previsioni dell’articolo 11 della Costituzione; non è volta a mantenere la pace, ma ad imporla «con la legittimazione dell’Onu e della Nato»?

    Cioé un ministro della Repubblica ammettendo di star violando la costituzione; in diretta!

    Perlomeno Kossiga ha confessato i suoi abusi quando non era piú in carica e con la scusa storica della guerra fredda!

    Questi qui sono ancora piú sfacciati e la cosa triste é che sono appoggiati da polifemi che chiedono rispetto della legalitá.

    Ma quale legalitá se il primo criminale che va contro la costituzione italiana é un ministro della repubblica?

  • alessandrobahia scrive:

    Volevo solo aggiungere che secondo dati della magistratura il 60% delle violenze sessuali in Italia é compiuta dentro le mura familiari, da coniuge, convivente, familiare o conosciuto.
    Li rispediamo da dove sono venuti anche questi maschi medi italiani?

  • alessandrobahia scrive:

    Raccontiamone un´altra:

    Venerdì sera nel centro della movida di Torino. Una banda armata di spranghe assalta un ragazzo che finisce all’ospedale con un polmone perforato da una coltellata. Nonostante che l’aggressione avvenga al grido di guerra “Marocchino di m…, ti sei anche vestito bene” la polizia al momento esclude il movente razziale.
    Sfortunate coincidenze allora. Poco dopo a fare le spese della stessa squadraccia sarà un giovane bengalese.
    Tre giorni prima, a Roma, un suo connazionale di 23 anni era stato pestato a sangue da un gruppetto di locali, tra cui un dodicenne. Spedizione punitiva perché, forse, si dice, aveva fatto degli apprezzamenti su una ragazza italiana.
    A Napoli la sera prima era stato picchiato selvaggiamente un indiano, racconta un lettore di Repubblica.
    A occhio è una tendenza che promette solo di peggiorare. I nuovi untermenshen creati ex lege non hanno diritti e se qualcuno abuserà di loro l’ultima cosa che vorranno fare sarà di andare a sporgere denuncia alla polizia. Perché metterebbero nei guai, prima di tutto, loro stessi. Sarebbe come costituirsi. Quando si abbassano i diritti l’unica contromisura che si può tentare è quella di alzare l’attenzione.

    Da: http://stagliano.blogautore.repubblica.it/2009/08/11/clandestini-e-arrivato-un-carico-di-aggressioni/

    Voglio solo aggiungere per i polifemi che si gongolano a fare i duri e minacciano denunce: chi semina vento raccoglie tempesta.

  • polifemo_01 scrive:

    caro bahia,
    il libro Cuore lo hanno già scritto ( E. De Amicis), ma se vuoi posso aggiungere un episodio:
    La signora camminava tranquillamente sul marciapiede e si dirigeva a casa, quando un gruppo di ragazzi ubriachi la hanno seguita, avvicinata, importunata, trascinata e violentata. Lei chiedeva soccorso e pietà, ma loro, albanesi, senza lavoro e noti per piccoli crimini, con decreto di espulsione mai ottemperato, si sono messi a ridere ed hanno compiuto la violenza a turno e poi la hanno ridicolizzata e poi se ne sono andati ubriachi e felici e fieri. La signora è stata trovata cadavere.
    Caro bahia,
    invece di pontificare da lontano,
    vieni a vivere qui, a toccare con mano la realtà giornaliera e smetti, per favore, di parteggiare per coloro che commettono reati ( la clandestinità ora lo è), altrimenti sarò io a denunciarti alla Autorità competente per "apologia di reato".

  • alessandrobahia scrive:

    I Centri di espulçsione...

    "Vede queste lenzuola? Le vede? Sono di carta. Non le cambiano da venti giorni. E li vede i materassi in terra? Non ci sono reti, noi dormiamo qui. Stiamo così, buttate in terra, senza niente da fare, in mezzo ai rifiuti".

    "Io sono nata qui" dice Susanna. "La mia famiglia viene dalla ex Jugoslavia. Ma io sono nata qui. Ho due figli e un marito. Ma non ho documenti. Così adesso sono qua dentro. Dove mi manderanno? Perché non posso avere una nazionalità?".

    Nel reparto uomini è pieno di amache. Stanno allungate tra una sbarra e l'altra. Appena vedono gente estranea, al di là delle sbarre, si bloccano, guardano in cagnesco. C'è un'aria tesa, elettrica. Poi si mettono in fila per il pranzo: ci sono pochi volontari, non si può mangiare a mensa, ognuno prende il suo contenitore, torna alla sua cella, al suo villaggetto di cemento per mangiare. Anche qui storie strappalacrime, come quella di Mohammed, un egiziano di 30 anni, occhi scuri, barba lunga, una tuta sdrucita addosso: "Io da quando sono in Italia lavoro, ho sempre lavorato: e sono ormai sei anni. Ma nessuno mi vuole mettere in regola. Mi hanno preso in ospedale, dove ero andato per un'operazione all'orecchio, e così com'ero mi hanno trasferito al Centro: guardi, non mi posso neanche fare la barba. Non mi posso cambiare. Non ho soldi, non ho niente. È umiliante".

    Da: http://www.repubblica.it/2009/08/sezioni/cronaca/immigrati-10/immigrati-10/immigrati-10.html

  • alessandrobahia scrive:

    “Il fatto è che in Italia sembra aver preso il potere non il puttaniere ma l’odio al quale il puttaniere fa da cassa di risonanza. Un odio sordo e sordido che è uguale e contrario alla haine delle banlieue. Un odio volgare, grossolano, stupido, invidioso di tutto, antimoderno, che sarà pur vero che corrisponda ad una parte quantitativamente rilevante del paese, soprattutto al Nord, ma non è per questo meno esecrabile, basta pensare agli squadristi delle ronde o alla caccia legalizzata al lavoratore senza documenti o ai lager dei Centri di identificazione ed espulsione.

    Vengo a sapere che regolarizzare una badante costa un balzellone di 500 Euro, giustificabile solo con l’odio, il disprezzo, lo stivale del più forte libero di schiacciare il più debole. La retorica antitasse leghista evidentemente non vale quando bisogna accanirsi con le moldave e le ucraine che puliscono il culo ai nostri vecchi. Le badanti possono pagare, su di loro lo stato ha il diritto di vessare, per loro le tasse non sono un furto. In provincia di Ancona hanno messo sotto sequestro la villetta a schiera di una coppia di novantenni per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Colpirne uno per educarne cento.

    Oltretutto la villetta non era il corpo del reato, ma sequestrare un pacco di pannoloni avrebbe spaventato troppo poco. Adesso i novantenni, se vorranno campare tranquilli quel poco che resta loro, faranno versare alla badante tre settimane di stipendio (a tanto ammontano lira più lira meno 500 euro) e invece di mandarle alla famiglia a Kisinau o a Tblisi le faranno spendere alla poveretta in marche da bollo ad onore e gloria del ministro Maroni. Così è l’Italia al tempo della Lega Nord sotto l’imperio della legge. Del più forte o del più squallido. Finché gli dura.”

    Da: http://www.gennarocarotenuto.it/9935-studenti-del-sud-gabbie-salariali-regolarizzazione-badanti-litalia-al-tempo-della-lega-nord-fa-schifo/

  • polifemo_01 scrive:

    caro bahia,
    le leggi perfette non esistono, ma abbiamo un Parlamento eletto democraticamente che le emana e le leggi devono essere rispettate,
    anche se imperfette, inique e non condivise, altrimenti divieni un fuorilegge, un contravventore, uno perseguibile civilmente o penalmente.
    Tutto qui.
    Noi, come cittadini abbiamo l' opportunità di votare ogni legislatura e la salvaguardia della Costituzione.
    Ci sono e ci sono stati paesi ( il Sud America docet), dove invece le leggi le emana una persona sola e questa si chiama DITTATURA ( che comunque potrebbe anche proclamare leggi + eque e + giuste della democrazia).
    Quindi i clandestini ( in Italia) non si possono sposare e non hanno diritti o doveri, perchè sono clandestini.
    Tutto qui.

  • alessandrobahia scrive:

    Sí, sono un perfetto ignorante, perché non voglio riconoscere che la vostra LEX sia perfetta.
    E sottolineo vostra. Perché non ne esiste solo una di legge, come di veritá, ma tutte quelle che un popolo evoluto voglia darsi per regolare la convivenza umana.
    Governo italiano che voglia rappresentarmi non deve avere questo tipo di legge, perfetta per creare le situazioni assurde (in termini di diritti umani) che si stanno verificando quotidianamente. In cui ci sono cittadini di serie A, protetti perfettamente dalle leggi perfette, e cittadini di serie B, che possono essere malmenati o derubati, ma non hanno il diritto di essere tutelati dalla legge di sicurezza perfetta e denunciare il torto subito, se no vanno in galera, o peggio, al rimpatrio e morte sicura.

  • polifemo_01 scrive:

    cerco di essere ancora + chiaro.
    Cosa avrebbero dovuto fare le forze dell' ordine?
    Dire
    "poverino, hai subito un furto, sei clandestino e noi chiudiamo un occhio, anzi ti rinnoviamo il permesso ?".
    Queste cose si possono fare nel paese in cui vivi e che conosco abbastanza bene, ma in un paese europeo la " lex " va rispettata.

  • polifemo_01 scrive:

    caro bahia,
    sei un perfetto ignorante oppure un ignorante perfetto.
    Io sono stato investito, a piedi, da una auto, attraversando fuori dalle striscie pedonali. Sono stato risarcito dalla assicurazione, il conducente dell' auto è stato multato x eccesso di velocità e denunciato ed a me hanno elevato una contravvenzione perchè ho attraversato la strada al di fuori delle strisce.
    Dunque :
    il clandestino che subisce un furto deve essere protetto, ma poi sempre clandestino è e quindi espulso.
    Impara un poco di giurispudenza, invece di pontificare.

  • alessandrobahia scrive:

    polifemo dice che: "legiferare che la clandestinità è un reato ed applicare la legge di un paese democratico, non è ingenuità o criminalizzazione".
    Ma é sicuramente un assurdo, visto quello che determina:

    Il clandestino beffato due volte

    Rapinato da tre romeni, li ha fatti arrestare ma è stato denunciato in base alla nuova legge

    di Lorenza Pleuteri

    Sei clandestino e subisci un reato? O inghiotti tutto in silenzio. O, sei fai denuncia, metti in conto il rischio di essere perseguito in base ai dettami della nuova legge sulla sicurezza. Cornuto e mazziato, insomma. Vittima due volte, dei "cattivi" di turno e dei perversi effetti collaterali del crime deal, come lo chiamano i sociologi contro.

    Il racconto del primo caso concreto, tecnicamente ancora da vagliare da parte dell´autorità giudiziaria, arriva direttamente da Palazzo di giustizia. Un ragazzo del Bangladesh l´altro giorno è stato aggredito e rapinato da tre cittadini romeni, all´angolo tra corso Vercelli e via Cuneo. Ha chiamato il 113, è stato riferito al magistrato che in procura ha raccolto la notitia criminis. Ha spiegato l'accaduto agli agenti della pattuglia di zona mandati in suo aiuto.

    Le tre persone accusate del raid, la fonte è sempre Palagiustizia, sono state arrestate dai poliziotti. Lui, identificato e denunciato, è finito dritto nel breve elenco degli immigrati indagati per il neonato articolo 10 bis aggiunto alla Bossi-Fini. La clandestinità. Da 5mila a 10 mila euro di ammenda. Un procedimento penale, oltre a quello amministrativo. L'amarezza dura da mandare giù.

    E la tutela delle persone offese? Il diritto ad avere giustizia? Le risposte le darà a settembre il giudice di pace chiamato a processare il ragazzo in questione, sempre che a giudizio alla fine venga portato. Nelle scorse ore, oltre a lui e al cittadino russo pescato dai carabinieri dopo un furto con spaccata in un centro commerciale di Collegno, un immigrato di origine marocchina è stato deferito alla procura dalle Volanti e sempre per il reato di clandestinità.

    La polizia, dopo la pubblicazione della notizia, ha fatto sapere di non aver avuto altra scelta: la nuova legge, dicono dalla questura, "non ammette eccezioni". All'immigrato rapinato e indagato per clandestinità è stato restituto il portafoglio, recuperato dagli stessi agenti che hanno arrestato i tre aggressori e denunciato lui.
    (10 agosto 2009)

    http://torino.repubblica.it/dettaglio/il-clandestino-beffato-due-volte/1693204

  • polifemo_01 scrive:

    caro bahia,
    legiferare che la clandestinità è un reato ed applicare la legge di un paese democratico, non è ingenuità o criminalizzazione, ma solo rispetto della società a cui apparteniamo.
    Puoi non essere d' accordo, ma in questo Paese c'è un Parlamento liberamente eletto, ci sono quotidiani che possono scrivere quel che credono e blogs dove, come vedi, c' è posto per tutti.
    Le leggi emanate dal Parlamento, giuste o non giuste, vanno rispettate.
    Chi non è in regola con il permesso di soggiorno, chi viene in Italia clandestinamente ( con gommoni, treni, camions, a piedi), deve essere identificato ed espulso.

  • alessandrobahia scrive:

    Chi promuove la criminalizzazione della categoria degli immigrati (esseri umani, clandestini o no) ha una oggettiva responsabilitá morale se cittadini violenti finiscono per commettere soprusi.
    Non riconoscerlo é frutto di ingenuitá (visti i precedenti olocausti) o ipocrisia.

  • polifemo_01 scrive:

    alessandrobahia,
    sei proprio un ignorante.
    I polifemi non amano e non vogliono la violenza, la stigmatizzano e la aborrono.
    I polifemi vogliono la legalità.
    Guaia a coloro che usano maniere forti contro chicchessia e se mi metti per scritto frasi e pensieri che non sono miei, dovrei offenderti pesantemente, ma voglio sorvolare.
    Faccio notare che sono proprio le persone come te che sono pericolose per il nostro Paese ( e sono contento che tu te ne stia all' estero), perchè dichiarano e fanno passare per vero ciò che vero non è.
    La clandestinità si combatte con l' espulsione, la illegalità si combatte con la legalità e le maniere forti non vanno mai usate.

  • alessandrobahia scrive:

    Una notizia di domenica scorsa sulla quale i polifemi penseranno: "Hanno fatto bene a picchiarlo, cosí impara! E poi é clandestino, che pretende?"

    Ambulante picchiato in spiaggia, interrogato un giovane

    La Finanza cerca gli autori del pestaggio in spiaggia ai danni di un extracomunitario
    CAMPOMARINO. Ambulante extracomunitario pestato in spiaggia: sono concentrate su un giovane le indagini dei finanzieri di Campobasso sull’autore dell’aggressione avvenuta sul litorale di Campomarino nella mattina di domenica scorsa. Ma si cercano anche i complici. Il venditore ambulante, sui 40 anni, era stato picchiato in maniera selvaggia su un tratto di spiaggia libera sotto gli sguardi dei bagnanti e anche di numerosi bambini. Pare che a scagliarsi contro di lui sia stato un gruppo di giovani ai quali il commerciante stava cercando di vendere alcuni prodotti per l’i nfanzia.

    Sono tutti da accertare i motivi che hanno portato all’a ggressione: si parla di una lunga contrattazione per l’acquisto dei prodotti proposti per la vendita e poi denegerata nella lite ma anche della merce ritenuta di scarsa qualità da parte di chi l’a vrebbe acquistata. Fatto sta che la furia di alcuni giovani si è scagliata contro l’extracomunitario generando anche panico tra i numerosi bagnanti presenti sul litorale.

    Sul posto, dopo alcuni minuti, sono arrivati alcuni finanzieri che in questo periodo hanno intensificato la loro presenza sulla riviera per effettuare maggiori controlli antitaccheggio e contro il proliferare del commercio abusivo. Sono stati gli stessi finanzieri a soccorrere l’ambulante e a chiedere l’intervento del servizio di emergenza sanitaria del 118. Trasportato nel pronto soccorso dell’ospedale di Termoli e medicato, l’extracomunitario ha rifiutato il ricovero.

    Nella loro attività investigativa i finanzieri hanno cominciato ad ascoltare i bagnanti testimoni dell’accaduto e per la ricostruzione dei fatti, cercando di risalire alla identità degli aggressori. Dalle prime indagini pare che i militari siano riusciti a individuare uno dei giovani aggressori, della provincia di Campobasso, e stiano anche cercando di arrivare ai complici. Un fascicolo sarà consegnato alla Procura di Larino.

    http://ilcentro.gelocal.it/dettaglio/ambulante-picchiato-in-spiaggia-interrogato-un-giovane/1690967

  • polifemo_01 scrive:

    caro bahia,
    voglio solo dire che un paese immenso ed ancora, in alcune zone, inesplorato, può veramente dare opportunità allo straniero, clandestino, di colonizzare quelle zone che ancora sono allo stato naturale.
    In realtà le popolazioni immigrate e povere si concentrano nei centri urbani ( il centro e sud America) insegnano, da Citta' del Messico, a Lima, A Rio, creando le favelas o bidonville e cercando di vivere di espedienti, ( spaccio, prostituzione e furti).
    Comunque tranquillo, in Italia ci stiamo organizzando perchè ci sono oramai quartieri invivibili e degradati, lasciati in mano agli immigrati clandestini, nella quale la polizia non entra.
    Invece a Rio, per entrare nelle favelas, ci mandano l' esercito, ben attrezzato e ben agguerrito.

  • janko02 scrive:

    Grazie alessandrobahia per l'aiuto linguistico che ostenta stima per la mia ignoranza. Certo che l'uso di parole italiane quando si scrive in lingua italiana aiuterebbe molto di piu` anziche` italianizzare parole diffuse in Brasile ma inesistenti in Italia.
    Circa i dati del ministero degli interni italiano che tu alleghi e che sono fermi a 6 anni fa, essi comprendono unicamente le denunce ufficiali degli addetti alla sicurezza pubblica, carabinieri, poliziotti, finanzieri non quelle fatte da privati o dai vigili urbani per esempio e poi si riferiscono solo all'Italia. Nel tuo post non parlavi di esseri umani su questo pianeta? Ed allora i caduti nelle diverse guerre ed i crimini di guerra dove li mettiamo?
    La coerenza e` un obbligo altrimenti scriviamo per niente.
    Il problema ribadisci e` la poverta`. Certo, come lo e` anche la ricchezza. Ma come si fa a dire che esse non siano legate al paese di provenienza dei poveri e dei ricchi o del sangue che scorre nelle loro vene e della loro cultura?
    Affermi tre eresie una dietro l'altra e se fossi Papa ti avrei gia` scomunicato.
    Il problema economico in un paese civile per attenuare, non sconfiggere la poverta`, si risolve dopo aver portato a termine quello politico.
    In Somalia nessuno sarebbe cosi pazzo oggi da investire soldi per l'industrializzazione del paese se prima non si mettono d'accordo tutti i belligeranti per una guida sicura dello stesso.
    Una sana politica predispone il paese alla sua industrializzazione iniziando dalle attivita` piu` semplici che comportano il maggior uso di manodopera, quali l'industria tessile per esempio e quella alimentare.
    Tu che vivi in Brasile hai vissuto questa esperienza ed hai visto quanto il tuo paese abbia fatto negli ultimi vent'anni. Negli anni '50 esportava solo caffe`, oggi e` un leader d'esportazione in Sudamerica in diversi campi.
    Naturalmente esso esporta anche viados e prostitute, ma molto raramente i lavavetri od i questuanti.
    E tieni presente che per arrivare ai risultati che io invoco non e` necessario che la politica sia di destra o di sinistra, vedi cio` che avviene in Vietnam ed in India tanto per citare due esempi di paesi con GNP in costante aumento e d'indirizzo politico opposto.
    Divide et impera era detto in senso lato non per dividere le masse plebee. A queste ultime si diceva Panem et circenses per tenerle buone.
    Ed ora termino davvero, ciao e buone vacanze se di questi tempi tu le farai in Brasile, cosa che dubito per la differenza di stagioni.

  • panipino scrive:

    ero appena arrivato a milano,abitavo vicino alla stazione centrale di milano,e mi ricordo il terrore di chi aspettava i parenti,in arrivo con quel treno,perchè in mezzo a loro c'ero io.avevo 20 anni allora,ed ho sentito per tanti anni tutta una serie di balle,nonostante i condannati,i veri colpevoli non verranno mai a galla.Come a dire mettetevi una mano sulla coscienza,sono passati 30anni,le cose in fondo cambiano,una sorta di torpore culturale,tipico di una cultura televisiva manipolata.Ma anche il tentativo di spacciare il buon bondi ministro della cultura,lo ritengo un ulteriore insulto a quella,ormai,minimale quota di elementi che vogliono criticare senza essere additati a mostri.

  • alessandrobahia scrive:

    janco dice: “dove hai letto che il 5% degli esseri umani commette delitti? Se fosse vero vivremmo in un mondo ideale, purtroppo i delitti sono commessi da una percentuale ben piu` alta degli esseri umani...”

    Secondo dati del Ministero degli Interni forniti dal Servizio di Statistica della Provincia di Ravenna (http://www.racine.ra.it/provincia/statistica/minint03.htm) nell´anno 2003 in Italia i delitti sono aumentati del 10,1% e hanno sommato il totale di 2.231.060. Quindi su 60 milioni di abitanti, sono il 3,72%. É da notare che sono delitti e non persone delinquenti, perché molti delitti sono commessi dalla stessa persona.

    Caro janco, io avevo sparato il 5%, ma i dati ufficiali italiani sono inferiori...

    Quello che succede é che la gente percepisce sempre piú delitti intorno a se, ma questo é dovuto ad un altro fattore: nell´ultimo anno é aumentato del 20% lo spazio che testate di giornali, telegiornali e mezzi di informazione di massa vari hanno riservato alla cronaca nera.

    Vi mettono paura, l´avete capito? Con la paura si governa, con la paura si distrae, con la paura si distrugge la convivenza e ognuno per se... che bei valori per i nostri figli...

  • alessandrobahia scrive:

    Io invece capisco che si possono fare paragoni con i semafori e con gli zingari o straccioni tra qualsiasi metropoli mondiale.

    O vogliamo dire che, siccome il Brasile é 27 volte l´Italia, ai suoi semafori ci possiamo stipare 27 zingari o straccioni?

    Il problema é lo stesso dappertutto, solo che qui lo si risolve con politiche pubbliche differenti.

    I polifemi insistono nel marcare la semplice povertá eccedente con caratteristiche etniche o di cittadinanza.

    Lo volete capire che il problema é la povertá e non il paese da cui si viene, il sangue, la cultura? É semplicemente un problema economico!

    Avete paura dei poveri che si impongono alla vista con la loro schifezza di essere poveri, scartati, senza successo. E vi scagliate contro di loro, li volete fuori dalle palle.

    Non vi accorgete che sono e saranno sempre di piú, mentre le ricchezze della Terra sono concentrate sempre piú in mano ad anonime transnazionali (per janco che ha problemi con i paroloni, dico che trasnazionali non ha niente a che vedere con gli omosessuali).

    E dire che, secondo dati ONU, con le spese per animali domestici negli USA o con quelle per i gelati in Europa, si potrebbe dare scuola, sanitá e alimentazione a tutti i poveri del mondo che vivono con meno di un dollaro al giorno...

    O ricordare che con le spese di tutti i ministeri della difesa sul pianeta (armi eserciti, ecc.) si potrebbe dare benessere basico a tutti gli abitanti del pianeta, moltiplicato per 10 volte...

    Duemila anni fá, al tempo degli imperi romani, in latino si diceva “Divide et impera”, cioé dividi i sudditi, alimenta le lotte tra poveri, e comanda.

    Sia i polifemi e sia la sinistra italiana ancora non hanno studiato bene questa parte della storia... ma non vanno d´accordo lo stesso.

  • polifemo_01 scrive:

    caro bahia,
    io non capisco come si possa fare paragoni fra una società brasiliana ( circa 200.000.000 di abitanti e 8.000.000 Kq)
    ed una italiana (circa 60.000 di abitanti e 300.000 Kq).
    Certo che bisogna incentivare l' immigrazione, in Brasile, sia pure clandestina, perchè è ancora un Paese "vuoto".
    Non è il caso dell' Italia.
    Per cortesia, quindi, Bahia, se vuoi intervenire, non fare paragoni che senso non hanno e che niente apportano.
    P.S. fra tante cose ho vissuto molto tempo in Brasile, lo ho girato in lungo e largo, comprendo la lingua e conosco la tua spledida città. Vi ho passato ben 2 carnevali ( a Rio) ed è un paese che amo.
    Ciò detto, fare paragoni di democrazia fra il Brasile e l' Italia è talmente fuori luogo, che non vale neppure la pena di impostare il problema.
    Dico Brasile, come tutto Sud e Centro America, dove la sicurezza personale è veramente un optional e l' ingresso dei supermarket è controllato da vigilantes privati col fucile a pompa e se ammazzano qualche rapinatore, non passano certo le grane che passerebbero qui.

  • janko02 scrive:

    Caro alessandrobahia meno male che tu volevi scherzare perche sia surava che polifemo ti hanno invece preso seriamente mentre io ho capito davvero poco di quello che scrivi.
    Ti voglio far notare, se posso, alcune discordanze su quanto affermi.
    In primo luogo non e` affatto vero che i clandestini si eliminano sbarazzandosi dei regimi autoritari.
    Ti sembra che oggi in Europa esistano ancora i regimi autoritari sulla falsariga di quelli che imperarono nel 1900 in Italia, Portogallo, Spagna, Germania, Jugoslavia, Unione Sovietica ecc.?
    In secondo, non e` affatto vero che le cose materiali, i denari e le droghe abbiano libero accesso dovunque. Non hai mai sentito parlare di dogane, di quote, di cambia-valute e di servizi anti-droga?
    In terzo, tutti possono oggi muoversi nei paesi liberi, ricchi e poveri purche` siano dotati di passaporto valido e visti.
    In quarto, dove hai letto che il 5% degli esseri umani commette delitti?
    Se fosse vero vivremmo in un mondo ideale, purtroppo i delitti sono commessi da una percentuale ben piu` alta degli esseri umani e c'entrano poco colla richezza o la miseria. Il delinquente e` solo e prima di tutto un delinquente.
    In quinto ed ultimo, non ho capito la parola miscigenazione ma ho compreso quello della tolleranza. L'umanita sarebbe secondo te migliore se accettasse quest'ultima come unico cammino per un'evoluzione pacifica e creativa di se stessa. Cosa vuol dire? Trattasi di una frase un po distorta. Cosa c'entra la tolleranza coll'evoluzione creativa? Michelangelo fu un essere creativo sublime e per niente tollerante. Spiegati meglio per favore altrimenti lo scherzo diverra un insulto.

  • alessandrobahia scrive:

    Peccato che quando ci si esprime su questo blog non si possa scherzare.
    Polifemo redarguisce a “scrivere cose serie”.

    Per quanto riguarda il pianeta Terra é ovvio che scherzavo. La Terra, si é sempre saputo, dai tempi dell´Odissea, non é degli Ulisse, cavalieri erranti e migranti, ma dei polifemi cavernicoli e deficienti nella vista, soprattutto prospettica, visto l´unicitá mono-ottica dell´occhio solitario...

    Continuando con gli scherzi e le barzellette, informo che proprio nel giorno 3 di luglio di quest´anno, in cui il parlamento italiano ha approvato il decreto legge che criminalizza gli immigrati, nel paese in cui vivo, il parlamento ha approvato un decreto che dá l´amnistia a tutti gli immigrati irregolari (ed anche qui in Brasile sono tanti, soprattutto africani e boliviani) e amplia i programmi di inserzione degli stessi nella societá brasiliana, dando a loro gli stessi diritti di cittadinanza.

    Cari cavernicoli, o direttori di prigione (grazie surava), sappiate che anche qui a Bahia ci sono esseri umani ai semafori, come credo in molte metropoli nel mondo (tranne che a Cuba, per testimonianza diretta). Non sono quei zingari che infastidiscono i polifemi, ma infastidiscono lo stesso e sono brasilianissimi. Il fatto é che le cittá non riservano i semafori esclusivamente per gli zingari o i clandestini; quei posti sono per i poveri, gli esclusi, gli eccedenti.

    Secondo dati ONU, il numero di esseri umani che vivono sotto la soglia di povertá aumenta ogni giorno. Qual é la soluzione dei polifemi? Sterminio, sterilizzazione, confinamento, esclusione, morte per fame e malattie curabili.

    Un tempo, in Italia, forse si poteva ancora chiudere gli occhi alle catastrofi che sembravano lontane ed aliene. Oggi, come prevedeva quel Marx che tanto odiate, il capitalismo, nel mondo globalizzato, le porta fino ai nostri semafori. Cosí i poveri lavoratori di una vita, i polifemi, si vedono costretti a lottare strenuamente contro i loro piú acerrimi nemici: i poveri straccioni, zingari, immigrati. Lotta tra poveri, mentre chi gode di tutto ció ci governa e si permette quello che la maggioranza (purtroppo) degli italiani polifemi vorrebbe, ma non puó e cosí sbraita che ci vuole legalitá e giustizia. E basta.

    Potete scegliere, voi poveri ricchi, di dare il mio indirizzo di Bahia ai rom e ai clandestini in Italia, oppure di utilizzarlo per venire voi stessi a Bahia e scordare lo stress dei polifemi italiani. Io preferirei la prima eventualitá, in un rom posso ancora trovare un poco di furba vitalitá creativa, in un polifemo c´é cosí tanta paura e noia...

    Ma preferisco che gli immigrati rimangano in Italia, perché concordo con quel compagno che ha scritto su di un muro in Italia la frase di aiuto: “Immigrati, per favore, non ci lasciate soli con gli italiani”.

  • polifemo_01 scrive:

    caro bahia,
    se ritieni che la terra sia di tutti e non ci siano e debbano essere frontiere,
    allora lasciami il tuo indirizzo ed io ti mando a casa rom e clandestini.
    P.S. se vuoi scrivere cose serie, impara l' ortografia italiana :
    non si scrive "qual' è" ma "QUAL E'", ossia senza apostrofo.
    E' una piccolezza, vero, ma se vuoi scrivere, non ti far riprendere tutte le volte ( vedi precedentemente con un congiuntivo fuori posto) e non per errori di distrazione. !!!

  • surava scrive:

    @alessandrobahia,
    io non credo affatto che tu scriva delle cose ingenue. Anzi, credo che sia ingenuo chi pensa che inalzando barriere possa evitare qualsiasi cambiamento. Quando sei circondato da muri, non sei libero e protetto, sei semplicemente imprigionato. E, per chi non ne è al corrente, l'unico ad aver paura in una prigione, è il direttore. Vecchio e saggio detto popolare!

  • alessandrobahia scrive:

    Clandestino viene dal latino “Clam”, che significa “nascosto”, parola che pare abbia origine dalla radice indo-europea “Kla”, che significa “occultare”.
    Clandestini sono quelli che sono costretti a lottare contro un regime autoritario, per esempio.

    Per non avere problemi con i clandestini, basta eliminare i regimi autoritari ed eliminare le frontiere per regolarizzare gli spostamenti degli esseri umani su questo pianeta, che fino a prova contraria é il luogo in cui gli esseri umani vivono.

    Purtroppo, penserete che sto dicendo una ingenuitá assurda.

    Per me l´assurditá di questo mondo é che le cose materiali, i denari e le droghe hanno libertá di movimento e di accesso ovunque, mentre gli esseri umani sono divisi tra RICCHI, che possono andare dove vogliono e POVERI, che, se cercano rifugio alla loro povertá in altri posti, allora sono criminali clandestini.

    Tra i cosiddetti clandestini, cosí come nelle categorie di RICCHI, POVERI, turisti e quant´altre, c´é sempre una percentuale di esseri umani che sono piú predisposti a commettere delitti per risolvere i propri problemi. Di solito questa percentuale non supera il 5%, ma c´é chi specula e ritiene che tutti i clandestini siano dei criminali.

    Gli esseri umani su questo pianeta, crescono. Quelli dei paesi poveri, crescono a ritmo piú alto. Sempre piú esseri umani poveri cercheranno rifugio e sicurezze nei paesi piú ricchi.

    Un poco di pace in piú l´avremo solo quando le generazioni di esseri umani ingrati, i cui antenati hanno esplorato quasi tutto il pianeta per conquistarlo (e renderlo cosí come é adesso, pieno di frontiere, ma solo per gli esseri umani), saranno sostituite da una umanitá che accetta la miscigenazione e la tolleranza come unici cammini per l´evoluzione pacifica e creativa di se stessa.

  • polifemo_01 scrive:

    per evitare che qualche sprovveduto fraintenda :
    ho scritto CLANDSTINI
    e non EXTRACOMUNITARI.
    Abbiamo bisogno di stranieri che lavorino regolarmente e pagthino le tasse e siano integrati e rispettati.
    Non voglio ( vorrei) i clandestini, i senegalesi abusivi, gli zingari ai semafori e tutti coloro che hanno preso il nostro paese per un luogo in cui fare il proprio comodo.
    Livorno docet ed il suo sindaco è un inetto.

  • polifemo_01 scrive:

    caro bahia,
    ho cambiato bandiera ed idee, perchè rimanere ancorato ad una idea, quando i condottieri sono degli sciocchi e degli inetti e portano avanti la stessa idea falsata e travisata, mi sembra da stupidi.
    I "nuovi comunisti", a cominciare da Prodi e finendo a Franceschini, non mi piacciono e non sanno affrontare, se non con frasi fatte, i problemi del paese:
    evasione fiscale
    immigrazione incontrollata.
    Nel secondo caso loro affermano che i poveri CLANDESTINI devono essere accolti ed integrati nel nostro disastrato paese ( incentivo a farne venire altri).
    Io affermo che vanno presi per la collottola e rispediti da dove sono venuti.
    La giustizia e la legalità non hanno bandiera.
    Il buonismo in politica non è contemplato.
    Ecco perchè ho cambiato bandiera.

  • janko01 scrive:

    Caro alessandrobahia capisco il tuo sfogo, non quello contro l'amico polifemo pero`, egli ha il diritto d'esprimersi come meglio gli pare e noi di dissentire se non ci comoda, su quello che scrive.
    Fatta questa premessa ti chiedo: se trovassimo i responsabili delle stragi, cosa succederebbe? Processi infiniti, testimonianze strazianti, qualche sciopero ed alla fine le solenni condanne. Ricordi i brigatisti rossi? Sono tutti liberi. E delle vittime, le vere vittime, ognuno si disinteressa. Conosci tu i nomi delle vedove degli agenti della scorta di Moro? Eppure in un solo momento ne sono morti parecchi.
    Io non vivo in Italia, polifemo lo sa, ma quando su RAI International vedo le interviste ai brigatisti, che sono pure a pagamento, inorridisco sulla giustizia che regna in Italia.
    L'altro giorno per lo scandalo che durava da dieci anni colla vendita illegale di organi, hanno ammanettato nel New Jersey, dopo serie d'indagini tre sindaci, diversi rabbini e tanti altri pubblici funzionari che verranno stai certo, messi dentro per un nutrito numero di anni e non avranno modo di rilasciare interviste a pagamento.

  • polifemo_01 scrive:

    caro bahia, "bisognerebbe che LEGGESSERO..",
    non
    "bisognerebbe che LEGGANO".
    Poi non essere d' accordo con polifemo, ma il buon italiano non è una opinione.

  • alessandrobahia scrive:

    “La posta in gioco è oggi quella di nascondere e far dimenticare i mandanti e la finalità delle stragi: la loro genesi nelle istituzioni opache dello Stato italiano, dimostrata in tanti processi. Dalla strage di piazza Fontana del 1969 fino a quella di Bologna del 1980, l’Italia ha sperimentato infatti una lunga “strategia delle stragi” condotta da uomini degli apparati dello Stato e da neofascisti da essi personalmente organizzati, indirizzati, finanziati e protetti. Quelle bombe contribuirono a reprimere il movimento operaio e studentesco: il loro scopo era quello di spaventare, di manipolare l’opinione pubblica, di promuovere con la violenza un “ritorno all’ordine”. E quei crimini sono effettivamente serviti per costruire un mondo più ingiusto, ipocrita e violento.
    Oggi è importante ricordare che lo stragismo fu di Stato. Non solo contro tutti i tentativi di depistaggio e di revisionismo, ma soprattutto perché la memoria diffusa è l’unico antidoto contro la possibilità che certi eventi possano ripetersi. Crediamo pertanto che il 2 agosto sia importante una presenza di piazza autorganizzata e di base: o con uno spezzone nella manifestazione ufficiale, e/o con un’iniziativa autonoma il pomeriggio-sera come era stato proposto l’anno scorso. Crediamo che si tratti di ribadire la lunga storia della violenza statale soprattutto oggi che la repressione della diversità, delle lotte sociali, dei sogni di libertà, dei diritti delle persone si fa sempre più violenta. Per questo invitiamo tutti – persone, collettivi, realtà sociali – a discutere in assemblea cosa fare il 2 agosto e come farlo. Proponiamo di trovarci lunedì 27 luglio alle ore 21 presso il Circolo Berneri di Piazza di Porta S. Stefano 1 a Bologna.”

    dall´intervento di Vincenza Perilli in Giornalismo Partecipativo
    http://www.gennarocarotenuto.it/9623-stragi-di-stato-la-memoria-diffusa-lunico-antidoto-perch-non-si-ripetano/

  • alessandrobahia scrive:

    Caro Pier Vittorio
    bisognerebbe che veltroni franceschini, d´alema e via dicendo leggano questo blog per capire come il sonno della (loro) ragione abbia generato i polifemi attuali...

  • polifemo_01 scrive:

    è vero,
    io ho votato e votavo in quei tempi PCI e ne sono fiero.
    Erano i tempi di Berlinguer e di Lama. Persone degnissime, con idee magari non condivisibili, ma "al di sopra di ogni sospetto".
    Oggi voto Lega perchè i rappresentanti dell' ex PCI sono miserevoli, incapaci e clientelari.
    sic.

  • alessandrobahia scrive:

    Volevo solo aggiungere che ho scritto il commento solo per sperare che il mio amico e compagno Gianni originario di San Chirico Raparo, che non risento dalla fine degli anni 80, legga questo blog.
    E approfitto per ricordare che quando eravamo studenti a Bologna, io di Pescara e lui di Potenza, i polifemi bolognesi, per scherzare o no, ci chiamavano "marocchini" perché eravamo del sud.
    Molti dei polifemi bolognesi che oggi votano lega, allora votavano PCI...

  • alessandrobahia scrive:

    Pescarese di origine, studiavo chimica industriale a Bologna in quegli anni. Quel 2 agosto ero a casa a Pescara e invece il mio piú caro amico e compagno - originario di San Chirico Raparo, provincia di Potenza - doveva tornare a casa sua prendendo il treno da Bologna proprio quel 2 di agosto. Quello stesso giorno mi ha raccontato per telefono che, avendo la partenza prevista per meggiogiorno, era andato a lasciare le valigie al deposito bagagli alle 8 e mezza e si era andato a fare un giro in centro, PER FORTUNA. Diciamo che sia lui, che io che ero partito due giorni prima, ce la siamo cavata bene.
    Ricordiamo si. É importante per scacciare i fantasmi polifemi e poliformi ricorrenti.
    Ricordiamo che quei morti delle stragi ci hanno preservato dal possibile cambiamento di regime e di collocazione geopolitica, garantendoci la permanenza nella sfera della NATO, dei paesi occidentali, evoluti, sviluppati.
    Erano stragi di una parte dello stato - tuttora egemonica, visto che non se ne conoscono tuttora i responsabili - che ci salvaguardava da possibili deviazioni comuniste.
    Spero che chi si sente alliviato da questa eventualitá e benedice la bella democrazia attuale italiana sappia che deve tale sorte al sangue degli innocenti di Bologna, Ustica, Brescia, Italicus, piazza Fontana, ecc, ecc...

  • polifemo_01 scrive:

    caro e gentile Pier Vittorio,
    il passato deve essere ricordato, ma bisogna guardare avanti.
    La lotta partigiana, gli anni di piombo, sono momenti del nostro passato, prossimo, ma non imbalsamiamoci, perchè la storia va avanti e con un ritmo veloce ed con una accellerazione impensabile.
    Pensi al muro di Berlino, le Torri Gemelle, le guerre irakene e afghane.
    Certo ricordare e non dimenticare.
    Siamo ( sono) una generazione del "mordi e fuggi" e credo che codesto appellativo possa essere allargato e non solo riferito alla vacanze fuori porta.

  • polifemo_01 scrive:

    caro janko,
    ti ho posto ( ma anche al caro host Pier Vittorio), due questioni nel blog precedente.
    Grazie in anticipio per i chiarimenti che mi darai o mi darete.

  • janko01 scrive:

    Ogni volta in cui ebbi l'occasione di andare a Bologna e ci andai spesso per motivi di lavoro sino a un anno fa, prendevo per comodita` sempre il treno e non potevo fare a meno di leggere quella targa a perenne ricordo della strage ivi apposta. Un brivido mi pervase ogniqualvolta lessi quelle tristi parole che evocavano tragici momenti provocati dalla crudelta di noi uomini, di noi italiani in nome di arroganti e pretestuose ideologie. Peggio di un animale fu chi si cimento` in quel delittuoso congegno che causo` tanti morti e tanti lutti.
    Ma che sia vero quello che dicono di noi gli stranieri: Buono italiano?
    Ma buono in cosa?

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