Istantanea Pier Vittorio Buffa

La politica di Luzi

Mauro Luzi è il coordinatore per il Partito democratico nel Terzo Municipio di Roma, il mio Municipio.

Io non conosco lui e lui non conosce me.

Ma io conosco i suoi sms.

Nelle settimane che hanno preceduto il voto, e fino all'ultimo minuto utile, gli sms di Luzi hanno fatto trillare in continuazione i telefonini di amici e parenti. Spiegando le ragioni per cui bisognava votare il suo partito. Invitando a non disertare le urne. Commentando l'attualità politica.

Nessuna delle persone che sono state "martellate" da questi sms e con le quali ho parlato ha mostrato alcun senso di fastidio. Anzi, molti sono stati i "finalmente qualcuno che si muove" o i "mi sa che domenica sera vado in sezione a seguire lo spoglio".

Perché racconto questa mini mini storia?

Perché quella presa da Luzi è la buona, sana, vecchia strada della politica. Della politica che parla, cerca di capire e coinvolgere, stimola partecipazione.

Lontana mille miglia dalla politica di vertice in cui una grande parte della sinistra si è rintanata.

Lontana mille miglia dalla politica dei sondaggi e delle millanterie che guida gran parte della attuale maggioranza di governo.

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16 commenti 8

  • mauroluzi scrive:

    E' avviata la preprazione e la discussione relativa al Congresso del Partito Demoratico: per poter partecipare attivamente ai lavori del congresso è necessario iscriversi al Partito Democratico entro il 21 luglio 2009. Comprendo le critiche, i limiti, gli errori che si possono rilevare in relazione all'azione politica condotta dal P.D. sino ad oggi, le speranza suscitate e poi disattese, le delusioni... eppure, sono convinto che i momenti di discussione, di elaborazione, di scelta vadano sfruttati, impedendo che si trasformino nelle mediazioni tra pochi e siano, invece, momenti di partecipazione e di condivisione delle scelte. A coloro che credono sia possibile una scelta riformista, chiedo di impegnarsi attivamente in questa fase; un partito democratico, lo sarà quante più persone saranno coinvolte e si impegneranno nella discussione e nelle scelte. A chi ci crede, chiedo di esserci, di impegnarsi insieme, di scegliere e decidere insieme.

  • flikenda scrive:

    Grazie del suggerimento. Votero` Si su tutti e tre e cosi`mi sentiro` libero di possibili ripensamenti. Cambiera` poco anzi, temo che l'astensionismo prevarra`e non cambiera` niente. Il secondo referendum sul finanziamento dei partiti insegna.
    Secondo me dare il premio di maggioranza a chi ha ricevuto piu` voti dovrebbe essere regolato con una soglia minima di un certo numero di voti, 40% per esempio. Non trovo giusto che in teoria un partito che abbia raggiunto la maggioranza col 25% dei voti, per esempio, sia gratificato del premio di maggioranza.

  • mauroluzi scrive:

    Ciao filikenda, personalmente voterò, in quanto considero importante la salvaguardia dell'istituto referendario, anche se ci dobbiamo porre il problema di come restituire al referendum il significato e l'importanza originariante prevista dalla costituzione. Sul terzo referendum ho pochi dubbi, voterò SI perchè mi sembra giusto che chi vota sappia il nome di chi eleggerà e non quello di un delegato a decidere attraverso il giochetto delle rinunce. Sui primi due invece sono molto perplesso; premesso che credo che da un punto di vista legislativo cambi poco, in quanto anche con la legge attuale teoricamente, il partito, non necessariamente la coalizione, con più voti, avrebbe la maggioranza assoluta, per quanto mi riguarda, credo sia sbagliato imporre per legge un sistema bipartitico. A ciò, si aggiunga che non vorrei troppo assecondare tentativi strani da parte di una maggioranza in crisi, volti magari a rifare elezioni in tempi brevi, nella eventuale speranza di liberarsi delle scarse anime critiche presenti in quello schieramento. Sui primi due quesiti sono quindi ancora indeciso, in questo momento voterei NO ma onestamente potrei cambiare idea. E, forse, le discussioni ed i dibattiti, servono proprio a questo. Ciao. Mauro

  • flikenda scrive:

    Cari maghi degli sms, cosa voteremo per il referendum? Si` o No?
    Ritengo sia sempre meglio votare che astenersi perche` se non si raggiungera` il quorum tutto andra` perduto. Ed allora avremo un doppio danno, uno dei quali sara` quello economico.

  • janko01 scrive:

    Egregio mauroluzi mi fa piacere sia intervenuto su questo blog e sopra tutto abbia chiarito che il PD deve diventare nuovo. Perche` allora non mettere giu` un programma che non sia solo quello di dire sempre no a qualsiasi proposta del cavaliere? Sareste piu` credibili ed io ritornero` a votare per voi; oggi ho forti dubbi in proposito e vorrei tanto sbagliarmi perche` coi vecchi marpioni della SX attuale non mi ci vedo proprio.

  • mauroluzi scrive:

    Cari amici, vorrei ringraziare Pier Vittorio per aver stimolato una discussione interessante. Lo ringrazio per le parole di apprezzamento che ha utilizzate, anche se, guardandomi allo specchio, mi ritrovo a pensare che anche io avrei potuto fare di più, farlo con più continuità, con più serenità. E' scontato che i nostri msx si rivolgano ad amici che, in vari momenti, hanno chiesto di essere coinvolti nelle iniziative del PD. E, come vedo nella discussione che è in corso su questo blog, il desiderio di essere protagonisti della politica non è diminuito: milioni di persone chiedono di creare spazi di discussione, di partecipazione, di dibattito, di studio ed i partiti quasi mai sono capaci di dare risposta a queste domande. Parlo sempre del PD come del Partito Nuovo, non come di un nuovo partito; di nuovi partiti ne nascono ogni momento mentre il Partito Nuovo dovrà essere capace di ascoltare, di parlare, di promuovere la discussione. So che il PD arranca su questa linea, ha ragione Polifemo quando denuncia la nostra scarsa conoscenza dei cambiamenti che sono avvenuti nella società, cambiamenti che hanno trasformato i bisogni, i desideri. Per questo non cerchiamo solo voti al partito, saremmo identici a tutti. La speranza è che chi, e sono tanti, ha qualcosa da dire, da proporre, partecipi alle nostre discussioni. Un Partito Nuovo deve crescere, deve studiare, deve conoscere, e un partito sarà tanto più nuovo quanto più riuscirà a coinvolgere persone che prima si impegnavano in ambiti diversi. Non tutto è facile, nulla è regalato, nessuno si farà mai da parte spontaneamente, ma se siamo convinti di portare messaggi positivi alla fine riusciremo a spuntarla. Un caro saluto a tutti.

  • polifemo_01 scrive:

    brevissimo e conciso:
    ai comizi decido io di partecipare ed essere presente.
    Lo squillo del telefono è anonimo ed io rispondo e può importunarmi.
    "solo gli stupidi non cambiano mai idea" scritta su un muro a Livorno.
    Concordo.

  • janko01 scrive:

    polifemo se il voto non si puo` reclamizzare perche` i politici fanno i comizi? Capisco che tu non ti faccia influenzare da chi parla o scrive perche` hai le tue idee ben precise pero` esse col tempo possono cambiare a seconda di chi rappreenta il partito per il quale tu voti.
    E cambiare non significa venir meno ai propri principi. Io quasi sempre votai la destra liberale nel passato, ora non piu`, non perche` non esista piu` la destra ma perche` non c'e' piu` quella liberale, ma quella del Rigoletto.
    Da quando vivo negli Stati Uniti, dove il liberale imperversa fino alla nausea, mi sono rivolto un po' piu` a sinistra e non mi vergogno di ssere venuto meno ai miei principi di un tempo. Mi conforto dicendo che sono divenuto piu` maturo per non dire vecchio.
    D'altronde cogli anni si cambia molto nel corpo perche` non tentare di evitare di lasciarci il cervello allo stato primitivo?

  • polifemo_01 scrive:

    caro flikenda,
    il voto non è un prodotto da reclamizzare e proporre come si può fare con un detersivo o un operatore telefonico.
    Coloro che ne sono vittime sono molti, ma io ho la presunzione ( e molti la hanno) di decidere la scelta politica senza bisogno della telefonata, della reclame in cassetta o che altro.
    Riguardo il rinnovamento della sx, non credo che si tratti solamente di defenestare quelli da lei citati ( io vorrei anche i danni morali ed economici), ma la sinistra deve rinnovare le sue vedute politiche.
    Il lavoratore italiano non è + quello dei tempi dello sfruttamnto della rivoluzione industriale, ha molte garanzie e molte tutele.
    Il mondo non è quello di 20 anni addietro, ci troviamo di fronte alla fine della guerra fredda est-ovest e dell' ondata migratoria sud-nord.
    Le nuove problematiche ed i nuovi impegni hanno trovato una dx moderna e preparata ed invece ( incredibile ma vero), una sx immobile, conservatrice, che proclama ancora ideologigie superate ed obsolete.
    Se la sinistra ( quella vera !!!) pensa ancora di presentarsi con falce e martello, non solo come nobile stemma, ma anche come percorso mentale ed ideologico, anche un radicale cambiamento dei loro politici, non porterà che alla disfatta.
    grazie

  • flikenda scrive:

    Io sono dell'avviso che tutti i mezzi polirici sono buoni se arrivano allo scopo. Se per 90 polifemi che fanno l'esatto contrario di quello richiesto, 10 invece ti gratificano, hai raggiunto l'obiettivo.
    Pero` piu` che i mezzi oggi mancano le proposte della sinistra, manca una linea politica, una strategia, un manifesto.
    Ci vorrebbe un nuovo Martin Lutero o un Savonarola che mettano non in ridicolo il Papa bensi`il sistema che dobbiamo vivere. Pensiamo al referendum per esempio che voteremo tra meno di due settimane. Informiamo l'elettore su cio` ch'esso si propone e stimoliamo il suo coraggio a votarlo nella dirttiva piu` corretta.
    I vecchi marpioni della sinistra mandiamoli a casa, di gente come D'Alema, Franceschini, Rutelli, Fassino,Veltroni possiamo benissimo farne a meno perche` non ci hanno aiutato in niente e continuano a fare niente.
    Parlare male di Berlusconi, dell'uomo e del buffone, e` tempo perso; questa non e` politica, ha ragione il corto, questo e` solo pettegolezzo che dobbiamo lasciare ai giornali scandalistici ed alle comari.
    Sinistra sveglia, presentaci uomini o donne nuovi che sappiano dove vogliano arrivare assieme agli elettori, stipendio e pensione parlamentari a parte.

  • polifemo_01 scrive:

    certo che Luzi non era candidato personalmente, ma invitava non tanto ad andare a votarlo, quanto a votare i suo partito.
    Se mi avesse chiamato, ripeto, non avrei certo votato il di lui partito.
    Se poi i numeri telefonici sono stati lasciati volontariamente per essere richiamati, la questione è diversa, ma io non ho capito così.

  • ale80_02 scrive:

    Mi spiace deludere Polifemo, che forse a volte prima di commentare farebbe meglio a informarsi, che la persona di cui si parla non era candidata per nessuna elezione, ma si tratta, come tra l'altro spiegato nel post, del coordinatore di una sezione di un partito. Tra l'altro immagino che questi sms arrivino a un indirizzario di persone che hanno volontariamente lasciato il loro numero di telefono - non si tratta quindi di "pubblicità" indesiderata come la posta che lei cestina.
    Personalmente ritengo, per rispondere anche a linetto, che la "vecchia politica" è quella spiegata anche lei già nel post cioè "Della politica che parla, cerca di capire e coinvolgere, stimola partecipazione" anche attraverso i nuovi mezzi di comunicazione, come possono essere gli sms o ad esempio i social network come facebook, possono cambiare i mezzi ma non le finalità.

  • polifemo_01 scrive:

    se abitassi a Roma e Luzi mi avesse telefonato, se avessi avuto idea di votarlo, la avrei cambiata.
    Non è questa la partecipazione sociale che chiediamo ai politici, ma ved che Lei la pensa in modo completamente diverso.
    p.s. la posta cartacea ed elettronica arrivatami, lo cestinavo senza leggerla.

  • linetto03 scrive:

    Buffa,di quali "millanterie"parla? Lei è giornalista,allora dovrebbe sapere e capire che vi può essere partecipazione e consenso anche al tempo d'oggi,non lo sa? Cambiano le modalità,le forme,cosa c'entra il lato "affettuoso"? Non faccia il dipietrino a proposito di millanterie,chè nessuno ha titoli per parlare.

  • Parlo della politica di sempre, quella fatta di partecipazione e consenso. Qui vecchia va inteso in senso lato (e affettuoso), come quando a un amico si dice vecchio mio anche se ha vent'anni.

  • linetto03 scrive:

    Che ridere, gli sms apparterrebbero alla "vecchia"politica? Quale? Di quale vecchia politica parla?

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