La bomba e la pistola
Che brutto modo di ricordare il 25 aprile. Chiunque abbia tolto la bomba e la pistola dal tavolo dei partigiani genovesi (se ne è accorto il Giornale) ha compiuto un gesto meschino. La storia non si cambia.
Quella partigiana è stata una guerra combattuta con armi vere, con i suoi morti e i suoi eroi, le sue ingiustizie e le sue violenze. Ed è stata una guerra sulla quale la nostra democrazia ha costruito le proprie fondamenta e anche, in parte, una guerra civile che, come tutte le guerre civili, lascia dietro di sé odi e divisioni.
Che non si sanano cancellando una bomba e una pistola.
Ma solo facendo del 25 aprile una vera festa di tutti noi.
Sarebbe quindi giusto individuare e mettere in condizione di non nuocere alla nostra memoria collettiva chi ha ritoccato quella foto.
E sarebbe anche giusto dare un benvenuto alla festa al presidente del Consiglio Silvio Berlusconi. Sperando che non dica più che si fa vedere per non lasciare la piazza alla sinistra ma perché sente la festa anche sua.