Istantanea Pier Vittorio Buffa

Una banca dati per non dimenticare

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Il quotidiano abruzzese Il Centro sta costruendo un banca dati per ricordare i morti del terremoto del 6 aprile. A ciascuno di loro è dedicata una scheda alla cui costruzione tutti possono partecipare inviando foto, ricordi, testimonianze. Una cosa simile era stata fatta dal New York Times dopo le Torri Gemelle e da El Pais dopo gli attentati alla metro. In questo momento, quello scelto dal Centro, mi sembra uno dei mezzi migliori a disposizione di una comunità per non dimenticare.

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10 commenti 8

  • janko01 scrive:

    A costo di ripetermi ribadisco che mi piacerebbe sulla banca dati venissero riportate pure le fregnacce che i politici sia di destra che di sinistra dichiarano di questi tempi alla TV parlando del terremoto.
    Naturalmente i media se ne rallegrano, perche fanno audience, e noi tutti siamo pronti a vedere cosa succedera` a quei periti che dichiararono agibili e conformi alle norme di legge tutti gli edifici costruiti ad Aquila dopo che quest'ultima venne approvata per prevenire i pericoli del sisma.
    Spenderemo un'altra montagna di soldi per gli indizi, le perizie ed i processi, diversi sciacalli legulei tireranno alle lunghe per guadagnare a piene mani, i politici si pavoneggeranno sugli schermi, i direttori dei giornali faranno altrettanto ed alla fine nulla verra` compiuto.
    Benedetti gli Stati Uniti dove i rei vanno in prigione ed il rispetto della legge e` sentito come un dovere non un optional come in Italia.

  • clannad01 scrive:

    Ho letto il breve, emozionante articolo del vostro caro giustino, ne sono rimasto profondamente colpito come immagino tanti altri vostri lettori.
    Deve aver avuto, come lui stesso dice, una grande, grandissima forza d'animo per scrivere quelle poche toccanti parole.
    Non posso che esprimere solidarietà come padre e come cittadino italiano per il coraggio dimostrato e per la immensa dignità con la quale viene affrontata una prova così grande che dovrebbe essere insegnamento per tutti.

  • polifemo01 scrive:

    forse la signora Bonino dovrebbe smettere ( vista anche la veneranda età) di farsi le canne, come il suo amico Marco continua invece a fare.

  • janko01 scrive:

    Parlare in televisione di manchevolezze dei mezzi di soccorso che si prestano coi dispositivi e gli uomini a disposizione animo e corpo al recupero di vivi e morti mettendo a repentaglio la loro vita e` una grave mancanza di sensibilita`. Mi sembra sia simile a quella di colui che parla di corda in casa dell'impiccato durante il suo funerale. Meraviglia che una signora come la Bonino si presti a difendere certi atteggiamenti colla scusa che non si tratta di menzogne. E la delicatezza d'animo verso i sopravvisuti come la esprimiamo, infierendo sulle ferite?
    Se una banca dati ci sara` come sembra, ebbene si riporti sulla stessa questo macabro atteggiamento di certi presunti solidali censori coi loro nomi e cognomi a eterno rimprovero.

  • polifemo01 scrive:

    non sono certo un ammiratore di Berlusconi e neppure di Casini,
    ma devo dare atto del loro comportamento, civile ed educato.
    Il commento su Santoro non mi appartiene.
    La dignità e l' umiltà dovrebbero essere un bene nazionale, non di pochi.

  • iaio scrive:

    Caro Pier Vittorio
    ricordare è importante e necessario per ri-costruire un mondo nuovo.
    Gli errori commessi, dovrebbero essere così di monito. Purtroppo sta accadendo l'esatto contrario! I ricordi se, e quando vengono usati, sono troppo spesso abusati e strumentalizzati non per il bene collettivo ma per altri scopi... anche meramente politici.
    Comunque il ricordo di queste tragedie deve rimanere vivo in noi; deve essere trasmesso ai nostri figli che non dovranno commettere i nostri stessi errori, anche se la storia insegna che purtroppo viviamo in un cerchio stretto.

  • polifemo01 scrive:

    daanni non seguo + i programmi di dibattito politici, cioè Ballarò e Anno Zero.
    Non li seguo perchè alla fine della trasmissione mi accorgevo che non avevo imparato se non la maleducazione, l' arroganza, la dalettica da TV e le risapute contraddizioni dei politici presenti, che sembravano essere sull' orlo di una rissa, per poi andare a braccetto ad esigere quei benefit di cui gode la casta. Ma lo spettacolo c' era stato, c'erano stati insulti, alzate di voce ed offese. I conduttori Floris + educato e professionale, e Santoro, polemico e schierato, sostengono sempre la classe operaia, i lavoratori, gli sfrattati ed i disoccupati.
    Il compenso annuo di Santoro è di circa 1.000.000 ( milione) € e quello di Floris sarà simile.
    Sentire questi due imbonitori che parlano di ingiustizie sociali, di disperazione economica degli altri e mettersi in tasca, cifre da capogiro,
    speculando proprio su ciò, mi ha dato il voltastomaco e quindi mi sono completamente estraniato.
    Non è con queste trasmissioni e soprattutto con questi conduttori, che la sx potrà risorgere.

  • janko01 scrive:

    Soleva dire Stalin con quella padronanza di se` che lo contraddistingueva, che un morto e` una tragedia, piu` morti sono una statistica.
    Non capisco che bisogno ci sia di aprire una banca dati su di un avvenimento cosi`luttuoso dato che esso verra` ricordato nel tempo come tutti gli altri terremoti che l'Italia ha sofferto. Le vittime purtroppo saranno piante a lungo dai loro famigliari e dai loro amici ma una volta che questi saranno scomparsi, passerranno negli annali e nelle loro tristi statistiche.
    La banca dati varra` solo per quelli che hanno avuto contatti o relazioni cogli scomparsi che si daranno il piacere e lo sconforto di ricordare.
    Chi di noi andrebbe oggi ad attingere ad una banca dati, supposto che ne esistesse una, dei terremotati di Messina?
    Sono anch'io dell'avviso che sia meglio pensare ai sopravvissuti per lenire le loro sofferenze e sopra tutto evitare polemiche vergognose come quelle espresse dall'ineffabile Santoro in televisione. In questi momenti di grave calamita`non possiamo solo professare a parole di essere tutti solidali, dobbiamo esserlo davvero coi fatti. Le critiche si potranno fare, se necessario, a lavori di ricostruzione ultimata, non prima.

  • polifemo01 scrive:

    caro Pier Vittorio,
    non concordo con le sue analogie.
    New York e Madrid sono sati attentati commessi dall' uomo contro un altro uomo, non ci sono stati sfollati, senza tetto e senza lavoro e senza istruzione superstiti.
    Qui la natura ha colpito persone innocenti ( anche se la corresponsabilità dei costruttori è sicuramente presente, ma colposa).
    Certo, ricordiamo con dolore i morti, ma pensiamo soprattutto ed in fretta a coloro senza casa, senza lavoro e senza istruzione.

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