Istantanea Pier Vittorio Buffa

Bisogno di giustizia

Io non so chi sono gli stupratori della Caffarella e se è giusto che i due romeni siano stati scagionati. O, meglio, ho una mia opinione, ma qui non ha nessuna rilevanza.

Questa vicenda mi ha fatto però riflettere su un altro aspetto di questa brutta storia.

La cosidetta, e legittima, "pressione dell'opinione pubblica" ha fatto muovere gli investigatori con grande rapidità e pochi minuti dopo l'arresto dei due sospettati la notizia è arrivata come una saetta sul web seguita a ruota dalle foto dei "mostri" arrestati.

Pochi dubbi e molte certezze perché giustizia sembrava fatta.

Poi le cose sono andate diversamente, le prove non sono state univoche, la confessione ha vacillato e siamo ancora in attesa di conoscere la verità.

La riflessione è semplice. Quando quello che viene definito il bisogno di giustizia prende il sopravvento su elementari regole di prudenza e rispetto degli individui vuol dire che qualcosa non funziona nel rapporto tra i cittadini e le istituzioni. E che anche noi giornalisti abbiamo le nostre colpe.

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15 commenti 8

  • lin1501 scrive:

    Egregio Janko01, le polemicuzze non mi piacciono, ho scritto che è determinante l'analisi del dna, quindi in base a ciò i due dovrebbero essere scarcerati. Cosa c'entra la stampa e perchè avrebbe dovuto tacere? In ragione di che cosa? Io ho esposto i fatti, di chi sono le chiacchiere?

  • polifemo01 scrive:

    cercherò di essere molto semplice:
    è a vostro avviso giusto che un difensore di un imputato ( che lui sa con certezza colpèevole), lo inviti a ritrattare una confessione resa alla polizia, perchè ritrattando si allungano i tempi del processo e si hanno + possibilità di impantanare la già lenta macchina della giustizia e quindi potersela cavare per decorrenza dei termini o amnistia o che altro?
    cioè un avvocato difensore non deve giocare sporco, nel senso che, facendo giustamente valere le sue capacità oratorie, non deve, a mio avviso, avvalersi di quei "buchi neri" della giustizia, che portano alla non carcerazione, alla libertà condizionata o arresti domiciliari o addirittura alla libertà x decorrenza dei termini.
    p.s. mi scuso per la improprietà del linguaggio giuridico, ma spero di avere egualmente esternato il mio pensiero.

  • La garanzia di un processo giusto passa anche attraverso la garanzia del diritto alla difesa e quindi l'esistenza di avvocati capaci di difendere anche chi sanno colpevole.
    Non è detto poi che per il difensore l'imputato sia sempre innocente o per il pm sempre colpevole.
    Il difensore, per esempio, può agire anche in difesa di un reo confesso cercando attenuanti, svolgendo quella che viene definita una difesa "tecnica".
    Per il pm in Italia è poi un po' diverso che nei paesi anglosassoni. Da noi l'esercizio dell'azione penale è obbligatorio e questo esige, da parte del pm, un certo discernimento nell'intraprenderla. Quando la procura dà il via all'azione penale esercita in qualche modo un'attività (spero di non dire una fesseria) giurisdizionale, anche se in fase embrionale perché sottoposta a verifica successiva da parte del giudice.

  • janko01 scrive:

    Caro lin1501, non sono d'accordo con te. Le testimonianze dei due aggrediti sono risultate false e non sarebbero potute essere comunque probanti sino a quando non fosse stato esaminato il DNA. Pertanto la stampa sarebbe dovuta rimanere in silenzio in attesa di quest'ultimo. Le chiacchere quindi, scusami, sono solo le tue.

  • lin1501 scrive:

    Nel caso dei due romeni della Caffarella non darei delle responsabilità alla stampa. Sono stati arrestati sulla base delle testimonianze dei due aggrediti, se poi l'analisi del dna ha dato esiti diversi, è un altro discorso. E' logico che se si ritiene determinante quest'ultima, i due dovrebbero essere scarcerati, romeni o quant'altro. Il Pm, se non sbaglio, non li scarcera perchè li ritiene in qualche modo colpevoli di altri reati. Non so se sia giusto, sta a lui dimostrarlo, il resto sono solo chiacchiere.

  • janko01 scrive:

    Caro polifemo01, leggo la tua domanda a PierVittorio e mi permetto di esprimerti il mio punto di vista circa l'ottimo avvocato che fa assolvere il colpevole.
    Se non sbaglio, non sono un leguleio e quindi potrei equivocare, in Italia l'imputato non ha la possibilita` di difendersi da solo, come la ebbe Milosevic invece all'Aja e pertanto e` obbligato a ricorrere all'aiuto di un avvocato. Quest'ultimo non e` tenuto a difendere la verita` ma solo il suo cliente e come tale opera.
    Se si tratta di un bravo avvocato il piu` delle volte riesce anche di fronte alle evidenze piu` ovvie che gli sono contrarie a trovare quelle scappatoie che riduranno la pena al suo cliente. E questo e` il suo compito. La verita` la deve stabilire se ci riesce solo il giudice, non l'avvocato difensore ne` quello dell'accusa. Per entrambi gli avvocati l'imputato e` sempre innocente e rispettivamente colpevole.
    Se seguissimo il tuo metro non avremmo bisogno degli avvocati che vivono come le assicurazioni alla barba dei co...oni.

  • polifemo01 scrive:

    quindi, a suo avviso, è giusto che un ottimo avvocato faccia assolvere un colpevole.

  • iaio scrive:

    Caro Pier Vittorio
    un sentito grazie che desidero manifestare con i miei soliti versi:

    L'inviato speciale (Che non vuole essere quello del giornale)

    Sollevato
    dall'incarico
    l'inviato speciale.
    Grave imperizia
    l'aver dato notizia:
    «siamo tutti fratelli»;
    in anteprima mondiale!
    Processato in prima istanza.
    Per l'imputato nessuna clemenza!
    Giudicato colpevole del seguente reato:
    «aver sparso la voce...». Emesso il verdetto. «Sia messo in croce».

  • No. L'avvocato che difende una persona che sa essere colpevole consente, a questa persona, di esercitare il proprio diritto alla difesa davanti al giudice. Un diritto che mi azzarderei a definire sacro.

  • polifemo01 scrive:

    immaginavo la Sua risposta e mi complimento della Sua onestà.
    Quindi un avvocato, per difendere il suo cliente, che sa essere colpevole, arriva a "truffare" la legge.
    Non mi piace questo ossimoro.

  • Per Polifemo.
    Quando studiavo legge avevo escluso, con la determinazione di un ragazzo all'inizio della vita, di fare l'avvocato. Ricordo che una delle motivazioni che avevo dato a me stesso era molto semplice: non sarei capace di difendere una persona che so colpevole. Perché l'avvocato, se accetta un incarico o viene nominato di ufficio, penso abbia il dovere di difendere anche il peggiore assassino. E' uno dei principi base di un sano ordinamento giudiziario.
    Il mio non esserne capace non era e non è un pregio. Solo un difetto che mi ha reso inabile alla professione forense.

  • janko01 scrive:

    Secondo me il vero colpevole e` l'impudente giornalista perche` e` quello che porta la notizia al giornale, alla radio ed alla televisione. Senza questa notizia non ci sarebbe lo scoop che fa vendere ed allora si affrettano i tempi intralciando il piu` delle volte e non lasciando alla giustizia il dovuto tempo per la ricerca del delinquente.
    Errori ne fanno tutti pero` se seguissimo il vecchio adagio chi va piano va sano e va lontano, forse ne faremmo meno e le vendite di giornali e pubblicita` su radio e televisione non aumenterebbero.

  • polifemo01 scrive:

    a tal propisto, vorrei sentire la Sua opinione:
    un avvocato è oggettivamente sicuro della colpevolezza del suo assistito
    ( poniamo che in questo caso i due rumeni abbiano confessato al loro avvocato la loro colpevolezza),
    la deontologa dell' avvocato quale deve essere;
    cercare con ogni mezzo di fare assolvere i due colpevoli,
    oppure di fare prevalere la giustizia,
    Le pongo e vi pongo questa domanda senza polemiche, ma solo per intimo bisogno di chiarezza,
    grazie

  • polifemo01 scrive:

    credo che scarcereranno questi personaggi innocenti ed ingiustamente colpevolizzati.
    Siamo un paese civile.
    Ma, io direi loro :
    cosa fate per vivere, dove abitate, qule è il vostro reddito, com pensate di mantenervi nel nostro carissimo ( economicamente) paese?
    Siete innocenti o meglio, non colpevoli, ma se non dimostrate di avere mezzi di sussistenza, vene dovete andare, anzi vi mandiamo via a calci nel sedere.

  • polifemo01 scrive:

    caro Pier Vittorio,
    dei numerosi episodi di stupro, rapine, auto pirata, aggressioni che riempiono la cronaca dei quotidiani, questo è l' unico ( mi corregga se sbaglio), dove il bersaglio è stato mancato, seppur di poco.
    Il biondino romeno ha data dettagli importanti,
    faccia da pugile è ricercato per altro reato.
    Io invece mi maraviglio del contrario, cioè come le nostre forze dell' ordine riescano in breve tempo a rintracciare un pirata della strada ( così evitiamo derive razziste), e spessissimo e quasi sempre, è il colpevole del mancato soccorso.
    Se poi vogliamo puntare il dito quando il bersaglio è stato mancato ( di poco), perchè questi due individui non sono certo persone perbene e condannare polizia e giornalisti, lo faccia pure.
    Ricordo un film di Lumet "a parola ai giurati" con H. Fonda, dove un ragazzo di colore veniva ingiustamente accusato di un omicidio d in camera di consiglio si sollevano dubbi circa la sua colpevolezza.

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