Istantanea Pier Vittorio Buffa

Come sarebbe bello se...

defanti.jpg

In questi giorni sono rimasto annichilito da tutto quello che è successo intorno a Eluana Englaro.

Uno stato di torpore dal quale mi ha fatto uscire una breve intervista fatta da Radio Capital al neurologo che aveva in cura Eluana, Carlo Alberto Defanti (nella foto). Ascoltare le parole di chi ha portato, accanto al padre, il peso umano e professionale di questo lungo percorso mi è servito a mettere in un angolo le urla di ieri sera e le orrende parole di Silvio Berlusconi. E mi ha fatto anche dimenticare, solo per un attimo, il dolore per questa morte.

Così ho pensato a come sarebbe bello se in Italia si potesse ragionare su una questione così delicata con serenità e con il rispetto l'uno dell'altro.

E ho pensato a come sarebbe bello che gli italiani punissero con il loro voto chi fa politica con il corpo e il dolore dei cittadini.

Ma ho anche pensato che è molto difficile che questo accada. Così, dopo aver letto l'articolo di Adriano Sofri su Repubblica, mi permetto di ripetere con lui: "Giù le mani da me, per favore".

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17 commenti 8

  • polifemo01 scrive:

    concordo pienamente con janko,
    ma mi permetto di chiosare, che accanto a personaggi nuovi, ci devono essere anche idee e comportamenti nuovi, al passo coi tempi
    Niente cambierebbe se, inserendo nuove persone, si ripresentassero le vecchie idee.
    I tempi sono cambiati e stanno cambiando.
    Abbiamo una emergenza immigrazione che la sinistra ha affrontato col buonismo e la tolleranza ( ha quindi perso e perderà le elezioni)
    la destra non fa abbastanza, ma fa meno peggio della sx.
    La Chiesa dice accoglieteli ( n.b. non accogliamoli), perchè non mi risulta che le guardie del papa siano un corpo multietnico.
    Onestà e legalità. Niente sconti a nessuno.
    Quel partito che cavalcherà questo cavallo, credo che avrà ampi consensi elettorali.

  • janko01 scrive:

    Cari amici, dopo i risultati delle ultime elezioni in Sardegna che sono la copia di quelli dell' Abruzzo, credo che prima di trovare un accordo sul diritto a proclamare la propria fine in casi come questi appena discussi, si debba trovare un valido oppositore all'attuale destra, che possa vantare il diritto di negoziare. Questo DS va non sciolto, bensi` riformato ed i suoi protagonisti (Veltroni, Dalema, Rutelli ecc.) licenziati in tronco consentendo un rinnovo di gente giovane e piu` battagliera, con idee nuove anche se con barche piu` piccole ed un minor numero di appartamenti in giro per Roma o per il mondo.
    Bisogna fare pulizia a casa propria prima di richiederla fuori casa. Gente di sinistra, svegliatevi! Non imitiamo gli Stati Uniti di Obama che proclamo` un CHANGE e si circondo` di vecchie arpie clintoniane, Hillary compresa. CHANGE significa mandare il vecchiume a casa e consentire che i giovani prendano il potere. Ispiriamoci per una volta al calcio, largo ai Santon dell'Inter ed a casa i bravissimi Maldini del Milan che hanno fatto il loro tempo.

  • cjamoz scrive:

    Il ruolo della famiglia : i cattolici di cui parliamo, quelli "di base" e non i portatori di vessilli, hanno in molti una esperienza in famiglia o tramite conoscenti di situazioni vicine, come per esempio un anziano divorato dall'Alzeimer o una persona in stato terminale. Nel concreto, in queste situazioni la famiglia, quando c'è, è il primo interlocutore dei medici. Solo che in Italia il potere medico è ancora lontano da una vera comunicazione con i cittadini comuni. Anche li' sarebbe necessario definire nuovi modi di fare e dare ai cittadini un diritto all'informazione e al dialogo.
    Questo si lega con l'altro punto che Lei sottolinea : infatti se ci fosse più comunicazione tra cittadini e mondo medico si creerebbe una mentalità nuova e le persone avrebbero le idee più chiare.

  • riccardor scrive:

    cjamoz: e infatti si farà la legge e poi la si abrogherà con un referendum.

    Due contraddizioni che pongo: la prima riguarda il ruolo della famiglia e la posizione dei cattolici verso la famiglia in questa vicenda. in una situazione limite come questa, dove si è disquisito sulla volontà di una persona, ritengo che il ruolo della famiglia dovrebbe essere messo in primo ruolo. A 17 anni, chi ci conosce meglio della nostra famiglia? lo stato? la chiesa? Nella famiglia Englaro si era parlato di questo tema. Se il padre dice: "ne abbiamo parlato e questa era la sua volontà", per me cattolico (non lo sono ma mi immedesimo) dovrebbe essere abbastanza. non concorderei ma lascerei spazio solo alla pietas. Come mi giustificano i cattolici credenti la completa delegittimazione della famiglia? a cosa serve la famiglia?

    La seconda riguarda la condizione di chi credente o no, non vuole scelgliere perchè ha paura di scegliere e quindi ritiene che lo Stato o qualsiasi altra istituzione superiore (esempio la chiesa) dovrebbe scegliere per lui. Chi poi tutto sommato tanto libero di scegliere non lo vuole essere. Se lo Stato sceglie, io non mi devo porre il problema di affrontare questo spinoso argomento, di decidere della mia vita o morte. Non è un argomento semplice, in effetti. E sarei pronto a scommettere che molti la pensano così.

  • polifemo01 scrive:

    verissimo, caro janko,
    ma il problema dell' estremismo mssulmano è appunto l' interpretazione del Corano, che può essere in vari modi e, poichè sono le parole di Dio, ( non dimentichiamoci mai di questo, fondamentale per capire l' islamismo), se estrapolate, possono portare ad aberazioni come quelle alle quali assistiamo.
    Tu Janko, giustamente, ed io concordo, che il Corano ha molti punti in comune con l' antico testamento, ma, ripeto, vecchio e nuovo testamento sono stati scritti da umani, ( quattro sono i vangeli canonici), il Corano, invece sono, per i credenti, sono parole dirette dette da Dio a Maometto ( analfabeta ed epilettico!!).
    Questa è, a mio avviso, la grande differenza fra le due religioni:
    una è un racconto di umani della manifestazione e delle leggi di Dio,
    l'altra sono parole dette direttamente da Dio, cioè è Lui che parla in prima persona.
    Bella dfferenza, non credi?

  • cjamoz scrive:

    Certamente ci sono delle differenze di visione del mondo e della vita tra credenti e laici, ma, dopo aver letto tanti commenti sui blog, credo che la maggior parte degli uni e degli altri, davanti alla storia di Eluana, si sono trovati sulla stessa linea di compassione e di rispetto. E dunque, per quanto riguarda i cattolici, in silenziosa opposizione con certe loro gerarchie e con i politici che teoricamente sono "dalla loro parte".
    Questa maggioranza silenziosa di cattolici potrà, se non verrà respinta per contrapposizione ideologica nel campo da cui silenziosamente dissente, trovarsi di nuovo in sintonia coi laici quando porteranno avanti nuove battaglie per una crescita civica e morale del Paese.
    Basta ricordare che, malgrado il Vaticano, gli italiani (e non soltanto i laici italiani) hanno confermato la legge sul divorzio.

  • janko01 scrive:

    Subito dopo pero` aggiunge:Se vi assalgono, uccideteli. Subito prima invece afferma:Combattete per la causa di Allah contro coloro che vi combattono, ma senza eccessi., perche` Allah non ama coloro che eccedono.
    Non bisogna dimenticare che il Corano fu scritto prendendo esempio dall'Antico Testamento dove Dio appare come creatore dell Universo, padre, guerriero e sempre a fianco del popolo eletto in tutte le guerre vinte, mai in quelle perse. E senza andar tanto lontano, dal '600 passiamo al 1,500 il Papa mandava al rogo le streghe e tutti quelli che non la pensavano come lui, quali Huss per esempio.
    Le tre grandi religioni del vicino oriente sono molto simili dato che fanno dire a Dio tutto cio' che fa loro comodo. E questo povero Dio non si e` mai espresso in proposito, pensa che fortuna!

  • polifemo01 scrive:

    i mussulmani ritengono che uccidere gli infedeli non sia peccato, anzi opra meritoria e degna di stima.
    "uccideteli dovunque li incontriate" Sura II versetto 190. ( ovviamente riferito agli infedeli.).
    E ricordo che, secondo i mussulmani, queste sono le esatte parole pronunciate da Dio.

  • janko01 scrive:

    Caro cjamoz non sarai d'accordo colla visione di contrapposizione tra mondo religioso e mondo laico, pero` esiste. I religiosi credono che la vita la possa togliere solo Dio, i laici, no. E` una seria contrapposizione, per me inconciliabile perche` attiene al principio stesso di cio` in cui ognuno di noi crede. L'unica via di uscita per risolvere casi come questo tristissimo appena vissuto, e` di trovare un compromesso che non soddisfera` nessuna delle due parti contraenti ma che sara` comunque un compromesso sul quale adeguarci la prossima volta.
    I religiosi sembrano d'accordo sull'accettazione della libera scelta dell'individuo purche` ad essa non venga a mancare la somministrazione di cibo ed acqua. Gli atei ritengono che sia l'individuo a decidere se continuare a farsi alimentare o meno. Bisogna trovare l'accordo su questa difficile proposizione. Io proporrei che alla maturita` di ognuno di noi, ovvero ai diciott'anni, fosse obbligatorio esprimersi in merito per via scritta onde evitare sorprese nel caso d'impossibilita` ad esprimersi in casi di vita vegetativa.

  • yesgeorge scrive:

    perché non aderire tutte e tutti a questa iniziativa ?
    http://www.fammiscegliere.com/

  • cjamoz scrive:

    Non sono d'accordo con la visione di una contrapposizione tra mondo religioso e mondo laico. Credo che il problema viene da una inquietante collusione che si è instaurata in questo periodo tra il populismo politico e il populismo cattolico che hanno preso il potere ognuno nella propria sfera. I commenti dei cittadini di base che si esprimono nei blog esprimono in larghissima maggioranza una umanità, una compassione, una comprensione della difficoltà del caso che si elevano ben al di sopra di quello che si è sentito nei TG e alimentano la speranza di un "risveglio" morale e civico di cui l'Italia ha più che bisogno. Coraggio, signor Buffa !

  • marlaconme scrive:

    Mi ha fatto sorridere prima che Eluana morisse, ma penso che sia una bellissima sintesi.

    Jena
    Risvegli

    Sta notte Eluana si è risvegliata. Ha acceso la tv, ha dato un'occhiata ai giornali e si è suicidata.

    La Stampa, domenica 8 febbraio

  • polifemo01 scrive:

    da quando ho saputo della morte di Eluana, ho smesso di guardare i TG.
    on mi piacciono le chiacchiere e le speculazioni.
    Spero di poter rivere presto i TG.

  • riccardor scrive:

    correggo l'ultima frase che diventa:

    io in una situazione di coma vegetativo irreversibile non vorrei vivere. sono un codardo, non un angelo della morte. perdonatemi per questo, ma non condannatemi.

  • riccardor scrive:

    Mi sono sentito costretto al silenzio, come in un angolo. Costretto al silenzio dalla violenza con cui è stata affrontata questa vicenda. Con cui sono stati e sono espressi giudizi, ipotesi e affermazioni non prudenti, affrettate e irrispettose. Con cui è stato calpestato il dolore personale di una famiglia. Davanti alle accuse spavalde e ai proclami di una parte mi sono sentito attaccato e mi sono chiuso. Anche se avrei voluto gridare.

    Nella chiusura ho ricordato quando mi è capitato di stare con persone paralizzate. E ho ricordato quando facevo volontariato con i ragazzi diversamente abili. Tante volte mi sono chiesto, ma cosa vorrei se fossi in loro? Non potevo che meravigliarmi del loro coraggio, intelligenza e di come in un modo o nell'altro fossero riusciti a riempire la loro vita.

    Ho riflettuto su come mi sarei accettato e, nei mille dubbi che mi rimangono, ho sviluppato una convinzione: per me c'è un punto limite oltre il quale vorrei non andare. Non è giusto o sbagliato; è la mia verità. Spero che questa mia conclusione tanto privata quanto lucida non offenda nessuno e tantomeno offenda il concetto di Vita.

    Nei panni di Eluana non avrei voluto vivere. Sono un codardo, non un angelo della morte. Perdonatemi per questo, ma non condannatemi.

  • janko01 scrive:

    Giusto Pier Vittorio, concordo con quanto lei afferma: come sarebbe bello se in Italia si potesse ragionare su una questione cosi` delicata con serenita`e con il rispetto uno dell'altro.
    Pero` bisogna dare il buon esempio per primi non infierendo sulle parole dell'altro, altrimenti si pecca d'ipocrisia. Lei come il sottoscritto deve aver riguardo appunto per il pensiero dell'altro. Dobbiamo capire che ci troviamo davanti a due ben distinte linee di giudizio, quasi inconciliabili, una di matrice religiosa, l'altra laica. Io e lei apparteniamo a quest'ultima, ma per favore teniamo in alta considerazione anche l'altra e sforziamoci con garbo,mi ripeto, noi per primi, a trovare una via d'uscita comune che sappiamo non trovera` alla fine soddisfatti nessuno dei due. Il continuare a rimproverarci a vicenda non portera` ad alcun risultato utile dato che per gli uni saremo degli assassini e per gli altri violatori dei diritti umani.

  • mirabilia scrive:

    Sarebbe bello...se fossimo in un paese normale, non eccezionale, ma normale,
    democraticamente normale, non dovremmo neanche affrontare la discussione. E già perchè è scritto nella costituzione, è presente nella mente di chiunque adoperi il comune buon senso,senza eccellere in filosofia.Libertà, civiltà,rispetto dell'altro sono quotidianamente soppresse, in uno stillicidio di argomenti di "orrende parole", che offendono tutti coloro che non vogliono smettere di pensare.
    Far smettere di pensare è l'obbiettivo, spegnere la coscienze e guidare le menti.E' semplice, c'è un nemico ci sono i cattivi, il partito della morte (bum) e noi i buoni, il partito della vita e siamo qui per salvarvi e vi salveremo costi quel costi, perchè siamo in missione per conto di Dio.
    Orrende parole, orrende persone mi associo, :"Giù le mani da me,per favore".

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