Istantanea Pier Vittorio Buffa

La gogna delle manette

battisti1.jpg

E' giusto che un uomo, anche se condannato per omicidio, venga mostrato in pubblico con le manette ai polsi e che le foto finiscano sui giornali con i ferri in bella vista?

In rete se ne discute (qui, qui e qui) a proposito delle immagini di Cesare Battisti (nell'istantanea di oggi) ammanettato. Io dico no. Secco, senza appelli.

Un po' per fatto personale. Tanti anni fa mi è capitato di avere i ferri ai polsi, di venire ripreso e fotografato e di vedere pubblicate e trasmesse le mie immagini (la storia sintetica di quella vicenda la si può trovare qui alle date 9 e 11 marzo). Anche se sono stato ammanettato per aver fatto onestamente il mio mestiere garantisco che essere mostrato in quelle condizioni è una delle cose più brutte che possa capitare a un essere umano.

Un po' perché da allora (era il 1982) ad oggi la nostra cultura giuridica ha fatto molti passi avanti ed è stabilito per legge che è vietato pubblicare foto di persone ammanettate (Codice di procedura penale articolo 114, comma 6-bis) e così stabilisce anche un codice deontologico approvato dall'ordine dei giornalisti.

Un po' perché, anche senza fatti personali e leggi,  il semplice rispetto della dignità umana impone di far sparire le manette che arrivano in redazione. Quei ferri servono solo a impedire la fuga di un imputato o di un condannato. Non sono un segno di giustizia. Né possono essere utilizzati come una pena accessoria inflitta senza giudici e sentenze. Perché questo diventano i ferri mostrati in pubblico, stampati sui giornali, trasmessi dalle televisioni. Una pena accessoria che nessuno può comminare. A meno di non tornare ai tempi delle gogne.

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21 commenti 8

  • klarc scrive:

    Ed il fatto che costui ,Battisti, esprima palese irrisione verso il nostro paese e la giustizia italiana,attrverso foto reclamizzanti la allegra scampagnata presso i suoi soci brasiliani, e si senta certo delle protezioni di cui gode,amche esoprattutto in italia, da parte di ambienti e personaggi arcinoti e ben localizzati che buonisticamente lo vorrebbero santificare, è elemento ancora + inquietante ed indicativo che evidenzia quanto la nostra società rimanga ancora contaminate dai reflussi del terrorismo.

  • klarc scrive:

    Non so chi sia Piervitorio e non so cosa voglia far intendere agli italiani che leggono,ma stupirsi o indignarsi perche un volgare assassino venga immortalato nella sua condizione che dovrebbe essere naturale ,con le manette,non mi sconvolge affatto,MI sconvolge invece vedere torreggiani sulla sedia a rotelle e sapere di quell'ignaro ed incolpevole macellaio trucidato e per i quali il Piervittorio non spende una parola,esibendosi in volteggi grafici tendenti a confonderen il lettore ponendo questioni(,quale la tortura!!!) di unj certo impatto emozionale ma fuori dalla nostra realtà,quale

  • janko01 scrive:

    Caro polifemo01, Cesare Battisti, quello della prima guerra mondiale per intenderci, fu un eroe per l"italia ed un traditore per l'Impero Austroungarico. Quest'ultimo non esiste piu` da novant'anni perche` sconfitto ed allora il quesito se fu un tradimento non si pone piu`. Invece Guglielmo Oberdan, un terrorista, impiccato giustamente dall'imperatore d'Austria, si considera ancora un eroe; questa e` la grande vergogna. A Trieste c'e una sua statua, credo di Mascherini, di lui nudo che colle mani si copre il basso ventre. E` sintomatica. D'altronde anche in Israele si celebrano ex-terroristi come eroi di stato che se fossero entrati nel 1948 in Inghilterra sarebbero finiti direttamente in prigione, entrarono tanti anni dopo con tutti gli onori dei capi di governo.
    I vinti hanno sempre torto, i vincitori sempre ragione. Ricordi il processo di Norimbergia? I nazisti furono condannati per crimini definiti tali solo dopo ch'essi furono commessi, quindi il processo sarebbe dovuto essere ritenuto invalido. Cio` non toglie che furono criminali e che anche un azzeccagarbugli napoletano non sarebbe riuscito a rendere nullo il verdetto finale.

  • polifemo01 scrive:

    Cesare Battisti (1875-1916),
    nato in territorio austriaco, fugge e si arruola nell' esercito italiano, combattendo contro l' Austria, la sua patria.
    Catturato, viene impiccato.
    Eroe nazionale italiano e madaglia d' oro o vile traditore austriaco?

  • janko01 scrive:

    Certo che questo personaggio dal nome famoso, stupisce ogni giorno di piu` anche se non per le manette che vediamo nei notiziari televisivi che non sono italiani. Si dichiara innocente ed imputa gli omicidi per i quali fu condannato ai suoi colleghi di brigata. MI viene spontanea una domanda: se davvero fosse innocente, non avrebbe tutto l'interesse a rientrare in Italia e chiedere la revisione del processo?
    Io, se venissi incolpato ingiustamente per qualcosa che non ho commesso, mi batterei fino all'ultimo sangue per difendermi, non per fuggire.

  • Ma no Polifemo, non si preoccupi, non mi indigno. E sinceramente non sono stato mosso da compassione nel vedere Battisti con le manette. Quella foto, e il dibattito che ha provocato in rete, è stato lo spunto per ragionare su una questione che reputo non secondaria in una società civile e in pace.
    Quanto alla limitazione degli interventi proposta da ergosum non ne capisco davvero la ratio. Questo è un posto libero dove, rispettando elementari regole di rispetto reciproco, tutti possono parlare e dire la loro. E' una cosa straordinaria che solo qualche anno fa era impensabile, un bene che ci è stato donato e di cui dobbiamno godere a piene mani

  • polifemo01 scrive:

    al caro Pier Vittorio,
    faccio rilevare che, in questi tempi bui, difficili e tristi, indignarsi perchè un criminale (omicida pluri riconosciuto) è fotografato con le manette, potrebbe essere paragonato alla notifica di infrazione, ad una famiglia palestinese, per una veranda non condonata a Gaza City.

  • polifemo01 scrive:

    caro ergosum,
    quanto Lei propone è abbastanza "fuori luogo" ( per usare un eufemismo).
    In ogni dibattito ognuno deve avere l' opportunità di intervenire e di replicare, anche + di una volta.
    Non capisco questo suo "sbarramento" replicativo, ma mi fa pensare ad una certa chiusura mentale.

  • janko01 scrive:

    Ergosum35 la tua proposta dovrebbe essere motivata. Per quanto mi riguarda partecipo ben volentieri a questi blogs perche` li ritengo una palestra dove si possono trattare piu` argomenti prendendo spunto proprio dalla provocazione di Pier Vittorio su di un tema ben definito. Trattandoli si esplorano modi di pensare di altri intervenuti che ti propongono il piu` delle volte punti di vista diversi e ti fanno pensare.
    Ti consentono di leggere il piu` delle volte cio` che non sai, ti confronti, impari, e spesso rafforzi il tuo pensiero. Si tratta non di una presentazione del proprio pensiero tra amici, perche` amici non lo siamo, ma tra conoscenti. Per esempio di polifemo01 io non mi sento amico, perche` l'amicizia e` qualcosa d'alro, infatti di lui non so quanti anni abbia, ignoro il suo nome, non l'ho mai visto in faccia, non conosco il posto da cui scrive, ma so come pensi su molti argomenti, alle volte come me, altre in maniera diversa. Ridurre il nostro commento ad un breve trafiletto, come in questo caso sulle manette, lo riterrei riduttivo. Ma forse mi sbaglio e saro` curioso di sapere da lei il perche`.

  • ergosum35 scrive:

    Propongo che si possa inviare un solo commento ad ogni articolo.

  • aurigadelfi scrive:

    Il suo articolo , signor Buffa travalica abbondantemente i confini del surrealismo. Lei si lamenta che nella sua categoria si infrangano i codici deontologici , guarda caso, quando si tratta di difendere i carnefici.
    Dovremmo ricordarle , signor Buffa, che le vittime in questione sono in realtà i lettori, che prima vedono solleticati i PROPRI BASSI ISTINTI con locandine CREATE AD ARTE? Dovremmo ricordarle che quelle manette esibite sono la NECESSARIA CONSEGUENZA di un'angoscia generata dal bombardamento continuo ordinato dai SUOI DATORI DI LAVORO, ai quali lei PRESTA REGOLARMENTE la penna?
    Bravi, continuate a cantarvela e a suonarvela da soli....

  • janko01 scrive:

    Caro Pier Vittorio,
    Se l'articolo 114, comma 6-bis, del Codice di Procedura Penale vieta che si pubblichino foto di persone ammanettate, coloro che commettono detta infrazione debbono essere puniti. I responsabili mi sembra siano proprio i fotografi per primi e subito dopo i giornalisti che pubblicano le foto sui giornali e sugli schermi televisivi.
    Non capisco la sua rabbia; se uno e` fuori legge lei non deve indignarsi, per quanto puo` deve invece denunciare l'accaduto alle autorita` competenti affinche` provvedano in merito. Solo se queste ultime dovessero fare niente allora si` che la sua rabbia avrebbe ragione d'esprimersi. La foto che lei propone piu` sopra e` forse stata ripresa in Italia?

  • polifemo01 scrive:

    caro janko01,
    la storia la hanno scritta i vincitori e l' attentato di via Rasella e quello di Nassyria agli italiani in Irak, hanno molto in comune.
    I partigiani hanno permesso che 360 persone innocenti venissero trucidate.
    Il carabiniere Salvo D' Acquisto invece è stato un eroe, perchè ha sacrificato la sua vita ( al posto di altri innocenti.
    Così, a mio avviso, avrebbero dovuto fare i partigiani.
    Riguardo alle minacce "un tedesco ucciso dieci italiani uccisi", le ritengo assurde, come ritengo assurda la "decimazione" durante la prima guerra mondiale ( il film "Uomini contro" è da non perdere).
    Lo scontro a viso aperto, che ricorda le antiche guerre, in realtà è impossibile quando il nemico (solitamente l' invasore) ha forze militari preponderanti e tecnologicamente + evolute.

  • janko01 scrive:

    polifemo01 tu ci poni una domanda cui e` difficile rispondere e lo stesso Pier Vittorio replicandoti ammette di essere pronto a commettere un reato per salvaguardare la vita di innocenti.
    Queste da te proposte sono delle situazioni straordinarie infrangendo le quali si sa di uscire dalla legalita ma di rimanere nella solidarieta` umana.
    Ti faccio un altro esempio e gradirei il tuo commento. Durante la seconda guerra mondiale i tedeschi avvertirono la popolaione italiana che per ogni tedesco ucciso in un'imboscata sarebbero stati trucidati 10 italiani.
    Quando in una strada di Roma i partigiani italiani uccisero credo 36 militari tedeschi, nulla fecero per evitare che ne morissero 360 alle Fosse Ardeatine. Eppure se fossero venuti allo scoperto, avrebbero forse evitato di far uccidere 360 persone innocenti. Per parte mia condanno sempre gli attentati di qualsiasi genere essi siano. Se sei in guerra devi combattere a viso aperto, se fai come gli iracheni, i palestinesi, i talebani, non puoi dire d'essere un eroe. E quei partigiani che provocarono la strage delle fosse Ardeatine, a quanto mi risulta mai apparsi in pubblico, non lo furono certo.

  • polifemo01 scrive:

    comunque quel militare francese fu severamente accusato dai giornalisti e dal Governo e dall' opinione pubblica.

  • polifemo01 scrive:

    caro Pier Vittorio,
    concordo pienamente con Lei.
    La tortura per indurre a confassare reati è indegna,
    la tortura per scongiurare un pericolo maggiore è ammessa ( ovviamente a livello personale).
    p.s. Lei perdonerà la mia ignoranza, ma io non avevo fatto particolarmente caso alle manette e credevo fossero un disincentivo per una eventuale fuga.

  • Per Polifemo01. Quando, nel 1982, scrissi sull'Espresso delle torture ai brigatisti lo decisi dopo una notte insonne. Ritenni che un uomo dello stato non deve torturare a freddo un arrestato abusando del proprio potere. Diverso il caso che lei propone. Siamo nel pieno di un'azione, c'è un pericolo imminente, la vita delle persone è in pericolo. Io poliziotto, in un caso del genere, abuserei del mio potere sapendo di commettere un reato, essendo quindi pronto a risponderne ma sapendo di aver fatto la cosa giusta.
    Per janko01. Ho parlato di manette perché è una questione di carattere generale, che si ripropone periodicamente. Che Battisti debba essere estradato per scontare le pene a cui è stato condannato lo ritengo ovvio. E' una questione per me non in discussione.

  • polifemo01 scrive:

    p.s.
    per cortesia, rispondendo, evitate di scansare la domanda, insistendo sul fatto che l' arrestato potrebbe essere ignaro dell' attentato.
    poniamo come ipotesi
    ARRESTATO CONSAPEVOLE DELL' ATTENTATO E VOLUTAMENTE RETICENTE.

  • polifemo01 scrive:

    janko01 conclude il suo scritto con "la tortura e` inaccettabile."
    Orbene, pongo un quesito, che mi tormenta, perchè posto dal militare francese nel film " La battaglia di Algeri" di Pontecorvo, ai giornalisti filoalgerini.
    " Voi avete arrestato una persona che sa, con certezza, che qualcuno con una bomba, si aggira per la città per posizionarla in un luogo pubblico e quindi la sua conseguente deflagrazione, provocherà vittime civili, fra cui donne e bambini.
    L' arrestato, a conoscenza del luogo e della persona, non vuole confessare, per non tradire il compagno.
    Domanda:
    il militare deve rispettare il suo silenzio ,
    oppure deve fare il possibile ( il lecito lo ha già fatto, quindi si parla di illecito), per farlo confessare e quindi salvare vite umane?
    in questo caso, la tortura è lecita?
    p.s. ovviamente la condizione è (come spesso accade) che l' arrestato sia a conoscenza con certezza di persona e luogo.

  • janko01 scrive:

    Pier Vittorio ha ragione nel voler vedere applicata la legge, ci mancherebbe!
    Pero` quello di cui egli si occupa e` solo un dettaglio marginale. Battisti e` stato condannato per 4 omicidi ed ` libero, questo e` il punto cruciale della vicenda.
    Insomma mi sembra che qui ci stiamo occupando se sia o meno grave condannare il prigioniero immergendolo nell' acqua fredda, anziche` occuparci del fatto che la tortura e` inaccettabile.

  • polifemo01 scrive:

    caro Pier Vittorio,
    mostrare un criminale ammanettato non è giusto, a suo avviso.
    Battisti e Setola sono personaggi OGGETTIVAMENTE colpevoli.
    Io dico basta con questo garatismo verso i criminali, basta con l' essere buoni verso i cattivi, basta con gli emigrati clandestini che protestano a lampedusa ed a Massa, basta con i rom che costruiscano baracche dove credono.
    Perchè dobbiamo parlare dei diritti ai criminali ed invece dimenticarci del cittadino perbene, che conduce onestamente la sua vita, in silenzio, magari stringendo i denti e viene multato se non trova la ricevuta del condono della veranda di casa o se ha dimenticato di far visionare annualmente la caldaia.
    Io dico BASTA, BASTA E POI BASTA.

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