Istantanea Pier Vittorio Buffa

Il referendum e la muffa

scuola.jpg

E' successo. La protesta contro le regole del ministro della Pubblica Istruzione Mariastella Gelmini è arrivata dove era giusto. E anche oltre. Perché è diventata qualcosa di diverso, che va al di là del testo di legge, dei cambiamenti previsti, della figura del ministro sotto accusa.

E' un urlo che dovrebbe assordare chi governa questo paese. E anche chi gestisce l'opposizione parlamentare. E' la voglia di essere coinvolti, di contare, di decidere della propria vita. Di tornare a essere il motore del progresso dellla propria comunità, del proprio paese.

Per questo non sono d'accordo con il referendum che dovrebbe portare all'abrogazione del decreto Gelmini.  Negli anni Settanta i referendum sono stati un volano di democrazia e partecipazione. Oggi sanno di muffa perché rischiano di riportare tutto nei canali di una dialettica politica che è esattamente quella che la piazza di Roma respinge. Se poi il Parlamento cambia un po' il decreto cosa succede? Salta il referendum e tutti contenti?

No, non penso proprio che questo voglia chi oggi è sceso in piazza.

Capire come tradurre il 30 ottobre in un'azione politica efficace è il compito che aspetta tutti noi. E a cui dovrebbero dedicarsi, con grande intensità, una maggioranza intelligente e un'opposizione lungimirante.

Condividi:
  • Facebook
  • Twitter
  • Google Bookmarks
  • FriendFeed
  • LinkedIn
 

17 commenti 8

  • janko01 scrive:

    Cara cioccolatinafondente ed utopistica, e` cosa ardua oggi essere comunista perche` dopo tutto quello che abbiamo sperimentato nei paesi comunisti nel 1900, significherebbe essere al di fuori della realta`.
    Il socialismo ha sempre avuto ed ha tuttora un senso, anche se non si e` rinnovato, ha saputo combattere con buoni risultati verso la fine dell' ottocento ed i primi del novecento il capitalismo gretto ed ignorante. Il comunismo, che si presento` invece come il perfezionamento degli ideali socialisti fu un fallimento totale che provoco` oltre tutto da parte del capitalismo l'invenzione del mercato globale.
    Se ci pensi bene cio`fu previsto dai fondatori delle Brigate Rosse che negli anni '70 si schierarono purtroppo colle armi e gli omicidi, contro le multinazionali. I loro cervelli non erano male, furono i loro mezzi per raggiungere i risultati che li condannarono all'ignominia ed all'infamia delle persone per bene.
    Oggi si tratta di trovare una soddisfacente alternativa alla globalita' dei mercati per contrastare l'imperialismo economico di pochi che mette in crisi i piu`. Ma questo lo si fa non certo riscoprendo Marx che di questi problemi non aveva il minimo sentore, bensi` inventando strategie nuove, antidoti adeguati.
    Quelli che gridano nelle piazze : No Global non t'insegnano certo questi rimedi, fanno solo rumore e danno.
    Bisogna studiare meglio come si e` originata la globalita`, il suo percorso, il suo fine, i suoi mezzi e scrupolosamente trovarne i punti deboli per fare di essi il punto di forza.
    Servono nuove idee per contrastare non il pensiero di John Keynes, ma quello dei suoi successori che si sono spinti a creare il difficile momento che stiamo vivendo.

  • Ed è cosa ardua essere comunista. È sempre stato arduo, oggi più ancora di ieri
    Oggi è più arduo non soltanto per le difficoltà che derivano dalla nuova condizione politica, da quanto è tragicamente accaduto e per le macerie che ne sono derivate e in cui ci ritroviamo.
    Hanno finito per prevalere e per diffondersi, con il dominio economico e militare del capitalismo, le sue tossine culturali e morali, la concezione stessa della vita, i costumi, le ambizioni, gli egoismi che sono propri dei padroni del mondo.
    Trionfano il materialismo gretto e rozzo, l’avere più che l’essere, il carrierismo e il personalismo. Hanno il sopravvento l’arroganza, che è compagna della presunzione, figlie ambedue dell’ignoranza, e la volgarità che rasenta il plebeismo, la violenza verbale e materiale.
    Si è infranta la diga ideale che riusciva a farvi fronte, e la stessa famiglia mondiale della sinistra è contagiata dal medesimo morbo che dovrebbe combattere.

  • Ho Chi Minh probabilmente era l uomo giusto in quel momento, come lo è stato Gandhi per l India
    Ma la storia insegna che spesso ciò che è nuovo e giusto non è accettato dalla maggioranza degli uomini e non può svilupparsi che nel corso della lotta ( civile) per strade tortuose.
    Penso che il comunismo debba rinascere come movimento che prenda in considerazione le esigenze primarie della società civile e opponendosi a poteri consolidati che conoscono solo la legge del mercato...altrimenti è un falso comunismo
    Il mercato deve essere "regolato" per assicurare un principio di etica sociale.
    Il comunismo non si presta a poteri consolidati, proprio perchè deve sapersi rinnovare ogni qualvolta cambiano le esigenze dello stato sociale: è per questo che è difficile essere "veri comunisti", perchè tutti tendono a consolidare la propria autorità perdendo di vista l obiettivo dal quale si è partiti
    Il comunismo "vero" è più una filosofia di etica sociale e non può abbracciare solo il "materialismo" economico, non può sottomettersi alle leggi del mercato, ma deve avere come obiettivo primario la tutela del benessere di ogni cittadino

  • polifemo01 scrive:

    Ho Chi Minh (Nguy?n Sinh Cung, 19 maggio 1890 – Hanoi, 2 settembre 1969) è stato un rivoluzionario, primo ministro (1946-1954) e presidente (1954-1969) vietnamita.
    Ho visitato il suo mausoleo (ad Hanoi) e mi sono commosso, perchè questo eroe rivoluzionario viveva come predicava, lottava x il suo paese senza aspettarsi ricompense economiche, ma solo morali ; era insomma un comunista vero. Sono passati quasi 40 anni dalla sua morte e chi si proclama comunista o di sinistra ( Veltroni, D' Alema, Bertinotti, e gli altri), dovrebbero inginocchiarsi davanti ad un uomo di tal fatta.

  • Lo so, ero provocatoria...
    Oramai nessun politico in scena oggi ha un identità politica...
    Cambiano le alleanze, cambiano i nomi ai partiti....ma le persone sono sempre quelle (senza più un ideologia forte e chiara che li sorregga)
    Oggi i comunisti con un etica politica non esistono più.....

  • polifemo01 scrive:

    x cioccalatina,
    guarda che essere iscritto ad un partito con un nome non significa portarne avanti gli ideali rappresentati da quel nobile nome.
    Mi spiego meglio: Veltroni comunista? D' Alema comunista? credo proprio di no.

  • Scusate voglio fare una puntualizzazione:
    I referendum proposti da Di Pietro sono costituzionali, mentre la riforma Gelmini essendo legata alla finanziaria non può essere abrogata con un referendum: la Costituzione vieta che possano essere sottoposte a referendum leggi tributarie e di bilancio.
    Mi sembra strano comunque che Veltroni non lo sappia...
    Forse chiederà l abrogazione di 1 o 2 articoli al massimo della riforma...
    Non so...

  • Beh, Veltroni ha cominciato a fare politica come segretario della cellula della Fgci, l'organizzazione giovanile del partito comunista, ai tempi della scuola e nel 1976, a 21 anni, è stato eletto consigliere comunale di Roma nelle liste del PCI, mantenendo questa carica fino al 1981. Nel 1987 è stato eletto per la prima volta deputato nazionale. Un anno dopo è entrato nel comitato centrale del PCI, ed in questa veste si è dichiarato favorevole alla svolta della Bolognina di Achille Occhetto e alla nascita del Partito Democratico della Sinistra.....
    E comunque dicono che il referendum per l abrogazione della legge Gelmini non è costituzionale in quanto parte della legge finanziaria di Tremonti
    Quindi per me sta giocando....

  • polifemo01 scrive:

    dire che Veltroni è comunista sarebbe come affermare che merlot è diplomato.
    Come è possibile che un essere scriva : "gl' intellettuali".?
    Merlot fotografa l' Italia di oggi: ignorante e presuntuosa.
    Grazie di esistere, Merlot, almeno abbiamo un punto di riferimento (negativo ovviamente).

  • MERLOT, la demagogia è un vizio antico della destra o delle dittature, cui non si è sottratta nemmeno la sinistra purtroppo.
    Per questo la sinistra non è più credibile. E' collusa e non può denunciare perchè ha la coscienza sporca....
    Io vorrei sapere veramente quale sia il partito a cui preme le esigenze primarie della società civile....ovunque mi guardo in giro vedo corruzione e clientelismo politico
    Bisognerebbe partire daccapo
    Ma con il Jurassik Park che in Italia è attaccata alla poltrona è possibile???
    Io sono per la sovranità popolare e quello di manifestare è l unica possibilità di dimostrare il dissenso che il popolo ha

  • merlot01 scrive:

    i comunisti sono sempre stati demagoghi, ricordate quando facevano credere al popolo comunista , e non a quello socialista, che nell'unione sovietica c'èra il paradiso terrestre.

  • Veltroni è il solito demagogo: ha proposto il referendum sapendo che non avrà alcun sviluppo positivo, tanto per calmare le acque....

  • profe01 scrive:

    La più grossa bufala è dire che Veltroni è comunista. A malapena lo si può definire di sinistra. Smettiamola con i luoghi comuni. E questo Merlot mi sembra troppo analfabeta per essere vero. Che sia tutta una finzione?

  • merlot01 scrive:

    come era prevedibile anche i radicali anno bollato veltroni di non sapere
    neanche quello che dice in merito al referendum, ma questo si sapeva, ma il mio invito e a gl' intellettuali seri che in questo momento la bufala gli è rimasta per la gola e ancora non si sentono vagiti perche mettersi contro un comunista è ancora difficile, e veltroni è un comunista .

  • polifemo01 scrive:

    caro merlot,
    prima di bollare " analfabeta" qualcuno ( che magari se lo merita), pensi a non esserlo lei, che scrive sbagliando apostrofi e verbi.( e questi non sono errori di distrazione).
    Lei non solo è analfabeta, ma anche presuntuoso ed arrogante.

  • merlot01 scrive:

    mentre è in atto una grande manifestazione degli studenti e operatori
    della scuola , il rappresentante del più forte partito di opposizione sposa la proposta dell' analfabeta di pietro , il referendum , cosa che ha fatto rizzare i capelli a tutti gli uomini del p.d. mi viene da dire sarebbe il caso che veltroni dopo aver sfilato con gli studenti che non centrava nulla, ha meno che non voglia riprendere gli studi, perche' una straccio di proposte non sè visto, mi meraviglio degli uomini della margherita stanno dietro a farsi rappresentare da una tale nullità.

  • profe01 scrive:

    La manifestazione di ieri mi ha riempito il cuore di gioia. Sì, perchè, come dice Lei, caro Pier Vittorio, è il segnale, dopo tanto tempo, di quella sana voglia di riappropriarsi del proprio futuro, delle proprie speranze, dei propri diritti. Soprattutto da parte di questa generazione di giovani, troppo spesso annoiati e apatici, incapaci di andare oltre l'"hic et nunc", almeno agli occhi di noi adulti. Questi ragazzi finalmente trovano giusto lottare per qualche cosa di diverso dal benessere materiale; si informano; hanno in tasca il testo delle leggi 112 e 133 e sanno bene (alla faccia di chi li vuole ignoranti e truffati dalla sinistra) quali conseguenze essi avranno sul loro futuro. E anche sul futuro dei loro fratelli minori... e perchè no? dei loro figli! Inutile dir loro che il decreto Gelmini riguarda il primo ciclo dell'istruzione, quindi non li deve interessare: questi ragazzi finalmente sanno guardare oltre il loro ristretto orizzonte individuale.
    Un plauso, finalmente, anche alle maestre. Troppo spesso, almeno nel mio Istituto Comprensivo, le abbiamo viste passive o quantomeno acquiescenti nei confronti delle varie riforme promosse negli ultimi 15 anni, che pure non le convincevano fino in fondo. Ora basta. Ora vogliono gridare a tutto il Paese che il cambiamento ha senso se qualcosa non funziona; che cambiare non è sempre sinonimo di migliorare; che l'esperienza in classe accumulata in anni e anni non può essere svilita e messa da parte da ministri e sottosegretari che sono entrati in aula l'ultima volta per l'orale della propria maturità.
    Non è vero che noi insegnanti rifiutiamo il cambiamento per timore di perdere i nostri privilegi (quali?); siamo consapevoli delle criticità del sistema, ma altrettanto consci che la medicina proposta tenta di estirpare il cancro indebolendo tutto l'organismo.
    Gira in questi giorni un profetico scritto di Piero Calamandrei sullo svuotamento della scuola pubblica come strumento per instaurare una larvata forma di regime; è un testo inquietante, ma che, dopo la manifestazione di ieri, forse fa un po' meno paura.
    Caro Pier Vittorio, La ringrazio per gli auguri rivolti alla mia piccola, nata in tempi duri solo 15 giorni fa, che con grande orgoglio porta l'appellativo di "cittadina".

  • Lascia un commento