Istantanea Pier Vittorio Buffa

Là da dove partono i migranti

immigrati.jpg

Lampedusa vicina al collasso per il continuo arrivo di migranti dalle coste africane. Ancora cadaveri in mezzo al mare. Nessun segnale che il flusso di immigrazione clandestina verso il nostro paese si sia in qualche modo rallentato, anzi.

E' la prova, se mai ce ne fosse stato bisogno, che un dramma epocale come questo non lo si affronta facendo la voce grossa e mostrando i muscoli. Perché non c'è forza fisica capace di contrastare la disperazione collettiva.

L'unica strada vera, ma dura e difficile, è quella indicata, da anni, dai più sensibili e avveduti. Andare là da dove partono i migranti. E là cercare di dare uno sbocco al loro struggente bisogno di vita.

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38 commenti 8

  • polifemo01 scrive:

    leggo della brutalità poliziesca a Termoli.
    I vigili si sono permessi di sequestrare della merce ad un ambulante e questi si è attaccato alla sua mercanzia e quindi è stato trascinato via.
    Questa è violenza, ma del venditore.
    La prossima volta faranno come a Livorno, dove i vigili annunciano il loro arrivo, i venditori nascondono la merce, i vigili poi se ne vanno e i venditori la espongono nuovamente.
    Questa è violenza, ma nei miei confronti, che pago le tasse e pago quindi anche i salari dei vigili urbani.

  • polifemo01 scrive:

    dimenticavo che gli immigrati ci hanno insegnato almeno una cosa:
    NON PAGARE IL BIGLIETTO SUI MEZZI PUBBLICI CITTADINI
    io vedo pensionati e signore anziane obliterare il loro biglietto ed invece i senegalesi, con i loro borsoni invadenti di merce contraffatta viaggiare impunemente ed arrogantemente sui mezzi pubblici, oppure le nigeriane oppure gli zingari.
    E' questo quello che abbiamo imparato dagli immigrati.
    Complimenti Pier Vittorio, Lei li compatisca e li scusi, ma rivolga anche qualche parola ai nostri poveri vecchi che dignitosamente fanno giornalmente, onestamente e dignitosamente il loro "duro" dovere.

  • polifemo01 scrive:

    continuo nel mio monologo,
    non me ne vogliate, Vi prego.
    Nel 1989 ho partecipato ad un concorso interno della ditta nella quale lavoravo e la prova scritta trattava appunto sull' immigrazione.
    Io "giovane ingenuo" (Guccini) elogiai e sostenni l' immigrazione in quanto era una possibilità x lo scambio culturale, sociale e religioso fra noi e le varie etnie e quindi un accrescimento bilaterale che sicuramente ci avrebbe fatto crescere, migliorare e comprendere gli altri.
    Inutile dire che passai il concorso a pieni voti, soprattutto grazie a questo tema.
    Oggi non scriverei + cose simili e, invecchiato, deluso e scoraggiato, direi che delle cose che avevo sperato ed auspicato, ben poche (nessuna) si è avverata.
    Chi di noi ha avuto scambio culturale, religioso e sociale con gli immigrati?
    Noi per primi, pavidi per il numero esponenenziale di arrivo, loro per timida arroganza pauperistica per secondi, abbiamo creato una barriera che non è servita a nessuno, anzi agli sfruttatori italiani x farli lavorare al nero, a loro per spadroneggiare e fare quel che non possono fare nel loro paese.
    I senegalesi vendono merci contraffatte,
    i marocchini spacciano,
    gli albanesi fanno lavori edili,
    i rom chiedono l' elemosina e lavano i vetri
    i cinesi hanno invaso e comprato i negozi ( NY insegna con la progressiva scomparsa di Little Italy)
    le nigeriane fanno marchette
    le ragazze dell' est sposano gli anziani o fanno marchette etc
    i viados brasiliani fanno marchette
    etc..
    Beh, io non ho imparato niente di niente da questa immigrazione e Lei, caro Pier Vittorio?
    p.s. solo che le tariffe delle marchette sono diminuite, un dato ISTAT che però i TG nazionali non reclamizzano.

  • polifemo01 scrive:

    quindi, caro Pier Vittorio,
    gli extracomunitari che non sanno se mangeranno (loro e la propria famiglia) la sera, che non hanno assistenza sanitaria, sociale, scolastica, umanitaria e civile, che vivono in paesi dove la polizia è veramente dura, dove la delinquenza uccide x mangiare,
    che altro devono fare se non venire sui barconi? non hanno niente da perdere !!!
    Io lo farei e Le assicuro che le possibilità di un mondo migliore sarebbero sicuramente superiori a quella del mondo che lascio e non aspetterei quegli aiuti esterni che Lei auspica, in quanto futuri, probabili e non necessariamente nel mio villaggio.

  • polifemo01 scrive:

    "noi avere ospedale gratis,scuole gratis, non pagare luce, acqua, perchè noi extracomunitari, anche casa qualche volta, noi avere anche auto e non assicurazione, questo popolo veramente stupido, venire con barconi, non rimanere lì, ma venire perchè qui veramente fare quello che non potete fare a casa"

  • polifemo01 scrive:

    polizia avverte, italiani stupidi, venire qui stare bene e fare comodo nostro"

  • polifemo01 scrive:

    caro janko01,
    sai che queste persone sono poverine, sfortunate, di colore, emarginate e quindi non punibili. Ci limitiamo solo a farci prendere in giro, come paese e come forze dell' ordine e mi immagino le grasse risate che si faranno nei loro paesi quando, via internet o telefono lo raccontano.
    "Venire in Italia, polizia

  • janko01 scrive:

    Basterebbe che le vigilesse fossero in borghese e dopo essersi dichiarate, chiedessero ai senegalesi i documenti d'identita`o le impronte digitali e sequestrassero tutta la mercanzia.
    In siffatte condizioni questa gente non potrebbe andare avanti per molto tempo.

  • polifemo01 scrive:

    vengo ora dal mercato centrale di Livorno.
    Le zone limitrofe sono popolate da extracomunitari che vendono merce contraffatta alla luce del sole ( borse, cintole, occhiali, etc).
    Poi arrivano (piano piano, per dare il tempo ai senegalesi di nascondere la merce) delle vigilesse che fanno finta di perlustrare la zona. I senegalesi, con la loro merce impacchettata, aspettano che queste vadano via, per poi mettere nuovamente in mostra la loro mercanzia.
    Io domando :
    siamo proprio una città ridicola, sciocca e grottesca.
    Pensiamo di andare avanti così ?
    Complimenti alla nostra amministrazione, che è decisa, risoluta, ferma e soprattutto imparziale.

  • polifemo01 scrive:

    d' accordo con janko01,
    certo uccidere , soprattutto se decretato dallo Stato, è ignobile.
    Ma allora lo Stato mi prometta che i colpevoli di efferati delitti scontino l' ergastolo (secondo me anche peggio della pena di morte), ma LO SCONTINO FINO ALLA LORO ULTIMA ORA.
    Anzi proporrei di fare lavorare i detenuti x pagarsi il soggiorno (vedi "Nick mano fredda" Paul Newman), e non permetterei che possano vivere meglio di tanti pensionati.
    Circa gli italiani rilasciati in Somalia, andati con organizzazioni non governative, cosa mi risponde Pier Vittorio che propone di aiutare questi migranti in loco?
    p.s. riguardo al paradiso islamico, Maometto ne parla nella Sunna (tradotto significa codice di comportamento), cioè gli atti ed i detti del profeta (hadith, cioè racconti) durante la sua vita, trascritti da chi sapeva scrivere, su cocci o tavolette di argilla, visto che Maometto era analfabeta e quindi passati alla tradizione come seconda fonte della legge islamica (dopo il Corano). da qui la divisione fra sunniti e sciti.
    Il Corano non ne parla. Questi paradisi invogliavano i seguaci alla guerra e a morire in guerra.

  • janko01 scrive:

    Ho dimenticato di aggiungere un commento sul rilascio del triestino e della pistoiese che in Somalia andarono per insegnare qualche lezione d'agricoltura ai locali. Probabilmente avremmo dovuto pagare per il loro rilascio mentre noi no chiediamo alcun pagamento per il rilascio delle centinaia di profughi somali che arrivano in Italia per insegnarci quello che non si dovrebbe fare.
    Conclusione paghiamo due volte perche` i clandestini ci costano comunque. Non sarebbe meglio lasciare tutti i paesi del terzo mondo nel loro brodo ed insegnare loro eventualmente i fondamentali dell'agricoltura, dell'industria e di altre discipline mediante le video cassette da inviare gratis o tramite i programmi televisivi?

  • janko01 scrive:

    Rispetto il punto di vista di Polifemo, ma in tutta onesta` non lo condivido.
    E non parlo di Adamo ed Eva, Abele e Caino, quelle sono favole della Bibbia neanche tanto originali poi, perche` provengono dalla cultura dei sumeri. Esse valgono per gli innamorati della fanta-religione, per quelli che costretti ad una vita di stenti sperano e credono nell'al di la`prospero e mugnifico. Prendiamo in giro i kamikaze mussulmani che credono di meritarsi un numero infinito di vergini in paradiso, dopo essersi immolati per la loro causa palestinese e poi non ci accorgiamo che educati nella fede cristiana , noi siamo poco da meno. Chissa` che fine faranno tutte quelle vergini dopo aver perso la verginita` con gli ignobili bombaroli? Resteranno ancora in paradiso? E le bombarole avranno anch'esse in premio i maschi vergini ? Devo consultare meglio il Corano a meno che qualcheduno di voi, piu` esperto, non m'illumini in proposito.
    Non sono d'accordo invece con Polifemo sulla pena di morte. Chiaro che a caldo, se uno colpisse le mie figlie, reagirei nello stesso identico modo violento, ma solo a caldo. Ragionando non mi sentirei di farlo. E cio` non inficia il mio giudizio negativo sulla politica dei magistrati italiani che non conoscono piu` neppure l'ergastolo. Quando vedo alla televisione gente come Franceschini, Moretti ed altri, rei confessi dei delitti delle brigate rosse, non solo liberi ma invitati a parlare degli stessi come fossero stati eventi del tutto normali, mi sento pervaso da dura indignazione. Il primo impulso e` quello di gridare al rogo, al rogo, ma alla fine credo che l'ergastolo sia la giusta pena, non certo i 20/30 anni colle condizionali, indulti, grazie e buone condotte. Questo no; se pena dev'essere sia pena e si tenga sempre presente il dolore incancellabile di quelle famiglie che hanno subito la perdita, non certo quello dei famigliari degli assassini. Insomma nessuna pieta` per la famiglia di Caino, ma solo per quella di Abele, se mai fosse esistita.

  • polifemo01 scrive:

    la logica della discendenza ci pone il problema incesto, (Caino con Eva o con le eventuali sorelle ) tanto biasimato e condannato dalla chiesa e dalle nostre leggi (giustamente).
    Comunque leggo del ragazzo messicano condannato e giustiziato negli USA reo confesso di avere stuprato ed ucciso una sedicenne (leggete l' articolo se avevte stomaco)
    Bene, io ho una figlia di circa questa età e vi assicuro che avrei volentieri spinto il pistone della iniezione letale, paventando il fatto che questo essere ignobile potesse evadere, uscire dal carcere per qualche cavillo processuale o per qualche indulto o amnistia.
    Ritengo che coloro che sostengono tesi diverse o non hanno figli o sono talmente superiori a me che io (comune peccatore) non posso capirli.
    grazie

  • polifemo01 scrive:

    se Caino fu nostro progenitore, chi fu la progenitrice?

  • janko01 scrive:

    Ma dopo la morte di Abele, non siamo tutti figli di Caino?

  • polifemo01 scrive:

    basta col buonismo e basta con "nessuno tocchi Caino".
    Se qualche Caino toccasse persone a me care ed io vedessi Caino non scontare l' ergastolo, ma uscire di prigione ( vedi assassini stupratori confessi, vedi Savi dell' Emilia, vedi l'assassinio del Circeo etc..) beh, allora divento io Caino. Ed un plauso a quei governi che applicano correttamente la pena di morte x confessati omicidi efferati.

  • polifemo01 scrive:

    rispondendo a janko01,
    la mia provocazione vuol sottolineare l' ipocrisia papalina.

    rispondendo a Pier Vittorio,
    oggi hanno rilasciato in Somalia due italiani di ong.(sic!!)
    Lascio a Lei un commento.

  • janko01 scrive:

    Rispondo a Polifemo. chiedere al papa di vendere i capolavori del Vaticano per sfamare i negri dell'Africa equivale alla richiesta fatta da Lenin allo zar di vendere quelli dell'Hermitage per dare il ricavato ai lavoratori. Principio comunista lontano dal mio modo di vedere. I capolavori non appartengono ne` allo zar ne` al papa, appartengono all'umanita` ed ` giusto che si trovino in un posto dove tutti possano ammirarli previo il pagamento di un biglietto d'ingresso. E poi sfamare con il ricavato della loro vendita le popolazioni dell'Africa equivale al pesce quotidiano che io non sono d'accordo di elargire. Il papa e qualsiasi altro capo religioso non puo` che predicare la carita, fa il suo mestiere, ma non chiedetegli di essere San Francesco, la sua corte non lo permetterebbe mai perche` non diminuisca la sua credibilita` dinnanzi a un miliardo di proseliti.
    A Vittorio rispondo con una domanda. Andare la` da dove vengono i migranti mi sta bene, ma a fare cosa? A insegnare a paesi dove vige la teocrazia che stato e fede sono due entita` separate? Gia` ricordai in un mio precedente intervento che se un alieno fosse venuto nel 1500 in Spagna, in Francia o in Italia a predicare lo stesso concetto, come sarebbe stato accolto?
    Le rivoluzioni culturali possono avvenire solo dall'interno non dall'esterno.

  • polifemo01 scrive:

    caro janko01, tu scrivi :
    "Te lo immagini tu un capo religioso che non cerchi in tutti i modi di fare la carita` a chi ne ha bisogno? Io no".
    Io rispondo invece "Io si". Chi vive nel lusso, negli ori, fra migliaia di capolavori artistici ancora da esporre e quelli già esposti, che se messi in vendita sicuramente sfamerebbero l' Africa intera x qualche generazione, è sicuramente una persona "malsana", con l' aggravante che poi professa ed invita alla carità ed all' amore fraterno.

    caro Pier Vittorio,
    Lei fa un ragionamento che parrebbe logico, ma che in realtà è errato.
    Gli USA a torto o a ragione (+ a torto) hanno invaso (sottolineo invaso) l' Irak per portare democrazia e la nostra civiltà, credendo che sarebbero stati accolti come liberatori (forse ricordavano lo sbarco in Normandia e la liberazione dal nazifascismo). L' errore concettutale di Bush ( e quindi anche il Suo) è stato non valutare che i popoli sono diversi e mentre dopo lo sbarco americano sulle coste francesi ed italiani i soldati vennero accolti da liberatori ed incentivarono la lotta partigiana, in Irak hanno solamente offeso una popolazione che non voleva liberatori nel proprio territorio, non ne aveva chiesto l' intervento e vede in questi gli invasori occidentali, anzi i nuovi crociati, nemici dell' islam.
    Riepilogando : gli interventi che Lei propone in questi paesi di migranti sono interventi esterni di "crociati", non voluti e non desiderati, che mirano a modellare una società culturalmente diversa (islamica), per tradizioni sociali, religiose, politiche e storiche. Come vede, molti degli emigranti che vivono nel nostro paese rifiutano la nostra civiltà e continuano a vivere come se abitassero ancora nei loro paesi (circoncisioni, infibulazioni, veli, chador, etc, etc).
    Purtroppo, e dico purtroppo, l' unica soluzione è pattugliare le acque internazionali, sfamarli, nutrirli, assisterli in loco e rispedirli immediatamente da dove sono venuti.

  • Andare là da dove partono i migranti non vuol dire fare assistenzialismo o carità.
    Vuol dire non credere che un cordone di poliziotti e militari armati e feroci possa, da solo, risolvere il problema.
    Vuol dire credere che l'Unione europea e gli Stati che si affacciano sul Mediterraneo debbano progettare un intervento forte e differenziato per cercare di arginare il flusso all'origine.
    E non immagino certo che non debba esistere un sistema di regole sull'immigrazione certo e giusto e una polizia efficiente che lo faccia rispettare. Anzi, questo è un requisito essenziale perché il resto possa funzionare. Ma non l'unico, assolutamente.

  • janko01 scrive:

    Polifemo, non arrabbiarti! Si` esprimiamo in termini diversi lo stesso concetto che guarda caso non corrisponde a quello di Vittorio. Tuttavia sia lui che il papato hanno il diritto di pensare e di esprimere il loro pensiero diverso dal nostro. Credimi , il perbenismo e l'aria condizionata non c'entrano. Te lo immagini tu un capo religioso che non cerchi in tutti i modi di fare la carita` a chi ne ha bisogno? Io no. Egli si rivolge tuttavia non agli italiani,anche se usa la nostra lingua, bensi` al mondo intero e vuole sottolineare l'ingiustizia della poverta` nel mondo ed il bisogno di aiutarci l'un l'altro. Io da non religioso penso e parlo allo stesso modo colla differenza che anziche` dare ai poveri di questo mondo la carita`, il famoso pesce quotidiano, li invito a darsi da fare nei loro paesi per raggiungere nel tempo il progresso che noi abbiamo ottenuto. Se i governanti dei loro paesi sono dei corrotti e rubano, li mandino in galera e ne trovino dei nuovi, ma per favore facciano cio` senza l'aiuto di nessuno, solo contando sulle loro forze. Ora in Italia arrivano anche i somali e` di oggi la notizia. Quando per 10 anni abbiamo amministrato noi la Somalia nel dopoguerra non ne arrivava alcuno. Come mai? La risposta sta nell'incapacita`di questi poveri negri a governarsi da soli. Ebbene imparino a loro spese, non alle nostre e se non fossero proprio in grado ritornino ad essere colonie come lo furono per tanti decenni.
    Quando i giornalisti come Vittorio ed il papa si accorgeranno che quello che stiamo dicendo tu ed io in termini diversi e` l' unica soluzione possibile alla trasmigrazione dei popoli bisognosi, avremo raggiunto il nostro scopo. Le loro proposte odierne, se mai ci sono, non ci convincono..

  • polifemo01 scrive:

    caro janko01,
    mi sembra che diciamo le solite cose.
    La differenza è che io non sopporto gli ipocriti assistenzialisti con il sudore degli altri e chiaramente mi riferisco soprattutto al papato.
    Non sopporto i giornalisti che, dai loro studioli con aria condizionata, pontificano soluzioni umanitarie, dopo una buona mangiata in un costoso ristorante, magari a braccetto di altri politici altrettanto buonisti con i nostri soldi e corrotti o corrompibili o concussionisti.
    Non sopporto chi dice "poverini" ai rom che chiedono l' elemosina o rubano o assaltano e si dimenticano della moltitudine silenziosa di quei pensionati che non riescono neppure ad arrivare a metà mese eppure hanno una dignità ed una morale di fronte alla quale non posso che inchinarmi.
    Ecco perchè sono incazzato.

  • janko01 scrive:

    Polifemo devi raffreddare i tuoi bollenti spiriti come musicava Verdi. Bisogna proporre soluzioni fattibili non azioni di guerra; in fin di conti non dobbiamo contrastare un esercito ben agguerrito bensi` solo dei poveri disperati che armeggiano tutt'al piu` lo spago delle loro braghe.
    L'abbiamo gia` detto in precedenza, dobbiamo rendere molto piu` difficile il conseguimento dei visti d'entrata nel nostro paese e pattugliare meglio le nostre coste con l'ausilio di radar e satelliti. I barconi vanno affondati dopo aver prelevato i clandestini che andranno dissetati, sfamati e rimandati al mittente seduta stante. I mezzi odierni di sorveglianza ci permettono d'individuare il loro punto di partenza per cui non sara` difficile riportarli al luogo in cui si sono imbarcati. . Il pattugliamento dev'essere fatto nelle acque internazionali, non nelle nostre per evitare che i centri siciliani di assistenza divengano come oggi sovraffollati. I proprietari delle carrette che imbarcano quei disperati ed i loro conduttori vanno arrestati e processati non in Italia ma all'Aja come lo fu Milosevic. Infatti si tratta di criminali conto l'umanita`ed una corte internazionale li deve processare. Eviteremo cosi`i costi per la nostra magistratura.
    Ad Annina2 voglio ricordare per quanto riguarda l'Africa ,che quando c'erano le colonie, i colonialisti, Gran Bretagna e Francia per citarne due, insegnarono alla popolazione locale i fondamentali del lavoro industriale.
    La Nigeria, nel secolo scorso , dopo l'Egitto, fu il primo produttore tessile del continente grazie ai molti indiani che gli inglesi vi trasferirono ed alle industrie che vi crearono. Dichiarata l'indipendenza del paese e lasciati i nigeriani a se stessi, s'arresto` tutto. Le successive scoperte del petrolio e delle loro capacita` calcistiche, fecero passare ai potenti del paese la voglia di provvedere ai propri connazionali continuando l'opera d'industrializzazione che dava lavoro alla loro gente. Il petrolio invece ed il commercio dei calciatori dava reddito solo a pochi, quelli senza scrupoli e senza coscienza che purtroppo reggono ilpaese.
    Tutto questo per dire che noi agli africani abbiamo insegnato a pescare e non abbiamo alcuna intenzione di sfamarli col nostro pesce.
    Devono provvedere a se stessi da soli, colle loro immense risorse e col sudore dlla fronte.
    E poi la maggioranza di loro sono mussulmani, perche` non emigrano presso i loro correligionari arabi che sono molto piu` ricchi di noi e vivono accanto? Se proprio non intendono imparare a pescare, vadano alemno a mangiare il loro pesce.

  • polifemo01 scrive:

    mi spiego meglio:
    se qualcuno cerca di entrare in casa vostra, scavalcando il muro, arrampicandosi sul balcone o forzando la porta,
    voi cosa fate?
    Probabilmente urlate, chiamate 112 o 113 oppure se avete un' arma sparate per allontanare gli indesiderati.
    Ma loro non erano venuti x rubare, solo che a casa loro stavano peggio.
    allora voi li assistete, li rifocillate, li medicate e, secondo da quale realtà provenivano, li accogliete a casa vostra?.
    Io no e sono sicuro che moltissimi di voi farebbero come me.
    Non vedo perchè lo stato che mi rappresenta debba comportarsi diversamente da me.

  • polifemo01 scrive:

    basta con i barconi di disperati!!!
    basta con l' assistenzialismo !!!
    propongo il cannoneggiamento dissuasivo

  • polifemo01 scrive:

    mi sembra che il ragionamento di janko01, cioè di "responsabilizzare i migranti e farli crescere essendo + rigidi e - accoglienti," sia una delle possibili soluzioni.
    Provate ad andare negli USA solo in vacanza e vedrete quante formalità ci sono da espletare. Facciamolo anche da noi, in modo che i visti turistici dai paesi a rischio siano selezionati ed analizzati con attenzione.
    Inoltre non capisco la ragione per cui i barconi dei clandestini li dobbiamo portare in Italia e non rispedirli in mare aperto, naturalmente dopo avere loro dato assistenza tecnica, alimentare e medica, ma in loco, cioè in mare, al limite su navi + grandi, ma poi rispedirli al mittente o da dove sono venuti. Sarebbe un ottimo deterrente, contro il quale insorgerebbe il papato; allora trasportiamoli via mare fino al Tevere e fino a Città del Vaticano, lasciamoli lì e vediamo se il Santo padre li accoglie alla sua tavola come dice il Vangelo.

  • tobia00 scrive:

    Polifemoo1 ha ragione su un punto: chi predica cose buone deve anche metterle in pratica. Come dice padre Alex Zanotelli nel libro "Alex Zanotelli. Sfida alla globalizzazione", prefazone di Gherardo Colombo, Piemme. Lui è stato in una baraccopoli e invita Beppe Grillo ad una vita sobria. Coerente con quello che dice.

  • janko01 scrive:

    Cari amici, la storia insegnava il Vico, si ripete. Non dimentichiamo i milioni di italiani che lasciarono l'Italia ai primi del Novecento, senza arte ne` parte, per le Americhe e permisero alla maggioranza dei loro discendenti di divenire persone per bene, educate e benestanti. Erano anch'essi nati in famiglie numerose, media 9/10 figli, ma nei nuovi paesi impararono a loro spese che dopo 10/12 ore di lavoro quotidiano, restava poco desiderio per gli accoppiamenti fruttiferi. Poi coll'avvento delle colonie, Libia, Somalia Eritrea, il flusso migratorio verso le Americhe s'arresto` ed inizio` quello appunto verso queste ultime. Nel frattempo gli stati americani s'imposero il dovere di regolare l'ingresso nel loro paesi dei cittadini di altri paesi mediante i visti.
    Per gli italiani nullatenenti e privi di arte e parte divenne pertanto abbastanza difficile partire per gli USA per esempio, e gioco forza si presero altre soluzioni per sbarcare il lunario. Poi due guerre mondiali colla falcidie di vite umane, fecero il resto.
    Per rispondere a Vittorio concluderei dicendo che nessuno di quelli che vivevano al di fuori della nostra realta`venne in Italia ad insegnarci come risolvere i nostri guai, ma fummo noi stessi, italiani, che spinti dalla necessita`li risolvemmo.
    Credo poco all'invio di nostri missionari in quei paesi coll'intento d'insegnar loro quello che molte volte neppure noi sappiamo. Incominciamo invece a rendere piu` difficile l'ottenimento dei visti per antrare nel nostro paese, a perlustrare i nostri mari con maggiore umanita`ed efficienza per rimandare al mittente i clandestini. Divulghiamo presso tutti i paesi del terzo mondo le regole della nostra intransigenza per far loro comprendere le difficolta` cui andrebbero incontro affrontando il rischio dell'entrata furtiva in Italia.
    Costretti nei loro paesi a dover provvedere ai loro bisogni, si daranno da fare per esistere come hanno fatto gli italiani nel secolo scorso.
    Imporre dal di fuori la democrazia in Africa, tanto per citare un continente, nelle attuali consizioni e pura follia. Lo sarebbe stato nel 1500 se qualche alieno avesse voluto insegnare agli europei che si puo` vivere senza religione. L'abbiamo capito da soli a tempo debito dividendo il potere temporale da quello spirituale, impossibile a farsi oggi nei paesi islamici retti dalla Scharia (non so come si scriva).
    Non vedo altra soluzione a parte quella impossibile che ci propone Polifemo che pero` piacerebbe tanto a San Francesco.

  • iaio scrive:

    Una poesia...

    Na strada sbàliada

    I à ciapà ànca lóri
    na strada sbàliada,
    quéla che ména drìt
    en fónt al mar…
    En altra butàda,
    de vincèi che oramài
    no pòl pù butàr.
    De lóri rèsta demò
    sbrèndole martoriàde,
    … ninàde,
    da ’n ónda canàia!
    De lóri rèsta demò
    scàmpoli de sperànza,
    e fémene che spèta
    chizneràndo matelàti.
    Speranze pàsse,
    òci sgiónfi
    de làgrime sùte
    negàde ’nté ’n mar
    de desperazión…

    Una strada sbagliata. – Hanno preso anche loro / una strada sbagliata, / quella che porta diritto / in fondo al mare… / Un altra ondata / di giovani virgulti che oramai / non possono più crescere. // Di loro restano soltanto / brandelli martoriati / … cullati, / da un onda canaglia! / Di loro restano soltanto / scampoli di speranza, / e donne che aspettano / cullando bambini. / Speranze avvizzite, / occhi gonfi / di lacrime asciutte / annegate in un mare / di disperazione…

    El Corado da Caoriana.

  • polifemo01 scrive:

    allora cosa facciamo?
    la natalità pianificata non funziona
    l' aiuto nei paesi di origine è inutile, anzi aumenta la ricchezza dei governanti,
    allora propongo di adottare questi migranti, cioè ospitarli nelle nostre case e nutrirli e allevarli come nostri simili e cittadini del mondo.
    Io personalmente non lo voglio fare, non voglio perdere quello che i miei avi ed io abbiamo costruito per il mio "benessere". E' vero, sono egoista e antiumanitario, ma allora chi vuol contraddirmi (cominciando dalle alte gerarchie ecclesiastiche) e finendo agli umanitari, populisti, demagogici e falsamente umanitari redattori di tanti blog, propongo di fare ciò che io non voglio fare, cioè aprire le porte di casa mia ai + poveri e dividere con loro il mio pane quotidiano.
    Le parole e le belle frasi non sfamano il terzo mondo e di madre Teresa di Calcutta, che parlava poco e faceva tanto, ce ne sono veramente poche.
    Quindi, invece di dire "poverini, aiutiamoli" io vi dico di aiutarli concretamente e senza falsi buonismi.
    p.s. polifemo01 è cittadino italiano, pagatore di tasse, incensurato e rispettoso delle leggi e non sopporta le ipocrisie dei falsi buonisti, soprattutto se mascherati da politici, religiosi e giornalisti

  • annina2_12 scrive:

    Due precisazioni: fin dai secoli dei secoli l'Africa è un continente pressochè vuoto. basta confrontare la densità della popolazione in Italia e lì. Ha una popolazione giovane, perchè è piuttosto difficile invcchiare (nella mia esperienza ho incontrato solo due persone che si potessero davvero dire anziane). e come da noi anni fa, quando la mortalità infantile era un problema serio, anche nell'africa subsahariana (distinguiamo, le situazioni sono troppo diverse per accomunare africa nera, maghreb e latinoamerica)si reagisce aumentando il numero di figli per aumentare le probabilità che esso sopravviva. una piccola smentita: spesso sono i nonni ormai a mantenere e i nipoti, perchè in molti paesi dell'africa subsahariana manca un'intera generazione a causa dell'aids!

    il problema non sono le risorse, ma la distrubuzione di queste ultime. distribuzione che molto spesso non è nemmeno lontanamente egualitaria, ma per la quale non sono gli africani gli unici colpevoli. anche loro, certo, anzi, meglio, i governanti e le elites (spesso occidentali/occidentalizzate). ma anche i tanti che speculano e hanno speculato.
    un dato su tutti? cambiando di continente, la Bolivia: nove milioni di abitanti per un paese che è almeno 4 volte l'italia, oltre 600 ong operanti, risorse naturali in mano a compagnie di tutta europa, brsiliane, argentine, una distribuzione della terra che fa sì che l'80% della terra coltivabile sia in mano a poche migliaia di persone. casualmente, per la gran maggioranza, stranieri o meticci.
    Non credo che diminuendo le nascite diminuisca l'immigrazione (qualcuno ha visto diminuire i cinesi? o scappano comunque, per qualche altro motivo... anche se sono di meno. nè credo

  • polifemo01 scrive:

    io un piccolo suggerimento pratico lo avrei:
    sappiamo tutti che i paesi sottosviluppati hanno una alta natalità. Non ne tutti conoscono il motivo.
    La ragione principale è che mettendo al mondo molti figli, le probabilità che uno di questi riesca a poter mantenere i genitori quando questi saranno vecchi (vista la mancanza di assistenza sociale) aumenta proporzionalmente al numero dei figli, che vengono allevati nel profondo rispetto dei genitori (magari lo fosse anche da noi!!!).
    Se annina2 ha viaggiato, non potrà che confermare ciò.
    Come comprare tanti biglietti della lotteria aumenta la probabilità di vincere.
    In realtà questo assioma pecca nel dispendio di denaro ed in questo caso di sovrappopolazione giovane ed indigente, la quale è perfetta per verificare la teoria darwiniana della selezione della specie.
    La Cina ha cominciato con una pianificazione delle nascite che comincia a dare qualche risultato, ma negli altri paesi, dove le religioni proclamano il desueto motto biblico"crescete e moltiplicatevi" il problema rimane.
    Forse solo il papa o gli iman mussulmani potrebbero fare qualcosa, ma credo che sia + facile che una gomena passi dalla cruna di un ago, piuttosto che questi religiosi invitino ad una riduzione delle nascite.
    Riepilogando è, come sempre, la stupidità religiosa che pervade e condiziona il mondo.

  • bakis01 scrive:

    Indubbiamente la situazione è critica sotto tutti i punti di vista. Il Paese è in declino, le sacche di povertà di cittadini italiani sono ormai diventate sempre più immense. Se a questo si aggiungono anche i migranti dell' Africa la situazione diverrà sempre più insostenibile. Non è che l' Italia dovrà farsi carico di ospitare tutto il continente africano. Ci dev' essere pure un rimedio a questa situazione. Solo che i nostri governanti a tutto stanno pensando fuorchè a studiare sistemi che impediscano ai trafficanti di uomini di arricchirsi alle spalle di questi poveri diavoli. La situazione mi sembra molto complessa.

  • annina2_12 scrive:

    Mi sembra quanto meno semplicistico accostare TUTTI i governi di TUTTI gli stati sottosviluppati e dire che sono TUTTI corrotti. Come dire che tutti i migranti sono buoni o cattivi. Io ho studiato cooperazione e sviluppo, ho vissuto in sud america per sei mesi, ho fatto volontariato qui e in africa per cercare di dare una mano. sono molto interessata al tema dell'immigrazione: e non è vero che non c'è soluzione. certo non esiste una soluzione indolore, se è quello che si cerca. perchè per fare stare meglio loro, bisognerà stare un po' peggio noi, pace alla buon'anima di Adam Smith, la torta non è infinita. può crescere, è vero, ma finchè - argomento trito e ritrito - un quarto della popolazione mondiale si mangia i tre quarti della torta, c'è poco da fare. qui e nelle patrie dei migranti. che oltre ad avere governi corrotti sono le nostre pattumiere, e, non sottovalutiamolo, il posto dove molti giovani e meno giovani europei e americani vanno a vivere convinti di stare "nel paradiso del sottosviluppo". ovvero con il conto in Italia, ragionando in euro. con un biglietto aereo nel cassetto.
    sottolineerei inoltre che il problema dei migranti non si risolve costruendo mura, perchè le mura, anche nell'antichità, crollavano se attaccate dalle masse all'esterno. e se crolla il muro, c'è la violenza. se non c'è muro, c'è l'interazione.

  • polifemo01 scrive:

    caro Pier Vittorio
    cercherò di essere conciso :
    1) la maggior parte delle entrate illegali in Italia avviene con i visti turistici, alla cui scadenza i "turisti" rimangono nel nostro paese. (ad esempio i sudamericani clandestini non arrivano via Africa con i barconi)
    2) i governi corrotti o dittatoriali di questi paesi non permettono che poche azioni internazionali atte a migliorare il sistema di vita dei loro cittadini (acquedotti, bonifiche, rimboschimento, agricoltura. istruzione, etc..), perchè i capitali e gli aiuti destinati vengono "prosciugati" appena arrivano nel paese dai governi, dai dittatori, dalle mafie e dalle bande locali. Questo intendevo con FISICAMENTE. Poi si vede ogni tanto in TV un pozzo costruito in Sudan, costato magari milioni di euro, intascati da quelli di cui sopra. Gli aiuti umanitari alimentari sono venduti dalle mafie locali ai cittadini.(in genere, naturalmente).
    3)non riesco ad individuare la soluzione del problema immigrazione ( non me ne voglia, ma non sono nè un politico arrogante e neppure un umanitario religioso tollerante) ma sicuramente ad oggi non ci muoviamo nella direzione giusta e la sua soluzione, per quanto culturalmente valida, è inapplicabile e partorita all' interno di uno studio con aria condizionata, sorseggiando un caffè prima di sfogliare i quotidiani.
    p.s. come faccio anche io, sia ben chiaro

  • Ovvio? Vago? Probabile caro Polifemo01. Ma è quello che mi è venuto da pensare leggendo le cronache di questi giorni e vedendo immagini come quella che ho pubblicato.
    Ci sono altre strade meno ovvie e vaghe? Ci sono altre soluzioni che si possono immaginare senza andare a sporcarsi le mani "là da dove partono i migranti?". O forse anche lei pensa, come il ministro degli Interni italiano, che sia sufficiente un accordo Italia-Libia per schierare le motovedette e bloccare l'esodo? E che questo di cui stiamo parlando sia solo un problema di polizia?
    PS. Le confesso che non ho capito la sua argomentazione sulla inattuabilità fisica del lungo e complesso percorso al quale ho fatto cenno.

  • polifemo01 scrive:

    caro Pier Vittorio,
    volevo chiosare per evitare di essere anche io qualunquista.
    Io ho vissuto in alcuni di quei paesi da cui viene molta immigrazione clandestina.(India, Tunisia, Marocco, Libia, estremo oriente, Cina, tutto centro e sud America), non conosco Irak ed Iran per ovvie ragioni e conosco un poco l' Africa subsahariana.
    Dire che il problema va affrontato a monte, significa non conoscere assolutamente quei paesi.
    Un solo esempio per tutti:
    in questi paesi che ho nominato, l' Italia viene, dalla gente comune, portata ad esempio come un paese in cui la corruzione, concussione, i favoritismi politici, penali e personali, il clientelismo non esiste.
    Le lascio solamente immaginare la politica di quei paesi e quanto sia FISICAMENTE inattuabile ( al momento ed in un prossimo futuro) quanto Lei, in perfetta buona fede, propone nel suo blog.
    grazie

  • polifemo01 scrive:

    scrivere blogs tanto ovvi, quanto vaghi,
    riesce a tutti, perfino a me.
    Complimenti per come affronta il problema.
    Solamente questo suo ragionamento risale a circa 25 anni addietro, lo diceva anche mio nonno, che di istruzione ne aveva poca.

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