Istantanea Pier Vittorio Buffa

Giù le mani da Berlinguer

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Un titolo leggermente sopra le righe per questa istantanea dedicata al segretario del partito comunista italiano morto nel 1984.

Di Enrico Berlinguer ha parlato il neo sindaco di Roma Gianni Alemanno nel suo primo discorso in consiglio ("Strade per Almirante, Berlinguer, Craxi, Fanfani"). E a me non sono piaciuti né modi, né tempi, né finalità delle sue parole.

Intitolare una strada a qualcuno non costa nulla. Per un sindaco è, in fondo, l'atto più semplice e meno costoso.

Annunciare, all'inizio del proprio mandato, di voler intitolare una strada a personaggi di questo calibro ha il sapore di una voglia di abbracciare tutto e tutti, rapidamente e senza indugi. E si sa, anche per esperienza di vita comune, che gli abbracci poco meditati non sempre sono portatori di affetto e amore.

Pronunciare uno dietro l'altro i nomi di Almirante, Berlinguer, Craxi e Fanfani è per me, che ho passato quasi cinquant'anni della mia vita nel secolo scorso, a dir poco cacofonico. A essere precisi è una errata lettura della storia.

No, signor sindaco. La storia non si cambia con le targhe stradali. La storia la si scrive con le azioni di ogni giorno e lei, la sua storia di sindaco, deve ancora scriverla. Io le auguro, per il bene della mia città e del mio paese, che la scriva come la sta annunciando in questi giorni e che quindi possa, tra quattro anni, far incidere sulle targhe stradali quei nomi. Anche gente come me, a quel punto, la applaudirà.

Però, fino ad allora, signor sindaco, giù le mani da Berlinguer, per favore.

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10 commenti 8

  • giovanni scrive:

    Egregio Giuscar, lei crede ancora che una guerra civile avvenga fra buoni e cattivi? Eroi da una parte e collaborazionisti e assassini dall'altra? Basterebbe leggere un libro delle medie (recente però) per capire che non è così. Io credo che oggi gli sconfitti siano quelli che la pensano come lei. La sua affermazione di psicologia è davvero adatta: il vostro ’sogno’ costruito su basi di argilla è crollato, sentite il bisogno di ‘vendicarvi’. Prima da vincitori per anni — poi, finalmente, da sconfitti…
    Rispetti un po' di più Almirante e se la prenda invece con altri nomi. Vada in Google Map e scriva: Via Stalin, Via Togliatti, Via Tito, Via Ho Chi Minh, Via Trotsky, Via Mao Tze Tung.. Questi non le danno fastidio vero?

  • az19 scrive:

    Intestare una strada ad E. Berlinguer? Il problema si pone a Roma ,dove il neo Sindaco lo ha proposto insieme ad altri nomi di politici del passato.
    Ma, in certi comuni italiani, come per esempio S. Giuliano Terme nella provincia di Pisa, troviamo strade intestate a Lenin. Mi domando cosa c'entri Lenin con questo Comune, però è così e allora val bene la scelta per E. Berlinguer. Se non altro è stato un notissimo politico italiano della prima repubblica, che ha determinato molte scelte importanti per il nostro paesee ha dato vita al processo di autonomia dell'allora PCI dall'Unione Sovietica.

  • alessandrovig scrive:

    Gentile Pier Vittorio,
    concordo umilmente con le sue impressioni.
    Scusatemi se tralascio pareri sui nomi delle strade: purtroppo, nonostante Berlinguer mi fu e mi sta ancora simpatico e lo ammiro e lo rispetto per la sua statura politica, dobbiamo ricordare che fece un errore che è costato carissimo alla sinistra italiana e alla società tutta: aprirsi ad un improbabile compromesso storico ed appoggiare un governo democristiano proprio quando i poteri occulti (Gladio, P2) stavano decidendo il futuro prossimo (fino e ancor più oggi), a suon di stragi, con il colore rosso del sangue di tanti innocenti, senza che tuttora sappiamo chi decidette tutto questo orrore. Il recente parlamento a maggioranza di centro-sinistra non ce lo ha detto, tantomeno credo avremo risposte da questo governo di destra.
    Evidentemente sono coinvolti personaggi che stanno ancora lì, e ci rimangono con tutti i governi...

  • polifemo01 scrive:

    poichè le persone oneste, corrette ed educate in questo paese vengono calpestate dai malfattori, ladri, corrotti, impuniti, impunibili, condonati, camorristi, mafiosi, delatori, assenteisti, ruffiani etc..,
    io invece proporrei di intitolare le strade SOLAMENTE a queste persone.
    p.s. sperando che le città abbiano vie a sufficienza x sopportare questa nuova denominazione.

  • giuscar scrive:

    A me da' molto fastidio che il nome di Enrico Berlinguer sia stato associato a quelli di Craxi e Almirante... A mio parere Alemanno ha semplicemente usato il nome di Enrico per 'addolcire' cosi' il fatto che vuole dedicare una strada agli altri due -- uno deceduto all'estero perche' 'fuggito' ad una condanna e l'altro ben legato alla Repubblica di Salo': Almirante non ha fucilato Partigiani, come noi si credeva, ma e' stato attivamente impegnato nella RSI, dove partigiani, sospetti partigiani, gente comune pescata per 'errore' dalle squadracce fu sottoposta a torture ed omicidi... I sopravissuti alle stragi Naziste degli Appennini Tosco-Emiliani, dove Marzabotto e' solamente una strage fra tante altre,hanno ripetutamente riferito alla particolare virulenza dei fascisti che agivano insieme alle truppe Naziste --- un comportamento (quello che ho definito 'virulento' ) che in Psicologia e' facilmente 'comprensibile'... Sconfitti, hanno visto il loro 'sogno' costruito su basi di argilla, crollare --- hanno sentito poi il bisogno di 'vendicarsi', di mettere in pratica la violenza che avevano sempre usato, prima da vincitori per 20 anni --- poi, finalmente, da sconfitti...
    ...............................................................................................
    Alemanno, che faccia pure quello che vuole; tutto sommato e' un infinitamente piccolo problema sul quale non ho voglia di spendere troppa energia -- ci sono altri problemi piu' urgenti da affrontare... Certamente mi opporro' con molta forza all'uso del nome di Enrico Berlinguer... Che mai sia esso associato ad un Collaborazionista, ne' ad un ladro.....

  • twiga52 scrive:

    Penso che figure come quella di Berlinguer non abbiano bisogno di alcuna starda intitolata, aome, paradossalmente, non avrebbero bisogno di lapidi al cimitero. Quelle che hanno lasciato è in una dimnsione non solo storica ma etica. E le strade... ma per l'amor del cielo! Io, che sono nata nel 1952, ho abitato per anni in " Via degli Ebrei vittime del nazismo". Ci voleva una busta solo per l'indirizzo. Ribattezzata "Via degli Ebrei" per brevità. Qui a Livorno che un ghetto non c'è mai stato. E' diventata "via vittime della guerra" ., con buona pace di tutti

  • polifemo01 scrive:

    caro Janko01,
    Le città americane sono fatte a graticola, o meglio come un piano cartesiano, oppure a battaglia navale. (scegli )
    (tranne la Broadway a N.Y). Quindi la tua proposta non è applicabile.

  • janko01 scrive:

    Intitolare una via di Roma ad Enrico Berlinguer vale quanto quella intitolata a Palmiro Togliatti. Io abolirei tutti i nomi politici dalle strade perche' se significano qualcosa per uno, sono l'esatto contrario per l'altro. Se non sei di sinistra non puoi apprezzare che la citta' ricordi una belva come lo fu Lenin e se sei di destra ti senti autorizzato ad esigere che il tuo comune intitoli una strada a Benito Mussolini.
    La denominazione delle strade secondo me dovrebbe seguirere il criterio americano dei numeri a partire dal centro fino alla periferia coll'eccezione dei grandi viali o dei corsi che si dovrebbero dedicare ad illustri personaggi della scienza, della cultura e della storia apolitica. Per spiegarmi meglio, vedrei bene un corso Einstein, un viale Dante Alighieri, uno stradone Alessandro Magno.
    Non ho poi mai capito perche' non esita un viale Gesu Cristo o un corso Maometto.
    In ultima analisi prima di dedicare a perenne memoria dei posteri una strada a qualcuno, documentiamoci meglio sulla sua vita ed opere onde evitare che il nome di Lenin, Stalin e Hitler lordi non la lapide bensi' il ricordo che si ha di essi.

  • polifemo01 scrive:

    che io sappia,
    nè Almirante, nè Fanfani, nè tantomeno Berlinguer erano all' estero per sottrarsi alla pena comminata da un tribunale della Repubblica. Poi ognuno può avere l' idea che crede, ma, sulla carta, le idee politiche di Almirante (era un parlamentare) meritano tanto rispetto quanto quelle di Berlinguer come quelle di Bossi o di Storace.
    Diverso il caso di Craxi che invece era un "ladro", non il solo, ed era condannato x tangenti.
    Allora proporrei di intitolare tutte le vie di un quartiere a coloro che hanno debiti con la Giustizia e soprattutto non li hanno pagati o li stanno ancora pagando.
    In questo quartiere proporrei via Craxi, via Sama, via Citernesi, via Provenzano, via Reina ...

  • unalettrice scrive:

    Ho pensato la stessa cosa leggendo l'articolo sull'idea di Alemanno di intitolare le strade a vari uomini politici. Ho pensato però che voleva così coprire il suo desiderio di intitolare una strada ad Almirante, e dato che non lo poteva fare senza attirarsi delle critiche immediate, ha subito dichiarato la sua volontà di farlo anche per altri nomi illustri, tanto come dice lei no costa niente. Certo che ci sono tante cose più importanti da fare per Roma, ma sicuramente piano, piano il sindaco dovrà cominciare a pagare qualche conto con il suo schieramento politico, per ora molto in sordina e poi in modo più sempre più netto. Si comincia dalle strade!

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