Ombre e poltrone
Sinceramente volevo prendermi una pausa. Avevo deciso, dentro di me, che per qualche settimana non avrei dedicato un'istantanea alla politica italiana. Ma quello che sta succedendo nel partito democratico nelle stesse ore in cui Silvio Berlusconi ha stabilito il record di velocità nella formazione di un governo, mi ha obbligato a un ripensamento. E a dedicare questa istantanea a Walter Veltroni e Massimo D'Alema.
No. Non si può litigare pubblicamente per la costituzione di un governo-ombra.
No. Non si può dare spettacolo di eterne discussioni e divisioni. Soprattutto non lo si può fare quando la coalizione vittoriosa dà, almeno apparentemente, prova di forza, determinazione e coesione.
No. Non si può dimostrare, in modo così esplicito, che non si è non dico capita la lezione, ma che nemmeno ci si sta sforzando di porre le basi di un nuovo agire politico.
Forse, invece di contendersi poltrone-ombra, ci si poteva ritirare tutti insieme da qualche parte a riflettere.
E a cercare di capire.