Istantanea Pier Vittorio Buffa

La faccia dell'assassino

rumeno.jpg

La faccia del romeno che ha ucciso, o che è accusato di aver ucciso, Giovanna Reggiani, è qui davanti a noi. Osservo a lungo l'istantanea scattata dalla polizia, cerco di leggere qualcosa negli occhi, nel volto, nella barba ispida, nella medaglia attaccata al collo. Ma non riesco a concentrarmi, il pensiero corre via, alla stanza di ospedale dove è morta una donna che stava solo tornando a casa e che sulla sua strada ha trovato Nicolae Romulus Mailat, così si chiama questo uomo della Romania arrestato subito dopo l'aggressione.

Vorrei dire solo due cose.

Non mi piace un governo che emette un decreto dopo un omicidio. Se si sa, come ha detto Walter Veltroni, che il 75 per cento degli arresti avvenuti a Roma lo scorso anno ha riguardato romeni, non bisognava aspettare l'"omicidio efferato", bisognava agire con ponderazione, ma con fermezza e rapidità. Quello che, giustamente, si sta facendo adesso, andava fatto prima, molto prima.

Non mi piace leggere commenti, sulle pagine web dei quotidiani, di gente normale e onesta nata in Romania o altrove e venuta in Italia per lavorare, che racconta della sua paura, del sentirsi sotto accusa, del sentirsi accomunata ai delinquenti. Per quanto in questi momenti possa essere difficile, per quanto la "pelle" possa far dire "basta, fuori gli stranieri dal nostro paese", bisogna tenere davanti ai propri occhi la faccia di questo Nicolae Romulus Mailat. Se lui è l'assassino, come sembra al di fuori di ogni ragionevole dubbio, la sua faccia non è quella di tutti i romeni e "non italiani" che vivono nel nostro paese. Dovremmo non dimenticarcelo mai. Proprio mai.

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9 commenti 8

  • cornel scrive:

    questo qua non e rumeno ma e zingaro, fa parte di un popolo che e venuto tanti anni fa dall'india del nord nel nostro paese e adesso tutti hanno la citadinanza rumena... ma non c'è nnt di simile tra un rumeno e un zingaro... basta guardare il colore... cioè evitiamo le confusioni

  • franco scrive:

    l'assassino in questione NON è rumeno, ma zingaro con passaporto rumeno, i zingari sono un gruppo etnico di origine indiana che nulla ha a che spartire con il popolo rumeno. anche fisicamente gli zingari-rom sono molto diversi dai rumeni. per cui evitiamo inutili confusioni.

  • cesar scrive:

    L'uomo non è diviso dalle nazioni, ma nel suo "io" è universale. In lui esistono i semi del bene e del male, in eterno conflitto fra loro. Il grado culturale e le tradizioni in cui vive od è vissuto, possono poi esaltare o mitigare queste due sue forze interiori. ed ognuno le potrà anche modificare a livello personale, secondo la sua natura, pù incline al bene od al male. Come ogni cosa umana, la legge può anche sbagliare, od essere erroneamente applicata. Ma noi vogliamo rifarci alla sua espressione più nobile, quella che sempre dovrebbe essere attuata, in riferimento ad una morale che dovrebbe essere unica e non bifronte! Dico "dovrebbe" perchè l'essere umano è spesso vittima di condizionamenti diversivi che, per sua stessa natura si dà. In sostanza, è difficile, ma non impossibile venircene fuori!

  • alessandrovig scrive:

    Caro zetafab,
    non so quanti anni tu abbia, ma quando io ero giovane c´era una pubblicitá della Fabbri (ciliege in latta) dove un pirata saggio diceva all´altro un po´ stressato: “calma, calma, ma cosa vuoi torturare?...”

    Tu domandi: “come si fa a scrivere certe stupidaggini. Chi ha detto che erano dieci incapucciati?”
    Bene, vedi se La Repubblica e il Corriere ti bastano:
    La Repubblica: Spedizione punitiva contro romeni, quattro feriti alla periferia di Roma
    http://www.repubblica.it/2007/11/sezioni/cronaca/tor-di-quinto-uno/spedizione-punitiva/spedizione-punitiva.html
    Nel testo dell´articolo: “...una vera e propria "spedizione punitiva", compiuta in serata da circa dieci persone che, con il volto coperto da caschi o passamontagna, hanno aggredito a bastonate quattro romeni nel parcheggio del centro commerciale Lidl di via Casilina.”
    Il Corriere: Spedizione punitiva contro quattro rumeni
    Roma, l'aggressione in un centro commerciale di Tor Bella Monaca. I dieci picchiatori avevano i volti coperti
    http://www.corriere.it/cronache/07_novembre_02/spedizione_punitiva_contro_rumeni.shtml

    Caro zetafab, CHI dice stupidaggini?

    E poi dici: “Come si può dire che se riconosciuti devono essere espulsi.”
    É chiaro che io intendevo che se riconosciuti non saranno e NON DEBBONO essere espulsi.
    Solo rispondevo a cesar che diceva che "la legge deve essere uguale per tutti", ma a volte non lo é. Come in questo caso. I romeni sono espulsi, gli italiani no.
    E ripeto: i capitali vanno e vengono dove vogliono e gli UOMINI, gli esseri umani, NO.

    Quello che fa paura é che tu chiami i romeni (tutti e qualsiasi romeni) di “gente”. Cioé: esseri umani TRA VIRGOLETTE.

    Allora vediamo, che ne dici di questo tipo di italiani, secondo l’associazione Papa Giovanni XXIII che opera in Romania da una decina d’anni?

    «I funzionari della polizia romena con i quali collaboriamo nel rimpatrio delle giovani romene da noi liberate (nel 2006 ne abbiamo riportate in patria 60) ci dicono:
    ”i lupi feroci siete voi italiani. Voi oggi in Italia sbranate più di 30.000 ragazze romene, metà sono bambine. Siete voi che foraggiate, mantenete i criminali romeni che le sfruttano e le tengono schiave con almeno duecento milioni di euro all’anno di guadagno. Sono i vostri maschi italiani che pagano i delinquenti romeni. Noi dobbiamo chiedere perdono alla signora barbaramente massacrata. Ma voi dovreste stare in ginocchio tutto l’anno perché massacrate le nostre bambine. Siete voi italiani delinquenti che chiamate i nostri delinquenti romeni, e i vostri delinquenti sono molto, ma molto di più dei nostri”»
    (Fonte: http://caramella-fondente.blog.kataweb.it/)

    VIVA L´ITALIA SI, quella degli italiani UMANI. Le bestie (la bestia) stanno in ognuno di noi, di qualsiasi nazionalitá. Essere umani significa saper domare la bestia che é in noi.
    Un consiglio: NON ti lasciare andare alla bestialitá, i tuoi figli vivranno in un mondo peggiore.
    La guerra tra poveri lavoratori (e disoccupati) la vuole il capitale. Il tuo nemico non é tuo fratello, ma i pochi padroni del mondo. Quelli disposti a fare guerra a tutto il pianeta per soddisfare il loro potere e i loro lucri.

  • zetafab scrive:

    come si fa a scrivere certe stupidaggini. Chi ha detto che erano dieci incapucciati? Come si può dire che se riconosciuti devono essere espulsi. Magari Italiani stanchi di lavorare dalla mattina alla sera e prendere uno stipendio da fame e vedere "gente" che non fa altro che spacciare e rubare (quando va bene). Sempre ubriachi qua e la prendendo in giro e denigrando l'Italiano che lavora. Impuniti anche perche non schedati, non riconoscibili e non rintracciabili. Noi Lavoratori Italiani se sbagliamo ci rintracciano e paghiamo (come è giusto che sia).
    Ma forse chi scrive certe cose vive in cupule di benessere come chi le leggi le fà. Girate un pò più per le strade, mischiatevi nella vita vera e poi scrivete. VIVA L'ITALIA

  • alessandrovig scrive:

    caro cesar,
    concordo con te.
    Ma, tristezza... tu dici: "La legge deve essere uguale per tutti!"
    Le leggi sono gli uomini che le fanno, cioé esseri che si suppone dotati di umanitá.
    I dieci incappucciati che a Roma hanno fatto la spedizione punitiva su 3 rumeni (che ora sono all´ospedale) se saranno identificati, sará che debbono essere immediatamente espulsi dall´Italia?
    Umanitá si misura con qualcosa di piú delle leggi (scritte).
    Nel mondo globalizzato dove i capitali ed i lucri viaggiano dappertutto e alla velocitá della luce, perché ci ostiniamo a mantenere le frontiere solo per gli umani?

  • cesar scrive:

    Lo sguardo perso, vuoto, perduto: un uomo finito! Il fatto che sia stata una rumena a denunciarlo, significa che gli stessi suoi connazionali desiderano emarginare simili individui. Non si deve fare naturalmente di ogni erba un fascio, ma si incomincino ad applicare le leggi, come pare finalmente si sia dato inizio! La legge deve essere uguale per tutti! Gli stessi rumeni onesti ne trarranno benefici!

  • fabiopiselli scrive:

    Le reazioni emotive che sviluppano leggi e decreti rappresentano la deboloezza del nostro paese, la quale rende forti i numerosi deboli che al suo interno penetrano come fantasmi e come tali si materializzano portando la morte nelle nostre case.

    Non è importante cercare il colpevole di turno ma la colpa che ne permette le gesta, considerato che la soluzione sarà sempre il male minore rispetto ad un fenomeno purtroppo endemico nelle democrazie al contrario dei regimi.

    Sostanzialmente abbiamo già le leggi e gli strumenti di Polizia sia per prevenire che per reprimere i numerosi episodi di bassa delinquenza come questo attuale nel quale l'ennesima vittima viene depersonalizzata come donna che ha patito una violenza che l'ha uccisa e trasformata in una icona a bandiera di questa o quella tesi politica sulla sicurezza.

    E' necessaria una psicologia della sicurezza rispetto ad una psicopatologia dell'insicurezza che si sta sviluppando nel nostro paese la quale come tutte le malattie crea solo complicanze e richiede cure costose.

    La cosa certa è la sudditanza che il popolo italiano ha nei confronti di chi dovrebbe proteggerci e di chi pone in essere i crimini, nascente dalla paura che ormai è parte di noi.

    Crescere significa affrontare il problema con la coscienza della realtà del fenomeno e non con la velina di un decreto emergenziale, classico e reiterato, che invece offusca la potenzialità di ragionare e di progredire verso un cammino di confronto e di equilibrio anche conquei soggetti che fanno del nostro paese la propria patria, senza bandiera.

    Si rischia la guerra fra poveri, che riprenderà appena si spengerà la luce in quel vialetto che fino alla morte di Giovanna Reggiani era lasciato in ombra.

    In attesa della prossima vittima da iconizzare e del prossimo carnefice facilmente prevenibile....

  • alessandrovig scrive:

    aggiungo solo due dati:

    1) fonti giudiziarie confermano che in Italia (e nel mondo occidentale, in genere), in media, il 60 per cento delle violenze (e stupri) sulle donne é compiuto in famiglia o da conoscenti della vittima.

    2) la denuncia che ha reso possibile l´arresto di Nicolae Romulus Mailat é stata fatta da una RUMENA.

    ... e una domanda:

    Veltroni parla come Sindaco della Capitale d´Italia o come segretario di un partito?

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