Istantanea Pier Vittorio Buffa

La carezza di Anna Maria

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Ecco un'istantanea sulla quale fermarsi davvero a riflettere. A sinistra l'ex capitano delle SS Erich Priebke condannato per l'eccidio delle Fosse Ardeatine. A destra Anna Maria Canacci, sorella di Ilario Canacci, una delle 335 vittime delle Ardeatine. La donna è diventata la migliore amica di Priebke e il loro rapporto viene ben raccontato in un lungo articolo di Giacomo Galeazzi sulla Stampa (da cui è anche tratta la fotografia che mi sono permesso di riprodurre qua sopra). "Era obbligato a obbedire", dice Anna Maria, "ma dentro è molto dolce". E di sé: "Sono scesa nell'abisso per dimostrare che dall'odio nasce il male mentre il perdono crea la riconciliazione".
Una foto e un articolo che sono un pugno o una carezza, a seconda di come si vogliano leggere le parole di Anna Maria.
Per me sono una carezza.
Anche se ho sostenuto e sostengo che Priebke deve scontare la pena sino in fondo. Anche se sono tra coloro che ritengono non sia inutile celebrare anche a decine di anni di distanza i processi contro i nazisti colpevoli di stragi.
Anche se quando mi trovo, come sabato scorso, su una piazza come quella di Leonessa mi guardo in giro cercando un segno della barbarie passata di lì.
Certo, ho osservato a lungo la bambola regalata dalla sorella di una vittima delle Ardeatine a un boia delle Ardeatine. Ho avvertito anche un piccolo brivido lungo la schiena, come un senso di orrore e smarrimento. Ma poi, soffermandomi sugli occhi di Anna Maria, ha prevalso un sentimento di grande rispetto nei suoi confronti. Chi è capace di una cosa del genere, mi sono detto, deve aver raggiunto dentro di sé una grande pace e un grande equilibrio. E così ho lasciato che la sua carezza mi raggiungesse.
Una carezza dolce, che sa di buona mamma o di nonna paziente. Una carezza, dunque, non necessariamente giusta e imparziale, ma capace di trasmettere, anche per un solo momento, un senso di sollievo.

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7 commenti 8

  • fritz scrive:

    "Gli porto miele e biscottini della salute che faccio con le mie mani"
    "si è commosso quando gli ho regalato una bambola di pezza che avevo cucito per lui"
    "Siamo entrambi molto religiosi, per ore parliamo di Giovanni Paolo II e fininamo ogni conversazione con l’augurio “pace e bene”"
    ?!?!!????!?!!!!!

    Prendiamo in considerazione l'ipotesi che l'articolista della stampa stesse scherzando!

  • fritz scrive:

    Mah! un banalissimo caso di sindrome di Stoccolma..

  • Edoardo scrive:

    Anna Maria canacci e mia nonna non sono state scritte tutte verità qua sopra...una cosa e vera pero mia nonna e la persona piu bella del mondo tante volte ci sediamo ora a parlare...ora a 83 anni e ancora deve combattere con uno sfratto ancora va a trovare il figlio in una clinica ma nonostante tutto mantiene un carisma e un allegria degno di una donna come lei....io la amo e darei la vita per lei...per me e un amica e spero che molte persone prendano esempio dalla sua forza

  • Mognol scrive:

    Fosse ardeatine, un agguato per i Compagni di Bandiera Rossa messo in essere dall'ex fascita Rosario Bencivegna e compagni già assassino del Tenente della G.F. Galderisi che con la complicità del Vice questore Alianiello che per uno scranno a montecitorio fra i banchi del pci ha rimaneggiato la lista dei condannati infilandoci i Compagni di Bandiera Rossa il Comandante Montezzemolo il Ten Govoni eccetera

  • masgeng scrive:

    Quando viene il discorso sul tema del perdono, io deve sempre ricordare a me stesso il figlio di Bachelet, assassinato dalle BR, che il giorno dopo (non 50 anni dopo) al funerale del padre, perdonò gli assassini e pregò per loro. Sono comportamenti dei quali soltanto pochi sono capaci. Per il figlio di Bachelet, forse si spiega perché, come si vedeva dalle fotografie del cadavere, il padre aveva la suola delle scarpe bucata. Non era, e non é frequente per i cattolici al potere; adesso vanno al Flora. M.G.

  • barbara scrive:

    nelle tue parole ritrovo la la tua profonda sensibilità.
    spesso ma a torto considerata solo femminile.
    perchè legata alla terra.
    terra sulla quale siamo costretti a tenere in conto la psicologia umana. e tanto vale farlo.
    in due naturalmente è meglio.
    grazie pvb.

  • PierodellaFrancesca scrive:

    "Padre perdonali, perché non sanno quello che fanno" cit.

    Io credo che quando si leggono queste parole non ci si debba mai dimenticare di essere tra coloro che vanno perdonati, anche se la lettura spesso ci induce a identificarci con l'invocante e ...nei casi più gravi con l'invocato...

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