Istantanea Pier Vittorio Buffa

C’è figlio e figlio

Negli Stati Uniti sta facendo scandalo e in Italia ne ha dato notizia, tra gli altri,rebecca1.jpg
il Corriere della Sera. E' la tesi sostenuta da Rebecca Walter, nel suo ultimo libro Baby love. La scrittrice americana, mamma adottiva di Solomon (partorito dalla sua ex compagna Me'shell Ndegéocello) e mamma naturale di Tenzin, ha fatto un ragionamento semplice e dirompente: l'amore per un figlio adottivo non è intenso come quello che si sente per il sangue del proprio sangue. E ha esemplificato: per Tenzin sarei pronta a morire, per Salomon non penso che farei lo stesso.
Quando si toccano l'amore filiale insieme alla vita e alla morte si va dritti al cuore di tutti. Allora guardiamo negli occhi questa donna dai modi spicci e ragioniamo sulle sue parole.
Io ho due figli, come dire, "di sangue", e per loro sarei pronto a morire. Se accanto a loro ci fosse un figlio adottivo forse, come per la Walker, non sarebbe la stessa cosa, proverei un qualcosa di diverso e, probabilmente, non sarei pronto a morire. Ma me ne vergognerei e mi obbligherei a offrire ugualmente il petto per un motivo molto semplice.
Nel momento in cui si decide di adottare un figlio immagino (perché personalmente non mi è capitato) che ci si debba impegnare con lui, e con se stessi, a considerarlo un figlio a tutti gli effetti. Uguale a figli naturali che si hanno o si avranno, uguale ad altri figli adottivi.
Un impegno verso di lui e verso noi stessi che ci impone di controllare il nostro comportamento più spontaneo e di onorare la parola data.
Anche se non vieni dal mio sangue, anche se preferirei non farlo, sono pronto ugualmente a morire per te.
Se non ce la sentiamo di poter arrivare a questo vuol dire che adottare non è la nostra missione.

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Un commento 8

  • terrible scrive:

    certamente non avendo l'esperienza di un'adozione non siamo ingrado di giudicare e provare la differenza, ma certo e' coi aspetta 1 attimo... la cosa importante erahe queste dichiarazioni fanno riflettere comunque sulla eventualita' di offrire la propria vita per un altro .che sia tuo fratello, tuo figlio o comunque una persona cui sei legata e a cui vuoi bene sembra avere piu senso,e una validita' e una causa morale. sembra piu' facile. un atto d'amore dovuto. ma quello che e importante, che oggi e' carente e' la relazione con l'altro, magari diverso da te.
    aquesto proposito vorrei invitarvi a vedere il film di olmi , e la vita degli altri, davvero interessanti.

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