Istantanea Pier Vittorio Buffa

Hotel Regina Coeli

_D8E6787Regina Coeli, San Vittore, Poggioreale. Il dibattito sul destino delle tre grandi carceri che vivono nel centro di tre grandi città (Roma, Milano, Napoli) è innestato. Il governo sta approntando un piano per vendere i grandi e obsoleti istituti ai privati e costruire carceri moderne alle periferie delle città. Nulla da eccepire sul piano penitenziario. Chi anche solo per un attimo si è affacciato al di là dei cancelli di Regina Coeli piuttosto che di San Vittore o di Poggioreale, sa quanto alla pena della privazione della libertà si aggiunga quella di vivere in strutture secolari e inadeguate.

Ma cosa fare di questi enormi complessi? La loro storia è strettamente intrecciata con quelle delle città. In quelle celle, in quei corridoi, in quei cortili generazioni e generazioni di italiani hanno sofferto. Poco importa che fossero colpevoli o innocenti. I luoghi di sofferenza vanno rispettati. Così come vanno rispettati i luoghi che hanno visto passare la storia del nostro paese. Negli anni dell'occupazione nazista e della Repubblica sociale nelle grandi carceri cittadine sono stati rinchiusi uomini della resistenza ed ebrei, dalle celle di Regina Coeli vennero prelevati i martiri delle Fosse Ardeatine... Per tutto questo l'idea, di cui già si parla, di sfruttare economicamente questi complessi (alberghi, centri commerciali...) mi ripugna.

Posti così dovrebbero diventare centri di aggregazione culturale, di memoria storica, di studio. Non posti dove divertirsi e dimenticare quello che sono stati.

Alla fine del mondo, a Ushuaia, nella Terra del Fuoco, c'è il carcere intorno al quale nacque la città. Una volta dismesso è diventato un museo (nella foto) in cui si racconta, cella per cella, la storia di quella parte di mondo, Ci sono le storie dei prigionieri e dei velieri scomparsi, degli avventurieri e dei santi, della gente comune e dei generali.

E Alcatraz, in mezzo alla baia di San Francisco? Poteva diventare uno straordinario albergo a cinque stelle. Ma gli americani lo hanno preservato com'era. E adesso nelle celle e lungo i corridoi raccontano, alle decine di migliaia di turisti che lo visitano, la storia di banditi ed evasi. Molto all'americana, ma in modo efficace.

In Italia c'è un progetto simile appena abbozzato. Riguarda l'ex ergastolo dell'isola di Santo Stefano, a un miglio da Ventotene, nell'arcipelago pontino. Un sostanzioso stanziamento del governo vuol far diventare quell'enorme e ormai fatiscente struttura, in cui soffrirono e morirono migliaia di persone e dove venne rinchiuso anche Sandro Pertini, un centro di cultura europea.

Ecco, si faccia lo stesso con le grandi carceri cittadine. Diventino i gangli di un tessuto capace di costruire e tenere viva la memoria storica del nostro paese.

Gli alberghi no, per favore. Proprio no.

 

 

 

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15 commenti 8

  • andrea scrive:

    del carcere Le Nuove di Torino c'è anche un museo quindi sul tema esiste già una fattiva testimonianza anche legata al nazifascismo

    http://www.museolenuove.it/home.asp

  • andrea scrive:

    anni fa sono stato a San Francisco - città splendida che consiglio - e desideravo fare una puntatina ad Acatraz ma purtroppo ci volevano 3/4 giorni di coda e siccome avevamo solo 3 giorni era impossibile.. ho scoperto allora che Alcatraz non sarà diventato un hotel ma è diventata la terza meta turistica di tutti gli USA !!! noi italioti che siamo seduti nella Storia lasciamo franare Pompei saccheggiare la Valle dei Templi ecc. e loro fanno i soldi con un carcere e con un grattacielo - l'Empire State Building chapeau americani!!!

    altra esperienza personale è stata la partecipazione ad una fiera di arte contemporanea a Torino che si svolge ogni anno presso le ex carceri Le Nuove di Torino, un complesso carcerario ottocentesco dismesso ma molto suggestivo in sè passatemi questa licenza letteraria.. il concetto è che ogni cella ospita una galleria d'arte giovane e contemporanea che espone i propri artisti all'interno della cella e del bagno.. vi assicuro che appena entrato nella prima cella spogliata ormai di ogni suppellettile - ma restava la tazza del cesso - mi è quasi venuto un mancamento dettato dalla immaginazione di un luogo che rimane di dolore e sofferenza riempito per anni di tanti che hanno a loro volta causato dolore e sofferenza alle loro vittime

  • andrea scrive:

    no alberghi no anche se certe carceri nostrane assomigliano ad alberghi con certe comodità nelle celle e che dire poi dei permessi premio indulti amnistie che assottigliano le sentenze e producono rabbia nelle vittime fomentando istinti forcaioli e di giustizia fai da te e facendo il gioco dei fascioleghisti

    quelle sono carceri ottocentesche come pure l'Ucciardone di Palermo anche quello in centro città e pure quello della mia città.. forse erano pensate per tempi diversi ma oggi meglio carceri nuove e tante aggiungo e lontane dalle città moderne con maggiore capienza per non ingenerare ogni tot anni richieste idiote e ingiustificate di svuotamento carceri.. no accidenti le pene vanno espiate fino in fondo non si può accettare il barbaro sovraffollamento ma nemmeno il tanaliberatutti!!

    quindi SI a nuove carceri e SI ad un numero maggiore di carceri e NO ad alcuna prescrizione che fa solo il gioco dei colletti bianchi che devono pagare come tutti, rubare non è meno criminale di uccidere pensiamo ai politici e agli amministratori pubblici che rubano i soldi pubblici ma anche ai banchieri ai truffatori agli evasori fiscali ecc.. chi ruba soprattutto i soldi pubblici ma anche chi disperde e brucia i risparmi di una vita delle persone deve pagare come un assassino massimo rigore

  • fausto scrive:

    Ma dai Caio, ancora ste cazzate demagogiche? Il fatto è che c'è un clan d'incapaci che si muovono solo quando la puzza arriva al loro naso. Si muovono esclusivamente per i loro interessi personali e lobbistici, ma ciò riguarda tutto il mondo, Bukina Faso compreso!

  • Caio Formi scrive:

    Buonanno a tutti!

  • Caio Formi scrive:

    Il nazismo vuole fermare le migrazioni con i campi di concentramento profughi.
    Alcuni non si vergognano di farli in Europa. Ma, siccome ci sono molti ipocriti, la soluzione adesso è il Migration Compact. Cioè dare i soldi ai paesi poveri per fare i nazisti a casa loro. Come sta avvenendo in Turchia, che ha ricevuto 3 miliardi di euro per segregare e sfruttare i migranti.
    Gli europei pagheranno tutto questo nella Storia.
    Un giorno, l´umanità ricorderà che nel XXI secolo gli europei hanno finanziato il nazismo e hanno abbandonato milioni di esseri umani alla morte per fame e per guerre. Fame e guerra che noi europei abbiamo esportato in Africa e in Asia.
    Senza pietà siamo oggi noi europei.
    Senza pietà saranno un giorno con noi europei.
    Ce lo meritiamo.

  • fausto scrive:

    Con tutto quello che è stato detto a suo tempo per Alì , adesso è diventato quasi un istitutore! Solo balle , demagogia, ipocrisia.
    Come dice Luigi le carceri devono essere confortevoli , non si sa mai che ci finiscano i nostri benamati(!?). Ma se continuano a tirar dentro gente senza controlli , e, con questi viene dentro l'is, delle carceri faranno senza, perché i primi a esser presi di mira (cioè eliminati), saranno politici e dirigenti.

  • luigi scrive:

    costruire nuovi carceri? mi viene a mente la barzelletta del politico che faceva costruire le carceri con tutti i confort.chi gli chiedeva che era meglio costruire asili x i bambini .rispondeva che in caso scoprissero le sue malefatte non lo mettevano negli asili.
    chi ruba o commette illegalità sa dove lo mettano se lo prendano.
    quindi piiu sono punitive piu la gente ci pensa(ora è attuale gli arresti domiciliari e la criminalità è aumentata)

  • alessandro vigilante scrive:

    Muhammad Ali.
    Chi sono io per esprimere il mio lutto per un personaggio così importante.
    Uno dei pochi, forse l´unico, che è riuscito ad essere il più grande nel suo sport e anche tanto grande come rivoluzionario a livello sociale.
    Come al solito, adesso tutto il mondo parla bene di lui, ma pochissimi stanno nominando il fatto che era un musulmano. E che da musulmano si è liberato dal senso di colpa schiavista ed ha avuto il coraggio di sovvertire il razzismo.
    Questo dovrebbe fare riflettere quelli che usano le religioni per giustificare presunte primazie culturali.

  • s.one scrive:

    Oggi è venuto a mancare un altro grande che ha saputo dire NO attraverso l'obiezione di coscienza all'arruolamento per la guerra nel vietnam da parte degli americani cambiando anche il suo nome,CASSIUS CLAY il grande campione della boxe e che per questo pagò in prima persona perdendo il titolo e la prigionia,un pacifista,uno spirito libero e critico.

  • s.one scrive:

    Errata corrige:bene l'intitolazione del festival...

  • s.one scrive:

    Colgo l'occasione per dare un suggerimento,fate di questi edifici appartamenti di edilizia popolare per cittadini che ne hanno veramente bisogno,quale miglior riqualificazione per ricordare tutti i nostri partigiani che li furono rinchiusi,furono torturati e moltissimi vi morirono e per coloro che vi furono-vi sono imprigionati anche se INNOCENTI,per tutti costoro questo sarebbe il miglior modo di ricordarli e di rendere attuale il loro SACRIFICIO.Bene l'invito l'azione del festival di Ravenna alla persona che insieme ai suoi simili hanno fatto la storia"buona e giusta",parlo di NELSON MANDELA!

  • Caio Formi scrive:

    Campagna elettorale per le elezioni dei Sindaci.

    Visto che la sinistra vera non ha molti spazi per la propaganda, approfitto di questo spazio pubblico.

    Se siete di MIlano, Roma, Torino o Napoli e siete stufi di un centro-sinistra che oramai fa solo politiche di destra e con la destra, allora votate i veri candidati di sinistra con programmi di sinistra
    .
    Milano = Basilio Rizzo
    Roma = Stefano Fassina
    Torino = Giorgio Airaudo
    Napoli = Luigi De Magistris

  • fausto scrive:

    e poi dicono che mancano le carceri.
    E' un brutto posto dove le comunità vorrebbero che ci finissero i delinquenti e i politici coloro che si oppongono al loro potere, ma talvolta ci sono orrori giudiziari e gente innocente paga per altri, per errori dovuti a chi dovrebbe amministrare le giustizia. Ma poi nessuno paga l'ingiustizia subita.
    Insomma, la casta ha sempre ragione!

  • alessandro vigilante scrive:

    Potrebbe anche essere una buona idea trasformare le carceri in alberghi in centro per Vip.
    Quando i Vip sono tutti in camera, chiuderei di nuovo le sbarre delle celle e così abbiamo risolto il problema che in Italia i colletti bianchi non vanno mai in galera.
    :-) :-) :-)

    A parte gli scherzi, una cosa ovvia come questa la fanno passare come una fantastica nuova proposta del governo di turno, salvo poi seguire il percorso burocratico di sempre, attraverso il quale - negli anni - alcuni parassiti ne carpiranno benefici privati e la comunitá perderà il controllo anche di questa risorsa.

    Qualsiasi operazione e investimento infrastrutturale di rilievo deve essere previamente concordato con la società e la comunità in cui l´intervento sarà effettuato. Solo così si può avere la certezza che i cittadini vengano coinvolti e partecipino al successo dell´operazione e ai benefici dell´investimento.
    Le opere calate dall´alto non vengono concepite come pubbliche dai cittadini e spesso creano più problemi di quelli che pretendono di risolvere (vedi TAV).
    Bisognerebbe interpellare primariamente chi vive e lavora nei territori in cui si vuole intraprendere un progetto di infrastruttura. Molti lo dicono, ma nessuno poi lo fa e così quando arriva il progetto, per la comunitá diventa uno strupro.

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