Istantanea Pier Vittorio Buffa

Sfigati e non sfigati

Il vice ministro Miche Martone ha detto: "Chi si laurea a 28 anni è uno sfigato".

E' la parola "sfigato" che non mi piace. Anche se usata per provocare, anche se volutamente esagerata.

Crea clima da competizione, crea ansia. E divide chi pensa di arrivare alla laurea in tempi brevi da chi dovrebbe prendere atto, a sedici anni, che è meglio imparare un mestiere che studiare.

Gli intelligenti dai meno intelligenti, i bravi dai negligenti, i ricchi dai poveri. Sì anche i ricchi dai poveri. Perché c'è anche chi si laurea a 28 anni perché ha lavorato. O perché ha faticato di più di chi è cresciuto in famiglie colte e piene di libri.

Discorsi vecchi? Forse. Però la parola "sfigato" proprio non voglio sentirla.

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152 commenti 8

  • roberto scrive:

    E vorremmo cambiare l'italia?? siamo in 4 a scrivere e non andiamo d'accordo su nulla...ci si offende solo perche' non la pensiamo tutti alla stessa maniera....e vorremmo sistemare il mondo? credo che un buon esame di coscienza, per chi pensa di averla, sarebbe gia' un bel passo avanti. Non e' riferito a nessuno in particolare...oggi c'e' molta neve ma sono gia' al lavoro PRATICAMENTE SOLO.. sono un povero vecchio idiota e pure sfigato!

  • alessandro vigilante scrive:

    Certo che lo stress aumenta, appaiono sempre più esagitati in rete...
    Speriamo che si accontentano di sparare commenti qui e non diventino dei breivick... anzi dei Gianluca Casseri (quello che ha fatto fuori i senegalesi)

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