Istantanea Pier Vittorio Buffa

"Lasciateli bruciare, sono rom"

Ho riletto le cronache una, due, tre volte. Mi sono fermato su quelle parole: incappucciati, spranghe, bombe carta, incendi. Ho letto e riletto l'urlo di un manifestante "Lasciateli bruciare". Obiettivo: un campo rom: La ragione: una ragazza aveva denunciato di essere stata stuprata da due nomadi.
Che poi la ragazza abbia detto "Mi sono inventata tutto" cambia di poco la storia. Caso mai serve solo a renderne più appariscente ed esplosiva la gravità.
Chi era lì a dar fuoco non ha commesso solo reati disgustosi. Ha violato il patto di convivenza civile. E proprio per questo, per difendere le regole primarie del nostro vivere insieme, andrebbe punito esemplarmente e con durezza.

Le prime cronache:    La Stampa | La Repubblica | Corriere della sera

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41 commenti 8

  • roberto scrive:

    buona sera Il signor vigilante mi ha chiamato razzista ma lui non mi conosce da cosa lo deduce ,io ho dato lavoro regolare a uno straniero gia 20 anni fa ,sto affttando case ad alcuni stranieri da alcuni anni ho ottimi rapporti con curdi senegalesi marrocchini polacchi tedeschi lituani ho amici rumeni e albanesi la smetta di crearsi fimini in testa che non hanno riscotro.Sul facista poi il fascismo e' morto quando e' morto MUSSOLINI
    e se si fosse documentato saprebbe la differenza fra destra radicale ,neofascismo e fascismo ,gli consiglio di leggere un saggio sul fascismo di Stanley G:Payne un professore universitario che rende un quadro abbastanza chiaro delle differenze.Non sono amante dei rom come non lo sono dei vagabondi in genere,bisognerebbe cercare di inserirl inella nostra societa' ed educarli al lavoro ad ogni costo .saluti

  • Lavandaia scrive:

    Battute amare, da leggere per capire come mai ci facciano comunque sorridere:
    "Se era davvero pazzo, perché non ha sparato nel mucchio, senza stare a mirare proprio i neri?" "Perché è pazzo, mica scemo.".
    Le dobbiamo trovare, leggere, capire quanto ridiamo di noi, Italiani di un'Italietta ancora tutta Patria, famiglia e duce nel cuore, della nostra miseria morale, e quanto invece siano parole capaci di risvegliare dal sonno il diavoletto razzista che si annida, ben in fondo, nella nostra coscienza instupidita da anni di torpore...
    A me, questa, fa sorridere... Chissà perché...

  • Lavandaia scrive:

    Il silenzio degli onesti, appunto. Onesti , forse, ma se stanno zitti, di certo non innocenti. Mi ìè piaciuta molto la vignetta di Vauro presentata ieri a "Servizio Pubblico", col neonazista armato di torcia che segue la fiaccolata di commemorazione per i Senegalesi uccisi dal "pazzo" e stupito domanda: "Be', dove sono quelli da bruciare?". Stupito, senza nemmeno troppa cattiveria, in quel faccione da bravo fascista di famiglia che, in perfetta buona fede, crede di fare il suo dovere...
    Molto bello anche il quadro padano tratteggiato da Travaglio, stile "come era al verde la mia valle" (prima che Umberto da Legnano &C. si dessero da fare a trovar sghei, così da irrigare di fresco denaro l'arido e vorace suolo lumbard).
    Sorprendente, su rai2, in seconda serata, il ritratto di un onesto primo cittadino leghista, di cui purtroppo ho dimenticato il nome, che così si è espresso a proposito degli scopi del suo lavoro da sindaco: "Vorrei che mia figlia, quando sarà grande, passando per le vie del nostro paese, sentisse dire dalla gente cose come "E' la figlia di quel sindaco che ha fatto tante cose utili alla comunità"..." E tra le cose fatte da questo sindaco c'è l'integrazione dei bambini degli immigrati, aiutati con sussidi a non abbandonare la scuola (o asilio?) che non frequentavano perché troppo poveri.
    Mi scuso perché dimenticare il suo nome è una cosa brutta, ma la faccia la ricordo bene e spero che anche i politici che stanno in Parlamento l'abbiano vista, perché è di quelle facce che ti fanno vergognare, se sei un cialtrone mangione e scaldapoltrona.

  • alessandro vigilante scrive:

    È veramente indecente. Come è possibile che le famose parole di un maestro come Martin Luther King non siano riflettute da molti intellettuali.
    "Non mi preoccupa il rumore dei violenti, quanto mi preoccupa il silenzio degli onesti."
    Anche il meritevole Buffa ha sopportato su questo blog - senza porre limiti consensuali degli utenti - le costanti esternazioni razziste di soggetti subdoli.
    Soggetti che, non a caso, cambiano nome anonimo, ma non i concetti fascisti e razzisti, vero schwarzkopf? vero roberto?
    Come è possibile che politici come Renzi, che schiamazza e vuole rottamare figure politiche importanti per questioni anagrafiche, poi giustifichi che politici neonazisti come Casa Pound abbiano voce, sedi, finanziamenti?
    Solidarietà ai Rom, ai Senegalesi, al topo nell´ano di La Rissa e ai vermi di Gianluca Casseri.

  • Lavandaia scrive:

    Senza ritegno, nel momento più grave l'immune rialza la testa , si traveste da statista (sigh!) ammette la sua nostralgia per il regime fascista, che non aveva l'impiccio della Costituzione e in cui il premier faceva ciò che voleva. Napolitano tace. Noi preghiamo che la risposta del popolo, qualunque cosa accada del governo in carica, sia forte, chiara e senza ritorno: questa gente se ne deve andare, una volta per sempre.

  • Sven scrive:

    Forse è anche la società in generale - non più democratica né partecipativa (ma invece affarista e mercificatrice) - che è diventata "pazza", se partorisce sempre di più fascisti e razzisti senza prospettive né futuro (se non andare indietro verso il peggiore dei passati).

    Chissà perché siamo arrivati a questo punto? Mah (e qualche idea uno ce la potrebbe anche avere)...

  • Lavandaia scrive:

    E quelli che il giorno dopo hanno scritto nei blog inneggiando al suo gesto, sono poveri pazzi anche loro? Perché, se così fosse, basta rintracciarli e mandarli a farsi curare con trattamento sanitario coatto, vista la pericolosità sociale di questa peculiare forma di pazzia. Anzi, come mai lui stesso, che per anni ha diffuso scritti "da pazzo", era ancora a piede libero e ben armato?
    E che si fa con quei politici che, per mesi e mesi, hanno diffuso parole "da pazzi" sugli immigrati, che definivano a priori "clandestini", che hanno chiuso alle visite di giornalisti i CEI e hanno tentato forme più o meno odiose di apartheid, a partire dalle scuole, con le proposte-delirio sulle classi-ghetto per bambini stranieri e, in avvenire, per disabili? (Sono gli stessi che oggi fanno i buoni, i difensori dei poveri e dei pensionati e che, dopo avere difeso gli indifendibili in Parlamento, oggi, dall'opposizione, danno il via libera alle indagini sugli ex-compari di cricca, nella speranza di accaparrarsi, da subito, il controllo sui media, che spetta all' "opposizione").
    E non parliamo di cose inventate ieri, ma tre anni fa. Che, aggiungo, per tre anni abbiamo sopportato senza particolari disagi. Che siamo diventati pazzi tutti quanti?

  • alessandro vigilante scrive:

    Per quest´altro fascistello di roberto:

    Gianluca Casseri era un fascista del “terzo millennio”, perché è così che si autodefiniscono quelli di Casa Pound.

    Subito dopo il massacro di due innocenti lavoratori senegalesi e del ferimento di tre altri loro connazionali, parte dei media si è prontamente adoperata per sminuire l’accaduto (“era un folle”) e per cancellare ogni traccia di appartenenza dell’assassino (“era uno scrittore depresso e solitario”) ai “nuovi” (ma sempre vecchi) fascisti.
    Non dite che quello è un individuo isolato, che era depresso e pazzo. Era un ideologo del gruppo.

    Andate prima a leggere i manifesti e le parole d’ordine di Casa Pound, ovvero dei fascisti del terzo millennio, e poi ne riparliamo. Ciò che Casseri ha fatto non è che la messa in opera dell’ideologia fascista. Quella stessa ideologia che hanno contribuito a diffondere in tanti, grazie all’appoggio diretto o indiretto di Casa Pound.

    fonte: http://www.ilfattoquotidiano.it/2011/12/14/gianluca-casseri-fascista-terzo-millennio/177508/

  • roberto scrive:

    buona sera consiglierei a tutti di leggersi "quando gli albanesi eravamo noi " di G.a.STELLA ,una giornata di Ivan de Nissovic,Arcipelago gulag.Il ragioniere era un povero squilibrato avra frequentato Casa Paund come il Pacciani sara'andato alla casa del popolo del suo paese Bisogna evitare strumentalizzazioni inutili e dare il giusto peso alle azioni i senegalesi in genere creano anche pochi problemi a differnza dei loro vicini nigeriani,aproposito tra loro non si possono vedere mica avranno anche loro frequantato Casa Pound

  • Lavandaia scrive:

    "Un popolo con mendicanti incinte...non si potrà integrare perché culturalmente incapace" Questo lei ha scritto. Il che significa, mi pare, giudicare un popolo da comportamenti di alcuni tra i suoi individui. Ma lei sa che molti Rom chiedono di integrarsi, che molti hanno abbandonato il nomadismo e vorrebbero vivere nelle nostre città, mandando i ragazzi nelle nostre scuole ad imparare la nostra lingua e le nostre conoscenze? E con che diritto presume di stabilire chi possa integrarsi e chi no? Affermare che un popolo sia di per sé "incapace" di integrarsi significa condannarlo all'emarginazione e giustificare chiunque si ribelli alla convivenza forzata con gente giudicata, in un modo o nell'altro, inaccettabile.
    Io penso che se l'Europa giudicasse l'Italia da certe affermazioni, come le sue, o dai proclami di certa Padania, o dagli atti di emarginazione di cui abbiamo avuto numerose notizie nel corso di tutto l'anno, stabilirebbe che gli Italiani non siano in grado di integrarsi non solo in Europa, ma in buona parte del mondo democratico e civile.
    Le numerose volte in cui siamo stati posti sotto osservazione per il rispetto dei diritti dell'uomo, dei rifiugiati, dei carcerati, dovrebbero insegnarci a guardare con più umiltà alla nostra Italia, tutt'altro che perfetta nel difendere i princìpi su cui si fonda la nostra Costituzione, e ad indignarci quando qualcuno si comporta talmente male da farci apparire TUTTI un popolo poco civil. Invece c'è sempre chi dice "fanno male..PERO'... E quel "però" fa una grande impressione.

  • alessandro vigilante scrive:

    schwarzkopf facci il favore: vai per il mondo a scavare le mine antiuomo italiane sparse nei paesi da cui provengono gli extracomunitari e smettila di permetterti di esprimere le tue idee razziste nei blog.
    Dovresti vergognarti dopo i due episodi di Torino e Firenze. Zitto e muto e stai attento.
    Non ti vengo a sparare o ad accettare - quelle erano ironie per ridicolizzarti - ma ti vengo a rompere le scatole e - se posso - fare anche seri danni alle vostre proprietà, fascisti schifosi, i vostri beni materiali borghesi acquisiti che tanto vi piacciono e tanto difendete dai miserabili.

  • schwarzkopf scrive:

    Per la sig. Lavandaia,

    si guardi bene dal dire quello che lei ha scritto: io non ho giustificato nessun atto di violenza. l'ho scritto ben tre volte. semmai la violenza traspare dai commenti di qualche suo compagno che vorrebbe sparare e usare l'accetta . ma questa è la vostra natura.

    quanto all'altro signore vorrei dire di stare attento a chiamare in causa Nelson Mandela , un politico che non ha esitato a far diventare vice ministro chi agitava la folla al grido di uccidi un agricoltore uccidi un boero. vero democratico

  • Lavandaia scrive:

    Lei ha cominciato il dialogo sull'argomento giustificando in qualche misura l'atto compiuto dagli imbecilli razzisti incendiari che se la sono presa coi Rom. Io voglio arrivare a dire che per un atto simile non esistono giustificazioni. Trovo pretestuosi i discorsi sulla criminalità Rom, visto che esistono criminali in TUTTE le culture e nessuna cultura si può considerare da cancellare solo perché in essa esistono individui criminali.
    Il razzismo per me è ingiustificabile. Aggiungo che sarei contentissima se venissero perseguiti non solo i comuni cittadini che diffondono teorie razziste, ma anche i politici che le sostengono e, protetti dall'immunità parlamentare, se ne fanno portavoce, magari ritrattando in un secondo tempo ciò che hanno detto. Se hanno giurato sulla Costituzione, che considera tutti gli uomini uguali, e poi la tradiscono, dovrebbero essere rimossi dal loro incarico.
    Circxa la diffusione di religioni differenti, credo che per l'Italia sarebbe salutare fare i conti con un effettivo pluralismo religioso, proprio perché lo Stato arrivasse a quella laicità equidistante da tutte le fedi, da cui oggi siamo molto lontani.

  • Sven scrive:

    E più che multiculturalità, ci vorrebbe interculturalità: cioè, non solo la convivenza, ma anche la condivisione ed il metissage delle cose positive, che possono arricchire reciprocamente.

    Cose positive tra cui, però, *non* metterei la religione: personalmente, voglio un'interculturalità laica, che anzi possa contribuire a superare le religioni (intese come sistemi cristallizzati di potere oppressivo, tipo proprio le grandi religioni monoteiste; la spiritualità personale, invece, va benissimo).

    Beninteso, superare *tutte* le religioni, compresa quella odierna dello Stato burocratico ed affarista... ;-) :-)

  • alessandro vigilante scrive:

    Basta leggere i commenti al massacro dei senegalesi di Firenze e al pogrom di Torino, e non solo sui siti di destra ma anche nelle rubriche delle lettere della stampa gratuita, per rendersi conto dello spaventoso rumore di fondo che produce la nostra società malata. Nell’Europa impoverita dalle politiche neoliberiste, invecchiata e resa ignorante alligna il germe del fascismo e del razzismo. E non mancano, come ho appena scritto, gli imprenditori politici che vogliono attingere a questo serbatoio di angoscia, paura, malessere e odio per fare fortuna. Questi ultimi sono ovviamente i peggiori di tutti e come tali vanno trattati.

    La lotta contro il razzismo deve svolgersi prevalentemente sul piano culturale. Ma a fascisti e razzisti va negata ogni dignità culturale e ogni agibilità politica. Le loro sedi vanno chiuse in applicazione della normativa vigente che vieta l’apologia del fascismo e quella del razzismo. Ad essi deve essere impedito di manifestare nelle vie e nelle piazze d’Italia.

    Come insegna Nelson Mandela, che fra le altre cose è presidente onorario dell’Associazione internazionale dei giuristi democratici, nessuno nasce razzista, il razzismo e l’odio vengono imparati, così come può essere insegnato l’amore, che è più naturale imparare da parte del cuore umano.

    E’ in gioco l’identità del nostro Paese e dell’Europa, il cui carattere irrimediabilmente multiculturale va affermato con forza: è nel meticciato, fisico ma anzitutto culturale, che si colloca il futuro dell’umanità.

    Anche i simboli contano in questa lotta fondamentale. Va immediatamente intitolata ai cittadini senegalesi Samb Modou e Diop Mor la piazza di Firenze in cui sono stati vigliaccamente e barbaramente uccisi. E si approvi quanto prima una legge che consenta a milioni di immigrati di diventare finalmente cittadini italiani.

    Fabio Marcelli su Il Fatto Quotidiano
    http://www.ilfattoquotidiano.it/2011/12/14/nessuna-tregua-razzisti/177464/

  • alessandro vigilante scrive:

    Stragi.
    L´altroieri Lavandaia ricordava l´anniversario della Strage di Piazza Fontana.
    Poi ci furono Brescia, l´Italicus, la Stazione di Bologna, solo per ricordare le Stragi più gravi.
    Erano italiani o stranieri quelli che hanno messo le bombe?
    Erano italiani o stranieri i mandanti?
    Eppure, neanche dopo queste innumerevoli stragi si è mai pensato di dare la caccia ai fascisti.
    Con gli stranieri è diverso: basta un falso allarme e scatta la violenza.
    Un atto criminale da condannare è il razzismo, ma schwarzkopf soprassiede.
    Lui si occupa delle nuove bombe intelligenti che scoppiando uccidono solo pachistani, arabi, negri e zingari e lasciano in vita i suoi cari concittadini.

  • schwarzkopf scrive:

    per la signora Lavandaia

    non so dove vuole arrivare con i suoi discorsi ma se facciamo confronti allora diciamo che nessun italiano all'estero abbia mai compiuto attti come quello del pachistasno belga che con due bombe a mano ha fatto strage di 4 ragazzini e 115 feriti alla fermata del bus.

    questa per dirne una.

    cmq siamo partiti da un fatto di violenza da condannare ed è stato condannato come sono da condannare tutti gli atti criminali compiuti da italiani e anche da molti stranieri.

  • Sven scrive:

    Nemmeno, però, abbiamo (noi europei, se così si può dire...?) interesse ad ulteriori religioni oppressive (quelle che già ci sono hanno fatto abbastanza danni!): quindi, "ma anche no", per dirla alla (ah)iPiroso...

    In quanto alle "punizioni" (per i teppisti, ecc. ecc.), non dovrebbero essere formali, del tipo chi rompe paga ed i cocci sono i suoi (come purtroppo è ancora organizzato il sistema giudiziario statale, di tipo sostanzialmente ottocentesco, con pene quantitative -a volte del tutto spropositate - per un danno che invece è qualitativo: assurdo...), ma piuttosto "essenziali", per così dire: cioè, chi rompe ripara, oppure ricostruisce in modo che le cose tornino come prima, ma possibilmente anche migliorino rispetto a prima.

    Quindi, nel caso in questione, chi ha distrutto il campo rom dovrebbe contribuire a ricostruirlo e magari anche migliorare la situazione (e far progredire i rom dalla loro miseria); e chi si è inventata una violenza sessuale inesistente, dovrebbe far volontariato per aiutare le donne che purtroppo l'hanno subita effettivamente.

    Insomma, educare - nel senso di tirare fuori quel che di buono e di meglio c'è - ed istruire, invece di punire, in modo che l'errore (a volte inevitabile) sia costruttivo, per quanto umanamente possibile: ma siamo pronti per questo?

    Qui casca l'asino, forse, almeno per ora...

  • Lavandaia scrive:

    Il razzismo non merita risposte. Per me, la verità è semplice: l'odio per gli stranieri, che si alimenta anche di forti sensi di inferiorità e frustrazioni, attesta la debolezza del razzista e la forza delle sue vittime. Anche noi italiani siamo stati immigrati, sporchi, ignoranti, pieni di pidocchi, selvaggi veri e propri agli occhi delle Nazioni alle cui frontiere abbiamo fatto la fila come bestie, prima di essere ammessi... E forse, se ci avessero rispediti tutti al nostro Paese, oggi l'America non avrebbe le mafie e certe tipologie di delinquenti "made in Italy" di cui, di sicuro, avrebbe volentieri fatto a meno. Il signor S, che si firma con pseudonimo straniero, non mi pare consideri il problema dell'immigrazione in tutta la sua complessità. Se ama tanto il suo Paese, come mai non si accorge del male che queste posizioni xenofobe ci fanno, anche di fronte ai nostri partner europei?
    La realtà è che il mondo non può più essere di un solo colore, nemmeno a casa nostra. Il che è un bene, aggiungo. La nostra società è vecchia e sclerotizzata nella difesa di privilegi antichi fondati sull'ingiustizia e la prevaricazione di chi, nel tempo, si è garantito un potere senza limiti. Non abbiamo alcuna paura dell'Islam, se servirà a scalzare un po' di quel cattolicesimo privilegiato ed eccessivamente ingerente nella gestione dello Stato, laico a parole. Non ci preoccupa assolutamente l'ingresso di persone di diverso colore, di lingua diversa e di differenti costumi, perché temiamo molto di più gli imbecilli di casa nostra, armati fino ai denti, razzisti conosciuti e apologeti del razzismo, lasciati a piede libero nelle nostre città e circondati dall'affetto e dalla connivenza di imbecilli come loro, che magari non hanno coraggio di fare male, ma sfogano nell'idolatria dell'uomo forte le loro frustrazioni e il loro sterile livore.
    O meglio, liberi...fino a ieri. perché oggi sono scattati i primi fermi. Il che, aggiungo, dovrebbe fare riflettere chi scrive, anche nei blog. Sta finendo l'epoca in cui si poteva giocare impunemente a "rimbalza il clandestino" in rete senza avere conseguenze spiacevoli. Il che è già un passo avanti verso la civiltà. Siamo tutti avvisati.

  • alessandro vigilante scrive:

    schwarzkopf o polifemo
    siete due razzisti oppure la stessa persona razzista che cambia soprannome?
    Poco importa.
    Gli zingari da mandar via con le navi è comica: per sbarcarli dove?
    Adesso che cominciate anche a sparare sui negri, state attenti però perché se torno in Italia vi vengo a sparare io a voi fascisti schwarzkopf, vi sparo a sale nel sedere! :-D

  • alessandro vigilante scrive:

    Colui che si firma LUCA ha scritto una menzogna enorme:
    "i Rom (o zingari) rubano addirittura i neonati nelle carrozzine dei genitori".
    Di fatto, secondo dati ufficiali: non sono mai esistiti in Italia furti o rapimenti di bambini per conto di rom o zingari. Mai un caso, mai una condanna.

    Invece i senegalesi pare facciano molto di peggio, perciò oggi qualcuno - Polifemo? - ha pensato bene di dargli una punizione esemplare e durissima: due morti ammazzati e due feriti. Vergogna e sgomento.

    Sono emigrato dall´Italia 15 anni fa anche perchè non sopportavo - già da allora - il razzismo dilagante nella società italiana.
    Vivere in un paese, se è razzista non si può.
    Accettare i razzisti, senza l´accetta non si può.

  • schwarzkopf scrive:

    per la sig.ra Lavandaia,

    appunto come dice lei , poichè ne abbiamo molti di delinquenti italiani di certo quelli stranieri non possiamo permetterceli.

    quindi se è vero che più della metà dei carcerati sono extracomunitari, il tasso di criminalità loro è più alto degli italiani.

    la soluzione è renderli innocui con pene ancora più pesanti o rimandarli ( in nave) al loro paese.

  • Lavandaia scrive:

    Caro LUCA dove era lei quando gli Italiani delinquenti e violenti massacravano di botte le loro donne e poi venivano rimandati a casa, dopo un fermo simbolico... a finire il lavoro? Dove era lei quando gli Italiani delinquenti ed evasori frodavano miliardi al fisco e, quindi, a tutti noi, più e meglio che se fossero entrati nelle case di TUTTI gli Italiani onesti a rubare una piccola somma, tipo mille euro, per appartamento? E dove è lei oggi che i bambini innocenti di tanti Italiani onesti vanno a scuola stipati come polli nelle aule, senza docenti a sufficienza per il sostegno e senza una scuola a norma di legge?
    Una curiosità personale: a lei farebbe meno male se ad investirla ubriaco fosse un Italiano piuttosto che un Rom? Se sì, ne sono felice per lei: statisticamente è molto più probabile che sia un Italiano a girare fradicio al volante...Anche perché, non avendo la faccia da Rom, è meno facile che qualcuno lo fermi prima.

  • Sven scrive:

    L'inciviltà - da una parte e dall'altra - si cura con la cultura, non con le punizioni esemplari, che non portano proprio da nessuna parte (anzi, casomai aggravano le cose).

    Comunque, ai teppisti (in senso lato) gli si potrebbe sempre dare qualche cazzotto, alla Bud Spencer, e poi farli ravvedere in modo istruttivo (tipo lavori socialmente utili).

    Evidentemente, purtroppo, si è ormai incapaci di creare una cultura della convivenza e di favorire l'integrazione - non nel senso dell'assimilamento, ma nel senso del tirare fuori il meglio da tutte le parti - degli esclusi, costringendoli così fin troppo spesso sulla cattiva strada.

    Ai "mercati" (sic! una nuova vecchia divinità, a quanto pare...), dopotutto, forse fa più comodo il divide et impera e la guerra tra poveri.

    Mah...

  • LUCA scrive:

    Caro mr BUFFA dov'era o dov'è Lei quando i Rom (o zingari) li chiami come gli pare tanto è uguale,rubano nelle case o le auto.provocare incidenti perchè ubriachi(e non dica che anche gli italiani lo fanno perchè farebbe solo ridere) o addirittura i neonati nelle carrozzine dei genitori,magari momentaneamente distratti nel mettere la spesa nel bagagliaio del'auto. A questi non andrebbe data una PUNIZIONE ESEMPLARE e DURISSIMA??? Grazie per la sua attenzione:

  • Lavandaia scrive:

    Oggi, anniversario di Piazza Fontana. Uno di quei giorni in cui la parola "Stato", nel nostro Paese poco civile, ha un pessimo sapore.

  • Lavandaia scrive:

    Anche da noi, in certi contesti, capita di vedere cose che, se generalizzate, potrebbero far dire ad altri che l'italiano medio sia "culturalmente incapace" di integrarsi nel mondo civile. Se mendicare per strada può essere poco bello, rubare evadendo le tasse e girare in auto di lusso alla faccia dei poveri è criminale. E, visto l'elevatissimo tasso di evasione nazionale, siamo a buon diritto un popolo di razzisti ladri, tendenzialmente poco civili e, a tratti, criminali.
    Visto anche quanto ci ha rovinato l'evasione e quanto poco abbiamo sofferto per i furtarelli dei nomadi, forse sarebbe più conveniente volgere altrove le furie incendiarie o, meglio ancora, stare calmi: se i nostri giovani disoccupati, fascisti e frustrati sentono il bisogno di passare dal tifo violento al linciaggio è un serio, grave, nostro problema.
    Avete visto Report, ieri sera? A me gira ancora la testa, ma capire come da Andreotti a Berlusconi i poteri siano rimasti gli stessi, le porcate pure, ascoltare gli intrallazzi del Don Verzé e vedere la sua rete di imbrogli senza confini, dall'Italia al Brasile, da Milano alla Costa Smeralda, lietamente truffando, mi ha dato l'impressione di avere vissuto decenni interi ad occhi chiusi.

  • alessandro vigilante scrive:

    Nei blog appaiono personaggi che utilizzano strani nick names.
    Qui, qualcuno utilizza il nome di un generale che alcuni anni fa era famoso: schwarzkopf.
    Era il portavoce delle forze alleate contro Saddam e introdusse un nuovo concetto di strategia militare: le bombe intelligenti.
    Una bomba normale, se gli dici: là c´è un carroarmato; lei punta, parte, esplode e il carroarmato - bene o male - lo colpisce.
    Se invece dici a una bomba intelligente: là c´è un carroarmato; lei punta, parte, esplode e un asilo nido con 50 bambini con annesso ospedale per anziani salta in aria.
    Questa è la differenza tra una bomba normale e una bomba intelligente.
    Ma le bombe intelligenti hanno anche la particolarità di essere fatte con uranio radioattivo impoverito e quindi di far aumentare il PIL non solo per la ricostruzione di asili e ospedali altrui, ma anche per la cura dei nostri soldati contaminati, in patria qui da noi!
    Oggi c´è crisi, ma che nostalgia di quando gli schwarzkopf abbattevano la crisi a colpi di bombe intelligenti!
    ;-)

  • alessandro vigilante scrive:

    Calma con l´ipocrisia! Per la cronaca. Io sono nato e vissuto (36 anni) a Pescara. Città nota per la grande percentuale di zingari fin dagli anni ´60. A noi pescaresi, i chietini e altre municipalità vicine ci chiamano tutt´oggi "li zingarune".

    Chiedo gentilmente a los hombres di non scherzare a questo modo. L´ironia può starci, ma è meglio non alimentare scherzi che qualcuno potrebbe prendere per cose serie e giuste. Di questi tempi e con questi strani generali delle forze armate USA contro Saddam (???) non si sa mai... ;-)

  • schwarzkopf scrive:

    per quelli come la persona che mi ha preceduto che giustificano l'accattonaggio , le rapine e i furti in nome della miseria e della cattiva società, suggerisco di andare a vivere vicino uno di questi campi rom. altrimenti il resto è ipocrisia.

  • alessandro vigilante scrive:

    Sudamerica, Asia e Africa, nonchè il Bronx e altri quartieri bassi degli USA sono pieni di "donne incinte che mendicano per strada e minorenni impuniti che rubano".
    Non si tratta di diffusa incapacità culturale a fare altro.
    Si tratta di miseria, esclusione e sfruttamento. Si tratta del sistema della dittatura dei mercati capitalisti.
    Quando i mercati spingeranno anche i giovani italiani a mendicare per strada e commettere furti, forse anche gli schwarzkopf cominceranno a credere che non si tratta di incapacità culturale.
    Per ora il livello culturale degli schwarzkopf arriva ad incendiare baracche di miserabili, poi si vedrà se serviranno forni o gabbie.

  • schwarzkopf scrive:

    non giustifico nessuna violenza ma un popolo con donne incinte che mendicano per strada, minorenni impuniti che rubano non si potrà mai integrare perchè culturalmente incapace

  • alessandro vigilante scrive:

    Sven, è vero che sono "un po’ i soliti discorsi", ma mi sembra che adesso non siano più "i soliti discorsi" tra pochi. Mi sembra che un numero sempre più grande si stia rendendo conto di questa bufala globale, anche grazie alla rete. Non resta che incontrarci di più anche per le strade, nelle scuole e nei posti di lavoro e i "discorsi" aumentano. Poi i fatti sono un´altra cosa, ma per lo meno (ri)comincia il dialogo. Usciamo dal tremendo tunnel del pensiero unico? Sarebbe ora!

  • Sven scrive:

    Il razzismo è anche conseguenza di ignoranza e stupidità, a loro volta conseguenza di una società egoista ed affarista; e così via: se si vuole superare il razzismo, bisogna (ri)costruire una società basata sulla cultura e sulla condivisione; ecc. ecc. (un po' i soliti discorsi...).

    Tutti concetti assenti dai programmi (ma esistono?) dei partiti politici delle caste, ormai occupate solo dai "mercati" e dagli "inevitabili sacrifici" (sic!) che il mantenerli tali e quali comporta.

    Una società finita a completo schifio, in altre parole, se non si cercheranno idee e prospettive nuove.

    A proposito, per avere dei patti di convivenza civile, bisogna che le relative parti sociali (in senso lato) esistano attivamente e non siano latitanti nell'inseguire - o subire - acriticamente i "mercati" ed assurdità del genere: una società troppo economicista non può che autodistruggersi (guerra tra poveri generalizzata e poi forse la catastrofe), se continua così, ad ignorare le più elementari esigenze delle persone ed a trattarle come sudditi (servi delle banche, invece che della gleba? ma che "bel" progresso - mah!)...

  • alessandro vigilante scrive:

    ... e come dice un pezzo rap brasiliano:
    Famiglia non è sangue. Famiglia è sintonia.
    Nazione non è bandiera. Nazione è unione.

  • alessandro vigilante scrive:

    Il caro roberto si preoccupa della extraterritorialità dei campi rom, in Italia!
    E gli sterminati territori occupati dai SUV e dai costruttori abusivi?
    E i territori occupati dalle mafie?
    I figli dei mafiosi crescono in un bell´ambiente?
    E le mafie non praticano solo piccoli furti...
    La gente è veramente stufa proprio dei rom, oppure è stufa delle mafie e dei prepotenti?
    "comprensione e giustificazione" pare che abbiano limiti per le etnie altrui, sembra che finora siamo stati comprensivi con gli zingari...
    Ma con tanti problemi globali evidenti creati da ladri banchieri e potenti, il popolino se la prende con gli ultimi dell´umanità...
    Guerra tra poveri e ingenui di spirito, mentre le caste ridacchiano quando ci sono i terremoti.
    Uno zingaro - con la sua cultura dell´arrangiarsi - non riderebbe mai al telefono di un terremoto altrui sapendo che ne sfrutterà gli appalti della ricostruzione.
    Uno zingaro - con la sua cultura fuorilegge - non organizzarebbe mai spedizioni per bruciare le case delle comunità altrui.

  • Lavandaia scrive:

    Caro dott. Buffa, attenzione: l'argomento richiamerà...i Polifemi!!!! :)

  • Lavandaia scrive:

    Un quattordicenne italiano violenta in branco una minorenne (non per finta, davvero). La madre lo fa fuggire dalla sua Regione e resta latitante per un po'. Non mi risulta sia stata dta alle fiamme la sua abitazione, né che qualcuno si sia indignato più di tanto. Il razzismo è razzismo, che cerca giustificazioni dove e quando può. Il razzismo ha bisogno solo di un pretesto per espoldere. Il razzismo non è civile e in Italia alligna benissimo. Ergo, l'Italia ancora non è civile (come dimostrato anche dai risultati elettorali, che premiano sempre gli impresentabili, i fascisti, i collusi con le mafie e gli incivili ...Come dimostra anche la piaga incivile dell'evasione fiscale, protetta e tollerata da tutti i governi... Come dimostra la crescita dei reati contro le donne, ad opera di Italiani, tutt'altro che civili).
    Il Paese incivile non è in grado di vergognarsi, perché non percepisce la propria inciviltà. Se la vedesse, sarebbe già un pelo più vicino a cominciare il cammino verso la civiltà.
    Roberto caro, secondo te il fatto che la legge italiana non riesca ad essere perfetta giustifica l'atto di ieri? Secondo te la crisi economica che ci sta trasformando in bestie rabbiose è colpa dei Rom, come dei Rom è colpa la delinquenza organizzata che trasforma interi quartieri in terra di nessuno? Secondo me no, ma credo sia più comodo attaccare chi non può difendersi, anziché rischiare di mettere in discussione certi poteri e certi equilibri, che a parole disprezziamo ma da cui poi, chissà perché, non riusciamo a staccarci ( tipo la lega, che nega l'esistenza della mafia al Nord, che ha lasciato morire con papi interi settori industriali e aizza i tartassati da pizzo e peggio contro gli zingari, i profughi, i neri, tanto per sfogarsi un po').

  • roberto scrive:

    cari miei benpensanti la violenza non va mai giustificata e' vero
    ma agli zingari anrebbero applicate le leggi che regolano la vita di noi italiani .A quale famiglia verrebbe lasciata la prole se la facesse vivere in quelle condizioni?
    vite fatte di furti mendicita ruberie per poi scoprire che hanno ricchezze in Romania.La verita'non si trancia con il pennato e le varianti sono infinite ma la gente e' stufa e la mancata applicazione delle leggi la estraterritorialita di certi territori
    la comprensione e giustificazione etnica per certi comportamenti sono ormai datati

  • alessandro vigilante scrive:

    Caro Buffa, è ancora più disgustoso leggere i commenti all´articolo di cronaca del corriere.it
    Quando ho visto le foto del rogo del campo ho pensato un attimo agli israeliani che si sentono accerchiati da milioni di arabi con la paura che gli facciano quello che gli hanno fatto a suo tempo i nazisti.
    Ma pare che ci (pre)occupiamo solo degli israeliani, degli ebrei, come popolo perseguitato.
    Nessuno pensa mai a cosa sente un bambino, un ragazzo, che crescendo si rende conto di essere nato zingaro, di etnia rom?
    Se sbaglia un italiano, o anche un inglese, un cinese, a nessuno verrebbe in mente di andare a bruciare le case del quartiere dove quel presunto colpevole vive insieme alla sua comunità.
    Per gli zingari è una regola: si presume che uno di loro abbia commesso un reato e allora si va a bruciargli tutte le case della comunità in cui vive. Via! Tutti al rogo!

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