Istantanea Pier Vittorio Buffa

E il berlusconismo?

Questa mattina ho incontrato una mia vicina di casa che ha più di ottant'anni. Stava comprando due giornali e mi ha detto che si aspettava qualcosa di diverso.

"Il 25 luglio del 1943 ero poco più che bambina, ma ricordo bene l'urlo di gioia di mio padre e il suo abbraccio con mia madre. Ero sicura che avrei avuto anche io il mio 25 luglio, che avrei urlato di gioia il giorno che Berlusconi se ne fosse andato e invece ho un po' di magone, non ho nemmeno messo fuori la bandiera che avevo preparato nei giorni scorsi. E non è solo per la crisi economica o perché non c'è una guerra che si pensa stia finendo. E' per qualcosa d'altro che non riesco ancora a capire bene".

"Forse", le ho detto, "è perché non vede chiaro nel nostro futuro, ci sono ombre, poca chiarezza, veti reicproci. Oppure perché è un addio che non viene dopo una vera e propria sconfitta".

"Può darsi", mi ha risposto, "ma mi sa che il problema è un altro. Io più di Berlusconi ho odiato il berlusconismo e quello non so se è finito davvero".

Non lo so nemmeno io, signora

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32 commenti 8

  • Lavandaia scrive:

    Anchje a me faceva piacere che non ci fossero né Amato né Letta, però... Stamattina l'ottimo Mineo mi ha un po' rovinato la soddisfazione perché, da uomo di memoria ed esperienza, ha ricordato come Togliatti, in precedente analoga occasione di formazione di governo "con o senza" la guida di un politico a lui contrario, si fosse battuto perché fosse presente, forse anche per evitare all'esecutivo quell'aura di Governo della Salvezza senza macchia di peccato originale che molto piace a certa parte dell'elettorato cattolico. Quello che tende a leggere come "le uniche possibili" decisioni prese da signori eleganti e competenti di cui non capisce gli orientamenti e pertanto suppone non ne abbiano alcuno, se non il perseguimento del bene di tutti, in un'ottica salvifica che poco o nulla ha di politico (e che non lascia vedere MAI alternative).
    Un po' come il mio papà votava Dc, convinto che la politica fosse cosa sporca, ma un partito non-partito, bensì ideale religioso, non si potesse, in tremini stretti, nemmeno definire politico... E in questo caso, per i non cattolici, c'è l'altra "ineluttabile realtà" a cui lo stesso Vigilante dichiara ci dovremo piegare, ossia la legge dell'economia...
    Insomma, Mineo mi ha fatto capire che la mia sensazione di sollievo era pericolosamente intrisa di desiderio di riposo, di cessione della responsabilità di guardare sempre e comunque alla sostanza politica delle decisioni "tecniche", senza lasciarsi prendere dal senso di inferiorità che tutti ci coglie, di fronte a uomini tanto competenti e capaci.
    Legittimo però, finalmente, un senso di orgoglio nei confronti di un'Italia molto mal messa, ma molto ben fornita di persone intelligenti, competenti e messe a decidere di cose che, tanto per cambiare, conoscono a fondo. Per me, abituata a temere più di tutto i cretini al potere, un potere che ragiona è già un grosso passo avanti.

  • Lavandaia scrive:

    Non sono sola: su "Il Fatto quotidiano" ho trovato qualcuno che la pensa come me sulla strana "audizione" delle donne, intese come categoria a sé, prima della formazione del governo Monti.
    All'interno del movimento "Se non ora quando" si discuteva di questo, proprio nei giorni scorsi, e ci si domandava chi fossero mai queste "donne" chiamate all'alto onore di colloquiare con Super Mario prima dell'inizio della partita.
    La giornalista del Fatto giustamente ha notato che le donne , più che una categoria, sono la maggioranza del popolo italiano. Ma numero e genere non sono la stessa cosa e non hanno lo stesso peso, almeno in politica, almeno in Italia.
    Comunque, quattro donne al Governo e una al Ministero degli Interni. E' una cosa importante e speriamo abbia qualche effetto anche sulla situazione di quelle migliaia di donne che non lavorano più e non vedono prospettive incoraggianti per il futuro.
    Adesso tocca studiare, se vogliamo capire bene chi siano i nuovi ministri. La Cancellieri viene così "riepilogata" sempre sul Fatto: superprefetto, in servizio praticamente in tutta Italia, per commissariamenti di vario tipo. Un'indagine a suo carico per abuso d'ufficio, un' incauta sottovalutazione della presenza delle mafie a Genova, poi smentita dai dati di fatto e definita "una gaffe" dall'articolista. Rimpianta a Parma, dove ha appena fatto in tempo a metter piede, visto che ora è al Governo, ma dove stava evidentemente facendo un buon lavoro (se no non si spiega il rimpianto), ama la lirica e piace all'Udc. Queste mi sono sembrate le cose più rilevanti, almeno per avere un'idea di quanto la signora non sia nuova né ad incarichi importanti né a rapporti più o meno amichevoli con una precisa parte del panorama politico nazionale. L'area cattolica è molto presente in tutto il nuovo esecutivo, come del resto avevamo capito prima ancora di leggere i nomi, ma a quanto pare non basta per definire "politico" un esecutivo che ci tiene moltissimo alla definizione di "tecnico".
    (Non è che, alla fine, l'antipolitica all'italiana si esaurisce nel solito ritorno alla Dc, travestita da società "civile" che sola può reggere l'urto di una politica di necessità sporca, confusa, incompetente, ai confini della mafia...? Come dire... "Meglio il male che il peggio"?)
    In cambio di Cancellieri, chi mi racconta Passera e Profumo? Qualcosa so, ma non abbastanza.

  • alessandro vigilante scrive:

    Letta e D´Amato non ci sono. Bene.
    Questo è il miglior e più qualificato governo democristiano (postumo) della storia italiana.
    Non dubito che saprà operare e non tirerà la corda...
    A questo punto dipendiamo più dalla congiuntura internazionale che dalla nostra in questi mesi.
    Se nel mondo il capitale è alla frutta, a noi rimarra solo il caffe... di cicoria però.

  • Lavandaia scrive:

    Tremonti, sulla porta, ci ha lasciato i pacchi per Natale: sistema sanitario e previdenziale, trasporti pubblici, a breve, in fallimento. Mi sa che li apriremo prima di Natale, nostro malgrado. Arriva anche il dono di Gesù Bambino: niente fecondazione assistita per le coppie portatrici di malattie genetiche: all'apertura dell'uovo di Pasqua, resterà intero del gusto della sorpresa... E se è brutta, pazienza. L'handicap è volontà di Dio, per fortificare i poveri anche nella sofferenza e (il che non guasta) per dare fondi a chi di questa, cristianamente, si farà carico, quando la famiglia, incapace di reggere, getterà la spugna.
    I ricchi no. Quelli del Gesù Bambino all'italiana se ne fregano, e le loro uova vanno a deporle in più sicuri lidi, al riparo dalle sorprese. VERGOGNA!

  • Lavandaia scrive:

    Italia Uruguay, 0 a uno. Un giornale così ha titolato :Cominciano gli (Uru)-guai...
    Né è bastata la mano salvifica di Napolitano a reggere il bandierone.
    Anche la jella, a volte, ha un suo significato politico.

  • Lavandaia scrive:

    "Chissà se va / Chissà se va/ Chissà se va- se va
    Ma sì che va/ Ma sì che va/ ma sì che va - che va
    E se no/ no no/ non va/ c'è una novità...
    Sai quanto me ne importa/ che me ne importa a me...
    Per una che va storta/ una dritta c'é....

    E via di seguito, così discorrendo: la vita (quella dei poveri, spettatori di elezione di cotanti programmi) è più saporita con un po' di guai,...Il brodo senza prezzemolo ( che sarebbe il guaio, e mio marito è d'accordissimo) non è abbastanza "saporito"...
    Non basta? E questa?
    ....Lodati siano i soldi/ perché/ chi ha tanti soldi vive come un pascià
    e a piedi caldi se ne sta...

    Così cominciò, ben prima dei fatidici 17 anni fa, il lungo romanzo italiano "Piccoli Berluscones crescono". E mi costa dirlo, perché anche io, come tante bimbette, giocavo a Canzonissima e cantavo spensierata tutte le sigle della Carrà. E anche a me piacevano i grandi varietà... Adesso, chissà perché, non li posso soffrire, e ne digerisco solo i riassuntini del giorno dopo, con la selezione dei pezzetti migliori.

  • Lavandaia scrive:

    Per operazioni del genere occorre gente che NON abbia interessi nel vecchio andazzo, che NON sia tanto compromessa da non poterne obbiettivamente uscire senza finire nel dimenticatoio o peggio...nelle patrie galere. Il che non è argomento pretestuoso né secondario, vista la situazione dei nostri "onorevoli".
    Per questo, mi pare hanno tanta paura, a destra, dei tecnici puri. Per questo Angelino Sissignore aveva la faccia corrusca dei giorni cupi, quando tocca fare finta di ponderare dietro le pieghe della fronte il pro e il contro di un gioco già scritto, in cui il "cosa fare" è zero, il "come" è tutto.
    O vogliamo fare finta che la situazione in cui versa il Paese sia solo colpa di un voto sbagliato, scellerato, idiota, di cui mai abbastanza avremo a pentirci, e che le nostre istituzioni, deboli nel tutelare il principio dell'alternanza, la voce dell'opposizione, il pluralismo informativo, la rappresentanza popolare e la scelta elettorale non c'entrino nulla? E ci aspettiamo che questi vizi li sani chi ci ha mangiato sopra per vent'anni e oltre? Ma per favore, siamo seri, almeno noi.
    Meno Fiorello, più palle, che non è il momento di cullarci nei sogni d'infanzia, quando si cantavano le sigle della Carrà e si scivolava, sereni come pupi, nel sonno mortale della ragione, che generava i suoi mostri...

  • Lavandaia scrive:

    E chi scherza? Tutti qui sono seriamente impegnati a fare fallire sul nascere qualsiasi ipotesi di governo SERIO che metta in soffitta i privilegi di casta e fanno del loro peggio per metterci dentro almeno una zampetta... Letta, Amato.... Solo un esempio. Ma più di tutto l'impegno condiviso è a fare ricadere sull'avversario politico la responsabilità della eventuale prematura dipartita, onde raccogliere immeritata e, si augurano, rapidamente disponibile, cospicua eredità.
    E naturalmente credono, prima tra tutti la lega, che il popolo bue non capisca a cosa miri il loro mettersi, strategicamente, anche all'opposizione... La lega mira a Copasir e Telecomunicazioni, e non certo contro gli interessi propri o del banana...
    Del resto, non se ne esce: se non si accetta che chi ha sfasciato l'Italia si metta di sua volontà in soffitta e ceda il posto ad altri, con altre vedute e altro metodo, non c'è che il voto.
    Presto. Prima che il cavalier banana, ripresosi dallo sganassone della folla festante si sogni di ripresentarsi, magari come candidato al Quirinale... O prima che un mesetto di tentativi vani e di spred assassino convalidino l'idea che all'Immune non esistano alternative, che nemmeno un luminare ce la fa, che solo l'unto può...
    Se c'è da cambiare un sistema, costi quel che costi, si ha da demolirlo perché intero dalla porta non passa, ed è troppo ingombrante per rottamarlo così come è.
    Costa? Sì. C'è pericolo? Certamente. Ma la frittata senza spaccare l'uovo non si fa, e vanno tolti benino tutti i pezzetti di guscio, casomai ne scivolasse dentro qualcuno.

  • alessandro vigilante scrive:

    Parodia di Monti: menomale che Crozza c´è...

  • alessandro vigilante scrive:

    Monti stasera è stato realmente "rassicurante".
    Al di là se ci metterà politici inqualificabili (Letta-Amato, puah!), vedremo se sarà veramente equo con le misure.
    Equità è equa se ripara i vecchi debiti sociali. Equità "scurdammece o´passato" NON É equità.

  • alessandro vigilante scrive:

    L'aspirapolvere e la centrale nucleare
    L'incidente alla centrale nucleare svedese di Ringhals, a Sud di Göteborg, del 9 maggio scorso, è stato causato da un aspirapolvere industriale dimenticato all'interno del reattore dopo un'operazione di pulizia. Quando la pressione è aumentata, l'aspirapolvere è esploso.
    La causa dell'incidente è stata resa nota solo ora e ha provocato una perdita economica per la centrale di circa 1,8 miliardi di corone, 200 milioni di euro!
    Con i pannelli solari non sarebbe successo.
    Fonte: alcatraz.it

  • alessandro vigilante scrive:

    Concordo con lavandaia, se Monti indicasse sua moglie e Veronica Lario nel governo sarebbero COMUNQUE meglio di Gianni Letta e Giuliano Amato! (Senza scherzi, seriamente!)

  • Lavandaia scrive:

    E' davvero una donna in gamba. Speriamo che anche nel futuro governo trovi posto qualche signora di carattere che possa farci dimenticare certe "figure" del recentissimo quasi-passato... Ho visto un pezzetto di Fiorello in replica, mi ha divertito molto la battuta sulle lacrime della Santanché (dalla plastica all'umido in un lampo...). Comunque temo sarà speranza delusa, non ho sentito altro che nomi maschili . Pazienza.

  • alessandro vigilante scrive:

    Tanto per essere più esplicito, come appartenente al sesso maschile, ho trovato sorprendente lo sguardo della Giffords: determinazione senza odio, anzi con una "com-prensione" ampia ed inimmaginabile, appunto secondo il mio punto di vista maschile.
    Del resto, le donne hanno il potere di fare uscire dal proprio corpo anche i carnefici che le martoriano quotidiananmente e non possono che essere l´unico punto di contatto tra la bestialità preistorica e ingenua dell´attuale Homo sapiens e una diversa e ambiziosa umanità che ancora stenta a consolidarsi.

  • alessandro vigilante scrive:

    Dedicato a lavandaia, alle lavandaie, alle donne.
    Credo che questo video sia l´icona della forza e dell´importanza della Donna sul pianeta:
    http://video.repubblica.it/mondo/giffords-la-deputata-usa-dopo-l-attentato-tornero/80817/79207

  • alessandro vigilante scrive:

    Ecco, forse ci resta ormai solo la cultura per superare l’economicismo autoreferenziale di questi strani tempi…

    Grande Sven! Concordo con te. È il "nostro" punto forte.
    E abbiamo anche la Lavandaia con noi! Non possiamo perdere... :-)

    Magistrale intervista di De Magistris. Qui:
    http://www.ilfattoquotidiano.it/2011/11/15/de-magistris-larrivo-di-monti-non-mi-fa-esultare/170741/

  • Sven scrive:

    A proposito, l'ultimo blog di Odifreddi riguarda proprio il cosiddetto berlusconismo:

    http://odifreddi.blogautore.repubblica.it/2011/11/13/10-maggio-1994-12-novembre-2011

    Comunque, non disperiamo, anche se il futuro ancora si intravvede con difficoltà: le rivoluzioni (quelle vere, etiche e culturali, non quelle che mirano solo alla conquista del potere) vengono spesso inaspettate e creano poi rinnovati circoli virtuosi...

  • lavandaia64 scrive:

    Stavolta, se guerra ha da essere, io parto.
    Col Ronzinante verdolino e un bel codazzo di condomini imbestialiti, di vecchiette senza nulla da perdere, di sopravvissuti a milioni di ore di code all'Inps e alle Asl di tutta Italia, di reduci di tutti gli handicap e di tutti gli sputi in faccia del mondo.
    Avanti, armata Brancaleone degli ultimi, senza bandiera e paga, senza nemico e senza ideali. Marceremo a piedi verso la fine, verso la bomba, fino al centro della nuvola che alla povera gente comune, sana, ricca e normale fa tanta paura... E mostreremo al mondo come sa morire una volta per sempre, col sorriso sulle labbra e a testa alta, chi è morto tutta la vita, ogni giorno un poco.

  • Sven scrive:

    Odifreddi, come sempre, coglie nel segno: anche perché è un uomo di cultura, e non un politico od un economista.

    Ecco, forse ci resta ormai solo la cultura per superare l'economicismo autoreferenziale di questi strani tempi...

    A proposito invece del berlusconismo, finché ci sarà gente disposta a fare il gregario per i propri affari personali (alias vendersi), tale fenomeno non sarà mai stato superato del tutto: e potrà anche prendere altre forme; ma senza una rivoluzione culturale ed etica è difficile che le cose cambino veramente, specialmente in questo paese.

  • lavandaia64 scrive:

    Da dietro il pietrone non ancora rimosso, una voce: "Risorgerò...." .
    A breve, comunicato su data esatta e modalità mediatiche dell'evento. Per i brani di lenzuolo e le sindoni- ricordo, con tutto il sudore, cerone e sangue degli ultimi giorni di passione, si veda la voce "reliquie" del catalogo Mediashopping.
    Non è cosa sicura? Ahi, uomini di poca fede...

  • lavandaia64 scrive:

    A Monti piacquero Marchionne e la Gelmini. Che bella notizia!
    Però magari domani scoppia la terza guerra mondiale, e allora cosa importeranno il Pil e lo Spred? E a chi il cancro ce l'ha già, magari per l'amianto, o per sfiga semplice, o a chi non sa come andrà avanti da qui a dopodomani, credete faccia molta paura la bomba finale con tutte le sue nubi? Il qui e l'ora sono talmente spaventosi, per tanti, che il babau sotto il letto ci fa un baffo, anche se ci scrolla per davvero. In fondo, la fine del mondo ognuno la vive nel momento della propria individule, da bravo megalomane trafitto da un raggio di sole, al centro esatto dell'Universo...
    Monti non ancora nato non ha fatto il miracolo di calmare i mercati. L'Italia del sangue di San Gennaro e della favola di Miss Telecafone, da Cenerentola a cortigiana nella corte più elegante degli ultimi 150 anni, se non vede un lieto fine "adesso e per sempre" non crede...E se non crede fa il muso lungo, e non si sa bene cosa vada a pensare, che soluzioni trovi, perché il pubblico sia soddisfatto e lo show vada come si deve...
    Magari è capace che ci gode, se tutti soffriranno un poco o tanto, perché poi, in fin dei conti, mal comune mezzo gaudio. E l'Italia dei navigatori, dei poeti, dei santi, delle parolacce e delle mafie è anche l'Italia dei proverbi, tanto per NON cambiare.

  • alessandro vigilante scrive:

    Secondo alti funzionari britannici, l’attacco all’Iran potrebbe avvenire tra Natale e gli inizi del nuovo anno, con l’appoggio logistico statunitense. Gli esperti ritengono che i siti nucleari iraniani verrebbero colpiti con missili e cacciabombardieri, attraverso tre corridoi aerei: uno diretto attraverso Giordania e Iraq, uno meridionale attraverso Giordania ed Arabia saudita, uno settentrionale attraverso il Mediterraneo e la Turchia. Gli impianti nucleari verrebbero colpiti con bombe penetranti a testata non-nucleare, come le Blu-117 già fornite dagli Usa, che possono essere sganciate a oltre 60 km dall’obiettivo, su cui si dirigono automaticamente.

    Che cosa avverrebbe se fosse distrutta la centrale nucleare iraniana di Bushher, che ha cominciato a produrre elettricità lo scorso settembre con una capacità di 60 megawatt?

    Si produrrebbe una nube radioattiva simile a quella di Cernobyl che, a seconda dei venti, si diffonderebbe sul Golfo persico o anche sul Mediterraneo.

    Ancora più gravi sarebbero le conseguenze se, per ritorsione, l’Iran colpisse il reattore israeliano di Dimona, la cui potenza viene stimata in 70-150 MW.

    L’Iran non possiede armi nucleari, ma ha missili balistici a medio raggio, testati lo scorso giugno, che con la loro gittata di circa 2.000 km sono in grado di raggiungere Israele. Tali missili sono installati in silos sotterranei e, quindi, difficilmente neutralizzabili con un attacco «preventivo». Se venisse danneggiato o distrutto il reattore di Dimona, che produce plutonio e trizio per le armi nucleari israeliane, la nube radioattiva si diffonderebbe non solo su Israele (Dimona dista appena 85 km da Gerusalemme), ma anche sulla Giordania (25 km) e l’Egitto (75 km). E, a seconda dei venti, potrebbe raggiungere anche l’Italia e altri paesi europei.

    Le radiazioni (soprattutto quelle dello iodio-131 e del cesio-137) provocherebbero col tempo migliaia di morti per cancro. Questo è previsto da chi pianifica l’attacco all’Iran. E’ quindi previsto di neutralizzare la capacità di risposta dell’Iran. Ciò non potrebbe essere fatto dalle sole forze israeliane. Secondo Dan Plesch, direttore del Centro di studi internazionali dell’Università di Londra, «i bombardieri Usa sono già pronti a distruggere 10mila obiettivi in Iran in poche ore». E anche la Gran Bretagna, rivela The Guardian, è pronta ad attaccare l’Iran. Il piano prevede sicuramene lo schieramento di armi nucleari israeliane (tra cui il missile Jericho a lungo raggio testato il 2 novembre) e anche statunitensi e britanniche. O per dissuadere l’Iran dall’effettuare una pesante rappresaglia, anche contro basi Usa nel Golfo, o per un attacco risolutivo effettuato con una bomba a neutroni, che contamina meno ma uccide di più.

    Una guerra all’Iran comporterebbe la più alta probabilità di un uso di armi nucleari dalla fine della guerra fredda ad oggi. Mentre l’opinione pubblica è concentrata sullo «spread» finanziario, aumenta lo «spread» umano, il differenziale tra le scelte politiche e quelle necessarie per la sopravvivenza della specie umana.

    Manlio Dinucci, http://www.ilmanifesto.it

  • emma5 scrive:

    Credo che sia giunto il momento del fare ma anche del pensare seriamente a Berlusconi, al berlusconismo, al perchè un uomo possa giungere a tanta sete di potere da farsene inebriare. Altro che dimenticarsene, sarà il caso di ricordarla molto molto bene la lezione che ci è stata impartita dal personaggio Berlusconi. Non dimentichiamo che in molti gli hanno creduto e che se un tale fenomeno ha potuto esserci, lo dobbiamo anche agli errori di coloro che non gli hanno troppo creduto... ma dagli errori, se riconosciuti, si può apprendere molto.

  • alessandro vigilante scrive:

    Recessione mondiale?
    Crisi economica globale?
    Impoverimento: non si cresce, non si vende più nulla, stagnazione?
    Capitalismo fallito?

    Niente paura: è pronta la ricetta di sempre. GUERRA!!!
    Israele, USA, Russia e Pakistan hanno già la bomba atomica; l´Iran non si deve permettere! Anche Obama "non lo esclude"!

    Guerra Santa per le ultime scorte di petrolio e per salvare il capitale...

  • giacomo scrive:

    Sono d'accordo con "lavandaia" da oggi cominciamo a dimenticarcene, ignoriamolo, cominciamo a ridurre i video e il numero di volte in cui, nel corso della giornata, vediamo, ascoltiamo o pronunciamo il suo nome, cominciamo una disintossicazione di massa.

    Riprendiamoci il cervello, giudichiamo le proposte politiche con maggiore serenità, non più inquinati nelle nostre emozioni da chi ci ha fatto tanto vergognare.

    Riprendiamoci una dignità libera da rancori, ma senza dimenticare.
    Attenzione ai colpi di coda saranno ancora tanti e bisogna non abbassare la guardia. Ma facciamo in modo che per nesssun motivo possa tornare a governarci !

  • picca scrive:

    Visto che molti devono ancora de-mussolinizzarsi, altri de-stalinizzarsi e non sono pochi quelli in pieno processo di re-democraziacristianizzarsi, per de-berlusconizzarsi direi che impiegheremo un paio di eternità.

  • alessandro vigilante scrive:

    Dobbiamo pensare finalmente SOLO al futuro! Guardare avanti!
    Da Fazio, due cari Gattopardi come il direttore del Pompiere della Sera e il Segretario della uDC hanno cantato in coro la famosa canzone napoletana:
    Chi ha avuto, ha avuto, ha avuto,
    Chi ha dato, ha dato, ha dato,
    SCURDAMMECE O´ PASSATO!

  • alessandro vigilante scrive:

    Il partigiano John
    http://www.youtube.com/watch?v=KRyKKIIXzIs

  • Lavandaia scrive:

    Certo che oggi è diverso. Perché l'oggi è il frutto di tanto tempo passato a raccontarci la favola di un'Italia liberata dal fascismo, che però era vittima di tanti altri "ismi" che, tutti insieme, l'hanno stretta in un regime tanto più pernicioso perché interno, innervato, che si è nutrito come un cancro di quella stessa linfa vitale che teneva in piedi anche la parte cosiddetta "sana" della società.
    E' mancata, e ancora manca, un'idea davvero condivisa di bene comune al disopra del benessere individuale, del tornaconto personale. E come può la signora sentirsli liberata da Berlusconi se ancora stasera si interrompono i Tg per annunciare un suo messaggio alla Nazione, come fosse ancora qualcuno di diverso dall'uomo che poche ore fa scappava dal Quirinale evitando la folla lì per insultarlo, il Paese nauseato che ha festeggiato ieri in piazza?
    Mussolini, dopo la liberazione, sparì davvero e i suoi sodali, quelli che fuggirono, restarono nascosti per mesi, rendendosi invisibili ad un Paese che per loro era diventato ovviamente pericoloso. Noi ancora leggiamo le parole delle Santanché, ci sorbiamo gli insulti al popolo dei suoi lacché, siamo tutt'altro che liberati dalla minaccia dei colpi di coda di un individuo potente per i suoi mezzi e per la rete di connivenze che l'hanno tenuto in piedi, amici mafiosi inclusi.
    Dovrebbe essere pazza, se pensasse che è già cambiato qualcosa. Se può consolarla, io non ho ascoltato il messaggio dell'Immune in fuga, né ascolterò più nessuno che parli di lui o ne riferisca le parole. Per me è finito, schiacciato dalle sue bugie e dalle responsabilità immani di una crisi che ha nutrito per anni fino all'esplosione finale. Il domani si vedrà. Ma non mi aspetto che arrivi dal cielo, tocca a noi darci da fare perché sia diverso.

  • paolantik scrive:

    Ha ragione la signora , il berlusconismo non si puó dire finito davvero, ma intanto non c'è più il capo, il modello, quello a cui tanti si sono ispirati e ancora si ispirano, ammaliati da un carisma che non gli si puó negare.

    L'incantatore di serpenti si allontana dalla scena e alcuni torneranno a ragionare. Certo ci vuole tempo, molto tempo. Una cosa é certa, ieri sera abbiamo assistito a scene di insulti, gioia scomposta, urla per la caduta del governo Berlusconi, non é stato del tutto piacevole anche per chi ha tanto desiderato la sua uscita di scena. Perdere é sempre brutto, ma per uno con un ego cosí smisurato deve essere stato terribile. Vedere un uomo soffrire é sempre triste anche se é il tuo avversario in politica.

    Ma detto questo e dimenticandoci subito delle sofferenze di Berlusconi passiamo a pensare a quelle che saranno le nostre ulteriori sofferenze. Dopo anni di inerzia e di malgoverno ci toccherà accettare misure economiche durissime. Facciamoci forza e andiamo avanti, come dice Roberto Benigni per la "resurrezione" dell'Italia.

  • alessandro vigilante scrive:

    Ma quale berlusconismo?
    Vogliamo scherzare?
    Diamo tutta questa importanza specifica ad un fenomeno conosciuto e ricorrente?

    Il berlusconismo è stato un aggiornamento tipico della maledizione del Gattopardo che attanaglia da sempre la cultura politica italiana:
    Cambiare tutto per non cambiare nulla.

    Per non cambiare soprattutto i privilegi consolidati.

    Monti è il nuovo atto della maledizione del Gattopardo.
    Si cambia di nuovo soggetto: dall´imprenditore capace e che non ruba perchè ha giá di "suo" al banchiere "onesto" e rispettato dal mercato. (Sempre in c..o ai lavoratori)
    Vogliamo scommettere che non cambia assolutamente la distribuzione dei privilegi?
    Confusione, emergenza, baratro, paura, strategia della tensione, bombe mediatiche, esplosioni finanziarie...
    E la maledizione del Gattopardo è compiuta di nuovo.

    È inutile dare perle ai maiali.
    La sabbia è oro per chi non sa.

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