Istantanea Pier Vittorio Buffa

Forse ho commesso un errore

Probabilmente ho commesso un errore. Ma stamattina non ho avuto nessuna voglia di leggere nel dettaglio i contenuti della lettera spedita a Bruxelles dal governo italiano. Né, tantomeno, di discutere con qualcuno di licenziamenti o pensioni a 67 anni.

Troppo rilevanti sono altre cose successe contemporaneamente o quasi al viaggio della lettera verso i palazzi della Ue.

Prima di tutto le frasi del leader della Lega Umberto Bossi dopo ore di tese discussioni che hanno poi dato il via libera al documento. Nessun accordo con berlusconi, dice Bossi, si andrà a votare quando deciderò io, ho io il coltello dalla parte del manico.

Poi le votazioni, sia alla Camera che al Senato, in cui il governo è andato sotto.

Infine quella citazione aristotelica di Berlusconi, primum vivere, che penso possa essere tradotta in un più banale "pensiamo a restare in sella, al resto ci si pensa dopo".

Ecco tutto questo, aggiunto al fatto che sotto quel documento manca la firma di Giulio Tremonti, superministro dell'Economia, mi ha fatto davvero passare la voglia di studiare le intenzioni del governo.

E se ho sbagliato sono pronto, allo scadere delle numerose scadenze indicate per ogni singolo impegno e per quello che può servire, a farne ammenda.

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25 commenti 8

  • alessandro vigilante scrive:

    Anzi - imprescindibile - di UNA premier di sinistra, per esempio Rosy Bindi, o Angela Finocchiaro...

  • alessandro vigilante scrive:

    Disposti a qualche tipo di sacrificio SOLO in presenza di norme anti-capitaliste e con la garanzia di un premier di sinistra.
    Se no, lotta ad oltranza. Io non pago nessun debito.

  • alessandro vigilante scrive:

    Forse ho commesso un errore
    Lo sta pensando di sicuro stanotte Giorgio Napolitano.
    Secondo me si sta anche schiaffeggiando in faccia. La sua faccia popolare.
    Se leggete la nota che ha comunicato ieri qui http://www.corriere.it/Primo_Piano/Politica/2011/11/01/pop_napolitano.shtml
    capirete perchè.
    Dopo tutto quello che abbiamo dovuto sopportare con Berlusconi, quando è arrivato il momento di un minimo riscatto popolare con misure un minimo eque. NO!
    Arriva quatto quatto Giorgio Napolitano e - con viva e vibrante soddisfazione - mette tutti insieme di nuovo appassionatamente - gli stessi FRACICHI - a farci ingoiare rospi e draghi.
    E NO! CARO NAPOLETANO, MO´ CI HAI ROTTO LE PALLE, TU RENZI E GATTOPARDI VARI.
    ATTENZIONE CHE I LAVORATORI VI FARANNO VEDERE I SORCI VERDI, ROSSI E A PALLINI.

  • alessandro vigilante scrive:

    Globalizzazione.
    Dopo l´abominevole importazione di pizze congelate dall´Inghilterra, l´Italia importa anche tonnellate di pane dalla Romania:
    Lo sfilatino? Arriva dalla Transilvania Invasi dalle pagnotte made in Romania La produzione di pane del Paese è salita a 4 milioni di chili. E buona parte la mangiamo noi. Quasi un quarto del prodotto confezionato dei nostri supermarket arriva da lì. Preimpastato e surgelato dura 2 anni: basta una rapida cottura...

  • alessandro vigilante scrive:

    Se da noi governasse il PD, voi credete che si farebbe un referendum (come in Grecia) per confermare i tagli e le ingiustizie della eventuale manovra?

  • Lavandaia scrive:

    La crisi non è psicologica. L'Italia a un passo dal crollo, senza guida. La Grecia sceglie la democrazia e fa decidere al popolo. All'Europa a caccia di soluzioni salva-sistema-senza troppi oneri per chi ha lucrato dal sistema questo fa paura.
    In Italia, chi deciderà la politica economica da perseguire? Lo stesso governo che per due anni ha detto che la crisi era "un fatto psicologico"? Il premier che, per due anni, ha cercato esclusivamente di sottrarsi alla Giustizia con leggi ad hoc, di imbavagliare stampa e tv, di farsi i fatti suoi, a spese nostre? Lui, da solo, a colpi di fiducia, senza nemmeno un ministro delle finanze che firmi pro forma?
    Si può essere rovinati con onore o con disonore. Mi sa che tra queste due sole opzioni, ormai, toccherà scegliere, perché mi pare che la rovina sia un fatto, più che un'eventualità. Naturalmente, spero con tutto il cuore di sbagliare...
    Che silenzio, nel blog... Aria di tragedia.

  • Lavandaia scrive:

    Sacconi parla di "rischio terrorismo"... Gli piacerebbe, farebbe comodo... Ma se poi non la bevono?....

  • Lavandaia scrive:

    Stiamo freschi! Ma non ci sarà bisogno di minestroni più o meno indigesti: farà tutto l'inaffondabile, mettendo la fiducia su ogni provvedimento, con l'aiuto dei Radicali e di qualche altro personaggio di "buona volontà" ( e vedrete che li trova).
    A noi, come sempre, continuare a spalare, e in fretta, magari là dove non se lo aspettano...Educare i figli in modo laico e aconfessionale è spalare? per me, in Italia, sì. Promuovere con tutte le forze la circolazione delle informazioni "censurate" su come vadano male nei fatti le cose che sono presentate bene, a partire, per esempio, dalle notizie sui veri fatti della riforma scolastica, è spalare? Per me sì.
    Non guardare certe tv e finanziarne altre, come quella di Santoro, consumare in modo responsabile e informato, scegliendo prodotti che non siano fatti sulla pelle di lavoratori licenziati e sfruttati è spalare? per me sì.
    Fare politica come si sa e si può, fare il proprio dovere pagando le tasse e rispettando la legge, senza girarsi dall'altra parte se si vedono soprusi e ingiustizie, è spalare?
    Io credo che, spalando il fango in questo modo, togliendolo dal nostro cuore e dalle menti dei nostri figli, sostituendo, con pazienza, il valore della libertà e della conoccenza al disvalore del consumo facile e della scorciatoia comoda, toglieremo a questa gentaglia indegna il potere più grosso. Per intenderci, quello che ha consentito ad una Chiesa collusa con il malaffare di addormentare per decenni le coscienze, mettendo in ombra la Chiesa missionaria e martire e favorendo la parte più ambigua, sporca e camaleontica della nostra politica. Quelo che ha messo in piedi un sistema dio connessioni tra affari, politica e mafie, talmente intricato da srozzarci, senza lasciare spazio alla speranza di cambiamento.
    Secondo me, alla fine, se ci impegnamo, possiamo farcela. E comunque, è dovere civile e morale provarci.

  • alessandro vigilante scrive:

    Pietro Ichino, senatore di centro-destra del PD: "Nel programma di un nuovo governo il Pd dovrebbe far proprie senza incertezze le indicazioni europee sulla flessibilità del lavoro e interpretarle in modo da valorizzarne le implicazioni straordinariamente positive per i lavoratori italiani. [...] io, poi, vedrei bene soprattutto Italia Futura di Montezemolo e Nicola Rossi, l’Api di Francesco Rutelli, l’Udc di Casini e anche – perché no, se fosse disponibile – Futuro e Libertà di Fini. Ciascuna di queste forze di centro ha già fatto proprio esplicitamente il mio progetto di riforma o un progetto in tutto analogo."
    Fonte: http://www.ilmattino.it/articolo_app.php?id=42182

  • umberto scrive:

    Tutti a casa, chi prenderà il posto di questi cialtroni sarà sempre megliore!

  • Lavandaia scrive:

    "vorrà", ovviamente.
    Altre cose divertenti? Basta aprire un quotidiano...
    Dopo avere ottenuto dall'Europa l'unico salvagente che ancora, bene o male, lo tiene a galla, l'Immune sfodera lo spillone e comunica all'Urbi e all'orbo che a lui l'Euro non lo convince affatto. Poi dice che , come sempre, abbiamo frainteso. Pure Bossi, però, se nei suoi giornali la battuta infelice dell'inaffondabile è stata tradotta in "Avevamo ragione noi, che dicevamo che l'Euro è una bufala e che le pensioni non si toccano".
    E mentre qualcuno, in grazia delle molecole speciali, non umane, di cui evidentemente è fatto, beatamente galleggia col ciambellone bucato, altri, meno inaffondabili, al sentire lo spiffero dell'aria che fischietta, chissà perché, son colti da un brivido...

  • Lavandaia scrive:

    Cara New Generation, l'Italia, che vi maltratta come peggio non si potrebbe, non ha altra risorsa che voi. Tra poco, purtroppo per tutti, temo che sarete in compagnia, perché anche chi ha un'illusoria certezza di un domani sicuro comincia ad accorgersi che la sicurezza non esiste. Questo tipo di crisi, economica, morale e sociale, trova, per me, nella colata di frango la più calzante rappresentazione. Abbiamo visto tutti che il fango uccide, lo sappiamo, ma finché non arriva all'altezza del primo piano sembra non darci più troppo fastidio. Però quando arriva, la gente si sveglia, si arrabbia, si muove, si ribella, spala e restituisce la melma assassina al mittente: a chi, direttamente o indirettamente, facendo male o non facendo nulla, quel fango l'ha ammassato, in silenzio, per decenni. E, alla fine, speriamo di venirne fuori, naturalmente spalando in fretta. Perché se lasci seccare il fango, alla fine, la pala non basta e ci vuole il piccone...
    E poi bisogna comunque sorridere. Io lo faccio per i bambini, che non devono vivere in un mondo di tensioni e malumori. Altri lo fanno per se stessi, o perché l'esperienza li ha corazzati un po' di più...
    (L'hai vista la vignetta uscita in rete, non so se da qualche giornale?
    Tra topi: "Siamo in un cul de sac". "Per uscirne ci vorra un sac de cul" ). :)

  • alessandro vigilante scrive:

    Cara commentatrice new generation, tu affermi: "sono arrabbiata perchè sono impotente davanti a quelli che dovrebbero costruire il mio domani".
    Io credo che il problema parta da questo punto: non sono altri, i politici, che dovrebbero costruire il nostro domani, ma siamo noi, in prima persona.
    Il problema degli indignados è quello di passare dall´indignazione all´azione. Azione sociale, riconquista degli spazi pubblici.
    Noi stessi siamo gli artefici del nostro destino. Provaci new generation, è divertente e entusiasmante. Crea o entra in un gruppo che si impegna in qualcosa che ha a che vedere con la Res Publica. Si cresce, si apprende, si lotta, si ama.
    Te lo dico da cinquantenne che ha avuto la fortuna di vivere quelli che sono i tuoi anni giovanili pieni di attività collettive. E continuo tuttoggi, in un altro continente.

  • new generation scrive:

    mi dispiace solo di una cosa in tutto questo.. non sappiamo più che sapore ha la parola speranza..
    Ho 24 anni e sono apprendista. So che lo sarò fino al termine massimo per legge perchè questo è il mondo del lavoro per i giovani. .. di sicuro per quelli come me figli di una classe sociale di cassaintegrati o disoccupati che non hanno potuto pagarci la rata "modesta" ( circa 1000 €) obbligatoria per accedere all'università ..
    Ma il peggio è che non sono delusa, triste e neanche indifferente.. il punto è che sono proprio ARRABBIATA!
    Sono stanca di vivere in un paese,il mio paese, dove mi viene tolta l'unica cosa onesta e pura che c'è : La Dignità.
    Si perchè adesso mi sento vuota e peggio ancora disperata..e la disperazione gioca brutti scherzi se portata al limite..
    Sono stanca di un governo che dovrebbe rappresentarmi e invece non fa altro che sfornare fumo e specchietti per allodole.
    Sono stanca di sentirmi presa in giro, umiliata e ricattata da chi maneggia il mio futuro.
    E sono arrabbiata perchè sono impotente davanti a quelli che dovrebbero costruire il mio domani e che invece stanno pensando a come meglio riempirsi le tasche..
    Bè giusto ce ne vuole anche li di fantasia ..

  • alessandro vigilante scrive:

    La biocasa. Non si costruisce, si aspetta pazientemente che cresca.
    E' un progetto di bioarchitettura estrema degli studenti del Politecnico di Milano, in collaborazione con alcuni esperti svedesi.
    In pratica hanno piantato 10 alberi di ciliegie disposti in un cerchio di 8 metri di diametro. La biocasa avrà così uno scheletro vivente, composto dai tronchi degli alberi. Sarà pronta fra 80 anni.

  • Lavandaia scrive:

    Oggi l'Immune dice che chi perderà il lavoro avrà comunque la cassa integrazione. Che bello! (ironico).
    La moglie di Bossi, in pensione poco dopo i 30, siccome si annoiava, ha aperto una scuola privata. La pensione? La prende lo stesso. Che bello!
    In rete, i soliti maligni raccontano che la sua scuola privata abbia goduto di un grosso finanziamento da fondi per sviluppo o fonti analoghe... Che bello!
    Fatelo sapere ai lavoratori, all'inizio dei vostri bei discorsetti con cui cercherete di spacciare la disoccupazione per occasione di sviluppo. Vedrete come sarà...bellla calda la reazione.

  • alessandro vigilante scrive:

    Caro Buffa, credo che lei non abbia commesso errori in questo caso.
    Le dico io quali sono i personaggi - a lei vicini politicamente - che sicuramente hanno commesso errori a proposito della "libertà di licenziare" contenuta nella lettera di intenzioni de governo, e continuano a commetterne.

    1) Ezio Mauro, direttore di Repubblica, ammette che le norme sulla flessibilità si possono discutere: "È evidente che in una fase di crisi dobbiamo tutti porci il problema della FLESSIBILITÀ e il problema della competitività, QUESTE COSE NOI LE DICIAMO DA MESI ed È ANCHE GIUSTO RIDISCUTERE E RINEGOZIARE, ma non si possono prendere decisioni del genere fuori dalla concertazione con le parti sociali."
    Cioè lui è d´accordo con i contenuti, ma non col fatto che sia Berlusconi ad "introdurli" agli operai.

    2) Pietro Ichino, senatore del PD, autore di una riforma della disciplina dei licenziamenti che propone di abrogare l'art. 18 dello Statuto dei Lavoratori (Wikipedia). Infatti ieri Berlusconi, commentando le proteste dei sindacati in proposito, ha detto: "Ci siamo ispirati a un ddl del senatore del Pd, Ichino". (Repubblica)

    3) L´ex presidente del Consiglio, Giuliano Amato dice a proposito delle misure sui licenziamenti: "Sono buone intenzioni, fin dall'inizio destinate a prevedere reazioni non favorevoli nel mondo sindacale". E aggiunge che, secondo lui, si sbaglia a presentarla come un aiuto al licenziamento, perchè nonostante ciò lui crede che "anche in questa proposta ci possa essere del buono." (Repubblica)

    Ezio Mauro, Pietro Ichino, Giuliano Amato. L´intelligenza grigia del centro sinistra moderato. Grigia perchè è triste, triste perchè è contro i lavoratori. Se fossero "al governo" farebbero le stesse cose, senza vergogna.
    Buffa, lei con chi sta, con i lavoratori o con questi tre moschettieri, più realisti del re?

  • alessandro vigilante scrive:

    Sancho ascoltami, ti prego, sono stato anch'io un realista,
    ma ormai oggi me ne frego e, anche se ho una buona vista,
    l'apparenza delle cose come vedi non m'inganna,
    preferisco le sorprese di quest'anima tiranna
    che trasforma coi suoi trucchi la realtà che hai lì davanti,
    ma ti apre nuovi occhi e ti accende i sentimenti.
    Prima d'oggi mi annoiavo e volevo anche morire,
    ma ora sono un uomo nuovo che non teme di soffrire...

    Mio Signore, io purtoppo sono un povero ignorante
    e del suo discorso astratto ci ho capito poco o niente,
    ma anche ammesso che il coraggio mi cancelli la pigrizia,
    riusciremo noi da soli a riportare la giustizia ?
    In un mondo dove il male è di casa e ha vinto sempre,
    dove regna il "capitale", oggi più spietatamente,
    riuscirà con questo brocco e questo inutile scudiero
    al "potere" dare scacco e salvare il mondo intero ?

    Mi vuoi dire, caro Sancho, che dovrei tirarmi indietro
    perchè il "male" ed il "potere" hanno un aspetto così tetro ?
    Dovrei anche rinunciare ad un po' di dignità,
    farmi umile e accettare che sia questa la realtà ?

    Il "potere" è l'immondizia della storia degli umani
    e, anche se siamo soltanto due romantici rottami,
    sputeremo il cuore in faccia all'ingiustizia giorno e notte:
    siamo i "Grandi della Mancha",
    Sancho Panza... e Don Chisciotte !

    finale della bella canzone di Guccini qui: http://www.youtube.com/watch?v=fKUDm1xFoBQ

  • Lavandaia scrive:

    E poi noi, gente di una certa età, non troppo vecchi né abbastanza giovani da partire per la grande crociata per cambiare il mondo, ci sentiamo davvero impotenti: sappiamo vedere,magari con una certa chiarezza, certe situazioni e i loro potenziali sviluppi, ma ci manca la forza di darci da fare fino in fondo, perché altri e molto altro dipendono da noi. Il tempo di una vita sembra tanto, ma, a volte, davvero, non basta.
    Da qui, la tristezza, Vigilante caro. E non è certo colpa tua...

  • Lavandaia scrive:

    Ce ne sarebbe bisogno, altroché! Anche perché, se la politica ha marginalizzato, moltissime persone si sono "marginalizzate" da sé, per paura di quegli aspetti poco rassicuranti del far politica che sembrano tuttora l'unico modo per stare a galla e riuscire.
    L'antipolitica è dentro di noi, non solo intorno: troppe volte abbiamo visto le realtà a cui si faceva cenno e cominciamo ad avere l'idea che fare politica sia poco meno pericoloso che partire per una crociata alla "Don Chisciotte": desiderio di essere onesti e fare del proprio meglio sembrano armi più inefficaci dell'elmo di Mambrino e del povero Ronzinante contro i mulini a vento...
    Per una donna, sicuramente, è ancora peggio.

  • alessandro vigilante scrive:

    Torniamo alle proposte concrete.
    Ho esternato più volte il concetto che un cambiamento sostenibile si verificherebbe solo a partire dal coinvolgimento pre-elettorale e costante di quei soggetti che fin d´ora sono stati esclusi, schifati, marginalizzati dalla "politica" dei partiti.
    Il cammino sarebbe di democratizzare i famosi "cantieri" di Vendola e praticare e lanciare proposte di politiche pubbliche future che possano rendere concreto il processo di costruzione dei programmi di forma collettiva.
    Per esempio, obbligando i partiti a utilizzare una percentuale consistente dei rimborsi elettorali nell´organizzazione dei suddetti "cantieri". Cantieri permanenti, seminari, incontri, che sarebbero anche e soprattutto "scuole di formazione" politica... dove si scambierebbero di persona le opinioni e le proposte, come succede virtualmente in questo blog.

  • alessandro vigilante scrive:

    Scusa Lavandaia, hai ragione.
    Spesso sono "visionario" con le proposte che divulgo.
    Poi, per bilanciare, faccio questi tuffi nella "realtà provocatrice".
    Ma dal dopoguerra in Italia si fa in modo che il 30% di sinistra del paese non vada mai al governo. IN TUTTI I MODI - LEGALI ED ILLEGALI - COMPRESE STRAGI.
    Anche in questo fine di regime dovremmo aspettarci qualcosa di simile: fare fuori vendola e compagni scomodi e arrangiarsi sempre fra di loro. Divide et impera.

    E va bene: io spero che non accada! Ma l´avranno capito Napolitano e Buffa che è arrivato il momento storico che l´Italia esca dal feudalesimo, a sinistra?

  • Lavandaia scrive:

    Ti prego, Vigilante...Lo so che hai ragione, ma perché non possiamo sognare qualcosa di meglio? Sognare, per carità, solo sognare...
    Che tristezza!

  • Lavandaia scrive:

    Lo sciopero generale pare unisca, finalmente, tutte le sigle sindacali. Il che significa che non saranno "i soliti comunisti" ma una protesta di tutto il popolo: l'unico in grado, a quanto pare, di accorgersi di quanto sia inaccettabile un Presidente del Consiglio che, dopo aver detto PER ANNI che la crisi non esisteva, oggi si permette di presentare come un SUO successo il fatto che nella nostra manovra economica, "imposta dall'Europa", dopo i suoi innumerevoli nascondini NON CI SIA IL LICENZIAMENTO DI MIGLIAIA DI STATALI che invece la Grecia ha dovuto subire. Viva la faccia!
    Tremonti non ha firmato? Tanto di cappello.
    La libertà di licenziare in un Paese privo di sostegni efficaci per chi perde il lavoro, che non è messo in condizioni di sperare di trovarne un altro, è una cosa inaccettabile. Ancora più inaccettabile che ci si voglia far credere che l'Europa imponga roba del genere. L'Europa chiede rigore economico, ma perseguirlo con questi mezzi è frutto della volontà politica di una destra impresentabile, arroccata nella difesa di privilegi personalissimi e del tutto avulsa dalla realtà del Paese. Il fatto stesso che abbiano avuto il coraggio di esultare a simili proposte la dice lunga su quanto a questi, Bossi in testa, importi del Paese.
    Nota culturale: per la Mantova leghista Virgilio, terrone "per scelta", non è abbastanza "padano". Preferiscono Teofilo Folengo. Che pirla! :)
    ...................
    "Hic tamen hanc mecum poteras requiescere noctem
    fronde super viridi: sunt nobis mitia poma,
    castaneae molles, et pressi copia lactis.
    Et iam summa procul villarum culmina fumant,
    maioresque cadunt altis de montibus umbras"
    Così il felice Tityro, pastore padrone della sua terra, al povero Melibeo esule, nella Prima Ecloga di Virglio. Traduzione per chi non conosce il Latino
    " E tuttavia stanotte potevi riposare qui con me
    su un giaciglio di fronde verdi: abbiamo frutti maturi,
    morbide castagne e latte rappreso in abbondanza.
    E già in lontananza fumano i tetti dei casolari
    e più lunghe calano dalle cime dei monti le ombre (della sera).

    (Troppa ospitalità, condivisione del poco che si possiede...troppa comprensione per il dolore di chi, senza più casa, guarda da lontano le dimore degli altri, sognando un luogo dove fermarsi e trovare riposo, per piacere a certa Padania che comprensione, solidarietà, umanità, non sa più cosa siano...)

  • alessandro vigilante scrive:

    Berlusconi vuole il morto allo Sciopero Generale.
    Così finalmente Repubblica, Napolitano e Buffa vari dovranno distinguersi dai facinorosi.
    Risultato: governo letta, casini, bersani, con salvacondotto per Silvio.

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