Istantanea Pier Vittorio Buffa

Abbattere il Porcellum

Firmare per il referendum elettorale è una delle poche cose concrete che possiamo fare in questi giorni tormentati. Il termine ultimo è il 30 settembre. L'obiettivo è abolire il cosidetto Porcellum, l'attuale legge elettorale che ha trasformato il nostro Parlamento dall'assise di "eletti" che era, in un'assise di "nominati".

Abbattere la legge elettorale non risolve certo i drammatici problemi economici e politici di questi giorni. Ma è il presupposto per iniziare a costruire un'Italia nuova, quella che dovevamo iniziare a costruire dopo Tangentopoli.

Ed è per questo che, nei prossimi giorni, firmerò per il referendum e cercherò di convincere il maggior numero possibile di persone a fare altrettanto.

Qui una mappa dell'Italia dei Valori per individuare i gazebo più vicini

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118 commenti 8

  • Adam scrive:

    In the uniform placement pattern, each unit is in contact with the six adjacent units, providing high stability. They are patterned after the buckyball model. http://arielii7.newsvine.com/_tps/_author/profile

  • menia scrive:

    Solo un appunto per il signor Janko :
    La Costituzione del Paese dove adesso abita, e che Le offre tutte queste possibilità di realizzare i suoi affari, mi pare che sia datata 1776...

    E una domanda :
    Ma Lei, signor Janko, qual è la meta della Sua vita ? La Sua ragione di essere ?
    Soltanto una linea in fondo a un foglio Debito/Credito ?

  • Lavandaia scrive:

    Grazie dei...porcospini. Simpatici, dolcissimi animaletti. Hai mai provato ad accarezzarne uno? Io sì, e fanno una cosa stranissima, se si ha la fortuna di essere "simpatici": abbassano gli aculei, per cui si può posare una mano sul loro dorso senza pungersi.
    Che bel lavoro, Vigilante, costruire il futuro... Speriamo di poterne sognare uno più bello anche qui, un giorno.
    "Comizi d'amore", così, se non ho capito male, dovrebbe chiamarsi la nuova trasmissione di Santoro. Mi sa che anche lì si comincia a pensare che le aggressioni verbali facciano il gioco di chi vuole distruggerci come cittadini e come Paese. Basta che non si esageri e non si vada a finire nel solito "volemose bene" che riempie di spine e ferite i poveri porcospini che stanno nel mezzo...

  • alessandro vigilante scrive:

    Grande Sven in poche parole: tutto è cultura, se ben fatto.

    Io vivo in un paese con masse di persone che debbono svoltare la giornata e i posti di lavoro non ci sono per tutti.
    Io lavoro in progetti socio-ambientali per promuovere lo sviluppo di comunità più sfavorite, senza distruggere l´ambiente.
    Uno dei paradigmi della strategia del mio lavoro è la promozione del cooperativismo: posti non ce ne sono, imprese che investono neppure e i lavoratori i posti se li creano da soli.

    Dedico a Lavandaia una storiella che usiamo nei corsi di formazione cooperativista per cercare di stimolare una riflessione armoniosa su individualismo e collettivismo.

    C´erano una volta, all´inizio dei millenni della vita sul pianeta Terra, i porcospini. Vivevano in pace fino a che non arrivò l´era glaciale.
    L´intenso freddo fece sí che alcuni si accorsero che lo sostenevano meglio se si approssimavano ai suoi simili: vicini il calore scambiato da uno con l´altro mitigava le sempre più basse temperature.
    Il freddo aumentava e frotte di porcospini cominciarono velocemente a stringersi ad altri per acquisire un poco di calore indispensabile per non morire di freddo.
    Questo veloce accalcamento cominciò a creare problemi - soprattutto con i porcospini nel mezzo, i cui vicini cominciavano a pungerli con i loro aghi; così cominciarono a rivoltarsi e tutti si spinsero lontani di nuovo uno dagli altri, per non poter sopportare le punture dei vicini che li stavano uccidendo.
    Ma - di nuovo lontani, senza il calore dei compagni - i porcospini ricominciavano a morire di freddo.
    Così nel mezzo dell´era glaciale i porcospini a poco a poco, con pazienza (Lavandaia!) si riposizionarono, vicini alla giusta distanza per non pungersi e non morire di freddo.
    L´era glaciale è passata da tempo e i porcospini sono sopravvissuti e sono sempre là.

  • Sven scrive:

    A proposito di fonti, forse anche da Topolino si può trarre qualche citazione interessante, chissà (è un po' che non lo leggo): tutto è cultura, se ben fatto...

  • Sven scrive:

    Il denaro potrebbe benissimo (ri)diventare un semplice mezzo di scambio, per giunta elettronico, virtuale ed impalpabile (a patto che tutti vi abbiano equamente accesso!): le cose funzionerebbero lo stesso, anzi molto meglio, se la gente fosse etica e pensasse spontaneamente al bene individuale e collettivo.

    Il denaro usato come mezzo di estorsione sociale (à la "wage slavery", ecc. ecc.), invece, è dannosissimo; come dimostra, tra l'altro, la crisi odierna.

    Il baratto va benissimo in situazioni locali e se è liberamente scelto (tipo anche cose come la banca del tempo e simili); e meglio ancora la libera condivisone amichevole, senza condizionamenti pecuniari.

  • alessandro vigilante scrive:

    Valore d´USO, janKo, capisce?
    L´aria che respiriamo è una delle risorse di più valore al mondo, ma nei suoi calcoli di fattibilità di mercato non si contempla se l´impresa inquina l´aria, la USA ma non la paga e fa lucro sulla nostra salute e quella dei posteri.

  • Sven scrive:

    Il Mercato non esiste come entità sovrumana (o divina, se si vuole): è fatto da uomini, o presunti tali (ed anche, ovviamente, da gruppi con interessi divergenti, spesso contrari al bene comune, come per le grandi banche mondiali, ecc. ecc.); quindi, esistono certamente i "mercanti": mi pare una cosa talmente ovvia che non sarebbe nemmeno necessario dirlo!

    Terence Hill, poi, è una bravissimo attore e la serie di Don Matteo è tutt'altro che banale, anche se ovviamente destinata ad un pubblico di tipo familiare (e quindi al critica sociale è blanda, ma comunque presente): quindi, si può anche meritare una citazione, ogni tanto, no?

    Il mondo accademico, invece , ormai mi lascia del tutto indifferente (tranne qualche illuminato storico, tipo Noam Chomsky ed altri): le idee migliori vengono dalle persone comuni, non dall'accademia, che probabilmente non sforma più intellettuali di rilievo da decenni.

    Comunque, era solo una frase ad effetto che mi è rimasta impressa (e quindi di sostanza): tutto qui... ;-) :-)

  • alessandro vigilante scrive:

    Esattamente caro elegante e moderato janKo (sta cominciando a stufare con la sua ironia spicciola): tornare al Valore di USO e smettere con questa follia del valore di scambio. Il denaro non si mangia, non si beve, non si respira. Tenetevelo!
    E comprateci energia nucleare, viagra e armi. Noi ci basta due uova e qualche paio di mutande...

  • janko scrive:

    Caro sven ti credevo un po` piu` spinto intellettualmente quando ti opponevi al neo-liberismo anche se le idee che formulavi avevano il sapore utopico. Ora la tua citazione di Don Matteo getta una nuova luce sul tuo pensiero, quella della soap opera. A quando la prossima citazione di Topolino?
    Il mercato non esiste. Bravissimo, per superarlo ritorneremo al baratto o siamo gia` ritornati? Un chilo di burro contro due paia di mutande? Ma per favore...

  • janko scrive:

    robespierre il buon Prodi divenne professore universitario grazie alla Sagrada Familia, suo zio Giovanni Prodi era mio professore di Analisi Matematica all'Universita di Trieste.
    Per Vigilante segnalo un bell'articolo sul National Geographic di settembre sul Machisma, ovvero sulla diminuita` fertlita` delle donne brasiliane. Forse tra 20 anni si potranno dirottare su quelle coste tutti gli immigrati che oggi sbarcano in Europa.

  • alessandro vigilante scrive:

    polifemi, robespierre, gente sbrigativa, vi suggerisco di smettere di appagare la vostra indignazione vomitando insulti in rete anonimamente a questa o a quella mortadella e seguire i consigli della Lavandaia, darvi da fare quotidianamente per fare del vostro comune un comune virtuoso, dal basso... perché lassù in alto ci sguazzano con gli insulti nostri...

    Santoro ha appena finito di informare che assistiremo alle sue puntate in internet. Da questa e con questa rete daremo la riscossa ai valori e alle lotte popolari in Italia.

  • alessandro vigilante scrive:

    Grazie Lavandaia per aver ricordato a noi maschietti, che amiamo entrare nelle cristallerie della storia con passo pachidermico, che qualsiasi lotta o conquista è processuale.

    Io vorrei "stupirvi con effetti speciali" che possano mettere da parte i commenti acidi, qualunquistici, apolitici (ma contro la sinistra), i soliti commenti contro i politici disonesti.

    In Italia esistono politici per bene, donne e uomini tutti d’un pezzo che amministrano le istituzioni con trasparenza, onestà, spirito di servizio, efficienza. Fantasia. Curiosità, anche, e concretezza.

    Sindaci che hanno detto definitivamente stop al consumo di territorio, approvando piani regolatore a crescita zero.

    Amministrazioni Pubbliche che praticano alternative sostenibili all’incenerimento dei rifiuti, con comunità che oggi viaggiano stabilmente al 90% di raccolta differenziata, con una produzione pro-capite annua che non raggiunge i 30 kg a testa, quando la media nazionale sfiora i 600 kg.

    Amministratori che hanno saputo tagliare la bolletta energetica del 30, 50, 70%, coprendo la restante parte con le fonti rinnovabili, quelle vere.

    In Italia esistono anche cittadini informati, che partecipano alle scelte della propria comunità con i bilanci partecipativi, i piani di governo del territorio condivisi, la democrazia diretta.

    Sto mentendo? Sto sognando?
    No! Tutto ciò lo potrete scoprire alla Festa dei Comuni Virtuosi, che si terrà a Ponte nelle Alpi, in provincia di Belluno, dal 16 al 18 settembre.

    Chi non avrá la fortuna di potervi partecipare può farsi un giro qui:
    http://www.comunivirtuosi.org/

  • Lavandaia scrive:

    Messaggio per Vigilante e Sven: da dove verrà la pazienza di Lavandaia?
    Proprio ieri ho preso visione di un "lavoretto" domestico che mi aspetta per la settimana prossima: trasformare quel che fu un cantiere in un'abitazione civile, pulita, dall'aria respirabile e le tendine bianche: Cosa significa? Dare almeno tre passate A TUTTO, prima con la scopa, poi con l'aspirapolvere, infine con straccio e spazzolone . A tutto significa muri compresi, perché la polvere di cantiere, sottile come talco si ridepositerà ovunque, dopo le prime pulizie. E senza dimenticare di sbattere materassi e imbottiti, arieggiare al momento giusto e chiudere le finestre Il che significa che sarebbe inutile apsettarsi d'avere finito prima che passino alcuni giorni. E aspettare che si depositi lo sporco prima di ripassare è importante almeno quanto spazzarlo via con cura, anzi, forse lo è di più.
    In politica non la vedo molto diversa. Certa "polvere" si nota meglio quando s'è fatto il grosso della pulizia, ma conviene aspettare che si renda ben visibile, perché potrebbe essercene altra nell'aria che aspetta di posarsi sul pulito per dissimularsi meglio e attecchire come si deve. E anche le forze della lavandaia vanno dosate come si deve, che da essa dipende la riuscita dell'impresa.

  • Lavandaia scrive:

    Come uscirne? Con molta calma, senza panico e senza calpestare i deboli nell'affettarsi verso le uscite di sicurezza. Chi può, prenda in spalla un bambino, una donnna incinta, un disabile, un vecchio che non ce la fa e accompagni il suo fardello sostenendolo con le sue forze nella lunga marcia verso una società diversa e più solidale. In una società di questo tipo sarà impossibile, se il valore della vita avrà più peso di quello del denaro, farsi strada in politica proponenedo idee di profitto sulla pelle dei poveri, o di "allegra finanza" senza senso della concreta economia. Per adesso, piano piano, bisogna togliere una ad una tutte le leggi che hanno edificato una società di sperequazioni inaudite e privilegi insensati per gente senza alcun valore, porcellum compreso. Bisogna impegnarsi per cancellare le leggi che hanno permesso la concentrazione dell'informazione e del potere nelle mani di uno solo, bisogna darsi da fare, parlare con chi si conosce e con chi non si conosce per portare all'attenzione di tutti le cose che vengono nascoste ai più.
    Magari per questo l'immune ha paura dei cattocomunisti... parola con cui, secondo me, identifica proprio questo tipo di società in marcia, più che i suoi vecchi e tutto sommato utilissimi "oppositori di facciata", che gli hanno spianato la via nel teatrino della politica a cui abbiamo assistito, pubblico compiacente, fingendo di non vedere gli strappi nel cielo di cartone e la luna fatta colla stagnola.

  • Lavandaia scrive:

    Si sente, pertanto, urgente bisogno di cambiare l'aria, di aprire finestre e sbattere zerbini, di vedere facce diverse e un linguaggio differente. Anche le metafore leghiste, il linguaggio del turpiloquio assurto a "battuta simpatica" ormai disgustano offendono. Oltretutto stridono con l'aspetto cadente di chi li ostenta, coi capelli bianchi e l'aria da vecchi che imporrebbero a questi fossili della politica almeno un contegno dignitoso e la decenza che si addice a gente di una certa età... Il Bossi che va al Parlamento accompagnato dalla moglie farebbe figura migliore ad abbassare una buona volta quella mano col dito medio sempre alzato e rispettare un po' di più, anche nel contegno e nei modi, quell'universo femminile da cui dipende. O crede davvero che si sia in pochi, quando dice "ce l'abbiamo duro" a pensare "il cervello"?
    Pure i giovani, a stare loro vicini, invecchiano in un attimo: pelati, verdastri, con l'aria malata di gente che sta troppo al chiuso nei palazzi e non ha più nemmeno un'idea di cosa sia, fuori, la vita.

  • Sven scrive:

    Ooops: pagina nuova; il commento precedente ovviamente era rivolto a robespierre.

    Interessanti, come sempre, le considerazioni di Lavandaia...

  • Sven scrive:

    Sì, sul Nulla, sono abbastanza d'accordo con te: anche a sinistra, vige ormai il Grande Nulla (tranne qualche caso isolato).

    Brutti tempi, davvero: il vero problema, piuttosto (e che riguarda tutti, di qualsiasi orientamento politico), è come uscirne...

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