Istantanea Pier Vittorio Buffa

"Ridatemi i soldi"

Io non ho riscattato la laurea perche' da giovane non avevo i soldi e quando ho pensato che sarebbe stata una buona cosa costava troppo. Ma tra ieri sera e questa mattina mi hanno telefonato sei-sette amici, più o meno miei coetanei, che quei soldi li hanno spesi per poter andare in pensione prima. Ed erano tutti piuttosto arrabbiati.

Uno di loro mi ha raccontato di aver riscattato la laurea appena diventato dottore e di aver faticato non poco a pagare le rate. Guadagnava poco, arrivò subito il primo figlio e quelle uscite pesavano parecchio sul bilancio familiare. Ma la prospettiva di andare in pensione ancora abbastanza giovane gli aveva reso meno pesante quel sacrificio.

"E adesso salta tutto, quei sacrifici non sono serviti a nulla, soldi buttati. Non è giusto. Proprio non è giusto, quei soldi me li devono ridare con gli interessi", si è sfogato.

E penso che il mio amico abbia ragione. Perché un conto è modificare regole di carattere generale. Un altro è far cadere diritti per avere i quali la gente ha pagato.  In questo modo viene meno la certezza e la coerenza dei rapporti stato-cittadino. E si mina uno dei pilastri di una democrazia sana.

Condividi:
  • Facebook
  • Twitter
  • Google Bookmarks
  • FriendFeed
  • LinkedIn
 

27 commenti 8

  • ?James scrive:

    To the casual observer there may be no visual difference between veneers of natural and manufactured stone. ?http://www.liveleak.com/c/arielsa7

  • polifemo_01 scrive:

    vede sven,
    se Lei ancora pensa che una maggioranza degli italiani ( ma vale x ogni paese) si strugge, si infiamma, si combatte (fisicamente), si indebita, si intristisce, discute,si esalta per il calcio, giocato, parlato, scritto, moviolato, rivisto, da bar, da circolo etc..
    se pensa che questi signori del pallone sono in sciopero, che hanno protestato per la tassa di solidarietà,
    ma sono attesi, trepidati, osannati, filmati, intervistati ed idolatrati da milioni di persone ( in maniera trasversale, anche se nelle classi meno abbienti, sono più numerosi),
    comprenderà che i suoi scritti, non solo sono utopistici, ma sono inutili...
    La razza umana, tutta e di ogni colorore, sono una informe massa di pecoroni, cattivi, egoisti e menefreghisti...
    per farli comportare bene ci vuole, come nel gregge, il cane ....putroppo...

  • Sven scrive:

    I piduisti, pitreisti e piquattristi e "bella" - si fa per dire... - compagnia pseudo-mafiosa hanno potuto agire indisturbati anche perché la cittadinanza ha perso di vista i suoi ideali profondi, specialmente dalla fine degli anni '70 in poi (cioè, si è (s)venduta ad un altro status quo, per dirla terra terra): quindi, bisogna ritrovarli, rinnovati (e magari anche meno politicizzati e di parte, più trasversali...), questi ideali!

    Non è accettabile che in una democrazia il popolo sia ancora trattato come una massa di sudditi più o meno pecoroni, a cui si "pensa" - sic! - solo quando ci sono da spremere dei soldi: anzi, è assolutamente inaccettabile.

    E queste mi sembrano considerazioni elementari, di buon senso basilare, condivisibil trasversalmente - altro che solo utopie da sognatori...

  • Sven scrive:

    A me sembrano semplicemente considerazioni di buon senso, più che utopiche; certo, poi, "utopiche" anche nel senso che si riferiscono spesso a cose che ancora non esistono (almeno compiutamente), questo sì.

    Comunque, senza l'utopia come guida futuribile, la società si autorimbambisce, come purtroppo sta avvenendo oggi (e come è avvenuto innumerevoli volte, nel corso della storia).

    Meglio un po' di sana utopia, allora, no? Solo così si può costruire una sana democrazia, che - lo ripeto - oggi *non c'è* (dato che la gente non conta un c... nelle decisioni di chi "governa", spesso senza essere capace).

    Poi, ovviamente, ci vuole anche un po' di sana incavolatura, di sana contestazione (anche nel senso letterale di contestualizzare le cose), di sana conflittualità nonviolenta permanente: personalmente, mi sono davvero rotto i cabasisi (per dirla alla Sommo Maestro Camilleri) di una "repubblica" che si comporta come se fosse una monarchia e che quindi tratta ancora i cittadini come sudditi!

    E' ora di cambiare, sul serio...

  • polifemo_01 scrive:

    cara lavandaia,
    non esigere, dopo l' acquisto,di qualsiasi articolo, la ricevuta fiscale,( se questa deve essere emessa), significa andare contro le leggi. Polifemo non compra dagli ambulanti e quando compra nei negozi o altro, la esige.
    Polifemo è talmente anticlericale che proporrebbe di radere al suolo le chiese o almeno ultilizzarle come asili, scuole, univesità, luoghi di ricovero ed altro.
    Lei pensi invece a comprare illegamente dai clandestini...
    Lei è piccola e infrange la legge in piccolo, ma se fosse grande, infrangerebbe la legge in grande, forse anche peggio di Berlusconi.

  • janko scrive:

    Sven sei simpatico. Tu avresti incarnato bene la figura di quei gesuiti che impiantarono le prime societa comuniste dell'era moderna in Brasile o che so? un James Mill redivivo. Continua ad illuminarci colle tue idee utopiche. Non ti crederemo ma ci terrai allegri.

  • Lavandaia scrive:

    "Volendo", caro Sven, hai ragione. Ma a che prezzo? Non facciamo finta che sia cosa facile, comincia ad apparire chiaro che è anche molto pericolosa per la stabilità della Nazione, se stabilità si può definire il galleggiamento rivoltante, da mal di mare, di questi mesi.
    Come si fa a moltiplicare per mille una parola senza doverla riscrivere? perché mille e più sono le volte che l'immune compare nelle carte della P3, e mille e più volte dovremmo poter scrivere le parole P3 e P4, per dare una pallida idea di cosa significhi, nell'arco di anni, un tale potere e una tale rete di connessioni tra persone che, a vario titolo, si sono impadronite dell'Italia.

  • Lavandaia scrive:

    Per dimostrarlo basterebbero i dati sull'abbandono dell'ora facoltativa di religione nelle scuole negli ultimi due anni, e non solo da parte di chi professi altre fedi. Dati non pubblicati, come è ovvio che sia, ma ben percepiti da chi ancora abbia un contatto col mondo dell'infanzia. Qualcuno sa qualcosa del numero dei bambini iscritti al Catechismo? E di quelli che continuano a frequentare la Chiesa dopo avere intascato l'agognato regalo di Prima Comunione e Cresima? Anche questi, se ben analizzati, sarebbero dati interessanti, perché è lì che si fa il futuro della Chiesa. La netta preponderanza di anziani alle messe domenicali, salvo che nelle parrocchie "utili" a fini di sistemazione lavorativa e raccomandazione, bastano comunque a noi lavandaie per accorgerci, a naso, che qualcosa non va come dovrebbe. Magari anche nella casa del Signore necessita un po' di pulizia straordinaria, una volta ogni tanto.

  • Lavandaia scrive:

    Della Chiesa non parliamo, per carità cristiana e per pietà dei Polifemi, ancora convinti che faccia più danno una moschea in costruzione vicino a casa di secoli di ruberie clericali a mano bassa. Anche lì, bisogna sperare che le pecorelle si sveglino e imparino a pensare con la propria testolina. I nonni dicevano che la necessità aguzza l'ingegno: vedremo. Io spero anche che i pastori comincino a farsi un po' di conti, perché l'azzardo è grosso: se la crisi, bene o male, lascerà qualcosa in piedi, magari se la cavano. Ma in caso contrario il rischio è di perdere tutta la credibilità che rimane, al di là delle deliranti adunate di papa-boys, nelle coscienze della gente comune, responsabile di casa e famiglia, che non ha né i soldi né il tempo di fare pellegrinaggi, occupata com'è a dare da mangiare ai figli. E non è più molta, posso garantirlo.

  • Lavandaia scrive:

    A proposito di babbi, i figlioletti più vispi e istruiti della "Padania" hanno raggiunto, a quanto pare, l'età del discernimento, seppellendo il babbo traditore degli impegni sotto una valanga di fischi telematici.
    Sicché stamani, presto presto, l'"Abbiamo vinto" di ieri è diventato "Bisogna tornarci su", con tanto di mini vertice di emergenza per confezionare una nuova panzana, almeno un po' più credibile. Meglio del "Mi dicono che non è vero" del Pastore di Noschese, che tanto faceva ridere i nostri papà e pure noi, ancora piccini per capire appieno il senso della battuta.
    La cosa peggiore del fatto che abbiano toccato le pensioni è il come. In modo subdolo e ladresco, rubando a chi già pagava di tasca propria per riscattare gli studi già pagati a suo tempo (perché i libri, l'alloggio, le spese di spostamento per chi avesse l'Università lontana, mica te li regalava lo stato); a chi, senza cercare l'aiuto di zietti e raccomandazioni per farsi riformare, o imboscarsi in qualche tranquilla oasi di "servizio civile", ha prestato onestamente e con impegno il servizio militare.
    Il che, oltretutto, svela vieppiù la farsesca ipocrisia degli onori di Stato ai militari morti in missione, peraltro ben pagati e risarciti, e la volontà del governo di fare, ancora una volta, una distinzione di censo fondata sulla possibilità di sfruttare, almeno a fini politici, o per mettersi un po' in mostra in tv, la fine di uno di noi, altrimenti insignificante agli occhi della casta. Per cui, se un disgraziato morirà, non di bomba ma di cancro, un anno prima di avere diritto alla pensione, a causa della perdita dell'anno di militare, allo Stato non importerà un fico secco. Anzi, a dirla tutta, meglio così...
    E per meglio chiarire da che parte soffi il vento, tutti i tagli e tutti i balzelli ricadono prevalentemente o solo sugli impiegati dello Stato, più facili da tassare perché unici a pagare sempre le tasse: si vede che l'Immune ha scoperto che non lo votano.
    "E' una manovra equa e sostenibile": questo il commento dell'insostenibile personaggio che ci governa. E sorge spontanea una domanda inquietante: di quali armi dispone per condurre all'ovile anche i più riottosi caproni? Possibile che davvero basti la paura di tornare a casa e doversi, magari, cercare un lavoro? Io comincio ad avere qualche dubbio, il che mi rende, se fosse possibile, in un certo senso, più pessimista di un Polifemo sul destino del Paese.

  • Sven scrive:

    Sul blog di Odifreddi:

    http://odifreddi.blogautore.repubblica.it/2011/08/28/porgere-laltro-portafoglio

    ... cioè, cifre impressionanti che vanno al clero ed al Vaticano.

    Certo, da un punto di vista piuttosto anticlericale, ma comunque...

    A proposito, uno spunto "utopico": una società dove lo stato sono i cittadini stessi non avrebbe bisogno di tasse (e probabilmente nemmeno del denaro, almeno com'è inteso oggi), dato che si lavorerebbe simultaneamente sia per il bene comune (la società) che per la propria soddisfazione individuale (e la cultura - di tutti - sarebbe condivisa dinamicamente, invece che essere cristallizzata in istituzioni totali autoreferenziali come scuola ed università di oggi; ecc. ecc.); cioè, senza la scissione tra pubblico e privato tipica degli stati-nazione venuti fuori dalle monarchie assolute (e di cui conservano purtroppo ancora molti tratti).

    Va bene, questo per il futuro; ma oggi, pensiamo a superare la crisi, che si spera sia anche un declino ormai irreversibile del "sistema" vigente; da cui potrà poi sorgere qualcosa di molto migliore, *volendo*.

  • Lavandaia scrive:

    Polifemo caro, so che ti rode, ma Lavandaia rispetta le leggi vigenti, forse più di quanto non lo faccia tu...
    Per quel che concerne la sinistra corrotta, c'è comunque una differenza: i partiti di sinistra, a differenza di quelli di destra, rispettano la legge e i processi e, se alcuni, o tanti, sbagliano, non si sognano, come la destra ha fatto per due anni, portandoci dove siamo, di sfasciare l'impianto stesso dei processi e della Giustizia per salvarsi.
    Per te sarà piccola differenza, vista la tua tendenza a risolvere le questioni di ragionamento "col trinciante", senza cogliere mai le questioni di fondo e di principio, che in politica sono fondamentali. Se poi, per votare serenamente, aspetti di trovare il Partito dei tutti puri e onesti, buona fortuna: in Italia ne avrai molto bisogno.
    Io, da anni e anni, preferisco ancora leggere i nomi in lista, prima di votare, e conoscere un po' gli ingredienti del minestrone, checché ne dica la pubblicità dello chef. Certo, col porcellum veniva male, ma l'avete voluto voi leghisti, Polifemo caro, leghista convinto fino a ieri e oggi orfano disorientato senza manina di babbo a cui attaccarsi...
    E basta parlare di destra e sinistra: a meno che non si vogliano chiamare sinistra i nipotini di Craxi, a suo tempo amato da CL e padre putativo di quell'Immune della "Laqualunque", come dovremmo chiamare la parte politica sua e degli Scilipoti, dei leghisti e del carrozzone di incompetenti che si sono tirati dietro.

  • polifemo_01 scrive:

    bisogna subito mandare a casa questo Governo.
    Questa finanziaria è veramente rabberciata e ricucita. Troppi vantaggi e nessun sacrificio per i ricchi e si prospetta un aumento di IVA, da cui riduzione sui consumi.
    Purtroppo l' alternativa questo becero Governo è una opposizione, corrotta ed incapace, presuntuosa e nepotistica.
    Il Paese è veramente allo sfascio, ma nessuno se ne accorge o vuole accorgersene.
    Nessun rispetto della moralità, ognuno a cominciare da Berlusconi per finire a Lavandaia, interpreta ed obbedisce alla legge come crede ( quest'ultima addirittura scoma Antigone..).e come gli conviene ( da comprare le ragazze a comprare ombrellini da sole, tutto senza richiesta di ricevuta fiscale...).

  • alessandro vigilante scrive:

    Ridatemi i soldi, la salute, i sapori veri, l´informazione e la cultura...

    Percepite invece come ci fregano (la salute, la vita, i soldi, la cultura).

    Articolo nella sezione Salute de la Repubblica.it
    qui: http://www.repubblica.it/salute/2011/08/29/news/galline_a_terra_o_in_gabbia_le_uova_sono_sempre_le_stesse-21010854/

    ALIMENTAZIONE
    Galline a terra o in gabbia
    le uova sono sempre le stesse

    (sembra sorprendente!)

    Nell´articolo si racconta che le qualità nutritive delle uova di galline "a terra" e "in gabbia" - "sottoposte a un´identica alimentazione" - sono uguali.
    Poi l´articolo parla di "uova da gabbia" e "uova delle galline allevate in libertà".
    Ma come è possibile che galline "in libertà" abbiano avuto "l´identica alimentazione" di quelle in gabbia? È impossibile riprodurre in gabbia l´estrema varietà di "cibo" che interagisce con le galline veramente "in libertà".
    Quindi: o le galline "a terra" pascolavano veramente in libertà e allora non è possibile che abbiano avuto l´identica alimentazione di quelle in gabbia; o l´alimentazione era veramente identica, e le galline "a terra" non razzolavano in libertà ma semplicemente in uno spazio chiuso (cementificato, metallizzato, plastificato) in cui è possibile evitare il contatto con "cibo" differente da quelle in gabbia.
    In ogni caso la ricerca ha un forte odore di bufala e non di gallina e sembra confezionata sotto pagamento dalle grandi industrie di produzione in serie di uova, che perdono un mercato del 10% all´anno in favore di prodotto provenienti dall´agricoltura organica e agroecologica.

    Pensate alla salute e passate a comprare solo uova di galline ruspanti.

  • Janko scrive:

    E triste quello che Pier Vittorio scrive, molto triste. Un suo amico appena laureato, da poco sposato con un figlio invece di preoccuparsi come primo passo di fare carriera nella sua professione per fare i soldi, si preoccupa della sua pensione? Si tratta di invecchiamento precoce e di mancanza di stimoli tipici di quelli che vivono alle spese dello stato.
    Sono anch'io indignato come polifemo che abbiano sorvolato sulla tassa di solidarieta` che faceva pagare solo gente con un certo cespite non il povero diavolo che tira a campa`. E di piu` mi addolora che per arrivare al taglio dei parlamentari si dovra` attendere fino a due legislature in avanti e cosi dicasi per il taglio delle province. Ma i soldi ci servono adesso o tra 7 anni?
    Ad Arcore hanno fatto i balletti o si sono limitati a dire le balle?

  • alessandro vigilante scrive:

    Purtroppo Sven, è ovvio che i livelli ci consapevolezza rispetto a valori qualitativi aumentano con le opportunità e le possibilitá di crescere, avere diritto a una educazione dialogica, avere risolto i bisogni primari.
    Qui in Brasile si dice: sacco vuoto non sta in piedi.
    Le masse poco coscienti inevirabilmente sono trascinate al cambiamento soprattutto per questioni materiali, di sopravvivenza quotidiana.

    È responsabilità delle fasce più coscienti e consapevoli - di cui io e te mi sembra facciamo parte - di lavorare ogni giorno alla divulgazione e costruzione di valori più umani, di una cultura del bello (ambientalmente sostenibile), dei buoni (socialmente sostenibile) e del fa bene (biologicamente sostenibile).

  • Sven scrive:

    Uno dei problemi è che per fare dei contratti di ricostruzione della politica e della società bisogna essere almeno in due: ma la cittadinanza sembra latitante, completamente disinteressata alla gestione della politica e della società; mentre i politici stanno a farsi gli affari propri; ecc. ecc. - non è che sia molto promettente, come situazione generale.

    Se il "popolo" si attiva solo quando gli toccano il portafoglio o per altri "interessi privati", non è che sembri dotati di una grande idealità: un popolo simile non ci tiene poi molto alla "democrazia" (che comunque oggi non c'è: c'è solo una sua caricatura), a quanto pare.

    E' questo che mi preoccupa, anche: si quantifica e basta, mentre i discorsi qualitativi non vengono presi molto sul serio; come se non "contassero", del tutto ragionieristicamente.

    Insomma, ancora tempi piuttosto barbari dal punto di vista culturale, su tutti i fronti...

  • alessandro vigilante scrive:

    Sven si tratta di trovare un accordo sostenibile per un minimo progetto di riconversione, industriale, economica, sociale, ambientale e - soprattutto - culturale.
    Un Contratto Sociale sostenibile (per l´Italia, l´Europa...)
    Credo che la consapevolezza della necessità di "mettere mano con fermezza" in alcune questioni si stia diffondendo piano, piano, come lo è stato di recente ed è tuttora nei paesi arabi, in Spagna, in Grecia, in Islanda, in Cile...
    Solo che per arrivare ad un contratto sociale sostenibile e condiviso bisogna rassicurare grandi settori di massa popolare che - alienata da questi 20 anni di liberismo - si sono ridotti... con un occhio solo...
    Dobbiamo riuscire a strappare qualche successo concreto che dimostri anche ai terrorizzati dai propri fratelli di vita e di lotta chi sono i loro veri "nemici", per scongiurare le guerre tra poveri che il potere organizza "divide et impera".
    Dobbiamo continuare a sperimentare esempi concreti di governo (locale) differente, in cui la gente si senta bene con cose diverse da quelle che sparano le TV tutti i giorni, svelare l´inganno, liberare l´anima, i bisogni, lo spirito umano vero.
    Una vita in cui non si è costretti a saltare continuamente per pestare i piedi degli altri o per evitare che gli altri te li pestino. Una vita più rilassata, in cui gli unici salti siano di gioia, personale e comunitaria.

  • Sven scrive:

    Ma se lo stato non siamo noi cittadini, ogni discorso sul rapporto stato-cittadini lascia il tempo che trova.

    Tragicamente evidente nei tempi di crisi odierni: uno stato che è poco più (o meno) di una mafia o banca qualsiasi (si pensa solo ai soldi, senza idee né progetti né solidarietà, ecc. ecc.)...

    Una democrazia sana si può avere solo se lo stato *è* la cittadinanza stessa: cosa alquanto lontana dalle caste che si sono formate in vari decenni, dal dopoguerra in poi (ma anche prima: molte cose non sono cambiate proprio, a quanto pare).

    Opinioni personali (e contestabili), s'intende: ma sarebbe davvero l'ora di qualche cambiamento radicale, diamine...

  • Lavandaia scrive:

    Dico "Se il mondo la beve" perché i primi commenti degli economisti sono più o meno di questo tipo. Si accorgerà l'Europa che il taglio dei costi della politica conseguente alla cancellazione di TUTTE le province è...rinviato alle calende greche, con l'escamotage della legge Costituzionale?
    Noteranno, tra le cifre, qualche buco, o lo prenderanno con noncuranza per una stravaganza di disegno, come fa chi lodi compiacente l'originalità di certi maglioni "irregolarmente traforati" confezionati da mani poco esperte?
    Crederanno davvero i mercati che una manovra deprimente, oltre che depressiva, possa fare decollare la crescita nel Paese più immobile d'Europa? Certo, l'immobilità può avere i suoi vantaggi: ci si mimetizza tra le foglie e si gode il calduccio del sole, finché dura.

  • Lavandaia scrive:

    Abbiamo studiato? Peggio per noi. E se abbiamo pagato per riscattare gli anni di studi, ancora peggio per noi. Saranno contenti gli Straquadanio e i leghisti del T (aragna) party, fautori dell'ignoranza crassa e della difesa ad oltranza dei diritti dei grandi evasori fiscali.
    In realtà, stamattina, sembravano tutti contenti, tutti vincitori: "La Padania" di Bossi, uscito, magari per modestia, dalla porta di servizio al termine del meeting di Hardcore, titolava, più o meno "Vince la lega, non si toccano le pensioni". Si vede che per la lega i pensionati sono tutti, di diritto, senza laurea e militesenti...
    E si vede che il contribuito di solidarietà anche per i calciatori lo voleva solo Calderoli, poveraccio, il quale, con l'abitudine a semplificare non è più in grado di seguire le complicatissime evoluzioni dei partiti alla guida del Paese, a cominciare dal suo...
    I conti non tornano, ma Silvio esulta: "Alla fine ho vinto io!". E pure il paonazzo Tremonti pare abbia trovato ragioni di felicità nel trovarsi "autore" di una manovra che, di suo, ormai, ha, forse, solo la firma...
    Tutti contenti dunque? Mica tanto... Ma se il mondo la beve, chi siamo noi per fare gli uccellacci del malaugurio?...
    Adesso, aspettiamo la reazione delle opposizioni, sempre che ve ne sia una di portata superiore a quella di un lungo gemito di dolore, con qualche conato e successiva, miracolosa digestione dell'indigeribile sbobba.
    Le mie aspettative per la vecchiaia? Tutte riposte, e non scherzo, nel buon cuore di chi dovesse, per sua fortuna, sopravvivermi, sperando che sia messo un po' meglio di come sarò io allora... Con ottimismo, per carità: c'è sempre la possibilità di morire prima... E poi, che volete consumi una vecchietta rinsecchita di quaranta chili? con un uovo, un po' di latte, qualche foglia di lattuga e un tozzo di pane, sta su fino a sera e bella vispa, se la mente non l'abbandona.

  • alessandro vigilante scrive:

    sta parlando per se?

  • polifemo_01 scrive:

    ci sono persone che già da molti anni fanno i turisti sessuali in sudamerica

  • alessandro vigilante scrive:

    Se andiamo avanti così con questi tassi di crescita, tra 15 anni i brasiliani trans verranno a fare turismo sessuale in Italia.

  • alessandro vigilante scrive:

    Tutto ´sto casino per... le pensioni!
    Non l´avete capito che - per le generazioni nate dagli anni ´60 - non ci sarà nessuna pensione, o meglio solo le private di chi se le paga?
    Con questo sistema e gli stati al fallimento tra 15-20 anni non ci saranno i soldi per le pensioni o saranno irrisorie.
    Io, in vita mia ho sempre pagato i contributi, ma non ho mai creduto che un giorno potrò usufruire di un "mensile" che mi faccia sopravvivere. Non ci conto proprio...
    Beati voi, illusi...
    Io ripongo le mie speranze da anziano solo in un cambiamento radicale delle relazioni economiche, sociali, ambientali e culturali. Altrimenti, pensioni da fame o no, non ci sarà futuro né per i giovani e né per i meno giovani.
    Altri 20-30 anni di consumismo e inquinamento porteranno il pianeta al collasso, a quel punto Stati, Governi, Pensioni non conteranno più nulla...
    In un pianeta che torna tribale, sará indispensabile la coesione comunitaria e la solidarietá diretta umana. Scordatevi il mensile a gratis per andare a fare i turisti sessuali in sudamerica...

  • polifemo_01 scrive:

    cario Pier Vittorio,
    io ho capito che si riferisce solo al futuro, per cui il suo amico non deve temere. Saranno i posteri che non potranno più riscattare.
    Così ho capito.
    Mi sembra invece vergognoso che la tassa di solidarietà sia stata abolita :
    90.000 euro anno sono circa 7.500 euro/mese lordi, diciamo 4.500 netti. Non pochi..
    Io ho un reddito di circa 30.000 euro., naturalmente..
    lordi...

  • Lascia un commento