Istantanea Pier Vittorio Buffa

Ritorno al passato


Un richiesta di tornare al passato che non può non piacere. E' la campagna di Sky per invitare i leader politici, a cominciare da Berlusconi, al confronto diretto, a faccia a faccia durante i quali affrontare i problemi reali del paese.

Il sintomo è di quelli gravi. Che una televisione sia costretta a lanciare un appello per ottenere una cosa che, in un paese democratico, dovrebbe essere normale dovrebbe preoccupare. E non poco.

Certo un Berlusconi-Bersani in diretta tv non risolverebbe la qualità della nostra vita politica, né i problemi del paese. Ma potrebbe attenuare la nausea che prende alla gola seguendo quello che sta accadendo nei palazzi del potere.

Per questo penso sia giusto aggiungere la voce di ciascuno di noi a quella di Sky. Che dovrebbe essere, ma per il momento non è, anche quella della Rai e di Mediaset.

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13 commenti 8

  • Adam scrive:

    To the casual observer there may be no visual difference between veneers of natural and manufactured stone. http://arielii7.newsvine.com/_tps/_author/profile

  • mariamo scrive:

    Proprio perché capisco cosa succede quando non c'è alternativa, mi addolora leggere certe frasi dette da chi di quell'alternativa dovrebbe farsi promotore.
    E tuttavia, anticipando Polifemo, continuo a preferire il pluralismo dei pensieri confusi alla larussiana chiarezza del pensiero unilaterale. Anche perché, se ci si fa caso, quella chiarezza ce l'ha solo chi è abituato, per indole e per cultura, ad esercitare la forza per imporre le sue idee a chi non le condivide senza accorgersi di commettere una violenza. La supponenza, l'arroganza, la presunzione di quel tipo di pensiero suscita reazioni impusive e scomposte, a favore o contro, e getta benzina sul fuoco dello scontento. Io non posso dimenticare come è nata questa "maggioranza", figlia di elezioni col porcellum e di un elevato tasso di astensioni, che già segnalava di per sé gli umori popolari. Non dimentico come è andata avanti, a colpi di fiducia e con immense proteste che hanno investito quasiasi atto o provvedimento abbia lanciato, tutta tesa a negare la crisi quando serviva spostare l'attenzione su altre priorità, e ora intenta a cavalcare la crisi blatrerando di "responsabilità" per nascondere l'immensa vergogna dello svelarsi del vero volto delle sue componenti. E non dimenticheremo mai l'atto finale, la grande farsa dell'ultima fiducia, e le parole che sono venute poi, dagli stessi che l'hanno voluta e votata. O non avete sentito La Russa ieri affermare ad Annozero "Sarei disposto a restituirveli, questi begli esemplari di clandestini che ci hanno salvato, in cambio di qualcuno dei nostri che sono passati dall'altra parte...". E poi, accorgendosi di avere fatto una gaffe clamorosa, ha subito aggiunto "comunque non conosco personalmente.... sicuramente sarà degna persona".
    La magistrale lezione di Mastella sui peones e le distinzioni tra peones e "clandestini" mi ha aperto nuovi orizzonti di pensiero politico. Allora, capite, che paura volete ci facciano le "piccole" esitazioni di Bersani, di fronte a scenari di cotanta vastità e ampiezza? Come guardare la terra dalla luna, ridotta ad una pallina azzurrognola con striature di bianco e marrone e verde, che se ne va alla deriva in uno spazio senza luce, senza suono, senza respiro.

  • mariamo scrive:

    E siccome c'è voglia di primarie, stamattina, fresca fresca, l'ultima di Bersani: "Si può rinunciare alle primarie che inibiscono la società civile".
    Da cosa la inibiscono? E in che senso si parla di società civile?
    Secondo me inibirebbero, e non sempre, diciamo "darebbero l'impressione troppo scoperta di volere inibire" gli accordi sottobanco, gli inciuci catto--comunisti, o capital-masso- mafio-camorristi... Capirai, se cominciamo a ventilare l'ipotesi di tagliare l'erba sotto le poltrone di inquisiti, parlamentari e politici lungodegenti, amici degli amici, dando la parola, che so, a qualcuno nuovo che, magari, Dio liberi, non si lasci comprare per un pezzo di pane, o ostia, dove andiamo a finire?
    In Italia "civile" vuol dire non dovere mai dire "non mi piace".
    Mai a parole, almeno, o con simboli sacri, tipo la croce, men che meno su schede più o meno pulite. Gli Italiani, come tutti i popoli che patiscono troppo a lungo tale sorta di "società civile", quando non gli piace più , te lo dicono coi fatti, solo dopo molte ingiustizie, calci nei denti, pugni allo stomaco, guerre, fame, soprusi e ingiurie sanguinosissime subite in silenzio, a volte pure col sorriso, fino a perdere la facoltà di esprimersi col linguaggio, fatti bruti incapaci di capire da dove, per mano di chi, si riversi su loro tanta insopportabile sofferenza. Ma, quando capita, è Storia, colla S maiuscola, e si studia sui libri, sempre facendo finta di non capire come sia potuta trasformare così, in bestie sanguinarie e senza ragione, una società che era tanto civile, di tanto brave e caritatevoli persone...

  • Sven scrive:

    ... Oppure, meglio ancora, "li pensieri vengono scrivenno":

    http://www.youtube.com/watch?v=FSnGV2wsr78

    ... per dirla col grande Pasquino (alias Nino Manfredi).

  • Sven scrive:

    Interessante...

    Un po' come l'appetito che verrebbe mangiando: "le idee vengono pensando" - potrebbe anche essere uno slogan! :-)

  • mariamo scrive:

    Comunque, caro Sven, almeno a livello locale, la sinistra si muove. C'è un fermento, una voglia di primarie vere, un impegno che, negli ultimi tempi, non si vedeva. Magari non è nulla, o forse è qualcosa: un inizio, un accenno di inizio, un'insofferenza verso vecchie figure e vecchi schemi da cui potrebbe nascere, chissà, qualcosa di abbastanza nuovo e credibile da fare riprendere un po' di fiducia in un domani diverso e, tanto per cambiare, possibile. E poi, a forza di pensarci, le idee, alla fine, magari arrivano.

  • mariamo scrive:

    Purtroppo, caro Polifemo, la politica, quella che conta, non si fa al bar. Al bar si ripete, senza saperlo, la lezioncina che altri hanno insegnato. Come certe volte accade dopo le partite, che sembrano tutti allenatori provetti, solo perché hanno bevuto come l'acqua le panzane dei retroscenisti da salotto dei dopo partita. E, mentre pontificano, bevono e la pancetta cresce. Che pena!

  • mariamo scrive:

    Caro Polifemo, la penso esattamente come Sven, che senso avrebbe riscrivere ciò che lui dice? Se fossi persona importante, magari qualcosa da proporre ce l'avrei, magari qualcosa che non sia la solita caccia al nero, la solita discriminazione del debole, la solita bugia sul consenso planetario che-non-c'è, il solito insulto...Forse, diversamente da Sven, avverto talmente tanto la forza dirompente delle ideuzze che butta lì come nulla fosse, da capire come mai il Pd non le accenni nemmeno. O non sappiamo più chi regge il timone, nel nostro capitalistico, cattolicissimo, mafiosissimo Paese? Da comune cittadina che, a Dio piacendo, potrà ancora per poco manifestare il suo dissenso e, forse, un giorno, votare in modo pulito, mi limito a dire che se papi fa schifo la colpa non è di Bersani che piace poco. O dobbiamo pensare che una mela marcia è buona e succulenta solo perché non abbiamo, al momento, la regina delle mele?
    Qui va a finire come con certe donne, che si tengono accanto uno sporcaccione inverecondo cullandosi nell'autoassolutoria convinzione che non ci sia di meglio al mondo, che gli uomini son tutti uguali. Se non c'è di meglio, prima o poi qualcuno penserà come quelle donne, quando si svegliano: meglio NESSUNO. Il che, le garantisco, è molto, molto peggio. Per gli uomini, e anche per le donne

  • polifemo_01 scrive:

    cara maria,
    Lei e' il cattivo esempio di quello che non si deve fare.
    Lei denigra Berlusconi e non propone. E' come il PD, cioè cerca un avversario e lo demonizza, ma non ha programmi, pianificazioni, idee, se non quella di attaccare l' avversario.
    Ci pensi, maria,.... sta sbagliando e come Lei, purtroppo, sta sbagliando Pier Vittorio ( spesso) ed il PD ( sempre..)..
    non va bene denolire senza sapere cosa di deve costruire...
    infatti Sven centra perfettamente il problema...

  • Sven scrive:

    Ma le idee ci sono? E' questo il vero problema!

    Per esempio, da un partito come il PD (almeno sul fronte Vendola e simili) mi aspetterei qualcosa di più futuribile, cioè, per esempio, di sentire parlare di reddito di cittadinanza a livello economico, di cultura condivisa orizzontalmente (vedi anche la Rete) a livello sociale, di istituzioni rinnovate dal basso (vedi una democrazia più diretta) e così via; invece, nulla di tutto ciò: parlano quasi solo del passato e dello status quo (ante).

    Se anche la sinistra è così conservatrice, che futuro ci può essere per la nostra società?

    Boh, boh ed ancora boh...

  • mariamo scrive:

    E poi, papi ha un altro problema: se parla a braccio, magari gli scappa qualcosa che deve rettificare il giorno dopo, o insulta, senza avvedersene, qualcuno... E allora, come si fa?

  • mariamo scrive:

    Infatti, ci vorrebbe il diritto, per il moderatore, di spegnere il microfono a chiunque alzasse la voce, interrompesse l'ìnterlocutore, a chiunque si permettesse di insultare l'avversario, a chiunque non accettasse il contradditttorio, a chiunque manifestasse l'intenzione di intimidire il moderatore, o di minacciarlo... Ma come farebbe il povero papi ad aprire bocca, in un dibattito regolato così?
    E quando mai il povero papi ha fatto un dibattito in vita sua? E' già tanto che riesca a parlare da una tribuna e abbia superato, almeno in parte, il suo bisogno di balcone o altra struttura sopraelevata per lanciare da lì i suoi proclami... Certo, ha preso il vizietto delle telefonate a sorpresa, ma in qualche modo doveva sfogarsi, poveraccio.
    E poi, siamo seri, per avere un confronto di idee, ci vorrebbero le idee da confrontare. Che si riassumono, oggi, più o meno così :
    "Io faccio SOLO i miei interessi perché ho la maggioranza".
    "Ma è scarsa" .
    "Ma c'è".
    "Ma è ottenuta con mezzi schifosi".
    "Ma c'è".
    "Ma è fatta di delinquenti e di incapaci".
    "Ma c'è".
    "Ma non sta facendo nulla per il Paese".
    "Ma c'è"....
    Chi lo guarderebbe, un dibattito così?

  • polifemo_01 scrive:

    certamente un confronto diretto servirebbe a chiarire le idee, ma anche qui, facciamo attenzione, perche' colui che sara' piu' abile e fotogenico e malizioso ed urlatore, riuscira' vincitore, magari ingiustamente.
    Io preferirei invece una finestra di 15 minuti dove ogni capogruppo potesse esporre il suo programma di governo o elettorale, senza dibattiti da mercato rionale, senza insulti da stadio, senza contraddittori dove solo che grida di più sembra avere ragione.
    P.S. se penso che un personaggio come Sgarbi è diventato politico solo perche' urla ed offende ed e' bravo nei talk shows, allora confermo quanto sopra.

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