Istantanea Pier Vittorio Buffa

Gli occhi su Napolitano

napolitano

Ieri mattina, a Montecitorio, il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha assistito alla presentazione di una importante ricerca di Italiadecide. Mancavano pochi minuti alla formalizzazione della crisi, all'annuncio ufficiale che gli uomini di Fini lasciavano il governo. Al microfono si sono alternati lo stesso Gianfranco Fini, Gianni Letta, Giuliano Amato, Luciano Violante.  A me è sembrato che i loro occhi andassero sempre a cercare quel distinto signore seduto in prima fila. Come se tutto quello che stavano dicendo (sulla ricerca sì, ma anche sulla tensione di quelle ore) dovesse alla fine essere vagliato e studiato da Giorgio Napolitano. Una visione plastica dello scenario politico che si stava delineando.

Perché adesso più che mai è il presidente della Repubblica ad avere in mano le carte. Lo ribadisce questa mattina con chiarezza e decisione, Gustavo Zagrebelsky, in un articolo intitolato "La Costituzione privatizzata" spiegando che la Carta, soprattutto in una fase così delicata della storia italiana, va più che mai rispettata e seguita per difendere l'"integrità e la funzionalità" del sistema.

Oggi è questa la prima preoccupazione. Che non ci siano deviazioni, nemmeno millimetriche, dal corretto percorso tracciato dalla Costituzione per risolvere le crisi di governo. Per questo tutti, ieri mattina guardavano al presidente. E lui la Costituzione, lo sappiamo, la conosce bene.

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24 commenti 8

  • Janko scrive:

    mariamo lei fa bene ad esprimere il suo pensiero anche se in termini un po verbosi su queste colonne, ne ha il diritto e noi il dovere di leggerlo prima di risponderle. Diciamo le stesse cose partendo da punti di vista diversi. Lei afferma che sia meglio sfrondare le scorte ecc. io le rispondo che non si tratta di meglio o peggio, sono tutte cose da fare, ridurrre i costi dell'imperatore Napolitano che probabilmente la delizia coi suoi quotidiani discorsi di una banalita` esasperata, e quelli di tutto l'apparato statale che ci ritroviamo, numero dei senatori, in USA, molto + grande dell'Italia, ce ne sono solo 100 e dei deputati per esempio con tutte le auto di scorta i portaborse, segretarie, sottosegretari e via dicendo. Pero` attenzione ai sindacati che come lei sa si oppongono a questi licenziamenti perche` incidono sul numero degli statali da proteggere. Mariano mi creda bisogna prima cambiare gli italiani e dopo ne riparleremo.

  • mariamo scrive:

    Chiedo scusa per il post, è davvero troppo lungo. Ma se avete la pazienza di leggere i giornali, col balletto di "Forse mi dimetterò...ma forse no.." "Mi fa schifo papi, mi fa schifo Bossi, ma con la salsa giusta va giù pure la sbobba più indigesta", magari avete anche un po' di indulgenza con me, che sento, dopo certe letture, il bisogno di un confronto con gente che ha il grande pregio, anche quando la pensa diversamente da me, di parlare per dire qualcosa e di ascoltare il parere altrui.
    Che ve ne pare del "Carfagna sì, Carfagna no" delle ultime ore? Più o meno grave del Bungabunga di qualche giorno fa (ma sembra siano passati ANNI, non so se avete fatto caso anche a questa stranezza)?
    A me pare peggio, perché manca poco si dica chiaro che, al Governo, siamo alla guerra tra clan mafiosi... O sono io che vedo tutto nero?
    Intanto a Napoli arrivano i sorci, quelli veri, che portano le malattie. L'unica preoccupata sembra l'Europa, che pure, in teoria, è a distanza di sicurezza. In Italia il gatto non c'è, i topi ballano. Solo la Mafia ci metterà riparo... O sbaglio?

  • mariamo scrive:

    SE non potessimo più permetterci la sicurezza e il prestigio della Presidenza della Repubblica sarebbe cosa grave e vergognosa. Meglio forse, anche per la decenza, sfrondare le scorte ai personaggini di mezza tacca che, da quando posano il sedere sulle poltrone, hanno come principale occupazione scorrazzare a bordo delle auto blu e usare la polizia per fare accompagnare le mogli o le amichette a fare shopping.
    In questo blog si ha l'impressione che qualcuno pensi che gli si voglia fare cambiare idea sulle proprie convinzioni preconcette, il che è impossibile, né alcuno di noi presume di farlo, né interessa a chi scrive.
    Piacerebbe però che, ad un lettore ipotetico, che transitasse per questi lidi, senza intreresse alcuno a prendere la parola, risultasse chiaro che qui, come in Italia, assistiamo allo scontro tra due posizioni inconciliabili, in un momento in cui la vittoria dell'una o dell'altra segnerà per moltissimi anni la vita del Paese.
    Ci sono quelli che conoscono a fondo la politica, ci hanno magari avuto a che fare, hanno fatto il callo alle doppiezze, ai compromessi, ai distinguo sottili cher mascherano le scelte più grossolane, ai confini della criminalità.. Per questi la cosa importante è non sovvertire gli equilibri raggiunti, i poteri consolidati, le comodità acquisite, dalle più piccole, tipo una pensione decente, alle più grosse, tipo la libertà di evadere le tasse per anni senza conseguenze. In certi casi non si tratta nemmeno di difesa di interessi, piuttosto di una sorta di sudditanza psicologica, della necessità quasi inconscia di riconoscere un potere grande sopra di sé che deresponsabilizzi dalle scelte, che assolva dagli errori, in cui specchiarsi, vedendosi sempre comunque un po' più pulito, un po' migliore, un po' più presentabile di qualcun altro.
    Per cui la donna tradita che si tiene il marito per interesse e va a messa ogni giorno si autoassolve nel "così fan tutte" che deriva dallo scandalo quotidiano delle porcherie dei potenti, l'uomo vizioso si sente assurto ad un rango di "potente" che è solo nella sua fantasia, il giovane ignorante, poltrone, incapace, galleggia nel generale lassismo convinto che le sue personali deficienze saranno sempre colpa d'altri...e l'elenco potrebbe continuare.
    Ho esempi concreti di questo, di cui non posso parlare, ma vi assicuro che è così: più sono danneggiati da questo sistema, più lo accettano e ne auspicano la durata. E sono quelli che, naturalmente, prima di votare, fanno analisi cervellotiche per capire chi potrebbe vincere e, se esce il sondaggio truffaldino che dà per accresciute le simpatie per il potente di turno, vi si accodano in tutta fretta, per la paura di restare tagliati fuori da chissà quale vantaggio, appoggio, utilità a venire. Che, aggiungo, il più delle volte, dato il voto, non arriverà mai.
    I nemici naturali di questi sono gli uomini di pensiero e di cultura, i cosiddetti idealisti o creatori di utopie, i "sognatori", quelli che "non capiscono come va il mondo". Quelli, per intenderci, di cui il primo gruppo dice che "gli sta bene se sono alla fame, colla cultura non si mangia". Quelli che " ho fatto bene io a lasciare le scuole, che ci ha pensato papi e sono sistemato meglio di loro" o" Ho fatto bene io ad emigrare in America, adesso un po' di fame se la fanno anche loro"... Questi qui, "gli sfigati" non votano per chi di sicuro vincerà, piutosto danno l'appoggio a chi di sicuro farà fatica a sostenere i propri interessi, perché hanno un'idea del mondo alla rovescia, per cui se c'è un potere troppo forte, troppo compatto, troppo autosufficiente, vuol dire che la Democrazia è a rischio, che bisogna fare pendere la bilancia dall'altra parte. Sono quelli che preferiscono una scuola aperta e funzionante e la macchina vecchia di dieci anni alla scuola chiusa o privata e il suv sotto casa.
    Una cosa però, per concludere, va ricordata, perché è storicamente vera: le grandi rivoluzioni, i grandi cambiamenti senza ritorno, nel bene e nel male, sono venuti sempre dal mondo del pensiero critico. L'Italia ha avuto qualche occasione di cambiare davvero, staccandosi dai poteri forti del clericalismo e delle connivenze tra mafie, politica e imprese. Finora non le ha colte, ma le cose possono sempre cambiare. E di cambiamento, a mio parere, c'è urgente bisogno.

  • Janko scrive:

    Cara mariano, i poliziotti servono a fermare gli spacciatori che non operano all'interno della scuola ma all'esterno, basta leggere i giornali, anche quelli di sinistra. Ho letto tutto il resto, commovente ma troppo parziale, preferisco restare nella mia convinzione. Alla critica molte volte becera come quella del signor Vigilante, antepongo il suggerimento costruttivo tenendo sempre presente gli uomini di cui disponiamo, in gran parte privi di attributi e le risorse, scarse molto scarse fino a quando al Quirinale ci saranno piu di 500 addetti alla persona del nostro presidente.

  • mariamo scrive:

    A proposito di monnezza, la faccenda torna in mani sicure, quelle di... Cosentino! Vedrete che non se ne parlerà più, tra poco, a meno che non cambino all'improvviso le carte in tavola. La ministra Carfagna non potrà che andarsene "là dove la porta il cuore", così ci saranno risparmiate le baruffe da cortile tra lei e la Mussolini, che comunque non è cosa da buttar via, in tempi di magra.
    Non ho capito quella dei poliziotti davanti alle scuole elementari.... A fare che? I ragazzi si difendono dalla droga dall'interno, cogli anticorpi migliori, cioè l'educazione, una scuola decente, che Berlusconi & C. stanno riducendo a straccio, insegnanti stabili e responsabili, sostegno adeguato ai più deboli, programmi seri e credibili (non, per intenderci cose tipo "la Resistenza un sottointeso, i lager un incidente di percorso tutto da verificare, meno Italiano, meno Geografia, meno lingue, religione a go-go, coi finanziamenti pubblici alle scuole private, dialetti padani per tutti"). E una scuola, aggiungerei, valutata come cosa importante, che può fare la differenza nella vita, non come perdita di tempo necessaria a strappare un pezzo di carta "Che poi ci pensa papi col calcio in culo, a sistemarti come si deve..." Per me un ministro come Tremonti, che piacerebbe alla Destra e alla lega, che ha fatto i tagli che ha fatto senza nessuna consapevolezza o interesse per le conseguenze sarebbe un pessimo presidente del Consiglio, visto che non capisce le priorità della Nazione, prima tra tutte il futuro dei ragazzi. Se no la droga se la trovano da sé, o la droga li va a trovare e li trova pronti e ben disposti, non c'è polizia che tenga.
    La scuola è una cosa seria e delicata, infatti ci hanno messo la Gelmini, l'unica in grado di fare sfracelli a sua totale insaputa. Perché l'unica cosa che si teme, oggi, è che a qualcuno salti in testa di prendersi le sue responsabilità e, magari, per il rimorso, si dimetta... Che poi cade il castello di carte, e il castellano chi lo sente?
    A proposito di castelli e castellani, è ufficiale: Nella reggia di Arcore non c'erano stalle, Mangano non era uno stalliere e Dell'Utri non l'ha assunto per badare alll'inesistente destriero ma al cavaliere in persona. I giudici non devono aver bevuto panzane tipo "una badante rumena sarebbe costata il triplo" o "l'abbiamo assunto a nostra insaputa, ci era sembrato, dal portamento, un eroe, mica uno la mafia ce l'ha scritta in fronte...".
    Il paziente , come si è definito, affetto da cancro giudiziario allo stato terminale, si affida con fede alla Cassazione e la butta là "Finché sono sano....finché resto sano..." . A buon intenditor poche parole. In certi casi basta un fischio.

  • alessandro vigilante scrive:

    ah janKo ! ma che cavolo ti inventi?
    tu dici: leggi, leggi... ma leggi che? hai delle fonti? quali? illuminaci!

    e smettila di picconare alla janKossiga gli interventi senza dare riscontri, fonti accreditabili o riferimenti. vomitando insensatezze senza legittimitá, alla berlusconi-giornale-sputtanamento-dossier.

    sciacquati la tua bocca rugosa prima di nominare un Napolitano, che non é mai stato un rivoluzionario e forse nemmeno di sinistra, ma é un signore e non si discute.

    anche perché - caro janKo calunniatore a vanvera - se Napolitano avesse la benché minima ombra nel suo passato ora sarebbe bombardato a sangue dal tuo votando berlusconi con i suoi cani-iene da guardia (giornali e TV).

  • Janko scrive:

    Alessandro vigilante prima di scrivere di Napolitano s'informi sulla sua vita. Dopo i fatti di Budapest infatti... per favore legga, legga, altro che comunista.

  • Janko scrive:

    Cara mariamo, e lei pensa che tutte le magagne da lei descritte siano opera di un governo di destra mentre se avessimo avuto uno di sinistra tutto questo non sarebbe avvenuto? Lei e un'idealista mi creda e l'ammiro per il suo pudore. Purtroppo quelli che vanno in parlamento sono degli italiani che non fanno altro che rappresentare noi italiani nei nostri pregi e nei nostri grandi difetti. Tutti nella stragrande maggioranza non pensano altro che al loro particulare come insegnava Guicciardini e mi creda se fa un esame di coscienza vedra` che cio` vale per entrambi, ossia per lei e per me.
    Qui non si tratta di destra o di sinistra o di centro si tratta di riformare la scuola fin dalle elementari con maestri pagati bene che insegnino quello che a casa non tutti possono imparare, ovvero a non menar vanto perche non pagano le tasse.
    Una scuola che insegni l'onesta` e punisca davvero i disonesti. E davanti alle scuole mandiamo i poliziotti o i vigili che preservino i nostri bambini dalle droghe. Non serve avere le macchine col pieno di benzina per stare in piedi davanti alle scuole ne` servono le ronde.
    Potrei continuare, ma forse e meglio che chiuda.

  • alessandro vigilante scrive:

    a janKo:
    panegirico = Discorso di enfatico encomio, talvolta esagerato.

    Non ho fatto panegirici su Vendola, Saviano e Benigni.
    Il primo é uno dei pochi politici rispettati attualmente a sinistra.
    Il secondo é innegabilmente un grande, coraggioso e competente scrittore.
    Il terzo é il maggior comico vivente italiano, riconosciuto in ambito internazionale.

    Forse janKo con la sua perfidia vuole contraddire queste semplici EVIDENZE - lui che innalza un Kossiga golpista rispetto ad un signore come Napolitano, che nessuno gli puó rinfacciare niente (manco comunista era, anche se stava nel PCI)?

    I tre - coincidentemente insieme nella prima puntata della trasmissione NUOVA di Fazio e Saviano in TV - rappresentano bene in questi momenti gli aneliti di cambiamento politico e soprattutto di riscatto culturale dei valori libertari e solidali del 68. Alla faccia dei sorpassati e decrepiti "liberali" alla janKo, che alla fine votano berlusconi tappandosi il naso (e anche il didietro, non si sa mai), come facevano prima per 40 anni con la DC dei mafiosi (andreotti) e golpisti (Kossiga).

  • mariamo scrive:

    Per scoperchiare davvero la pentola del nostro recente passato e guardarci dentro, ad occhi aperti e con attenzione, ci vorrebbe un coraggio da leoni. Ma se non lo faremo non si riuscirà ad andare avanti, perché i figli di quel passato, i prodotti più oscuri e pericolosi, si aggirano nel presente e ne bloccano ogni capacità di sviluppo.
    Non avere risposte sulle stragi, sulla strategia della tensione, sugli omicidi Falcone e Borsellino, significa, oggi più che mai, non capire. Non si capiscono le esitazioni della politica, i passi indietro precipitosi sulla soglia dei cambiamenti, anche quando sembra siano a portata di mano, le connivenze incomprensibili, gli strani risentimenti di fronte a discorsi come quelli di Saviano a "Vieni via con me", per certi versi ovvi per qualunque Italiano di media cultura, quasi da libro di scuola.
    Guardiamo il dito, vediamo il boss preso a due passi da casa sua, siamo contenti, ma non vediamo la luna, che sono passati anni inutilmente, mentre lo si cercava chissà dove, ed è saltato fuori il giorno dopo un putiferio inspiegabile, imbarazzante, scatenato in difesa di chi, a ben guardare, è stato chiamato in causa più dalla sua reazione che da ciò che si è detto... Ovvietà, per un italiano medio, vi assicuro... E' un successo, ma è solo questo? E serve? Fino a che punto? A chi?
    Adesso sentiremo l'elenco di Maroni: speriamo bene. Se si parlerà solo di latitanti catturati, a me verrà in mente che la polizia che ha fatto le catture si è pagata la benzina, gli straordinari, di tasca sua, mentre al Governo si straparlava di ronde e altre amenità. E mi verrà in mente, perdonatemi, perché è un po' grossa, un pensiero da italiano medio, di quelli che la buttano lì, a lume di naso: ci sarà mica pronto il sostituto? E come si concilia questa voglia di legalità col sostegno ad un Governo in cui i magistrati sono stati a più riprese definiti nei modi peggiori, col massimo disprezzo, tentando di delegittimarli ogni volta che facevano il loro mestiere, ossia perseguire chi, anche se al potere, commette reati?
    Capisco che farsi domande non sia dare risposte, ma, secondo me, è un primo passo verso una soluzione decente dei problemi. O almeno per evitare di cadere in guai peggiori, qualora sia dato di scegliere la strada da intraprendere verso un futuro quanto mai incerto .

  • mariamo scrive:

    E' magari vero che qualcosa questo Governo ha fatto, ma più per il suo premier e per le cricche che per la gente comune. Si è perso tempo con le leggi ad personam, con gli scontri per tentare di demolire la libertà di stampa, per tentare di nascondere i risultati delle intercettazioni, per gettare fumo negli occhi a proposito dei rifiuti, tutti ancora per strada. Tra scandali, vergogne, salvataggi improbabili di personaggi improponibili, buffonate di varia natura, con o senza tende, con o senza marameo, abbiamo fatto ridere il mondo alle nostre spalle. Abbiamo dovuto ascoltare insulti ai magistrati, bugie, minacce di colpi di stato quasi ogni giorno.
    Qualcosa s'è fatto: del resto, è passato del tempo, mica si poteva restare fermi a guardarsi in faccia. Ora però è urgentissimo progettare qualcosa di serio per il lavoro, per la spazzatura, per l'economia, per i giovani e per un futuro. Questi al governo avranno magari attributi, ma competenza, capacità,. serietà e responsabilità non sanno nemmeno dove stiano di casa.
    Così , almeno, li vedo io. Che, naturalmente, posso sbagliarmi. Sinceramente lo vorrei tanto, per il bene di tutti.
    Quanto a Cossiga, lasciamo perdere. Non si può dire che avesse un alto senso della democrazia, a meno che non si trattasse di quella cristiana. In quel caso, sempre disponibile, anche con mezzi non del tutto ortodossi.

  • Janko scrive:

    Caro Vigilante io scrissi solo che di Napolitano ho la stessa opinione che ebbe Cossiga a suo tempo; la sua censura su quest'ultimo mi trova indifferente, mentre il suo panegirico su Vendola o Saviano mi fanno pena.

  • alessandro vigilante scrive:

    Un´altra bella curiosità sulla coerenza cristiana di Kossiga ed i suoi intrallazzi col vaticano: il benemerito ha ottenuto dalla Sacra Rota la dichiarazione di nullità del suo matrimonio con Giuseppa Sigurani. Matrimonio durato 33 anni!

  • alessandro vigilante scrive:

    Kossiga ha ammesso che quando era presidente della repubblica ha preso decisioni e dato disposizioni incostituzionali, arbitrarie, illegali, dettate da organi stranieri ed averle taciute per anni. Vi ricordate GLADIO?

    A janKo gli piace Kossiga al posto di Napolitano, tanto che usa la KAPPA tipica nazista nel suo soprannome da avatar, che ha molto il sapore dei servizi segreti deviati.

    Lui janKO non si cura di chi abbia voluto le stragi che ancora oggi restano senza colpevoli, perché alcuni di questi colpevoli - evidentemente - fanno ancora parte del gruppo attuale dei dominanti e quindi del governo, parlamento o affini.

    Come spiega magistralmente mariamo (DA LEGGERE ASSOLUTAMENTE QUI), berlusconi é solo la punta di un iceberg, l´attuale riferimento culturale di un´italia stantia, che negli anni 60 e 70 stava costruendo una societá di diritti ed é stata colpita a morte dalla STRATEGIA DELLA TENSIONE, favorita anche da Kossiga.

    Oggi quella cultura del 68 - di solidarietá, tolleranza, uguaglianza di opportunitá tenta di mostrarsi di nuovo, alla faccia dei janKo, dei Kossiga e dei berlusconi.

    Si mostra con la "faccia mediatica" di un Vendola (con tutto quello che significa in termini di percorso personale), di uno scrittore come Saviano che punta il dito sulla mafia di regime, di un comico da Oscar come Benigni, che - come i saggi bambini - ci mostra a noi tutti che il RE é NUDO.

  • polifemo_01 scrive:

    intervengo, per sottolineare un punto che a me sembra spesso non opportunamente valutato.
    In questo nostro amato paese, sono le minoranze che hanno maggiori privilegi e tutele e opportunita' delle maggioranze.
    Mi spiego meglio:
    per non arrestare un innocente, si mandano in liberta' decine di colpevoli,
    per tutelare un facinoroso, si mette sotto accusa l' intero corpo di polizia,
    per un intervento operatorio errato, si criminalizza tuuta la sanita'.
    Credo che vadano ripristinati ed ricostituiti certi equilibri e la tutela ( DOVUTA E DOVEROSA DELLE MINORANZE) non deve oltremodo penalizzare le maggioranze.
    Continuo:
    alcune cecine di rom tengono in ostaggio uno o piu' quartieri,
    gruppi di drogati e spacciatori rendono invivibuili giardini e parchi ,
    i clandestini , a scapito dei cittadini italiani e degli immigrati onesti, regolari
    ma vanno tutelati e compresi.
    Questo vale anche per la quasi totalita' dei professionisti e commercianti che dichiarano redditti da fame, hanno anche aiuti statali per i figli o la sanita' e poi viaggiano con SUV o motoscafi.
    Ma si deve tutelare la privacy, non si puo' controllare piu' di tanto...
    Quando questo paese avra' qualcuno che pensera' alla maggioranza delle brave ed oneste persone che vivono e lavorano in questa Italia e fara' valere i loro diritti ( senza soffocare quelli delle minoranze), allora e solo allora il paese si sollevera'.

  • janko scrive:

    Cara Mariamo il bello di vivere in democrazia e` quello di poter scambiarci la proprie idee su questi forum e nella liberta` d'espressione che ci vien data. Attraverso questi colloqui telematici ognuno di noi puo` rafforzare le le proprie idee ed eventualmente modificarle se trova appropriato il giudizio degli altri. Questo appunto ci differenzia dagli animali.
    Lei giustamente mi ritiene di destra, infatti io sono un liberale ma alle ultime elezioni votai Veltroni che mi sembro` migliore. Alle prossime invece penso di votare Berlusconi per due motivi:
    1. La sinistra non propone non dico un uomo forte, ma nemmeno un uomo o donna cogli attributi atti a formare e mantenere una maggioranza di rilievo
    2. La condotta inappropriata di Fini mi ha nauseato molto di piu` di quella di Mastella nel precedente governo Prodi. Certi individui colla pretesa di essere dei politici non fanno altro che dimostrare la loro grettezza di uomini pieni di livore e d'invidia come sono per quelli che non potranno mai raggiungere perche` troppo al di sopra delle loro possibilita`.
    Per rispondere brevemente alle mancanze che lei rimprovera al governo attuale, istruzione, immondizie, terremoto, immigrazione, fisco, sicurezza, io personalmente ho idee diverse dalle sue. Non s'e` fatto tutto cio` che si sarebbe dovuto fare, ma parzialmente molto e` stato fatto. Circa LA SUA OPINIONE che siano stati imbavagliati giornali e TV. mi creda sta negando l'evidenza, su RAI 3 con Fazio e Santoro c'e` di tutto meno che bavagli ed i giornali, vedi Repubblica e l'Unita`sono liberi di scrivere quello che vogliono.

  • mariamo scrive:

    Le persone che cambieranno le cose verranno fuori, per forza di necessità. Non credo e non ho mai creduto nell'uomo forte che, da solo, mette a posto una Nazione, che sia di destra o di sinistra nulla cambia. Se a voi di destra la fine del Grande Capo fa paura, perché vi manca il sostituto, a noi di sinistra piace l'idea di una realtà che cambia per gli sforzi e la buona volontà di più persone, capaci di parlare e ascoltare al tempo stesso. Confronto, dialogo, attenzione ai problemi, ricerca delle soluzioni, stante la complessità dei problemi, hanno bisogno di più competenze, di più idee, di diverse sensibilità. E poi, se sbagliano, persone necessarie ma non indispensabili si possono cambiare, senza dovere per questo mandare a rotoli uno Stato.
    Vendola? Perché no? Non sembra uno alla "Ghe pensi mi", pertanto può andare.

  • mariamo scrive:

    Non è solo questione di ordinario disgusto, che pure, mi dispiace di non concordare con Janko, per chi governa un Paese è un problema grosso.
    Si tratta di insoddisfazione per tutti i provvedimenti promessi e mai concretamente attuati, per le panzane sparate a faccia fresca su cose gravi e serie. Dall'istruzione al terremoto, dall'immondezza al lavoro, dall'immigrazione al fisco alla sicurezza non ne ha imbroccata mezza. Quando le balle e le vergogne saltavano fuori ha cercato di imbavagliare telegiornali e tv perché , per lui, se una cosa non si sa, puoi fingere che non esista.
    La questione dello scadimento del senso della decenza è grave per vari motivi. Porta all'idea, pericolosa per la democrazia, che tutta la politica sia mercimonio di corpi o di voti e che, pertanto, sia lecito e doveroso, se si può, entrare con vantaggio nel mercato. Altrimenti è più che logico, in mancanza di tornaconto, smettere di votare e disinteressarsi di tutto. Il che, come è ovvio, va benissimo al manovratore di turno.
    La visione berlusconiana del potere e il suo rapporto con le donne al potere ha rafforzato, checché se ne dica da noi, l'idea che le donne italiane che fanno politica o sono molto brutte o sono escort ripulite. Se questo a Janko non dà fastidio a me ne dà moltissimo.
    E poi ci sono i riflessi, ovvi, di una simile presenza al potere sulla legge, sulla Costituzione, sulla libertà di stampa e di espressione. Siamo arrivati al paradosso, che solo in Italia non sembra tale, di dover cambiare un ordinamento costituzionale per evitare i processi ad una persona.
    Tutte queste cose, ed altre ancora, troppe per elencarle, mi fanno essere profondamente avversa a Berlusconi, al suo stile, al suo regime e alla gente di cui si è circondato. Coloro ai quali ha affidato le grandi riforme dell'Istruzione, della Giustizia, la Cultura, lo Sviluppo si sono rivelati non solo poco o nulla competenti, ma assolutamente incapaci di gestire decentemente alcunché. Si limitano a fare i compiti a casa assegnati di volta in volta da Tremonti o da papi. Infatti, da meri esecutori di ordini, non avvertono nemmeno il senso di responsabilità per ciò che va a rotoli nei loro dicasteri.
    Il vento sta cambiando e allora il manovratore che fa? Cerca di comprarsi i voti di qualche vecchio senatore che sa di avere quasi finito la carriera, ricatta i più deboli al Parlamento. Coloro, per intenderci, che sanno già di non avere alcuna possibilità di posare ancora le terga su una poltrona, a meno che qualche santo non gliela dia per nomina dall'alto.
    Sfrutta la grave situazione economica e l'urgenza di varare la legge di bilancio per farsi, ancora una volta, i suoi comodi sulla pelle nostra, magari strappando in extremis l'ennesima proroga alla resa dei conti con la Giustizia, l'unica cosa che teme davvero.. Non sono solo storie di donne, mi pare.
    Fermo restando che l'immagine di un vecchio truccato che dice barzellette, fa dichiarazioni omofobe, minaccia i magistrati e bestemmia, (salvo poi pagare il Vaticano perché abbozzi), che insulta le donne che non gli piacciono, che propone la prostituzione come soluzione femminile ai problemi della crisi ("Si cerchi uno ricco che la mantenga" disse a suo tempo ad una precaria), che paga minorenni ed escort in abitino nero per farsi omaggiare, venerare, cantare le canzoncine ci resterà appiccicata addosso per un bel po', anche dopo che lui sarà sparito dalla scena pubblica. Ciascuno, come è ovvio, vede questo più o meno grave a seconda della sua personale sensibilità e della sua situazione.

  • Sven scrive:

    Senza offesa per niente e nessuno... ma forse le nazioni che osannano troppo spesso la loro costituzione a volte sono anche quelle che la applicano meno nei suoi aspetti originari, giustamente più idealistici (almeno per i tempi in cui furono concepiti - tempi spesso difficili, a dir poco: tipo il dopoguerra, ecc. ecc.)!

    Detto questo, forse non dovremmo riverire dei pezzi di carta di decenni e secoli fa, ma cercare invece, tutti insieme, di costruire un mondo *molto* migliore per il futuro.

    Chiunque abbia visto, per esempio, "C'eravamo tanto amati" (puro genio!)... beh, forse capisce al volo che il dopoguerra ed il relativo mito non ha realizzato poi quasi nulla di quel che aveva "promesso" - da cui anche, giustamente ed inevitabilmente, il '68, che poi però a sua volta è rimasto a metà, e così via...

    Nevvero, PD, che sarebbe l'ora di pensare al futuro (ovviamente, riferendosi anche al meglio del passato, dato che non c'è futuro senza memoria; ma senza idolatrarlo!)...?

  • Janko scrive:

    Caro Marco siccome io vivo da quasi trent'anni in USA gradirei sapere che cosa lei rimproveri agli stessi, dato che dal suo intervento piu` che livore null'altro traspare. Grazie in anticipo.
    A Paola mi permetto di far notare che la sua opinione, elegantissima non mi trova per niente d'accordo. Il nostro presidente quotidianamente ci presenta le sue riflessioni che sono talmente banali da risultare inutili. In quanto alla sua competenza sulla Costituzione vorrei ricordare che se l'avesse veramente avuta non avrebbe frmato il primo Lodo Alfano. Esso era talmente anticostituzionale che un ragazzo del liceo, dopo aver letto la nostra Costituzione, l'avrebbe notato immediatamente.

  • marco scrive:

    Gli Americani faranno bene a tenere chiuso il becco;ammesso e non concesso che siamo" governati"(e chi governa?)da un "califfo"(chiediamo scusa a gente come Harun al-Rashid e Saladino),loro stanno moooolto
    peggio di noi,sono governati da uno che non capisco bene se sia un lestofante venduto alle grandi banche o un idiota,certo,direbbe Almirante,
    un "utile idiota",ma non certo utile al popolo americano,cui ha "scippato"
    miliardi su miliardi per regalarli a quelli che la crisi hanno creato,in modo che speculino ancora e ne creino una peggiore;Berlusconi questo non lo
    ha fatto,forse perchè non ce n'era bisogno:a farci quello che Obama ha
    fatto agli Americani ora ci hanno pensato 64 anni di governi repubblicani
    (compresi i suoi)

  • paola scrive:

    Giorgio Napolitano ha dato sempre secondo me, una dimostrazione di grande equilibrio. Con molta determinazione ha tenuto sotto controllo le intemperanze berlusconiane. Saprà farlo certamente anche ora nel momento più difficile. La costituzione la conosce bene e soprattutto è circondato da persone che lo possono consigliare. Si sa che scrive personalmente tutti suoi interventi che sono, ascoltandoli bene, molto attenti ai mutamenti e alle situazioni di cui si occupa.
    Meno male che oggi abbiamo lui come presidente, è una grande garanzia.

  • janko scrive:

    Caro Mariamo vediamo per favore di non peccare troppo di disfattismo. Questo governo non va giudicato solo per le inclinazioni sessuali del suo primo ministro; in esso ci sono anche dei galantuomini che hanno portato qualche risultato positivo. Che poi si debba e si voglia far meglio, sono io il primo ad augurarselo. Il cambiamento chiaro e forte che lei auspica per la credibilita` del nostro paese mi sembra pero` una chimera dato che affinche` esso avvenga si deve fare affidamento prima sugli uomini e poi sulle risorse. I primi che lei certamente desidera vengano fuori dalla sinistra, non li vedo proprio a meno che lei non ritenga Vendola all'altezza, le seconde non ci sono.
    A Pier Vittorio vorrei chiedere di spiegarmi cortesemente perche pensa che Napolitano conosca bene la Costituzione. Personalmente della saggezza di quest'ultimo ho la stessa opinione che aveva Cossiga.

  • mariamo scrive:

    Quando e se tutto questo finirà, speriamo solo che gli Italiani non si mettano MAI PIU' nelle mani di personaggi come Berlusconi e Bossi: mica si può sempre contare sulla buona sorte...
    Avete sentito ieri Saviano a proposito dei rapporti tra mafia e lega? Carino il discorso di Miglio sullo sdoganamento delle mafie come forme istituzionali adatte al Sud e con cui fare affari. (Non c'entra molto, ma mi è venuto in mente il rapporto tra il fascismo agli inizi e l'Inghilterra: considerandoci gente immatura politicamente e piuttosto cialtrona, vedevano di buon occhio un regime che ci facesse rigare dritto.)
    Non si può fare sempre finta di non capire da dove vengano certe idee politiche, non si possono sempre dimenticare i trascorsi dei governanti solo perché è passato un po' di tempo. Chissà cosa ne pensano in Vaticano, di questa e altre "perle" venute fuori nella stessa trasmissione, tipo la logica con cui si concedono o si negano i funerali in chiesa...
    Cose notissime, per carità, ma è difficile vedersele spiattellare in prima serata, alla portata di qualunque casalinga o addormentato uomo comune, che, magari, Dio ne liberi, potrebbe svegliarsi.
    Oggi l'Italia è sui giornali Usa come nazione governata da una sorta di califfo sporcaccione e all'attenzione dell'Europa per il debito pubblico e l'economia. Qui, o si rifà in fretta un'Italia decente o si muore. E deve essere un cambiamento evidente, chiaro, forte, almeno quanto sono stati evidenti forti e chiari gli oltraggi al buon nome, alla democrazia e alla credibilità del Paese. Se no sarà inutile.

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