Istantanea Pier Vittorio Buffa

Pelle d'oca

La seconda guerra mondiale non c'entra nulla con quello che sta accadendo ai rom in Francia e la commissaria lussemburghese si è decisamente spinta oltre. Ma quando si sente parlare di un'azione che riguarda un'etnia in quanto tale viene la pelle d'oca. E forse è stata proprio la pelle d'oca a portare la lussemburghese fuori dal seminato.

Io, comunque, vorrei lasciare che la mia pelle continui a reagire così, a raggrinzirsi quando vede che si cerca di risolvere i problemi puntando il dito contro gruppi di persone accomunati da un'etnia, un costume sessuale, un colore di pelle.

E questo senza pensare alla seconda guerra mondiale, ma al futuro dei nostri figli per i quali l'equazione rom=ladri dovrebbe far parte di un mondo che non c'è più. Se poi tra i rom i ladri sono molti, è un problema di polizia.

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60 commenti 8

  • Sven scrive:

    ... E se una legge fondamentalmente sbagliata e di scarse vedute (tipo, non so, la Bossi-Fini, con i suoi pseudo-lager per i "clandestini", ed altre) permette degli abusi, prima o poi questi avverranno, in mancanza di ideali solidali - sempre in senso lato - nella società: da cui il pericolo di derive autoritarie, pericolo assolutamente da non sottovalutare.

    Invece, anche in mancanza di lungimiranza e di ideali per il futuro dell'umanità, sembra che nessuno si accorga più di pericoli del genere...

  • Sven scrive:

    Lo so, la poesia era già stata citata (forse da Alessandro): ma è in ogni caso "emblematica".

    Non è che io non ascolti (anzi!): evidentemente, non sono tanto d'accordo con voi; e le costituzioni non sono bibbie immutabili (ed in ogni caso la nostra costituzione - che delle cose buone ce l'ha - probabilmente non vedrebbe tanto di buon occhio comportamenti come quelli di Sarko e Mr B & Co, in generale).

    Comunque, qui mica dobbiamo per forza convincerci a vicenda, ma solo esprimere liberamente dei pensieri, magari discutendone anche un po' al contempo.

    In poche parole, a mio avviso, prima della Legge viene L'Essere umano, cioè l'Etica umanistica: ergo, in generale, le leggi disumane vanno contestate ed abolite; certo, la mia è una visione di tipo più libertario (non statalista e giustizialista) delle cose, per cui l'unica vera giustizia, in fondo, poi è quella sociale, dalla cui mancanza derivano purtroppo gran parte dei problemi della società di oggi (e di ieri, e dell'altro ieri, ecc. ecc., in mancanza di rinnovamenti radicali duraturi).

    E poi le espulsioni - cioè le banali rimozioni altrove dei problemi (del tipo "occupatene te..." - non avrebbero alcun senso, in un mondo federale ed unito: i problemi (forse il 99% per cause soprattutto economiche, di distribuzione delle risorse), invece, si dovrebbero affrontare alla radice e risolvere in modi umani, tramite il dialogo - ovviamente assertivo - e le relative idee alla base.

    P.S.: A proposito del detto inglese di cui prima (à la problema irrisolvibile?), non tutti i pranzi sono quadrati e non tutti i piatti sono rotondi: quindi, come minimo è una questione non posta tanto bene... :-)

  • polifemo_01 scrive:

    caro Sven,
    questa poesia è l' ennesima volta che viene scritta sul blog. Forse tu non c'eri ancora, ma qualcuno la ha scritta.
    Ma perchè non vuoi ascoltare e leggere come si deve.?
    Qui non si tratta di razzismo o xenofobia, ma solamente di fare rispettare la legge e la legge deve sottostare alla Costituzione.
    Mi sembra che anche Janko te lo abbia spiegato, meglio di me, ma tu, da buon sordo, continui con logore e qualunquistiche poesie.
    Ripeto:
    l' errore della sinistra è stato ed è e sarà di fare come te e Pier Vittorio, cioè dire tante belle frasi da postazioni e situazioni lontani dalla realtà di tutti i giorni. Ecco che avviene veramente il distacco fra i politici e gli elettori.

  • polifemo_01 scrive:

    caro vigilante,
    il gentile Pier Vittorio ha tutti i miei dati e quindi puoi rivolgerti semplicemente a lui, senza scomodare nessun informatico.

  • Sven scrive:

    Una poesia ed una citazione del buon Brecht:

    "Prima di tutto vennero a prendere gli zingari
    e fui contento, perché rubacchiavano.
    Poi vennero a prendere gli ebrei
    e stetti zitto, perché mi stavano antipatici.
    Poi vennero a prendere gli omosessuali,
    e fui sollevato, perché mi erano fastidiosi.
    Poi vennero a prendere i comunisti,
    ed io non dissi niente, perché non ero comunista.
    Un giorno vennero a prendere me,
    e non c'era rimasto nessuno a protestare."

    "Ci sedemmo dalla parte del torto visto che tutti gli altri posti erano occupati."

    Tanto per far riflettere su certe cose (tipo gli abusi e le concentrazioni improprie di potere, che inevitabilmente degenerano in autoritarismi fini a se stessi, prima o poi).

    Personalmente, non credo che il potere politico ed economico imposto dall'alto vada accettato così com'è (cioè ad alto rischio e tasso di mafiosità, in senso lato), ma distribuito dal basso tra una cittadinanza partecipativa (che purtroppo non è quella di oggi, me ne rendo conto: il "popolo" tanto idealizzato da alcune correnti di pensiero sembra che non esista proprio, in questi tempi mediatici e qualunquisti).

    A mio avviso, le elezioni - almeno così come intese abitualmente - non sono sufficienti a cambiare le cose, quando il sistema è corrotto alla radice: occorrono ulteriori evoluzioni e rivoluzioni, individuali e sociali, per superare lo status quo.

    Ed occorre anche e soprattutto una visione dell'Europa e del mondo che trascenda gli stati-nazione (in un'Europa veramente unita in modo confederale, per esempio, non ci si potrebbero palleggiare le responsabilità da uno stato all'altro, à la Sarko e Mr B; ecc. ecc.).

  • Alessandro Vigilante scrive:

    A proposito di reati.
    Siccome il polifemo ha avuto la brillante idea di citare il suo indirizzo elettronico in questo blog, con l´aiuto di un mio amico hacker sto ottenendo IP del suo computer e otterró le generalitá e l´indirizzo esatto. Cosí, se continua a calunniare, si vedrá arrivare una regolare querela per diffamazione.

  • Janko scrive:

    pardon, collimino colle vostre.

  • Janko scrive:

    Caro sven si tratta proprio di colloquio perche rispondiamo l'un l'altro armati di buone intenzioni. Certo, manifestiamo qui le nostre opinioni com'e` giusto che sia e non pretendiamo ch'esse collimino colle nostre. Che gusto ci sarebbe a pensare tutti allo stesso modo? Non avremmo dialogo. Tu non la pensi come me ma le tue proposte che io confronto mi fanno pensare e questo mi basta come il fatto che tu sia una persona educata.
    Per rispondere al motto ciceroniano che tu citi, ripreso da una canzone popolare piemontese: Guai a col ch'a s'ancaprissia, d'volei giusta la giustissia, ti faro` presente che la legge non e` la giustizia anche se entrambe possono essere ingiuste. Infatti, se io sono vittima di un'ingiustizia mi battero fino alla fi
    ne per vederla superata, mentre se sono vitima della legge, mi ritraggo in buon ordine.
    La legge come tu affermi puo essere criticata se appare ingiusta e contrastata legalmente, ma va sempre rispettata. Le armi per contrastarla ci sono, le elezioni. Oggi se la maggior parte degli italiani venisse consultata su come ci si debba comportare con i rom senza fissa dimora e senza lavoro, risponderebbe tuo malgrado di condividere l'opinione della Lega. Secondo me le persone canditate a gestire il potere sono quelle che gli elettori votano ed il potere non e` commensurabile ad altri. C'e` e basta. Che non ti garbino quelli che oggi in Italia lo gestiscono, sei libero di affermarlo, molti a cominciare dal loro capo non piacciono nenache a me. Cio non toglie che io mi trovi d'accordo con loro su certe soluzioni. La sinistra dovrebbe tenerne conto per le prossime elezioni, piccola favilla gran fiamma seconda diceva il poeta anziche` seguire i dettami della curia romana la quale non petit ovem sine lana.
    Questo significa qualcosa o no?

  • Alessandro Vigilante scrive:

    Janko e soprattutto polifemo si "appellano alle leggi promulgate da un parlamento democraticamente eletto, leggi che dobbiamo applicare e rispettare". Rifiutano critiche, che ritengono buoniste, alle leggi vigenti e ci consigliano di accettarle, anzi consigliano a chi é di sinistra di diventare (un po´) di destra, per... vincere le elezioni!

    Eppure in questo blog usano un linguaggio strafottente e provocatore, tirando in ballo questioni di vita personale. Polifemo soprattutto, grande difensore della legalitá e delle leggi, continua in tutti i suoi messaggi a commettere il reato di calunnia rispetto alla vita privata di persone che non conosce (lo ha fatto con me, con il sig. Buffa e con Sven) e di cui non avrebbe minimamente le prove per dimostrare la veridicitá di quello che vomita.

    Due pesi e due misure, come tutti gli ipocriti in generale. La legalitá per bastonare i poveri, i disoccupati ed i senza fissa dimora, per la pena di morte, per le deportazioni; ma se si tratta di calunniare e vomitare violenza verbale (scritta, in questo caso) contro gli interlocutori, allora tutto questo é permesso, in nome della legalitá.

    É una vergogna, e l´accanimento univoco di alcuni su specifici argomenti sembra suggerire problematiche psichiatriche.

  • Sven scrive:

    Più che un vero colloquio (comunque sempre tra amici: non si dovrebbe scadere negli insulti eccessivi), è semplicemente un'esposizione delle proprie idee da parte di ognuna/o: in fondo, è solo un blog.

    In quanto alla legge, se essa non è umana, a mio avviso si ha il dovere di criticarla ed anche di contrastarla, nei limiti del buon senso.

    Per "nuovo '68" intendevo un nuovo rinascimento culturale, o simile, e non la violenza (che, poi, più che del '68 fu di coloro che lo contrastarono irrazionalmente, anche all'interno dello stato, non volendo o potendo essi cambiare nulla).

    Il pericolo maggiore, oggi, comunque lo vedo in una pseudo-democrazia populista che elegge al potere persone che non ci dovrebbero stare e non adatte a gestire un potere fin troppo grande - altro problema... - rispetto a loro: più che dura lex sed lex, allora, citerei il fatto che con un grande potere viene anche una grande responsabilità.

    Un altro detto latino, purtroppo molto adatto a quel che accade di questi tempi: summum ius, summa iniuria* (cioè, in senso lato, quando le regole e le leggi sono sbagliate e/o usate male, come spesso accade oggi).

    * http://it.wikipedia.org/wiki/Summum_ius,_summa_iniuria

  • polifemo_01 scrive:

    mi sembra un collequio fra sordi.
    Io e Janko ci appelliamo alla legge promulgata da un parlamento democraticamente eletto, leggi che dobbiamo applicare e rispettare, perchè il Parlamento è, coi vincoli costituzionali, sovrano.
    Gli altri invece ritengono che il Parlamento abbia sbagliato, che quanto legiferato sia illegale, invocano buonismo, tolleranza, pietas, etc... e, a prima vista, sembrano + buoni e + caritatevoli di noi.
    In realtà parlano e scrivono di un problema che non vivono ( alcuni sono addirittura di altri continenti..) e non sperimentano giornalmente sulla loro pelle.
    Via i clandestini ( ma passate da Livorno e vedrete che i clandestini sono migliaia e comandano e fanno e disfanno, con il sindaco dott. Cosimi che sta alla finestra) e via i rom ( che impestano una città con furti, borseggi e atti illegali.)
    Sia applicata la legalità ed i romani dicevano:
    DURA LEX, SED LEX...

  • Janko scrive:

    Sven apprezzo il tuo commento. E indubbio che tutti noi dal piu` umile al piu` fortunato dobbiamo sempre migliorare cambiando appunto il nostro comportamento quotidiano al meglio delle nostre possibilita`. E cosa c'e` di meglio se non seguire la legge? Pertanto buona o cattiva che sia, la legge va sempre seguita, Socrate mori per non sfuggire ad essa ed avrebbe potuto farlo comodamente, ma non lo fece per non mancare al suo principio.
    Se la legge prescrive che quelli senza fissa dimora o dimora illegale, senza lavoro che vivono di espediente debbono essere rimandati a casa, adeguiamoci ad essa. Rimandare a casa quelli che tu chiami la parte del tutto non significa condannare il resto. Questo non sara mai condannato, anzi, sara additato agli altri come esempio da imitare.
    Inoltre non capisco perche non esista piu` una sinistra assertiva , nel senso di difendere le proprie opinioni, e popolare. Essa esiste sempre, che diamine! Purtroppo non raggiunge la maggioranza degli italiani e questa colpa non e da imputare certo agli italiani, bensi alla sinistra stessa. Bisogna cambiare , forse anche iniziando ad accettare certe manovre della destra che trovano ampio consenso tra la popolazione. Oggi la maggior parte degli italiani ragiona diversamente dai proclami buonisti ed ecumenici ai quali tu pure ti adegui circa il rimandare a casa chi e` illegale.
    Augurarsi un nuovo '68 per muovere la gente alle tue idee non e` segno di buona politica, tutt'altro. Non e` colla violenza che ci si rifa l'abito.

  • Sven scrive:

    Di...

  • Sven scrive:

    Altri...

  • Sven scrive:

    Altre conclusioni senza fondamento...

    Comunque, il mondo non lo si cambia mandando via certe categorie di persone, ma cambiando i comportamenti quotidiani di ciascuno.

    Fissarsi sul cacciare dei poveracci - che spesso non hanno scelta (né una coscienza adeguata) - non porta a nulla.

    E', piuttosto, una certa lungimiranza ed idealità di tipo epocale che oggi proprio non c'è: ma verrà di nuovo, prima o poi (tipo un altro '68, o simile).

    Poi, anche a me non piace molto la gente radical-chic e simile: ma questo non c'entra con la cacciata dall'alto dei rom.

    Per quanto riguarda Santoro, Travaglio ed atri, sono troppo fissati sulla forma: anche per questo la sostanza non cambia e la società va alla deriva.

    Insomma, una sinistra assertiva ed anche popolare - ma poi il popolo dov'è? - non c'è più: e proprio per questo prevale, poi, la deriva berlusconiana e leghista (alias il connubio di affari e limitatezza di vedute).

    Analisi spicciola, ma forse con un fondo d verità...

  • polifemo_01 scrive:

    credo veramente che i più liberali e progressisti siano coloro che hanno viaggiato di meno.
    Coloro invece che hanno viaggiato molto ( io ho viaggiato abbastanza) sono molto meno poetici e più pragmatici.
    P.S. per viaggiare non intendo alberghi a 5 stelle, ma borsa o zaino e pochi soldi, tempo di mesi e molta voglia di conoscere ..
    Si tocca con mano la diversità culturale ed etnica delle popolazioni e dire che tutti siamo uguali è una grossa ingenuità.
    Che poi si debba essere trattati tuti uguali, questa è verità indiscutibile.
    Anche Sven, evidentemente, vive in quartieri bene ed esclusivi e mi ricorda ( come Pier Vittorio) quell' ipocrita di Santoro, che scende dalla sua torre d' avorio, proclama alcune omelie paternalistiche e qualunquistiche, poi torna a casa e va in tasca a noi ed ai nostri problemi quotidiani e se ha viaggiato lo ha fatto in albergho Inn e ristoranti Inn.
    Concludendo:
    via i rom ed i clandestini... senza se e senza ma..

  • Sven scrive:

    Prendere la parte per il tutto (come per alcuni rom, ecc. ecc.) e fare accuse senza fondamento forse è ancora peggio, no?

    Non si risolvono di certo i problemi della società e del mondo in questi modi, purtroppo oggi molto di moda.

    A proposito, nella città dove abito, a quanto pare hanno dato i manganelli ai vigili ( http://laprovinciapavese.gelocal.it/dettaglio/dieci-manganelli-ai-vigili-urbani-passa-la-proposta-della-lega/2408602 ): che bello, bastonare il popolo bue, eh? Bastonato da una parte e "carotato" dall'altra! Ma che bella casta dirigente che abbiamo, com'è moderna ed umana (proprio...).

    Arghhh - proprio tempi da bassa lega (ed anche con la elle maiuscola)...

  • polifemo_01 scrive:

    chi non ha argomenti offende e scrive parolaccie.
    Forse la vita da emigrante di lusso e sfruttatore dei nativi, lo hanno abituato a tale forme di ignoranza e di dialogo.
    Ma qui non siamo nella di lui facienda e non siamo i di lui
    sottopagati e maltrattati lavoratori,
    lo ricordi il caro Vigilante.

  • Alessandro Vigilante scrive:

    strafottenza, provocazione, incarcerare, pena di morte, deportare molti...

    una marea di merda infesta questo blog!

    che schifo!

  • polifemo_01 scrive:

    si sta bene nella propria casetta, lontano dai campi rom e dagli immigrati?
    avere un condominio di persone educate ed italiane,
    magari parlare della raccolta differenziata e del buco dell' ozono...
    poi, ogni tanto, recarsi nello studio, prendere un caffè, e mettersi a scrivere omelie e sermoni di sinistra, di umanità, di uguaglianza.
    Poi si scende in garage, si prende l' auto, forse un SUV, cena con colleghi altrettanto pseudoprogressisti e sostenere che l' equazione rom=ladri è una montatura dei reazionari e xenofobi.
    Questa è la giornata del caro e poco informato Pier Vittorio...

  • polifemo_01 scrive:

    caro Janko,
    coloro che sono cittadini italiani e delinquono, devono essere giudicati, condannati ed incarcerati, naturalmente nel nostro paese. Io sono favorevole alla pena di morte per determinati reati.
    Le carceri sono piene e sovraffollate perchè vi facciamo soggiornare ( notare soggiornare) tutte le etnie che vivono in questo paese ( credo che circa il 37% dei condannati sia extracomunitario, mentre gli extracomunitari nel nostro paese sono circa il 10% e quindi in percentuale sono più delinquenti dei nostri connazionali.)
    Gli stranieri condannati vanno rimandati a scontare la pena nel loro paese, così invece di fare l' indulto, come quell' inetto di Prodi legiferò, sfolliamo le carceri.

  • Janko scrive:

    Voglio precisare circa l'episodio ricordato piu sotto e successo la scorsa settimana a Trieste, che i due ragazzi rom sono nati a Trieste da genitore nato in Friuli. Pertanto rimandarli al loro paese d'origine significa farli rimanere in Italia. Come si possono quindi risolvere i casi di questi personaggi? Mi piacerebbe che qualcheduno m'illustrasse il suo pensiero.

  • polifemo_01 scrive:

    fa molta tendenza e chic essere con i rom, essere con gli emigranti di ogni nazioni e paese, scrivere o pronunciare frasi di circostanza o omelie dove siamo tutti uguali, tutti fratelli, la terra è di tutti.. etc.
    Come non essere d' accordo?
    Ma mettiamolo in pratica, viviamolo.. accidenti.
    L' unica persona che avrebbe potuto zittirci tutti era madre Teresa ( e ben pochi altri laici e religiosi di tal fatta), ma gli altri, dai politici ai religiosi, che dopo il loro sermone morale ed ipocrita tornano nelle loro lussuose abitazioni, dei quartieri residenziali, cintati e guardati a vista ( come sottolinea giustamente anonimo-abruzzese) abbiano almeno il pudore di stare zitti e non scrivere quello che non conoscono.
    Mi riferisco, per essere chiaro, al caro Pier Vittorio.
    Vada a vivere un giorno nei campi rom, oppure vicino, invece di stare nella sua lussuosa ( presumo) abitazione in un quartiere residenziale, dietro ad un pc.

  • Janko scrive:

    Giusto Sven non e` auspicabile l'espulsione di massa. Si devono espellere solo quelli senza lavoro e senza dimora legale, se poi anziche` essere pochi sono tanti, non e` colpa nostra, vanno espulsi comunque. La UE o comunita` europea non e` ancora come quella americana dove c'e` un' unica cittadinanza, esitono invece gii stati con maggiori poteri e ben definite caratteristiche di quelli degli USA. Le prigioni sono fino a questo momento pagate dagli stati membri, non sono a spese della comunita` europea. Quindi perche in Italia si devono incarcerare per esempio a spese degli italiani, cittadini di altri paesi? Non ti sembra + logico rimandarli ai loro paesi d'origine affinche vengano cola` imprigionati?
    Nutro i miei dubbi che il terrorismo internazionale sia stato motivato dalla politica dissennata degli USA. Il mentore dei fondatori di Al quaeda, Zawahiri, fu l' allievo del fratello di Sayyd Qutb, Muhammad e se ti capitasse di leggere appunto il suo insegnamento vedresti che sei su di una strada diversa col tuo ragionamento.
    I fondamentalisti si propongono una societa` teocratica fondata sulle regole del Corano che essi definiscono divine non su quelle redatte dagli uomini. Essi credono ancora che il Corano sia stato scritto sotto dettatura da Dio, attraverso il suo profeta e solo alle sue regole vogliono dare ascolto.
    Pertanto essi ce l'hanno non cogli Stati Uniti come tali ma con tutto il mondo occidentale. Agli Stati Uniti come sai, rimproverano altresi il loro appoggio ad Israele e la loro presenza in Medio Oriente.
    Circa la tua critica al capitalismo neoliberista, sono d'accordo con te, bisogna trovare un antidoto. Cento cinquant'anni fa` contro il primo capitalismo, Marx trovo` una formula, giusta o sbagliata che fosse, funziono`. Oggi questa formula e` obsoleta, si deve trovare un'altra. Diamoci da fare. In Italia al capitalismo globale noi rispondiamo coi sindacati, non ti sembra troppo poco?

  • Sven scrive:

    Nessuno mette in dubbio le vostre esperienze personali più o meno negative coi Rom: ma non si può comunque arrivare alle espulsioni di massa per le colpe di pochi.

    E nemmeno si può ridurre il problema ad un palleggio di responsabilità tra stati-nazione della UE.

    In quanto al fondamentalismo, quello di cui parlavo prima ovviamente è soprattutto quello motivato anche dalle dissennate politiche internazionali degli USA & Co. negli ultimi decenni (che hanno in parte creato il terrorismo, ecc. ecc.).

    Insomma, l'occidente, da faro della ragione e dell'ottimismo verso un futuro migliore, è diventato tutt'altro: forse è questo, oggi, il vero problema* alla base di ogni degrado...

    * Ovvero, se così si può dire, il collasso - un po' come per l'ex "comunismo reale" - di un capitalismo neoliberista ormai del tutto inadeguato ad una società di tipo mondiale e planetario.

  • janko scrive:

    Leggo sul Piccolo di Trieste: Massimo Cari, un rom pluripregiudicato, fuori dal carcere in permesso premio ha rubato una UNO insieme al fratello di 15 anni. Dopo essersi schiantato ha lasciato il ragazzo in agonia ed e` scappato prendendo l'auto di un soccorritore. Altro incidente, poi l'arresto.
    Fin qui il giornale. Il mio primo commento e quello di chiedere chi sia l'idiota che ha concesso il permesso premio, come minimo dovrebbe essere incolpato per omicidio colposo. Secondo, se come suggerisce Sven il nostro compito e` quello di educare i rom, abbiamo sbagliato tutto.
    Non siamo noi tenuti ad educare i rom, sono invece i politici dei loro paesi d'origine dove debbono essere rispediti al + presto tenuti a farlo.
    Che poi pure noi ci si debba educare per essere migliori sono d'accordo con lui. Ma migliori non significa tolleranti e permissivi delle altrui gravi mancanze, tutt'altro.
    In quanto al fondamentalismo islamico vorrei suggerirgli di leggere Milestone di Sayyd Qutb il leader dei Muslim Brotherhood, giustiziato da Nasser. E` lui il padre del fondamentalismo e lo divenne dopo essere stato tra il 48 e 50 negli USA ed aver visto l'andazzo della moralita` che imperava in quei tempi da queste parti. Non intendo certo convertirlo ma solo fargli capire come nascono certi movimenti che tanto danno hanno fatto e continuano a fare al mondo intero. Per quanto attiene Sarkosi, facciamolo santo subito anche perche` colla Bruni e` gia` in paradiso.

  • polifemo_01 scrive:

    mi fa piacere che altri contestino la pseudocultura sinistrorsa di qualche intellettuale o emigrante disinformato e inviti codeste persone a toccare con mano ( cioè vivere, ogni giorno) con questi gruppi etnici.
    Non è razzismo, cioè un odio a priori e precostituito, ma solamente constatare, a posteriore, che queste etnie vanno allontanate e riportate da dove sono venute

  • anonimo_abruzzese scrive:

    Una sera fu invitata a parlare di problemi di convivenza con i ROM, dopo l'omicidio di Alba Adriatica, l'illustrissima Rossana Rossanda. Che ci spiegò che la tolleranza è alla base della convivenza civile e che la convivenza civile è il pilastro della democrazia. Bravissima, peccato però che dimenticò di dire che lei abita da anni in un quartiere chic di Parigi. Se Buffa vuole, lo accompagno volentieri a mie spese a vedere in provincia di Teramo cosa comporta convivere con i Rom. Ma non deve rimanere mezz'ora sul palco di un convegno, bensì venire con me senza scorta a passeggiare in quelle zone. Le consiglio di vestire umile, senza orologi e/o telefonini e con poche decine di euro in tasca...Poi torna a casa e riscrive il suo commento sul blog. Quello che leì vedrà in due ore, gli abitanti lo vivono quotidianamente. E la polizia cosa può fare? Mandarli al confino?

  • Sven scrive:

    "Noi" dobbiamo migliorare innanzitutto per noi stessi; poi, il resto viene da sé (o quasi)...

    Questo intendevo dire (e non esportare la democrazia ed altre tragiche amenità del genere).

    Per esempio, per parlare di storia abbastanza recente, negli anni '60-'70 mica c'erano certi fondamentalismi religiosi quasi neoprimitivi, come oggi: forse anche perché l'occidente - od almeno parti di esso (vedi anche le varie lotte popolari e così via) - era più teso verso il futuro e quindi verso la modernizzazione interattiva del mondo intero.

    Poi, il neliberismo sfrenato & Co. ha vanificato tutto, facendo regredire di nuovo la società dal punto di vista etico.

    (A grandi linee e terra terra, ovviamente...)

  • polifemo_01 scrive:

    no, caro sven,
    portare la democrazia in una tribù amazzonica primitiva è cosa sciocca e sbagliata. La democrazia è un processo a cui si deve arrivare attraverso una evoluzione e vari scalini.
    Analogamente i migranti non capiscono la nostra società, o meglio la considerano decadente e debole e corrotta( corrotta hanno ragione.)
    Quindi vanno rispediti al mittente, se non da noi richiesti.
    Le omelie lasciamole fare ai religiosi nelle chiese ( però attenzione ai bambini.....)

  • Sven scrive:

    Infatti, nessuno ha detto che sono tutti buoni e solidali: anzi, a volte tutt'altro (ma mai generalizzare: dipende dai casi particolari e dalla storia - anche secolare - di ogni individuo e gruppo; poi, la miseria incattivisce, dato che porta alla lotta per la sopravvivenza)...

    Come fare, allora, per educarli in modo costruttivo?

    Ma educando noi stessi, diamine: anche la nostra società soffre di egoismo e competizione sfrenata (anzi, spesso loro imitano proprio il contesto in cui sono immersi), e quindi è ovvio che altri che stanno peggio in fondo prendono esempio anche dal nostro peggio.

    In altre parole, chi dovrebbe essere eticamente superiore ed evoluto, cioè l'occidente "ricco", in realtà purtroppo non lo è affatto: da cui l'esasperazione della miseria morale tra chi sta ancora peggio e vari effetti di ghettizzazione e di esasperazione cronica degli aspetti peggiori.

    Quindi, se migliora la nostra società, automaticamente migliorano anche i suoi rapporti con quelle "altre", e si instaurano circoli virtuosi invece che viziosi.

    Ovvio, no?

    ... Ah, mi sembra di parlare come don Andrea Gallo - beh, ottimo! :-)

  • polifemo_01 scrive:

    come dice il caro janko,
    le bastonate sono metaforiche, ma provengono dal versetto biblico "occhio per occho, dente per dente", ribaltato poi dal "porgi l' altra guancia" del profeta Gesù.
    Poichè abbiamo offerto fino ad oggi ai rom e clandestini l' altra guancia, proviamo a trattarli in modo biblico. Con la bontà la compassione, la solidarietà non abbiamo ottenuto niente, anzi ci considerano dei deboli e un popolo da disprezzare, perchè teneri e amorevoli.
    L' unica legge che capiscono è la legge loro, cioè la forza e, dando loro solo bastonate metaforiche, vanno trattati duramente e senza pietismi.
    Guardate come i rom tarttano i loro figli ( mercanzia da elemosina, altrimenti botte) o come i migranti si trattano fra di loro ( la solidarietà quando fanno i viaggi nel deserto non esiste, ma solo la sopraffazione e la crudeltà (forse questo non lo hanno fatto vedere nei servizi che tanto hanno scioccato i benpensanti)).
    Poi vengono qui e piangono e pretendono, ma la scia di cadaveri che hanno lasciato ha anche le loro mani rosse di sangue, disumane e non certo caritatevoli, cioè "mors tua vita mea".
    Quindi smettiamo di pensare ai migranti tutti buoni, poverini e digraziati, ma sono come i polli di Renzo, quando andò da Azzeccagarbugli.

  • Janko01 scrive:

    Vigilante ero un po` indeciso se dovessi ritenerti degno di un mio commento dato che a te oltre alle offese non ti mancano le sviste di lettura. Ma poi mi hai intenerito colle tue incomprensioni. Spiegamoci megli se ci riesco. Nessuno di noi scrive di bastonate se non in termini metaforici; se polifemo avra` il coraggio ti chiarira` meglio il suo punto di vista. Nessuno ha mai menzionato i poveri in queste nostre discussione, ma soltanto i rom ne` come poveri ne` come ricchi, ma solo come volutamente disoccupati e abitanti siti non legali. Devono ritornare a casa loro perche` indesiderati per la loro condotta, per il loro vivere di espedienti e perche fuori legge. Noi non siamo tenuti ad istruirli gratuitamente ed a formarli come lavoratori; a questo compito sono demandati i governanti dei loro paesi d'origine, non noi. Io non ce l'ho coi poveri, fui povero anch'io, ce l'ho con quelli che vivono al di fuori della legalita`. Dura lex sed lex.

  • Sven scrive:

    Beh... per dirla con Paolo Rossi: "Perché devi sempre vedere la pagliuzza nell'occhio altrui, se hai già una trave nel culo?"

    Tanto per (s)drammatizzare un po'... :-)

    La pagliuzza sono gli zingari, gli extracomunitari, ecc. ecc., mentre la trave è la mafiocrazia generalizzata che ci governa e che purtroppo ci determina la vita, anche mediaticamente (e quindi in parte mentalmente e psicologicamente).

    Più seriamente, certi problemi si potrebbero benissimo risolvere costruttivamente, con vantaggi per tutti, se solo ce ne fosse la volontà politica e sociale, con programmi di inclusione e partecipazione sociale, anche e soprattutto dal basso.

    (E per cultura, ovviamente, intendevo quella popolare, interattiva e partecipativa, non certo quella calata dall'alto da governi più o meno autoritari.)

    Evidentemente, tale volontà non c'è, da nessuna parte o quasi: ed è anche questo che mi preoccupa, e non poco...

  • Alessandro Vigilante scrive:

    Janko e polifemo, le vostre "idee" e le vostre proposte le conosciamo fino alla nausea, che poi si riducono a una: ogni governo deve BASTONARE i poveri, i disoccupati e i senza fissa dimora A CASA SUA.

    Vi si chiama di fascisti e vi incazzate perché é una forma di evitare il "dibattito", ma il vostro "dibattito" é a senso unico: BASTONATE, BASTONATE e BASTONATE.

    Da quando mondo é mondo i BASTONI e i MANGANELLI non servono a coprire a lungo le malefatte dell´egoismo, del paternalismo fascista e degli accomodati col capitalismo.

    Quando sarete in punto di morte un´angoscia tremenda vi svelerá l´illusione che avete avuto di aver vissuto "rettamente" predicando BASTONATE ai disgraziati piú disgraziati di voi, per permettere ai potenti di infilarci il BASTONE nei nostri fondelli.

  • polifemo_01 scrive:

    caro sven,
    Lei mi fa tenerezza.
    La cultura bisogna amarla e volerla, non rifiutarla. Abbiamo dato loro case e lavoro e loro hanno reso invivibile le case e non vanno al lavoro, ma preferiscono espedienti giornalieri..
    Proviamo a dare loro delle bastonate... forse è l'unica lingua che capiscono.

  • Janko01 scrive:

    Caro sven lei pensa che il problema dei rom debba essere risolto politicamente. Lo dubito.Politicamente si deve solo intervenire per far sloggiare quelli che vivono di espedienti, senza fissa dimora e non appartengono al luogo in cui si trovano. Una volta ritornati al luogo d'origine ci pensino i politici locali ad educarli, istruirli e dotarli dei mezzi necessari per vivere in mezzo alla gente civile.

  • Sven scrive:

    ... E, quindi, il problema non sono i Rom - od altri "extra" - di per sé, ma piuttosto la miseria etico-morale in cui a volte o spesso sono costretti a sopravvivere, anche fin dalla nascita.

    L'antidoto, dunque, è la cultura - e non le espulsioni di massa!

    Cosa forse vana da far capire a certi politici, che invece pare che traggano vantaggio dal "divide et impera" quotidiano, non avendo ormai più nulla da proporre di costruttivo...

  • polifemo_01 scrive:

    caro Sven,
    vado a Coltano ( Pisa) e vicinze e poi mi farebbe piacere cosa ne pensa.
    Provi ad avere i rom sotto casa sua ed allora parlerebbe in maniera diversa.
    a Livorno hanno aggredito un parroco e lo hanno derubato, proprio il parroco che li ospitava e li rifocillava.

  • Sven scrive:

    ... In fondo, certi poltici neo-"benpensanti" (sic! alias ipocriti...) e certi zingari "ladri" hanno un po' la stessa mentalità alla base: cioè, fregarsene del bene comune e farsi solo gli "affari" - sempre in senso lato - propri; "ovviamente", poi, col denaro - e la relativa corruzione - al primo posto.

    Non c'è da stupirsi, dunque, che si diano fastidio a vicenda.

    Comunque, la questione di principio impedisce fatti assurdi come le espulsioni di massa in una società moderna e civile: quindi, se cose del genere accadono lo stesso, vuol dire che la società è davvero messa male (basta guardare che pseudo-politici ha eletto come suoi rappresentanti!), con una deriva di tipo quasi nazista.

    Bisogna fare qualcosa, per riaccendere l'autopilota - oggi alquanto guasto - alla società...

  • Sven scrive:

    Se alcuni di loro vogliono vivere così, hanno tutto il diritto di farlo, a patto che non rubino o diano troppo fastidio: uno stato liberale non deve imporre gli stili di vita alla gente.

    Probabilmente, comunque, ci sono secoli di emarginazione e risentimenti alla base di certi comportamenti.

    Bisognerebbe, piuttosto, vedere il positivo e partire da quello, invece di rimuovere tutto fissandosi su casi particolari.

    La convivenza attiva tra etnie diverse è il futuro dell'umanità: non la si può rimuovere imponendo a tutti dall'alto un limitatissimo neoliberismo economico-finanziario (qui in senso lato, à la Sarkò o Berlusca & Co.), come purtroppo fin troppo spesso accade oggi.

    La Francia ha tradito i suoi ideali, agendo come ha fatto (per colpa dei soliti pochi): ergo, forse ci vorrebbe una nuova rivoluzione francese (soprattutto di tipo culturale), a livello mondiale?

  • polifemo_01 scrive:

    ma Vigilante, sa leggere.
    Il risultato delle villette a schiera costruite per i rom a Coltano ( Pisa) sono ridotte nello stato descritto.
    Cosa e come dobbiamo integrare queste persone.? Queste persone vogliono vivere fuori dalla società e senza leggi, sfruttando solamente.
    Se poi volete andare nei vicini ristoranti di Coltano, potrete vedere intere tavolate di rom che banchettano, senza badare a spese (NB non lavorano, ma vivono di espedienti). Le loro auto di grossa cilindrata sono parcheggiate fuori, senza bollo ed assicurazione.
    Se Vigilante che vive in un altro continente avesse il buon senso di ascoltare, vedere e toccare con mano, forse tante belle parole, tipo
    omelie papali,( che di rom a casa sua non ne vuole proprio), le risparmierebbe.
    Pensi Vigilante ad aiutare i poveri di Salvador Bahia, invece di sfruttarli e viverci sopra come sta facendo...!!!

  • Alessandro Vigilante scrive:

    Cacciati dal villaggio, gli stranieri sbattuti fuori di casa andranno a dormire in una grotta o in una stalla e faranno nascere i loro bambini clandestini in qualche mangiatoia...

    Avere etica significa avere limiti.
    C´é un limite a ció che é permesso che lo stato faccia con i poveri. Spostarli perché danno fastidio é una attitudine disumana e senza etica.

    I benpensanti razzisti che infestano questo blog si inalberano sempre a difesa di quella che spacciano per etica paternalista, ma per giustificare queste nefandezze che servono a consolidare i loro privilegi si scordano di qualsiasi etica e appoggiano la deportazione di esseri umani.

    E allora, patriarchi, quali sono i vostri valori? Avete un´etica o risponderete anche stavolta con i proverbi? Oppure preferite farci credere che l´inferno lo vivete solo voi e chiunque altro viva in un altro posto non possa minimamente immaginare la persecuzione patita da questi poveracci stranieri immigrati?

    Chi appoggia queste politiche razziste e antisociali o é cattivo dentro o é un ipocrita, che poi é la stessa cosa.

  • polifemo_01 scrive:

    caro sven,
    a Coltano ( frazione di Pisa) sono state costruite villette per i rom. Sono villette a schiera, dove loro possono vivere a costo zero,( notare a costo zer) con tutte le comodità.
    Questi signori hanno divelto e venduto tutto quello che si poteva ( lavabi, docce, rame, centraline elettriche, etc,..), vivono nelle auto, davanti alle case ormai fatiscienti, in un campo dove la polizia non ha il coraggio di mettere piede e dove naturalmente nessuno lavora.
    Questi sono i rom e chi li difende, evidentemente non conosce alcune realtà
    Questi vanno mandati via...fa bene Sarkò.

  • Sven scrive:

    In uno stato (post)moderno (anche se non so quanto possa essere "moderno" uno stato centralizzato ed imposto dall'alto: ma questo è un altro discorso...), si risolverebbero problemi come questo dando l'opportunità di avere casa e lavoro - od almeno un reddito di cittadinanza di base - alle categorie emarginate, come appunto i Rom "abusivi" (che, se non erro, sono proprio anche loro stessi a volersi sistemare, se fosse possibile).

    Invece, si adottano misure antistoriche, razziste e pseudofasciste/naziste come le espulsioni di massa: ma in che tempi viviamo, diamine?!?

    E la gente, per lo più, sta solo a guardare passivamente: mah, "mala tempora currunt", davvero...!

  • polifemo_01 scrive:

    mi spiace solo che il nostro Paese non abbia mai nessun atto coraggioso, ma sia sempre a traino di personaggi decisi, come Sarkò.
    I campi illegali vanno smantellati, questo deve essere chiaro ...attenzione, non si rimandano a casa i rom che vivono regolarmente in una casa e lavorano regolarmente, ma quelli che vivono in campi abusivi e sopravvivono di espedienti.
    Se fosse razzismo, dovrebbe essere attuato anche per i primi, come si faceva al tempo degli ebrei.
    Qui invece si espellono non tutti i rom, ma solo quelli di cui sopra.
    Per cortesia, il gentile Pier Vittorio, voglia rilevare la differenza.

  • janko scrive:

    Io credo che abbiano fatto male ad indirizzare il programma di espulsione dei rom come tali. Avrebbero decisamente migliorato la cosmesi dell'atto affermando che il decreto di espulsione va applicato a tutti quelli che non hanno diritto a vivere in un paese europeo senza un lavoro, senza un attestato di studio o di ricerca. Il giorno in cui l'Europa sara` unita come gli Stati Uniti, allora si, questo programma non potra piu` essere messo in funzione. La sostanza non sarebbe cambiata ma l'accettazione forse si` perche` non si sarebbe messa in discussione l'etnia che fa venir la pelle d'oca al buon Pier Vittorio. A me la pelle d'oca la fan venire invece il constatare tutti quei soprusi cui sono sottoposti i bambini di questi rom e le loro vittime.
    Insomma da buon italiano Pier Vittorio conferma di aver pieta` per i carnefici non per le vittime e come tanti che la pensano come lui, sono piu` propensi a migliorare le condizioni delle prigioni anziche quelle di chi ha i parenti nei cimiteri. Uccisero Moro e la sua scorta? Poverini! Sono tutti liberi e pagati per le interviste alla TV.

  • Sven scrive:

    E la fraternité - cioè la solidarietà - che fine ha fatto?

    Se la Francia si è ridotta così, vuol dire che la situazione mondiale è davvero grave.

    Ancora più imbarazzante il fatto che certi "politici" - mah... - nostrani approvino misure del genere e le vogliano addirittura emulare.

    Ormai, a livello politico e non solo, invece di risolvere i problemi (la povertà, l'emarginazione, ecc. ecc.), li si rimuove semplicemente altrove, in modi più o meno "mediatici": incredibile, a dir poco...

  • polifemo_01 scrive:

    caro Pier Vittorio,
    si abbattono edifici abusivi, mostri di cemento costruiti senza permesso ... ed ora ci scandalizziamo se vengono rasi al suolo accampamenti rom abusivi.?
    Io ho avuto problemi per una veranda condonata ( ma non si trovava il condono del vecchio proprietario del mio appartamento) e quindi considerata abusiva. Multa etc..
    E non voglio vedere campi rom abusivi... egalité pour tous ca va bien msr le president Sarkò.

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