Istantanea Pier Vittorio Buffa

Dio salvi la Costituzione

Sì, Dio salvi la Cosituzione come fosse la nostra regina. Non perché sia perfetta, non perché non ce ne siano di migliori in giro per il mondo. Ma perché, come una brava regina, ci ha sinora protetto da derive populiste e confusione tra poteri.

E io, da bravo suddito della mia regina, rinnovo ogni giorno il mio giuramento di fedeltà sperando, così, di difenderla dagli spergiuri.

Leggi: Berlusconi: "La Costituzione è un inferno"

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55 commenti 8

  • bastian contrario scrive:

    Modificherei solo l'art1(nel senso di aggiungere)dove recita:L'ITALIA è una REPUBBLICA fondata sul LAVORO aggiungerei:"di quelli che lavorano seriamente e veramente,e alcune volte purtroppo ci LASCIANO LA VITA mentre altre CASTE....

  • janko02 scrive:

    Alessandro Vigilante scrivi dei commenti che peccano di sincretismo. Scusa se ho l'ardire di dirtelo, d'altronde a cio` mi porta la mia eta` + matura della tua.
    Il costo di una campagna elettorale vale per tutti, sia per semplici cittadini come per i partiti. E` quindi logico che se non hai i ghelli ti devi rivolgere a chi te li da e pertanto corri l'obbligo di doverli prima o poi restituire. Se questo ti spaventa non correre il rischio di candidarti; non necessariamente devi essere ricco per farlo, perche se non venissi eletto perderesti il tutto comunque.
    Andrei piano a parlare di caste parassite. Parassite non sono le caste bensi` le persone che vivono alle spese degli altri senza nulla fare magari di frodo.
    In Italia ce ne sono moltissimi, ogni giorno scoprono uno che ha rubato alla stato. Ce ne sono proprio perche` il + delle volte il peculato e` una regola, mentre la regola di non praticarlo e` quasi sempre un'eccezione.

  • Alessandro Vigilante scrive:

    “...si dovrebbe votare la persona” dice Janko.

    Costo medio di una campagna elettorale: 500.000,00 euro.

    (Fonte: “il Sole 24 ore” http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/dossier/Italia/2010/elezioni-regionali/regionali-aggiornamenti/campagna-elettorale-costi-minimi.shtml?uuid=86958e6a-3719-11df-9033-f6a1d64d620e)

    Se si votassero le persone, si candiderebbero e si eleggerebbero solo i ricchi.

    Purtroppo, anche nel nostro sistema attuale, con i partiti che decidono i candidati, le classi popolari non sono comunque rappresentate nelle candidature. Si é formata una casta parassita che occupa le poltrone del potere. Votare “le persone” significa sostituire una casta con un´altra.

    Conclusione: Politica la si fa quotidianamente con la partecipazione diretta del cittadino nella gestione delle istituzioni, a partire dagli enti locali ed in organizzazioni e associazioni comunitarie. Le elezioni sono diventate un gioco di prestigio con le carte marcate e hanno ormai ben poco valore nella trasformazione della societá.

  • janko02 scrive:

    Vigilante lasciamo da parte i sondaggi, ma se accetti le elezioni, chi voti?
    Le persone che ti piacciono di +, vero? O voti il partito? Se voti il partito ti devi adeguare alla sua politica che non sempre pero` viene accettata da uno dei suoi appartenenti. Ultimo il caso Fini.
    Io sono dell'avviso che si dovrebbe votare la persona e questa una volta eletta deve circondarsi di quelli che + si avvicinano al suo modo di pensare.
    Altri sono di avviso contrario. Chi ha ragione?
    Il grande Socrate soleva dire d'aver raggiunto la tarda eta` solo per il merito di non essere mai entrato in politica.
    Il suo interesse fu sempre quello di non ambire alla ricchezza, agli onori ed alla gloria dai quali non discendono sapienza, virtu` e giustizia, bensi` di aspirare a queste tre ultime per ottenere eventualmente le prime.
    Questo fu il suo insegnamento che i nostri politici non osservano manco per finta.
    Ed a questo modo di pensare nella mia pochezza mi sforzo di unirmi anch'io.
    Circa le galline che si pappano gli investitori non mi scandalizzo se promettono un uovo anche ai dipendenti.
    Le fabbriche le portano avanti anche questi ultimi, chiaro, ma se l'investitore non caccia prima i quattrini per costruirle dove andrebbero a lavorare gli operai, gli impiegati ed i dirigenti?
    Mi sembra giusto pertanto che chi rischia + di tutti mangi anche il piatto + prelibato purche` non manchi il pattuito e quindi dovuto a chi lavora per lui.

  • Alessandro Vigilante scrive:

    Il nostro piccolo grande sociologo janko0102flikenda sentenzia:
    "Se si dovesse sempre ricorrere al referendum, [...] l’impiego dei sindacati sarebbe abbastanza inutile."

    Per cui, sarebbe come dire che: visto che abbiamo le elezioni e soprattutto una marea di sondaggi, l´impiego dei partiti sarebbe altrettanto inutile!

    Il fatto é che il nostro sociologo ha la libertá di dire la sua, anche se non ha mai partecipato in un sindacato o in un partito, e quindi non ne conosce i compiti se non dalle notizie di parte della stampa e della TV, che sono tutte padronali.

    Politica non é semplicemente l´amministrazione dello stato delle cose a botte di sondaggi. Politica é la ricerca di un consenso su un progetto di societá lungimirante, che esprime - necessariamente in forma articolata e organizzata - una egemonia di valori, principi e pratiche di classe.

    Le organizzazioni dei lavoratori sono tuttora strumenti importanti, anche se vanno migliorati con l´aggiunta di piú partecipazione attiva dei cittadini e della base in generale alla gestione della politica.

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