Istantanea Pier Vittorio Buffa

Terremoto e champagne

SPAIN-HEALTH-FLU

E' giusto o no farsi il bagno e bere champagne mentre a 100 chilometri sono morte e muoiono decine di migliaia di persone e ci si uccide per conquistare il cibo?

Non lo so se è giusto.

Io posso immaginare quello che avrei fatto  se avessi prenotato una crociera su quella nave e mi fossi trovato, quello stesso giorno, tra quei turisti. Non avrei fatto il bagno, non sarei sceso in bermuda, non mi sarei messo a prendere il sole. Me ne sarei rimasto in cabina, avrei mangiato nel ristorante di bordo e avrei chiesto udienza al comandante per sollecitare una rapida partenza.

Per pudore, per rispetto, ma anche per me stesso. Per non vedermi mentre mi crogiolo al sole ostentando benessere in un paese al collasso.

Forse l'armatore avrebbe fatto bene a far saltare la tappa haitiana della crociera devolvendo ugualmente una somma in favore delle vittime del terremoto.

Ma non penso si debba gridare allo scandalo se non lo ha fatto. E' la vita che continua malgrado tutto. Come durante le guerre. E come a cento chilometri dall'Aquila il giorno dopo il terremoto. Nessuno di noi, a Roma, ha bevuto champagne la sera del 7 aprile 2009? Ne siamo proprio sicuri?

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104 commenti 8

  • catene auto scrive:

    Fantastica discussione riguardo questo post in questo blog ,
    ho letto tutto questo, quindi in questo momento anche io voglio farne parte!

  • Sven scrive:

    Comunque sia, il capitalismo neoliberista "globalizzato" (sic!) - ed imposto dall'alto tramite l'idolatria del cosiddetto "mercato" (che, per dirla alla Don Matteo, non esiste, mentre esistono certamente i mercanti, e spesso privi della più elementare etica) - assomiglia sempre di più ad un'organizzazione di tipo mafioso che sta - spesso anche inconsapevolmente da parte della gente - inglobando tutto e tutti: il che non è davvero utile per il presente ed il futuro del pianeta, direi...!

  • Janko01 scrive:

    Caro Vigilante non metto in dubbio che tu prima di scrivere ti documenti, nutro delle riserve sulle tue conclusioni. Il piu` delle volte L'UNESCO amministra per conto dell'ONU i fondi che vengono assegnati ai paesi bisognevoli. Se fosse vero quello ch'essa riporta che per ogni dollaro dato ne ritornano 10 per commissioni, interessi ed acquisti forzati dovrei conevnire che:
    1. L'UNESCO si darebbe la zappa sui piedi in quanto e` lei che nella maggiorita` dei casi, gestisce il prestito del FMI
    2. E` inammissibile che per ogni dollaro dato ne ritornino 10 volte tanti sotto qualsiasi forma. Accusare il FMI o l'UNESCO di strozzinaggio sarebbe un invito a nozze
    Lo scandalo consiste invece nella ridicola ambizione dei governanti di questi paesi che ricevono i fondi e che li fa acquistare per esempio:
    A. una flotta aerea per portare sui maggiori aeroporti del mondo il nome del loro paese
    B. armi, automobili costose e suppellettili da capogiro per soddisfare il loro desiderio di potere illimitato e durevole.
    Che poi ci guadagnino quelli che vendono questi articoli mi sembra normale. Non e` invece normale che si vendano le armi perche` quanto avviene in alcuni paesi dell' Africa e` una vergogna abissale.

  • Alessandro Vigilante scrive:

    scusate, nella fretta ho scritto anno (12 mesi) con l´acca...
    polifé non t´arrabbiare!

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