Istantanea Pier Vittorio Buffa

La lezione del caso Marrazzo

E' da quando si è saputo di Piero Marrazzo che penso a quale sia la giusta lezione che una società sana e civile dovrebbe trarre da questa vicenda. Mi sento di dire solo quattro  cose.

1. Chi sa di avere punti deboli, vizi o dipendenze in qualunque campo (sesso, alcol, gioco d'azzardo...) e aspira a incarichi pubblici ha una sola strada. Dichiarare la propria debolezza e farsi giudicare insieme ad essa. Altrimenti ricatti e condizionamenti turberanno, quasi inevitabilmente, il suo mandato.

2. Venuto a nudo il punto debole fino a quel momento nascosto si deve pretendere dall'uomo pubblico un passo indietro, le immediate dimissioni, qualunque conseguenza politica possano avere. Non per un giudizio etico sul suo comportamento. Non perché sia stato sorpreso con un trans o una prostituta o mentre gioca migliaia di euro a un tavolo da poker. Ma perché con i suoi comportamenti ha fortemente incrinato la "non condizionabilità" che, per chi ricopre un pubblico incarico,  dovrebbe essere una "conditio sine qua non".

3. Il rispetto per l'uomo che è dietro la debolezza è il tessuto connettivo di una società che si possa dire civile. Qualunque sia il partito o il colore politico. Qualunque sia la sua debolezza.

4. Eventuali reati commessi per seguire la propria debolezza dovrebbero naturalmente seguire la strada di ogni reato da chiunque commesso.

Ma questo è solo un piccolo elenco aperto a integrazioni, aggiustamenti, correzioni...

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14 commenti 8

  • la formica (sergio) scrive:

    ma il perchè stiamo tutti zitti è ovvio;non lo sappiamo ma siamo tutti Capivara (scopritelo voi) che come loro,anche quando siamo in un gruppo,anche immenso,chiunque può girare all'interno del gruppo,con un bastone, ed abbatterci uno alla volta,senza che ci sia nel gruppo,nessuna reazione.

  • la formica (sergio) scrive:

    Quel che mi interessa sottolineare nella questione Marrazzo è,come una volta venutane a conoscenza,il Presidente del Consiglio (mica uno qualunque),ha deciso per "solidarietà" di avvertire il Marrazzo stesso.
    Mi ricordo che in una situazione analoga, la visse Cossiga (altro uomo qualunque?) il quale venuto a conoscenza che il figlio dell'on. Donat Cattin
    era ricercato come aderente a prima linea,avvisò il Carlo Donat Cattin;salvo poi,coerentemente a dare le Proprie dimissioni.
    L'imbarbarimento attuale,giammai,pensa di arrivare a tal punto;ma perchè noi sudditi,stiamo in silenzio?

  • emanuela scrive:

    @janko02
    Ho letto solo oggi la tua risposta al tuo commento. Davvero ironica!!

  • saverio occhiuto scrive:

    cara lia, certo che "baciare" un mafioso o un trans non è proprio la stessa cosa. E la mia riflessione non voleva certo essere una beatificazione dei padri della prima repubblica. tutt'altro. la questione che ponevo sul caso marrazzo, ma vale anche per le escort di palazzo grazioli, pone l'accento sull'ingenuità disarmante di chi ci governa oggi. insomma, fai pure quello che vuoi, sopra e sotto le lenzuola, ma lascia almeno a casa l'auto blu. Tutto qui.

  • lia scrive:

    caro saverio ne sei proprio sicuro? e poi mi chiedo,è peggio andare con un trans o essere associato alla mafia!la verità è che siamo degli ipocriti e bacchettoni!!ci fà più impressione un politico che va con un trans, che un politico corrotto.questa è l'italia. poi se i trans o le escort o prostitute lavorano cosi tanto,vorrà dire ben qualcosa! guardiamo prima a casa nostra,poi possiamo parlare....

  • janko02 scrive:

    Non sono Franceschini per replicare a Emanuela pero credo ch'egli risponderebbe di si visto che l'insegnante non manifestava pubblicamente le sue tendenze erotiche e quando s'impossessava della fidanzata allungando le mani davanti, magari credeva d'averla trafitta. Chi ci garantisce che sapesse di accoppiarsi con un trans?

  • emanuela scrive:

    Attraverso il vostro giornale (gruppo Espresso - La Repubblica) vorrei porre una domanda al sig. Dario Franceschini, riprendendo e riadattando una celebre frase pronunciata alcuni mesi fa da un famoso uomo politico italiano :
    "Lei, sig. Franceschini, farebbe educare le sue figlie da Piero Marrazzo?"

  • rossella scrive:

    La vicenda Marrazzo a mio parere ci consente di trarre queste conclusioni:
    1) Chi ha debolezze moralmente riprovevoli ha una sola strada:avere il pudore e il buon senso di non aspirare ad una carica pubblica.
    2) Un partito politico deve evitare di proporre la condidatura di persone popolari , capaci di rastrellare voti grazie all'esposizione mediatica, ma di non specchiate virtù, come si diceva una volta: non veniteci a dire che i vertici del Pd non conoscevano le inclinazioni di Marrazzo: sappiamo che tutti sanno tutto di tutti in certi ambienti ma spesso per convenienza politica si fa finta di non sapere; così ,siccome la mamma dei cretini è sempre incinta, il Pd si è ritrovato a dover gestire una faccenda imbarazzante soprattutto in un momento politico come questo.

  • iaio59 scrive:

    Caro Pier Vittorio
    imperversano gli scandali, imperversa l'ipocrisia. Come se nel pasato i politici fossero stati dei Santi! Allora facevano parte - almeno in Italia- della schiera degli intoccabili. Allora per divertirsi si usavano i viaggi di lavoro; così si soleva dire... Il signor Marrazzo non è che la punta di un iceberg che riaffiorando scalfisce il Transatlantico Italia. Un film gia visto.
    Forse in passato non c'erano i trans, ma che differenza fa comprare un corpo artefatto, un corpo normale, o magari quello di una adolescente?
    Ma, si sà, alla lunga tutti i nodi vengono al pettine. Forse è proprio, e solo questa la vera giustizia!

  • Giuseppe scrive:

    Condivido i quattro punti, ma c'è un elemento del caso Marrazzo che finisce sempre in secondo piano. Questa brutta storia nasce perché c'è stato un ricatto, e a farlo non sono state persone qualsiasi ma dei carabinieri.
    Questo punto non viene mai analizzato. Prima è travolto dal fatto che Marrazzo abbia usufruito di prestazioni sessuali a pagamento, poi che le abbia ottenute da una transessuale e ancora che abbia pagato 5 mila euro (un benefattore pesando ai cachet da mille euro di Tarantini).
    Siamo all'assurdo: il fatto che dei carabinieri ricattino un cittadino, sia esso o meno un personaggio pubblico, causa ribrezzo. È il venir meno di un patto tra lo stato e il cittadino, perché i rappresentanti dell'ordine pubblico si comportano come dei delinquenti.
    C'è anche un'altra domanda a cui non viene data risposta: perché i quattro carabinieri hanno ricattato Marrazzo? Facendo dietrologia (ma a pensar male...), si può immaginare che siano guidati da una mano con un preciso progetto e obiettivo. Pensando a quanto guadagna un appuntato, si può pensare che tutto sia scoppiato per avidità.
    Guardando l'incredibile voglia di Grande Fratello che hanno gli italiani, si può ipotizzare che i quattro abbiano giocato col fuoco nella speranza di conquistare un momento di notorietà.
    Al di là delle ipotesi, da cittadino voglio sapere tutto: tanto della trans e di quanto a pagato Marrazzo, quanto dei motivi che hanno portato i quattro carabinieri a ricattare l'ex governatore del Lazio.

  • cesare scrive:

    Ritengo che nei nostri politici ci sia ,senza distinzione di bandiera, un alto calo del tasso di moralità. Proprio dagli uomini da cui di più si attenderebbe un elevato esempio di buona ed onesta condotta, arrivano le delusioni più cocenti. Si dirà che sono fatti loro, della loro "privacy", ma io penso che, per la loro stessa carica, la vita, anche privata, dovrebbe essere da loro più controllata e frenata. E' proprio vero che il vizio impera dove più c'è il potere ed un certo indubbio benessere! Quale esempio ci arriva da questi Signori? E quale messaggio per i giovani?...

  • flikenda scrive:

    Caro Pier Vittorio, d'accordo sui punti1,2 e 4 del suo intervento, non certo sul punto 3. Infatti rispetto inteso come quello che c'insegna il termine latino respicere, atto di deferenza verso colui che si ritiene degno di stima o di onori, non si puo` attribuire a questo signore di sinistra o al nostro premier di destra.
    Misuriamo dunque i significati delle parole altrimenti ci comporteremo come i mafiosi che rispettano i loro padrini.
    Vorrei far notare che in generale quelli della destra sono sempre vittime degli scandali rosa, quelli della sinistra invece di relazioni omosessuali, Lapo Elkan a parte, il promotore della nuova immagine FIAT in talami transessuali.

  • claudio scrive:

    A Marrazzo perdono il peccato ma non la stupidità. Personaggio pubblico e sicuramente benestante non ha usato nessuna cautela... poteva andare in taxi all'incontro.. ancor meglio poteva incontrarsi in "territorio neutro" o luogo scelto da lui (dopo averlo controllato). Eppoi 5.000 € !!! Ma si trovano trans molto più belli per meno di 300!!!
    Una frana....

  • saverio occhiuto scrive:

    Il fatto, caro Buffa, è che i politici di oggi non hanno imparato nulla dai padri della cosiddetta Prima Repubblica. Ma ve lo immaginate Giulio Andreotti al cospetto di una battona di alto bordo trascinata nel suo studio di Palazzo Chigi per tendergli un bel trappolone? Il Divio Giulio avrebbe reagito più o meno così: cara signora, lei ha un rossetto bellissimo ma come le avranno spiegato io sono allergico al rosso. Ed ecco spuntare sull'uscio dello studio due solerti segretari pronti a prendere sotto braccio la madame per accompagnarla con
    estrema gentilezza alla porta.

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