Il cittadino Contena, di Orune
La storia l'ha raccontata La Nuova Sardegna ed è di quelle che fanno accapponare la pelle. Un uomo sta trent'anni in galera e alla fine una sentenza lo dichiara innocente.
La Nuova Sardegna ha pubblicato la notizia domenica 16 novembre, Repubblica.it l'ha ripresa il lunedì mattina e fino ad ora, alle 13 di lunedì, nessuna agenzia di stampa le ha dato un seguito.
Come mai? Non fa notizia la sentenza che assolve un uomo che è stato in prigione trent'anni? Oppure è la complessità della storia a mettere sospetti?
No. Io penso che la notizia sia stata letta così: "Pastore sardo accusato di sequestro di persona e omicidio viene assolto dopo aver scontato trent'anni di carcere". E quindi archiviata automaticamente con un ragionamento di questo tipo: "Sì, va bene, ma è una storia complicata, lui è un pastore sardo, magari c'entrava comunque in quella brutta storia...".
Eh no, così non va, quest'uomo si è fatto un ergastolo da innocente e io mi sono indignato come non mi capitava da tempo. Anche perché ho pensato, per un attimo, che se in Italia ci fosse la pena di morte chi mai avrebbe potuto ridare un pezzetto di vita al cittadino italiano Melchiorre Contena, di Orune?