Istantanea Pier Vittorio Buffa

Effetto macedonia

macedonia.jpg

Gli amici che in questi mesi si sono ogni tanto affacciati in questo spazio sanno come la penso in tema di razzismo, immigrazione e diritti.
Adesso però avverto qualcosa di strano, come un fastidio. L'ho analizzato e ho capito che viene dall'effetto macedonia. E mi spiego.
Che ci siano fenomeni razzisti nel nostro paese e che questi stiano aumentando è fuor di dubbio.
Ma è anche fuor di dubbio, e questo è l'effetto macedonia, che si è sviluppato in modo pericoloso un riflesso condizionato. Se un uomo di altra razza subisce una violenza è razzismo e quindi merita spazio e titoli.
Non è così. Bisogna, come si dice, alzare il livello del rigore informativo. Prima di dire e scrivere che siamo di fronte a un atto di natura razzista dobbiamo essere sicuri che sia così, davvero sicuri. Altrimenti si fa una macedonia in cui non si capisce più nulla.
E i razzisti, quelli veri, avranno facile gioco.

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28 commenti 8

  • polifemo01 scrive:

    caro janko01,
    Lei mi appella di "uomo superiore".
    Guardi che io non lo sono affatto, è solo che è Lei un uomo inferiore.

  • polifemo01 scrive:

    vorrei fare notare che quel che pensano molti riguardo al razzismo è sicuramente un ricordo ancestrale e vorrei qui, per sdrammatizzare, ricordare il colore NERO, nella nostra cultura occidentale :
    1)gobbo NERO (gioco di carte per cui colui che rimaneva col fante di picche aveva perso
    2) drappo NERO ( simbolo della morte)
    3) abito NERO ( vestito a lutto)
    4)miseria NERA ( modo di dire )
    5)sfortuna NERA (modo di dire)
    6) la vedo NERA (modo di dire)
    7) tempo NERO (brutto tempo)
    8) vedova NERA ( scorpione velenosissimo)
    9) se stai cattivo viene l' uomo NERO e ti porta via (minaccia fatta dai genitori di una volta ai bambini capricciosi)
    10) Livorno monumento caratteristico " I quattro mori" cioè pirati incatenati
    11) Jesus Christ Superstar Giuda è di razza nera ( ma a quei tempi nessuno parlò di razzismo).
    questi esempi mi sono venuti alla mente in 10 minuti, ma chissà quanti altri ce ne sono legati al colore NERO, colore sfortunato x la nostra cultura.
    Quindi avere paura dell' immigrato (che è soprattutto nero) è umanamente comprensibile, soprattutto x le vecchie generazioni.
    grazie

  • janko01 scrive:

    Caro polifemo01 anche se lei prova ribrezzo nei miei confronti e mi onora di un epiteto volgare, cio` non di meno io tengo in alta considerazione il suo modo di pensare, non solo, mi permetto di dirle che lei, se davvero agisce come scrive, e` senza dubbio un uomo superiore, da invidiare.
    Col mio post mi sono limitato ad esprimere il mio modo di vedere ed appunto per questo non sono un ipocrita, lo sarei stato soltanto se non lo avessi fatto. Tuttavia non mi faccia dire cose non ho detto e cioe`che sarebbe meglio i miei figli praticassero solo persone di razza bianca. Per la precisione ho espresso il mio disappunto perche` mia figlia mi porta a casa un ragazzo nero con il quale intende metter su famiglia e procreare figli che nell'attuale societa` avranno sicuramente delle difficolta`d'inserimento. Saranno degli infelici in partenza perche` non tutti saranno, come lei, pronti ad accettarli. Ho voluto pronunciare il buon senso, tutto qui, quello al quale lei mi invita, di non creare dei miseri, facendo i conti colla attuale realta`.
    Citando Gesu` lei afferma di rispettare tutti gli esseri umani, mi auguro quindi di suggerirle rispetto anch'io nonostante il suo ribrezzo.

  • polifemo01 scrive:

    mi scuso con pvb, allora userò il termine SCIOCCO, d' accordo?

  • polifemo01 scrive:

    caro janko01,
    Lei rappresenta ciò che + detesto nelle persone, cioè l' ipocrisia. Lei dice che non è razzista perchè medico, parrucchiere e giardinieri sono neri e quindi è antirazzista. Comunque i suoi figli sarebbe meglio se praticassero persone di razza bianca.
    Probabilmente una persona come Lei è rimasto indignato del ragazzo di colore picchiato a Parma, o degli extracomunitari uccisi a Castel Volturno, perchè queste persone sono uguali a noi, purchè restino a casa loro e non abbiano rapporti con i miei figli. Sicuramente farà anche l' elemosina ai lavavetri per sentirsi in pace con la sua coscienza.
    Poverini, anche loro sono esseri umani.
    Mi auguro solo che mia figlia non frequenti mai i suoi figli, perchè figli di un padre del quale provo ribrezzo morale ed umano.
    Lei è proprio [....espressione tagliata o, se più piace, censurata, vi prego di non usare parole offensive, grazie, pvb]

  • polifemo01 scrive:

    no, non sono d' accordo.
    A me del colore della pelle non me ne frega niente, rispetto come Gesù tutti gli esseri umani e li considero tutti uguali. Se mia figlia sposasse un nero, mi dispiacerebbe perchè ci sarebbero degli ignoranti come janko che covano il razzismo ed i miei nipoti di colore sarebbero scansati dai suoi di razza bianca.
    Veramente, impariamo da questa nuova generazione (non tutta, ma la maggior parte) e non valutiamo dal colore della pelle, ma soprattutto non usiamo il pietismo, che è anche peggio del razzismo, anzi è il vero nucleo del razzismo, ma usiamo solo la legalità, la cultura ed il buon senso.

  • Forse Janko01 ha ragione, un velo di ipocrisia copre tutti i discorsi sul razzismo di persone della nostra generazione, cresciute in una società sostanzialmente monorazziale.
    Ma qui si sta parlando di diritti primari ed essenziali di cui si è titolari a prescindere dalla razza. E su questo non ci devono essere ipocrisie.
    Chi le sente dentro di sé deve lasciarle morire in fondo al proprio cuore.
    Non "dovrebbe", "deve".

  • janko01 scrive:

    In un mondo come quello odierno dove per esprimere un'opinione su quello che senti per il tuo vicino, devi prima di tutto usare un linguaggio politically correct e poi essere attento a non cadere nell' ipocrisia, parlare di razzismo e` impresa ardua.
    Tutti noi accettiamo il diritto di ognuno d'esprimere le sue opinioni ed i suoi sentimenti, ma guai a dire che sei razzista. Eppure il sottoscritto che si avvale di un parucchiere nero, ha un medico di famiglia nero, e si fa tagliare l'erba del giardino da due ragazzi neri, non puo`liberamente affermare che preferirebbe sua figlia iscritta all'universita`, non frequentasse il ragazzo nero che oggi viene a casa mia. In cuor mio non ho piacere di correre il rischio di avere dei nipotini come Obama. Sara` forse ingiusto, polically uncorrect ma io sento questo e sarei un ipocrita se dicessi il contrario.
    Nel sud degli Stati Uniti, esiste da parte dei neri la stessa avversione contro il white old man i cui bisavoli trattarono i suoi antenati da schiavi.
    La differenza sta nel fatto che i neri possono esternarla questa loro avversione e ricevere l'approvazione dei media, i bianchi invece no.
    Cari PierVittorio e Polifemo scrivere o parlare di razzismo il piu` delle volte si corre il rischio di essere ipocriti, perche` l'insegnamento del "ama il tuo prossimo come te stesso" e` sublime a sentirsi, quasi impossibile a mettere in pratica.

  • sirjoe7007 scrive:

    Il razzismo esiste, eccome. Giovedì scorso una scolaresca saliva le scale mobili della metro fermata Barberini a Roma. Ragazzi sui 15-17 anni. Rumorosi come i ragazzi devono essere. Ma si insultavano a vicenda dicendosi "Sporco Negro!!!" e fra diloro non c'era nessun ragazzo di colore. Insomma "Sporco negro" è un epiteto dispregiativo alla moda!!!

  • polifemo01 scrive:

    cara profe01,
    durante la guerra tutti hanno commesso atrocità, partigiani compresi.
    Volevo sottolineare che per un popolo che non aveva mai visto gente di colore, fu un trauma trovarsi a contatto con popoli così diversi, venuti poi come liberatori, violenti ed ubriaconi.
    Riguardo ai figli Lei è molto fortunata se riesce ad imporre loro il mangiare, ma vedo che fioriscono in città paninoteche arabe, messicane, ristoranti cinesi, indiani, marocchini, affollati da giovani che amano gustare cose nuove.

  • profe01 scrive:

    Lei vuole fare dello spirito. A nord della Linea Gotica le atrocità non le commisero nè marocchini nè americani di colore, cosa che Lei sicuramente saprà avendo studiato la storia, bensì uomini alti, biondi e con gli occhi azzurri. Ma qui nessuno è razzista nei confronti dei tedeschi.
    Una figlia ce l'ho, non mangia di tutto, ma di certo non siamo noi genitori a rifiutarci di farle assaggiare qualcosa solo perchè appartenente a una tradizione culinaria asiatica, africana o est-europea. A casa nostra si cucina e si mangia di tutto, a patto che sia sano, non precotto e non surgelato.
    Ma questi sono solo pretesti. La favola "italiani brava gente", tante altre volte smentita. Molti italiani sono razzisti (o. se preferisce, hanno paura e rifiutano per ignoranza coloro che sono diversi da loro per aspetto, religione, cultura, stile di vita), ma pochi hanno il coraggio di ammetterlo.

  • brancasalvy scrive:

    Il razzismo esiste e come! E di questi tempi, gli si da anche tanto nutrimento . Finanche il nostro Presidente del Consiglio, giornalmente fa razzismo , screditando l'opposizione (quel poco che c'è), e tutti quelli che la pensano diversamente da Lui, senza arrivare a qualche magistrato che si permette a indagare o ha indagato sul Sul Suo operato.

    Brancasalvy

  • polifemo01 scrive:

    cara profe01,
    intanto vorrei far notare che se gli stranieri portano i loro vestiti etnici, a me interessa poco, se non che appunto è un fatto di colore ed esclusivamente identificativo.
    Mi spiace se nei luoghi che Lei segnala l' ignoranza locale ha raggiunto tali livelli, ma faccia attenzione, che è solo ignoranza e , come giustamente osservava Pier Vittorio, molti giovani sono completamente neutri e oggettivi rispetto al colore della pelle delle altre persone.
    Vorrei ricordarLe che molte persone hanno visto, durante la seconda guerra mondiale, alcunie atrocità commesse da persone di colore ( marocchini, negri, etc) come appunto nel film "La ciociara" e questo trauma psicologico si è ripercosso e non è stato completamente rimosso.
    p.s. forse Lei non ha figli, ma se li avesse saprebbe che l' alimentazione dei nostri figli è talmente tradizionale e standardizzata, che niente ha a che vedere col razzismo. (estathe, pizza, carne, prosciutto, no pesce, no piatti italiani sconosciuti etc..)

  • profe01 scrive:

    No, esimio Polifemo, qui non si tratta di episodi isolati, ma di un sentire comune e diffuso, e affatto dipendente dal comportamento più o meno corretto dello straniero in questione. Le affermazioni dei ragazzini sono solo il riflesso di ciò che sentono dire dai genitori a casa; e non è un riflesso piacevole nè episodico. Grande è il fastidio (che mi pare anche Lei condivida), per coloro che si ostinano a vestire "come nel loro Paese"; ma ancor più grande insofferenza si avverte verso coloro che, evidentemente in possesso di un reddito regolare e sufficiente, chiedono e ottengono un mutuo per comprare una casa. "Adesso le banche i prestiti li danno tutti a quelli lì", ho sentito dire; e che c'è di male? Ma è chiaro: chi compra casa ha intenzione di rimanere; e se non lavora in nero, ha il permesso di soggiorno e non delinque, come si fa a cacciarlo via?
    I prepotenti, purtroppo, ci sono anche in giacca e cravatta e di pelle bianca: è capitato anche a me di essere sopravanzata in malo modo, nonostante il pancione di otto mesi, ma non me la sono presa con i bergamaschi in generale, bensì con quel preciso individuo!
    Sul cibo: a parte che la sottoscritta ha sempre mangiato i frutti di mare crudi col limone, di certo trattandosi di ragazzini non si pensava di cucinare scorpioni alla brace, cervello di scimmia o serpenti a sorpresa. Non cerchiamo scuse per atteggiamenti che derivano solo dall'ignoranza e dalla paura del diverso.

  • polifemo01 scrive:

    a me invece in Toscana è capitato che alle poste, dopo avere preso il mio numero di attesa per pagare un bollettino, mentre mi accingevo ad andare allo sportello a fare l' operazione, sono stato sopravanzato in malo modo da una donna di colore, vestita come nel suo paese, che mi ha spintonato e si è messa al banco prima di me, avendo un numero superiore al mio e farfugliando che lei era straniera e non capiva i numeri. Ritengo che i numeri arabi siano comprensibili in ogni parte del mondo, premesso che se avessi discusso sarei stato tacciato da razzista, voglio fare pari con lo scritto di profeo01, facendo notare che qui invece il razzismo è al contrario, cioè sono spesso le persone di colore che si approfittano della nostra buona educazione.
    p.s. alla replica che questo è un caso isolato, rispondo di no, perchè è già capitato e rispondo ancora che forse anche a Bergamo e Brescia sono casi isolati.
    p.s. se io dovessi portare un piatto della mia città di mare porterei i frutti di mare da mangiare crudi, ma chissà quante persone nel nord Italia apprezzerebbero il movimento del mollusco quando viene cosparso di limone, prima di essere mangiato ( e così deve essere perchè i molluschi devono essere vivi).

  • profe01 scrive:

    Mi permetto di dire che nelle Valli di Bergamo e di Brescia, bacino elettorale d'elezione della Lega, la gente è razzista, e come. Non hanno ancora metabolizzato l'immigrazione interna, tanto da chiamare ancora "terù" i meridionali, anche quando portano un camice bianco o hanno un registro sottobraccio; l'extracomunitario, o per meglio dire lo straniero, è tollerato pochissimo anche (o forse soprattutto?) quando lavora regolarmente, paga le tasse, fa studiare i figli e tenta una difficile integrazione. A scuola alcuni insegnanti, per favorire la reciproca conoscenza, volevano organizzare una cena etnica, nella quale ognuno avrebbe portato un piatto tipico del proprio Paese d'origine, ma tantissimi hanno dichiarato che "quelle schifezze non le avrebbero mai fatte assaggiare ai loro figli" e non se ne è fatto di nulla. Molti ragazzini si rifiutano di sedersi in banco con gli alunni stranieri e/o li insultano approfittando della loro scarsa conoscenza dell'italiano.
    Se ritenete che tutto ciò non sia razzismo...

  • cavallo38 scrive:

    il popolo italiano non razzista per sua natura di navigatori, di emigranti,
    ma ci sono bulli nelle scuole nelle strade idioti a giro cèrano ieri ci sono oggi , ma parlare di razzismo non ci sto , lo fanno questi fannulloni di politici ,perchè non hanno argomenti e ne programmi e ne edentità cercano di fare il solito porverone per qualche settimana,

  • ortensiae scrive:

    i ragazzetti di Torbellamonaca probabilmente non sono ancora razzisti, ma certamente lo diventeranno se potranno continuare a coltivare la loro ignoranza e arroganza. Ma il turbamento dei loro genitori fa ben sperare.

  • polifemo01 scrive:

    mi fa piacere ricevere "il benestare" di Pier Vittorio, anzi ne sono onorato. Purtroppo ci sono giovani che in realtà non hanno metabolizzato la società multirazziale, ma credo che la maggioranza di questa nuova generazione sia sicuramente + colta e progressista e egualitaria di noi anni 40-50-60
    p.s. questo è uno dei pochi complimenti che faccio alla generazione di mia figlia ( a parte l' uso delle dita nel campo informatico e cellulare), perchè poi ne posso parlare solo in maniera "negativa". Comunque questo sarebbe un argomento troppo lungo da trattare.

  • Si Polifemo, probabilmente ha ragione. Noi siamo cresciuti in una società monorazziale e quindi siamo più sensibili al problema. Purtroppo, come avrà visto seguendo le cronache, non tutti i giovani sono come sua figlia o come i miei figli.

  • polifemo01 scrive:

    vorrei aggiungere che quei giornalisti ( fra cui Lei) che mettono l' accento sul colore della pelle, sono molto + razzisti della media dei giovani di oggi.
    Mia figlia (19 anni) ha, come tutti i giovani di oggi, tutti i difetti, ma, essendo cresciuta in una società multirazziale, quando parla delle persone che conosce o dei suoi amici, l' ultima cosa che rileva è la loro nazionalità e se uno è stronzo, maleducato e disonesto lo valuta solo e solamente in base al di lui comportamento.
    Questo vuol dire essere moderni, progressisti ed antirazzisti, questo è quello che dovrebbe cercare di fare i Pd.

  • rdtan scrive:

    Concordo con Gaia, e quanti altri addossano la responsabilità maggiore al mondo dei media, e della TV in primis. Siete voi che dovete farvi un profondo esame di coscienza; ma lo so, lo sappiamo che a voi sta più a cuore l'audience e la tiratura.
    L'informazione peggiore proviene dai giornalisti di sx, i buonisti radicallescicche, tra i quali (e mi scusi) l'annovero. Gli stessi, poi, che con loro abbaiare alla luna ci hanno consegnato a questo governo e ad ed anni di regime, molto soft, ma pur sempre regime.
    Grandi "firme" come Bocca, Romano, Pirani...non si prestano a questi giochetti di bottega: loro c'informano, non fanno marchette un tanto al chilo. E il vostro tirare il sasso e ritirar la mano, frastorna e spaventa i comuni mortali. Il problema del razzismo è piaga mondiale, e metter gli italiani in testa al gruppo è gioco indecoroso oltre che sporco. Non si è fatto niente di niente, per render più agevole l'ntegrazione di chi viene da noi alla ricerca d'un tozzo di libertà e di vita, e ciò vale per tutti i governi dell'ultimo ventennio.
    Con simpatia e a rileggerla più sereno.

  • esedra14 scrive:

    giusto. mente fredda e nervi saldi prima di mettersi a scrivere. d'accordo anche con janko01: eliminare riferimenti alla nazionalità potrebbe dare un aiuto

  • polifemo01 scrive:

    complimenti Pier Vittorio,
    apprezzo questo suo scritto e lo condivido.
    Guai ad essere razzisti, ma guai ad imputare ogni episodio al razzismo.
    Mi fa veramente piacere condividere con Lei il mio pensiero.

  • aurigadelfi scrive:

    La cosa più insopportabile è la strumentalizzazione. Ottiene sempre l'effetto contrario. Soprattutto quando è accompagnata dal silenzio su altri fatti: io per esempio non ho dimenticato il caso Hina e il silenzio TOTALE del gruppo Espresso in quell'occasione.

  • silviaearth scrive:

    Infatti, per l'esattezza, si tratta di ignoranza e mancanza di rispetto per l'altro che, a volte, viene mascherato-giustificato dal razzismo.

  • janko01 scrive:

    Credo che per dare le notizie basterebbe usare il criterio americano, forse non perfetto, ma utile e di certo non discriminatorio.
    Nel riportare un fatto di cronaca i giornali, quando non pubblicano le fotografie, non menzionano mai il colore della pelle ne` la nazionalita` del/dei colpevoli.
    Aiuterebbe ad evitare che il lettore se la prenda coi due ultimi requisiti di chi e` vittima o responsabile dell'accaduto.

  • gaiasb scrive:

    il rigore dovrebbe essere il primo obiettivo di chi fa informazione, a maggior ragione su temi così delicati. quando i titoli diventano tutti uguali, le notizie si scolorano e il famoso livello di guardia scende, invece di restare alto. e la macedonia diventa stucchevole :(

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