Si, so' fascista
Monte Argentario, domenica, ore 10, un bar con i tavolini al sole. Due giovani uomini, chiaramente dell'Europa orientale, chiedono due caffé. La ragazza che serve li ascolta, entra nel bar, chiede i due caffé e prepara il vassoio. Interviene il padrone del locale: "Per chi sono? Per i due romeni? Che se li vengano a prendere loro". "Come?", chiede la ragazza. "Che se li vengano a prendere loro i caffé, tu non glieli portare". La ragazza, rossa e a occhi bassi, riferisce. I due giovani romeni si portano il caffé al tavolino da soli.
Roma, lunedì, ore 9,30. Via Catanzaro, zona piazza Bologna. Un uomo, palesemente di nazionalità non italiana, cammina con il suo cane. Un passante lo apostrofa ad alta voce. "Tanto ve rimannamo tutti a casa a carci ner culo e se magnamo puro er cane". Un negoziante esce sulla strada: "Ma non si vergogna? Anche noi siamo stati poveri. Lei è un fascista, ecco cos'è, un fascista". Il passante risponde alzando ulteriorimente la voce: "Si, so' fascista. E allora?".