Gaza, Prodi e il raggio di luce
Un muro, quello di Gaza, fatto saltare per fame e disperazione. Un popolo, quello palestinese, che cerca cibo e medicine. Gli eserciti che lasciano scorrere il fiume umano senza imbracciare le armi.
E' un'istantanea, quella diffusa dalla Reuters, che ha squarciato con un raggio di luce una giornata, quella del 23 gennaio 2008, assai buia per il nostro paese.
Mentre sto scrivendo questo post ancora non si sa se Romano Prodi si dimetterà o meno.
Ancora non si sa se Clemente Mastella starà al centro o a a destra, o chissà dove.
Ancora non si sa cosa ci riserva Umberto Bossi.
Ancora non si sa se e quando andremo a votare e se ci toccherà il Porcellum, il Vassallum o il Bianco.
Per questo mi sono crogiolato al raggio di luce di Gaza. Perché oggi, come da molti giorni, da casa nostra non ne arrivano. E, temo, non ne arriveranno per molto tempo.