Quello che internet non può garantire

Ha scritto Beppe Grillo in una lettera al Financial Times: “Lo spirito del M5S può essere riassunto in due parole; trasparenza e partecipazione, entrambi possibili grazie alla diffusione di Internet”.

Ha ragione perché il suo movimento è nato, come dire, per conto suo. Senza grandi investimenti, senza telegiornali, giornali, giornalisti potenti… Grazie alla rete e nella rete. Diffondendosi velocemente, mettendo radici,  condividendo con rapidità ed efficacia idee e programmi. E’ probabile che senza la rete il bisogno di partecipazione si sarebbe comunque manifestato, ma la sua diffusione sarebbe stata sicuramente più lenta e meno capillare.

Ma la sua frase può essere equivocata. Per evitarlo è sufficiente non considerare internet come garanzia di “trasparenza e partecipazione”, come potrebbe suggerire una lettura forzata.

Internet è una piazza, un insieme di piazze, strade, luoghi pubblici e meno pubblici. E  le idee, nelle piazze, si sono sempre formate, si formano e si formeranno. E così come nessuna piazza è mai stata garanzia di “trasparenza e partecipazione” così non lo può essere nemmeno internet.

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