Partita decisiva

Oggi, piu’ di prima, molto piu’ di prima, e’ chiara una cosa.

La sua vera partita Matteo Renzi la gioca sul campo della moralita’ pubblica, della lotta alla corruzione. Il bubbone scoppiato a Venezia ne è solo l’ultima, clamorosa conferma.

Il ventennio lungo, iniziato con Mani pulite e con la caduta di Dc e Psi, non e’ finito. Il ciclone che sembrava tutto dovesse pulire per creare una nuova Italia, e’ diventato una burraschetta, di quelle capaci di spaventare solo i bagnanti della domenica.

Gran parte delle responsabilita’ sono sicuramente del berlusconismo, che dichiarava di voler andare oltre il passato e che invece del passato si e’ dimostrato il peggior continuatore,

Ma e’ stata ed e’ anche responsabilita’ della sinistra nel suo complesso che in questi anni, per lunghi periodi, ha, in qualche modo, guidato il paese. E che, almeno in parte, di quel passato e’ stata ugualmente continuatrice.

E’ per questo quindi che la vera, decisiva partita di Matteo Renzi si gioca su una concreta operazione di sradicamento che porti via la malapianta che cresce da decenni nei palazzi del potere di cui e’ disseminata la penisola.

Piu’ decisiva di tutto il resto.

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