Anche in carcere dicevano “Io sono innocente”

Ascoltare Berlusconi Silvio, pregiudicato per frode fiscale, parlare senza contraddittorio attraverso le sue televisioni mi ha ricordato di tanti anni fa, quando feci una lunga inchiesta per l’Espresso girando per le carceri italiane.

Incontrai centinaia di detenuti. Chi non era brigatista o bandito famoso normalmente si avvicinava al giornalista dicendo di essere innocente. Proprio come Berlusconi Silvio che nel video di oggi grida “Io sono innocente” quando c’è invece una sentenza definitiva, arrivata dopo un lungo iter, a stabilire che è colpevole di uno dei peggiori reati che possa commettere chi vuole occuparsi della cosa pubblica, la frode fiscale, appunto.

Ma non ho sorriso a questo ricordo. Non mi è venuta voglia di seguire l’onda di ironia che ha attraversato la rete.

Perché so che, con le sue parole di oggi, Berlusconi Silvio ne ha ammaliati parecchi di italiani. Italiani che ancora non riescono a vedere la carica eversiva di discorsi come quello di oggi.

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