Istantanea » Referendum http://buffa.blogautore.repubblica.it Just another Blogautore.repubblica.it weblog Wed, 11 Jul 2018 15:14:30 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=3.8.27 31225867 http://buffa.blogautore.repubblica.it/2012/04/08/31225867/ http://buffa.blogautore.repubblica.it/2012/04/08/31225867/#comments Sun, 08 Apr 2012 09:04:21 +0000 http://buffa.blogautore.repubblica.it/?p=1535 Il 19 aprile 1993, esattamente 19 anni fa, 31.225.867 italiani dissero no al finanziamento pubblico dei partiti e la legge venne cancellata. Poi arrivarono i rimborsi elettorali e lo Stato continuò a finanziare i partiti: più di di mezzo miliardo, nel solo 2008, a fronte di spese accertate appena superiori ai cento milioni...

Io, come altri 31.225.866 italiani, sono tra coloro che nel 1993 dissero sì. E sono colpevole, come loro, di aver tollerato che il nostro voto venisse di fatto ignorato. Senza indignarmi, senza scendere per strada, senza usare tutti i mezzi possibili perché ciò non accadesse.

Vogliamo tornare allo spirito di quei giorni? Vogliamo dirci e dire che non vogliamo che i partiti vivano con i soldi dello Stato?

Il governo sta pensando a nuove norme e al controllo della Corte dei Conti sui bilanci.

Ma non sarebbe più semplice che i partiti vadano a prendersi i soldi direttamente da chi li vota e li vuole? Per farci quello che ciascun partito decide insieme alla propria base? E con le certificazioni che ritiene opportune? Forse scomparirebbero gli Scilipoti e si vedrebbero più politici per le strade e nei quartieri, a parlare, cercare di capire, dare risposte...

E questi non sono sogni. Basta che lo si voglia in 31.225.867.

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Urlare, urlare e urlare http://buffa.blogautore.repubblica.it/2012/01/12/urlare-urlare-e-urlare/ http://buffa.blogautore.repubblica.it/2012/01/12/urlare-urlare-e-urlare/#comments Thu, 12 Jan 2012 14:14:58 +0000 http://buffa.blogautore.repubblica.it/?p=1423 E adesso? Il doppio no della Consulta, anche se prevedibile, significa Porcellum per sempre? Teoricamente no. Basta leggere le dichiarazioni di queste ore e l'indiscrezione secondo la quale la stessa Consulta ne raccomanderebbe l'abolizione per trovare conforto.
Ma è un conforto teorico, appunto. Perché quella legge è talmente funzionale alle burocrazie dei partiti che è molto elevato il rischio che, alla fine, nessuno la cambi.
Ma noi, semplici cittadini, quella legge non la volevamo e non la vogliamo perché ci toglie un diritto fondamentale. Quello di scegliere chi ci deve rappresentare in Parlamento.
E allora, noi cittadini, dobbiamo urlare, urlare e urlare finché il Porcellum non verrà spazzato via.
Urlare cosa? una parola molto semplice

#NOPORCELLUM

Nei blog, su facebook, su twitter, per la strada, nelle case, al mare, in montagna, nei negozi....


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#noporcellum http://buffa.blogautore.repubblica.it/2012/01/09/noporcellum/ http://buffa.blogautore.repubblica.it/2012/01/09/noporcellum/#comments Mon, 09 Jan 2012 14:55:59 +0000 http://buffa.blogautore.repubblica.it/?p=1416 E se la Corte Costituzionale dice no al referendum sulla legge elettorale? Colpo di spugna sul milione e duecentomila firme e avanti con il Porcellum come se niente fosse, perché tanto si sa che ai partiti non conviene cambiare una legge che riserva a loro il potere di "nominare" i parlamentari?

No, proprio no. La rivolta contro il Porcellum che ha portato a quella montagna di firme e che ora sta animando il web (vedi qua sotto il dibattito che si sta sviluppando su twitter intorno a #noporcellum) non può e non deve finire in un nulla di fatto. Perché una nuova, seria, onesta legge elettorale è uno dei pilastri su cui deve poggiare l'Italia prossima ventura

I partiti, nessuno escluso, hanno l'obbligo politico di sedersi intorno a un tavolo e trovare una legge che restituisca ai cittadini il diritto di scegliere i propri rappresentanti.

E i cittadini hanno il dovere-diritto di fare tutto il possibile perché questo accada. Facendo sentire la propria voce in tutti i modi possibili. Parlando, urlando, scendendo in piazza. Sul web con i blog, con twitter, con facebook, commentando e intervenendo


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Abbattere il Porcellum http://buffa.blogautore.repubblica.it/2011/09/06/abbattere-il-porcellum/ http://buffa.blogautore.repubblica.it/2011/09/06/abbattere-il-porcellum/#comments Tue, 06 Sep 2011 08:48:44 +0000 http://buffa.blogautore.repubblica.it/?p=1265 Firmare per il referendum elettorale è una delle poche cose concrete che possiamo fare in questi giorni tormentati. Il termine ultimo è il 30 settembre. L'obiettivo è abolire il cosidetto Porcellum, l'attuale legge elettorale che ha trasformato il nostro Parlamento dall'assise di "eletti" che era, in un'assise di "nominati".

Abbattere la legge elettorale non risolve certo i drammatici problemi economici e politici di questi giorni. Ma è il presupposto per iniziare a costruire un'Italia nuova, quella che dovevamo iniziare a costruire dopo Tangentopoli.

Ed è per questo che, nei prossimi giorni, firmerò per il referendum e cercherò di convincere il maggior numero possibile di persone a fare altrettanto.

Qui una mappa dell'Italia dei Valori per individuare i gazebo più vicini

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Per non spaccare l'Italia http://buffa.blogautore.repubblica.it/2009/10/13/per-non-spaccare-litalia/ http://buffa.blogautore.repubblica.it/2009/10/13/per-non-spaccare-litalia/#comments Tue, 13 Oct 2009 13:54:24 +0000 http://buffa.blogautore.repubblica.it/?p=465 Oggi diversi giornali tracciano lo scenario a cui starebbe pensando Berlusconi. Regionali, riforma della costituzione in senso presidenziale (capo di stato e/o capo di governo eletto dal popolo) fatta a maggioranza, referendum per confermare o bocciare.

E' uno scenario preoccupante perché quel referendum, a cui si arriverebbe dopo mesi durissimi, potrebbe dividere il paese  in due in un modo così radicale e violento da ricordare anni che è meglio tornino alla mente solo leggendo un libro di storia.

Per non arrivare a un simile epilogo questo progetto va contrastato in modo fermo e deciso.

L'obiettivo è fare in modo che l'Italia resti una democrazia moderna dove le regole vengano rispettate da tutti.

Come raggiungerlo è nelle mani di ciascuno di noi.

E' nelle mani di chi, anche all'interno del partito di Berlusconi, è davvero democratico nel senso detto.

E' nelle mani, soprattutto, delle forze di opposizione, partito democratico in testa. Se non riusciranno a costituire una efficace e credibile alternativa di governo nulla potrà impedire a Berlusconi di spaccare ulteriormente, e dolorosamente, l'Italia.

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