Istantanea » Costituzione http://buffa.blogautore.repubblica.it Just another Blogautore.repubblica.it weblog Wed, 11 Jul 2018 15:14:30 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=3.8.27 Vorrei essere un deputato http://buffa.blogautore.repubblica.it/2011/04/12/mi-piacerebbe-essere-un-deputato/ http://buffa.blogautore.repubblica.it/2011/04/12/mi-piacerebbe-essere-un-deputato/#comments Tue, 12 Apr 2011 14:50:32 +0000 http://buffa.blogautore.repubblica.it/?p=1128 Vorrei essere un deputato, non l'avevo mai pensato prima, per leggere anch'io, oggi, a Montecitorio, un articolo della Costituzione.

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Poker http://buffa.blogautore.repubblica.it/2011/02/01/poker/ http://buffa.blogautore.repubblica.it/2011/02/01/poker/#comments Tue, 01 Feb 2011 13:02:23 +0000 http://buffa.blogautore.repubblica.it/?p=914 Un pezzo d'Italia sta per scendere in piazza a chiedere le dimissioni del presidente del Consiglio.

La fiducia al governo in carica è appesa alla presenza di un pugno di deputati.

E cosa succede a palazzo Chigi? Ci si prepara a discutere e probabilmente a varare, il prossimo venerdì, un disegno di legge costituzionale per modificare l'articolo 41 della Carta.

Tanto per rinfrescarsi la memoria ricordiamoci che la Costituzione si cambia con un doppio passaggio alle Camere distanziato di almeno tre mesi e che se la legge non passa con i due terzi dei voti si può andare al referendum confermativo.

Non serve essere fini politologi per capire che questo governo non ha con sé, per il momento, i due terzi del parlamento, che ha  qualche problema con la maggioranza assoluta e anche con la propria prospettiva di vita. Per non parlare poi dei tempi di un eventuale, e molto probabile, referendum confermativo.

La mossa, abile e tempestiva, si configura quindi come quello che a poker si chiama bluff, un rilancio robusto per ingannare l'avversario.

E i bravi giocatori, il presidente del Consiglio lo è senz'altro, sanno vincere anche senza carte in mano. Il problema è che quella che si sta giocando non è una partita a poker.

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Dio salvi la Costituzione http://buffa.blogautore.repubblica.it/2010/06/09/dio-salvi-la-costituzione/ http://buffa.blogautore.repubblica.it/2010/06/09/dio-salvi-la-costituzione/#comments Wed, 09 Jun 2010 11:32:19 +0000 http://buffa.blogautore.repubblica.it/?p=685 Sì, Dio salvi la Cosituzione come fosse la nostra regina. Non perché sia perfetta, non perché non ce ne siano di migliori in giro per il mondo. Ma perché, come una brava regina, ci ha sinora protetto da derive populiste e confusione tra poteri.

E io, da bravo suddito della mia regina, rinnovo ogni giorno il mio giuramento di fedeltà sperando, così, di difenderla dagli spergiuri.

Leggi: Berlusconi: "La Costituzione è un inferno"

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Per non spaccare l'Italia http://buffa.blogautore.repubblica.it/2009/10/13/per-non-spaccare-litalia/ http://buffa.blogautore.repubblica.it/2009/10/13/per-non-spaccare-litalia/#comments Tue, 13 Oct 2009 13:54:24 +0000 http://buffa.blogautore.repubblica.it/?p=465 Oggi diversi giornali tracciano lo scenario a cui starebbe pensando Berlusconi. Regionali, riforma della costituzione in senso presidenziale (capo di stato e/o capo di governo eletto dal popolo) fatta a maggioranza, referendum per confermare o bocciare.

E' uno scenario preoccupante perché quel referendum, a cui si arriverebbe dopo mesi durissimi, potrebbe dividere il paese  in due in un modo così radicale e violento da ricordare anni che è meglio tornino alla mente solo leggendo un libro di storia.

Per non arrivare a un simile epilogo questo progetto va contrastato in modo fermo e deciso.

L'obiettivo è fare in modo che l'Italia resti una democrazia moderna dove le regole vengano rispettate da tutti.

Come raggiungerlo è nelle mani di ciascuno di noi.

E' nelle mani di chi, anche all'interno del partito di Berlusconi, è davvero democratico nel senso detto.

E' nelle mani, soprattutto, delle forze di opposizione, partito democratico in testa. Se non riusciranno a costituire una efficace e credibile alternativa di governo nulla potrà impedire a Berlusconi di spaccare ulteriormente, e dolorosamente, l'Italia.

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Se i padri della Costituzione hanno sbagliato http://buffa.blogautore.repubblica.it/2009/06/21/se-i-padri-della-costituzione-hanno-sbagliato/ http://buffa.blogautore.repubblica.it/2009/06/21/se-i-padri-della-costituzione-hanno-sbagliato/#comments Sun, 21 Jun 2009 08:44:04 +0000 http://buffa.blogautore.repubblica.it/?p=383 I padri della nostra Costituzione hanno scritto una Carta a prova di martellate robuste e ripetute, ma un errore mi sa che l'hanno commesso. Non hanno dato un sostanzioso rilievo costituzionale alla legge che regola il nostro voto, al sistema con cui il Parlamento viene eletto.

E' dai primi anni della Repubblica che si discute su come bisogna votare. Di leggi ce ne sono state innumerevoli, compresa l'ultima, un obrobrio che il referendum cerca di scalfire. Ma semplici leggi ordinarie, che una qualunque maggioranza può cambiare a proprio piacimento e che, appunto, possono persino essere sottoposte a referendum.

No, non dovrebbe essere così. Ci vorrebbe in Costituzione qualcosa che stabilisca più a fondo i principi ai quali una legge elettorale deve adeguarsi.

I collegi uninominali? Forse si, perché è il sistema che più di ogni altro si fonda sul rapporto diretto tra elettori, candidati, eletti. E toglie forza, molta forza, ai partiti e ai suoi leader. E impedisce (come anche altri sistemi, del resto) l'arrivo in Parlamento di torme di parlamentari che nessuno di noi ha scelto o giudicato.

Il doppio turno? Può darsi, perché facilita l'aggregazione delle forze politiche sulla base delle scelte degli elettori.

Il premio di maggioranza? Sarebbe opportuno, perché garantisce stabilità di governo.

P.S. Amici costituzionalisti mi hanno sempre spiegato che la legge elettorale è e deve essere una legge ordinaria e che la Costituzione non può oltre quello che già contiene in materia. Non ho mai capito sino in fondo le argomentazioni a favore di questa tesi. Ma ho ben chiaro che l'unico tentativo di una qualche serietà fatto per adeguare ai tempi la nostra Costituzione (la famosa Bicamerale presieduta da Massimo D'Alema) sembrò andare in porto solo dopo l'accordo sulla legge elettorale sottoscritto con il famoso "patto della crostata". Se non è rilievo costituzionale questo...

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