Istantanea » Cefalonia http://buffa.blogautore.repubblica.it Just another Blogautore.repubblica.it weblog Wed, 11 Jul 2018 15:14:30 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=3.8.27 Cefalonia, fu vero crimine http://buffa.blogautore.repubblica.it/2014/09/14/cefalonia-fu-vero-crimine/ http://buffa.blogautore.repubblica.it/2014/09/14/cefalonia-fu-vero-crimine/#comments Sun, 14 Sep 2014 09:16:06 +0000 http://buffa.blogautore.repubblica.it/?p=2334 stork

Una notizia, qualche giorno fa, è passata praticamente inosservata. Una di quelle notizie che possono sembrare di poca importanza o per addetti ai lavori e che invece segnano importanti svolte della storia.

L'ex caporale della Wehrmacht Alfred Stork (nella foto)  ha rinunciato all'appello contro la sentenza che lo condanna all'ergastolo per aver partecipato all'eccidio di Cefalonia, nel settembre 1943. Quindi la sentenza contro di lui è destinata a essere, a breve, dichiarata definitiva.

Che importanza può avere, più di settant'anni dopo, una sentenza definitiva contro un ultranovantenne? Che rilevanza storica può avere l'accertamento che proprio lui abbia partecipato all'eccidio degli ufficiali italiani alla Casetta Rossa?

Molta, molta importanza.

Il passaggio in giudicato di questa sentenza, emessa da un tribunale militare che ha attentamente vagliato i fatti, significa che anche da un punto di vista giuridico, non solo storico, si potrà dire che lì, a Cefalonia, non c'è stata solo battaglia ma che dai nazisti è stato commesso un grande, efferato crimine di guerra.

E che lì, a Cefalonia, c'è stato davvero uno dei primi, importanti atti di resistenza degli italiani al nazismo, come lo definì l'allora presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi.

Leggi:

La confessione di Alfred Stork

La sentenza del tribunale militare di Roma

]]>
http://buffa.blogautore.repubblica.it/2014/09/14/cefalonia-fu-vero-crimine/feed/ 68
La sentenza di Cefalonia http://buffa.blogautore.repubblica.it/2007/08/19/la-sentenza-di-cefalonia/ http://buffa.blogautore.repubblica.it/2007/08/19/la-sentenza-di-cefalonia/#comments Sun, 19 Aug 2007 16:36:24 +0000 http://buffa.blogautore.repubblica.it/2007/08/19/la-sentenza-di-cefalonia/ Istantanea senza immagine perché è, sostanzialmente, la continuazione di quanto avevo scritto in Grazie. Si parla di Cefalonia e del massacro della divisione Acqui. Poco prima di ferragosto il Manifesto ha dato notizia della decisione del magistrato tedesco di non continuare le indagini su quella strage perché non ci sono elementi per considerare quegli omicidi degli "omicidi aggravati". Su questa notizia Marcella De Negri, figlia del capitano Francesco De Negri, trucidato a Cefalonia, e il giornalista Franco Giustolisi, autore dell'Armadio della Vergogna, hanno scritto una lettera aperta. Io vorrei dire due sole cose.
1. La notizia che viene da Dortmund è di quelle che trasmettono amarezza e senso di giustizia incompiuta. Difficile far finta di nulla e difficile liquidare la questione con un "è passato tanto tempo...". Quello che è successo in quegli anni non deve essere dimenticato e ci si dovrebbe proporre, ogni anno, di leggere qualche pagina che racconta. Io, in questi giorni, ho letto "Il morto nel bunker", di Martin Pollack, (Bollati Boringhieri, 2007).
2. Su Cefalonia possiamo dirci, con serenità, che non c'è più bisogno della sentenza di un qualunque giudice per sapere cosa è successo in quell'isola dopo l'8 settembre 1943. La storia, fatta di documenti e testimonianze, la sua sentenza l'ha già emessa da tempo. Fu un massacro a sangue freddo di militari che non avevano voluto cedere le armi senza combattere. Uno dei primi atti della resistenza e della nuova Italia, aveva detto Carlo Azeglio Ciampi quando stava al Quirinale. Come a Porta San Paolo, come in decine di altri posti dove i soldati italiani vennero sorpresi dall'armistizio. Ma Cefalonia fu quello più drammatico e sanguinoso. Li rappresenta tutti.

]]>
http://buffa.blogautore.repubblica.it/2007/08/19/la-sentenza-di-cefalonia/feed/ 11
Grazie http://buffa.blogautore.repubblica.it/2007/04/24/grazie/ http://buffa.blogautore.repubblica.it/2007/04/24/grazie/#comments Tue, 24 Apr 2007 14:14:02 +0000 http://buffa.blogautore.repubblica.it/2007/04/24/grazie/ cefalonia_div_acqui.jpg
Un'istantanea che viene da lontano quella di oggi, dal triste settembre 1943. Il monumento agli italiani della divisione Acqui trucidati a Cefalonia dai tedeschi. E' un invito a soffermarsi per qualche istante su queste lapidi, ed è bene farlo per almeno tre motivi.

1. Per decenni quella strage non ha avuto né onori né polemiche. Poi è diventata, grazie a tanti, e soprattutto a Carlo Azeglio Ciampi, il simbolo dell'Italia che si risolleva dal buio del fascismo e della guerra combattuta accanto ai nazisti. E' bene che Cefalonia resti tale e che, almeno ogni anno, di questi tempi, ci si metta per qualche secondo nei panni di chi si è visto uccidere per non aver voluto più combattere insieme ai nazisti.

2. In questi giorni si è nuovamente parlato della sentenza di Monaco in cui un giudice tedesco ha scritto che non ci sono state aggravanti a uccidere gli italiani perché, in fondo, erano dei traditori. Tenere nel proprio archivio mentale il monumento di Cefalonia è come affermare a se stessi e agli altri, per ora e per sempre, che chi ebbe il coraggio di quei gesti non tradiva, ma affermava, semplicemente, la propria dignità.

3. A Cefalonia c'era una divisione dell'esercito italiano che, come tutte allora, era un campionario vario e, allo stesso tempo rappresentativo, dell'Italia. Non era una divisione di eroi, né di comunisti, né di fascisti, né di democristiani. Per questo le lapidi della nostra istantanea hanno un forte valore simbolico più di quanto si sia potuto immaginare in questi decenni. Guardiamole con rispetto e diciamo, sommessamente, "grazie".

]]>
http://buffa.blogautore.repubblica.it/2007/04/24/grazie/feed/ 5