Commenti a: Ghetti e piscine http://buffa.blogautore.repubblica.it/2009/04/30/ghetti-e-piscine/ Just another Blogautore.repubblica.it weblog Wed, 01 Aug 2018 12:10:22 +0000 hourly 1 https://wordpress.org/?v=3.8.27 Di: marco http://buffa.blogautore.repubblica.it/2009/04/30/ghetti-e-piscine/comment-page-1/#comment-14089 Thu, 03 Mar 2011 11:28:08 +0000 http://buffa.blogautore.repubblica.it/2009/04/30/ghetti-e-piscine/#comment-14089 INTEGRARSI :
Significa entrare in armonia nel sistema sociale e lavorativo di una nazione, dando il proprio contributo per la crescita della stessa , essere accettati dalla gente come parte importante del tessuto sociale e non come pericolo.

Esempi pratici :
Un ragazzo torna a casa e dice alla mamma :<> *significa integrarsi?*

Oggi una ragazza e' venuta a nuotare in vasca in piscina con un intero completo in tessuto che le ricopriva anche la testa (vedi foto) *e' integrarsi?*

Oggi un ragazzo dell'ufficio con cui lavoro mi ha chiesto se potevo togliere il crocifisso che da tempo adorna la parete di fronte. *e' integrarsi?*

Il tuo esempio e' quello di creare momenti, spazi o altro di separazione (vedi l'ora al giorno che riserva la diocesi per le donne islam) non integrarsi l'uni con gli altri ...
sai qual'e' la realta ? che alla gente non gli interessano per niente di tuoi usi e costumi . Vogliono vivere qua allo stesso modo e nelle stesse identiche condizioni (se non ovvimante migliori) di come vivevano la.
Se speri nell'essere umano ... e' una scommessa persa in partenza .

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Di: janko01 http://buffa.blogautore.repubblica.it/2009/04/30/ghetti-e-piscine/comment-page-1/#comment-1746 Thu, 07 May 2009 00:50:03 +0000 http://buffa.blogautore.repubblica.it/2009/04/30/ghetti-e-piscine/#comment-1746 Caro polifemo01, di razzismo tu ed io parlammo in altri blogs ed avemmo idee contrastanti in proposito tanto che tu mi definisti razzista. Probabilmente lo sono e secondo la regola che oggi vige in tutto il mondo sono condannabile. Voglio pero` fare un distinguo.
Il razzismo inteso come superiorita` di una razza su di un'altra non e` lo stesso di quello che propugna la purezza della propria razza non contaminandola con altre ritenute inferiori, discriminandole e magari perseguendole.
E` secondo me una forma mentis che ti fa preferire la vicinanza di alcuni rispetto ad altri.
Per esempio io ho sempre ritenuto gli ebrei, al contrario di Hitler, degli esseri superiori rispetto a noi gentili. Guardiamo gli ultimi 2000 anni di storia e consoliamoci col fatto di quanta parte essi abbiano avuto nella sua evoluzione, da Cristo ad Einstein. Non tutti sono Cristo ed Einstein logico, ma una gran parte si avvicina ad essi. Al contrario non ho mai ammirato la cultura africana, quella nera, anche se in essa e`maturato qualche spirito di valore divenuto un Nobel della letteratura.
Sono certo che molti la pensano come me ma non hanno il coraggio di affermarlo perche` non e` politicamente correct.
In conclusione ognuno di noi deve essere libero di vivere nell'ambiente che gli e` piu` consono e di pensare cio` che ritiene piu` logico, purche` le sue azioni non danneggino il prossimo ne` intacchi la sua liberta`.
In America i neri si possono beffare di me apostrofandomi: Hey you! Old white man! Se io li chiamo negri, mi potrebbero condannare e cio` non lo ritengo giusto.
Seguendo questo ragionamento perche` meravigliarsi se tra le varie etnie africane c'e' lo stesso modo di comportarsi? Che questo modo si tramuti poi in guerre intestine, questo non mi sta piu` bene. Ma la ragione e` da ricercarsi nell'ignoranza e nella mancanza di scuola soltanto.

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Di: polifemo01 http://buffa.blogautore.repubblica.it/2009/04/30/ghetti-e-piscine/comment-page-1/#comment-1745 Wed, 06 May 2009 17:38:52 +0000 http://buffa.blogautore.repubblica.it/2009/04/30/ghetti-e-piscine/#comment-1745 vorrei sottolineare che il continente + razzista è sicuramente l' Africa, dove le guerre interne che si combattono sono, la maggior parte, per questioni etniche. Per noi somali, eritrei, tutzi, hutu, watussi sono tutti uguali, ma l' odio tribale e nazionale e razziale che scorre fra loro ha portato a genocidi indicibili sia da una parte che dall' altra.
Poi vengono qui e si lamentano se vengono chiamati "negri" o "extracomunitari".
Diceva Totò .
"ma mi faccia il piacere..."

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Di: janko01 http://buffa.blogautore.repubblica.it/2009/04/30/ghetti-e-piscine/comment-page-1/#comment-1744 Wed, 06 May 2009 16:24:05 +0000 http://buffa.blogautore.repubblica.it/2009/04/30/ghetti-e-piscine/#comment-1744 Caro harun inizio dalla fine del suo commento: la Cina non parte da zero. Lei e` stato in uno stabilimento tessile in Cina; mi dica che macchinari e che tecnologia ha visto che non fosse stata acquisita dagli occidentali. Grazie a loro tedeschi, giapponesi ed italiani hanno fatto fior di quattrini negli ultimi 10 anni, proprio perche` l'industria tessile cinese prima era non esistente. Lo Yemen ed il Nepal non sono l'Africa. Vada in Somalia e si guardi in giro per vedere quanta gente abbia i telefonini, i computer, l'internet e la TV satellitare. Lo sfruttamento delle risorse c'era durante il colonialismo e c'e` ora colla differenza che durante il primo, i soldi restavano in Europa, ora rimangono li` e vengono spesi dai loro dittatori nel peggiore dei modi, acquistando le armi e scatenando le guerre. La nostra colpa e`proprio quella di vender loro le armi anziche imporre l'attivita` manifatturiera ele scuole.
Obama e' figlio di un kenyot, nato e vissuto in USA ma educato da bianchi. Collo studio e` arrivato ad essere presidente degli USA. Cio` significa che coll'educazione, non colle armi si possono raggiungere tutti i traguardi per il bene proprio e quello delle comunita` in cui vivi.

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Di: harun http://buffa.blogautore.repubblica.it/2009/04/30/ghetti-e-piscine/comment-page-1/#comment-1743 Wed, 06 May 2009 08:12:07 +0000 http://buffa.blogautore.repubblica.it/2009/04/30/ghetti-e-piscine/#comment-1743 Gentile Janko,negli anni che l'Italia era in Somalia l'emigrazione era italiana,il nostro era un Paese povero e contadino e la gente se ne andava in cerca di una vita migliore.I miei genitori mi raccontavano che in quel tempo giravano solo cinesi vendendo cravatte per 5 lire.Il mondo e' diventato piccolo,la tv satellitare,i telefonini ed internet ci permettono a tutti di vedere e conoscere in tempo reale cose che accadono in ogni angolo del mondo.Nel deserto dello Yemen una bambina di 10/11 anni mi ha detto in italiano che avrebbe voluto andarea scuola a Parigi,dei piccoli incontrati vicino ad uno sperduto villaggio del Nepal mi hanno mostrato orgogliosi quasi fosse un tesoro i loro quaderni di scuola.Episodi simili ne potrei raccontare molti , questo per dirle che non credo alle razze piu' o meno dotate o ai popoli eletti . Il male in Africa lo abbiamo portato con lo sfruttamento coloniale la deportazione degli schiavi le conversioni forzate, e oggi che molti hanno raggiunto l'indipendenza vengono governati da dittatori prezzolati dalle potenze occidentali , non e' cambiato nulla , lo sfruttamento delle risorse deve continuare , la manodopera non ci serve ma abbiamo bisogno delle loro risorse e se fossero in grado di gestiri da soli per noi sarebbe la fine della nostra bella vita.Un esempio e' la Bolivia che possiede grandi giacimenti di litio,questo minerale piu' prezioso del petrolio che ci consente di costruire le pile che alimentano ogni apparecchio elettronico che noi utilizziamo ed in futuro anche le auto elettriche.Bene, oggi la Bolivia vuole estrarre da sola e vendere questo prezioso minerale , per loro sarebbe come aver scoperto il petrolio.Le fabbriche in Cina poi ... ho visitato qualche fabbrica tessile , sono dei lager dai quali non si puo' fuggire nemmeno in caso d'incendio,la gente e' sfruttata non ci sono protezioni e chidere migliori condizioni di vita vuol dire essere picchiati o rischiare mesi di galera,altro che "clima di completa tranquillita' sociale". Comunque la Cina non parte da "zero" , questo e' un grande Paese con una cultura antichissima alla quale noi occidentali dobbiamo molto.Mi scuso per la lunghezza della risposta e La saluto cordialmente.

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Di: polifemo01 http://buffa.blogautore.repubblica.it/2009/04/30/ghetti-e-piscine/comment-page-1/#comment-1741 Wed, 06 May 2009 07:17:46 +0000 http://buffa.blogautore.repubblica.it/2009/04/30/ghetti-e-piscine/#comment-1741 l' intervento di harun fa solamente piacere e quindi mi permetto di rispondere.
Concordo pienamente quando si accusa noi occidentali (USA in testa) di volere esportare il nostro modello politico democratico e di vita, in paesi nei quali le tradizioni e la religione impongono ben altro.
Io avrei lasciato al loro destino Iraq ed Afghanistan perchè anche loro devono fare un percorso per arrivare dove vogliono.
Non tirerei in ballo la dittatura ed i diritti umani( allora dovremmo invadere anche la Cina) e neppure il petrolio, che a noi necessita ed agli arabi necessita venderlo.
Ciò detto, vorrei dire espilicitamente quello che janko dice fra le righe :
gli africani non sono un popolo in grado di gestirsi, sono popolazioni diverse da noi ( per usare un eufemismo), e cercare di impiantare fabbriche nei loro paesi sarebbe come fare lavorare alla Fiat Miafiori intere famiglie rom. Impossibile.
L' africano è vagabondo, servile, abituato alla dominazione, ed alla frusta. Questo non è un bene, sicuramente noi occidentali abbiamo colpe, ma non tutte.
I viet hanno combattuto e vinto gli USA, non si sono lasciati dominare.
I paesi arabi lottano contro l' invasione ingiusta dell' occidente ( Irak ed Afghanistan).
Domando ad harum :
se Viet Nam, Irak, Afghanistan si trovassero in Africa nera, crede lui che gli USA non li avrebbero sottomessi ed obbligato la popolazione a lucidare i loro stivali?

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Di: janko01 http://buffa.blogautore.repubblica.it/2009/04/30/ghetti-e-piscine/comment-page-1/#comment-1740 Tue, 05 May 2009 23:21:30 +0000 http://buffa.blogautore.repubblica.it/2009/04/30/ghetti-e-piscine/#comment-1740 Egregio harun lei non deve chiedere scusa per intervenire su questo blog nel dialogo tra me e polifemo. Lei e` il benvenuto e quanto lei scrive e` oggetto della mia miglior attenzione, parlo per me, non per polifemo. Quando lei cita noi, razza superiore, che andiamo nei paesi del terzo mondo a portare la democrazia, lei non dice una menzogna. Soffermiamoci sulla Somalia per esempio. Questa verita`, per usare un'iperbole, assomiglia all'affermazione portare le perle ai porci. Ovviamente non intendo offendere nessuno nel definire la democrazia come la perla ne` i somali come i porci.
Ma se lei considera che dalla Somalia nessuno senti` mai il bisogno di uscire quando essa fu una colonia italiana o fu soggetta all'amministrazione dell'Italia per dieci anni dopo la seconda guerra mondiale, cio` dovrebbe dirle qualcosa. Oppure anche a quei tempi in Somalia la gente moriva di fame, le donne di stenti e gli uomini non si guardavano piu` allo specchio per la mancanza di specchi?
Il male in Africa non lo abbiamo portato noi occidentali insegnando la democrazia, lo hanno arrecato ai loro sudditi i satrapi che hanno preso il potere colle armi , una volta liberi dal colonialismo, ed essi non sono certo arrivati dai nostri paesi ma sono nati e cresciuti in Africa.
Purtroppo l'errore fu quello di dare l'indipendenza a chi non era in grado di usarla come si conviene. Troppo analfabetismo in Africa, troppa ignoranza del vivere civile per pensare che una volta liberati dal colonialismo sarebbero potuti arrivare agli standard di un paese occidentale.
Quando pensiamo che in Somalia sono spuntati persino i pirati, abbiamo detto tutto.
Circa i delitti compiuti a Guantanamo, condivido cio` che lei dice, ignobili, credo che essi tuttavia esulino dal nostro discorso, quello di considerare il perche` arrivino cosi` tanti emigranti in Europa sopra tutto dall'Africa.
Le voglio altresi` ricordare che noi non calpestiamo nessuno di loro, vogliamo solo che i nostri governi si diano da fare per trattenerli nei loro paesi d'origine aiutandoli colle scuole e colle offerte di lavoro anziche` soccorrerli presso di noi.
E` mai possibile che in Cina ed in India siano stati capaci di arrivare a dove sono arrivati partendo da zero ed in Africa no? La spiegazione e` semplice, una fabbrica puo` essere spostata in Cina perche` ci sono le opportunita`di trovare manodopera e fabbriche a basso costo ed in un clima di completa tranquillita`sociale. In Somalia si potrebbe dire altrettanto?
Se ci fossero le fabbriche in Somalia e vi lavorassero gli operai anziche` il rumore delle armi, i locali fuggirebbero ancora?
E da ultimo concludo sfidando tutte le grandi potenze ad astenersi dal vendere le armi in tutto il continente africano. Sono esse che generano l'impossibilita di vivere decentemente.
Non basta lottare contro la pena di morte che in tutto il mondo comportera` forse qualche migliaip di vittime all'anno e poi permettere che si vendano i mezzi che ne promuovono migliaia ogni settimana.

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Di: harun http://buffa.blogautore.repubblica.it/2009/04/30/ghetti-e-piscine/comment-page-1/#comment-1739 Tue, 05 May 2009 20:19:33 +0000 http://buffa.blogautore.repubblica.it/2009/04/30/ghetti-e-piscine/#comment-1739 Chiedo scusa se mi intrometto nel dialogo tra Polifemo01 e Janko,ma non posso sopportare le gravi offese rivolte a persone che rischiano la vita per cercare di trovare un modo per sopravvivere, loro e i loro famigliari lontani.E' scandaloso,stiamo qui a parlare di braghe piu' o meno attilate o corte che offenderebbero il pudore di quelle "sante" donne americane,e calpestiamo la vita di bambini innocenti che muoiono di fame,di madri che muoiono per gli stenti e le violenze e uomini che non sanno piu' guardarsi allo specchio perche' non sono in grado di badare alla loro famiglia.E noi "razza superiore" andiamo la' nei loro Paesi seminando violenza e morte pretendendo di insegnare loro a vivere portiamo la "democrazia" questa parola ormai fa' tornare alla mente Abu Graib , Guantanamo e molti altri posti dove la grande democrazia americana ha torturato,violentato e ucciso.STIAMO ATTENTI PER FAVORE A CHI DIAMO DEL DELINQUENTE !!! Conosco anch'io, Janko, il suo bel Paese adottivo e lo trovo particolarmente bello da un punto di vista turistico , ma molto ipocrita e poco sensibile alle necessita' dei suoi cittadini.In quanto ai paesi Arabi ne ho visitati molti ma non ho mai subito processi per aver passeggiato con una signora del luogo.

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Di: polifemo01 http://buffa.blogautore.repubblica.it/2009/04/30/ghetti-e-piscine/comment-page-1/#comment-1738 Tue, 05 May 2009 17:49:41 +0000 http://buffa.blogautore.repubblica.it/2009/04/30/ghetti-e-piscine/#comment-1738 Chi diede loro i soldi x acquistare il biglietto?
credo che la risposta sia che il biglietto non costava necessariamente in proporzione quanto nel 1955 e si pagava in Lire, non in dollari e naturalmente era la terza classe.
La tratta Genova -New york lavorava molto su queste emigrazione e quindi lo Stato incentivava i flussi migratori, che erano legali, consentiti e controllati.
Altra risposta è che i primi emigranti inviassero i soldi necessari agli Italiani rimasti a casa, perchè li raggiungessero.
No, caro Janko, credo che il mio ragionamento, se non del tutto giusto, non sia neppure completamete errato.
Però sono disposto a ritirarlo dinanzi a prove inconfutabili.

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Di: janko01 http://buffa.blogautore.repubblica.it/2009/04/30/ghetti-e-piscine/comment-page-1/#comment-1737 Tue, 05 May 2009 16:49:37 +0000 http://buffa.blogautore.repubblica.it/2009/04/30/ghetti-e-piscine/#comment-1737 polifemo01, la tua conclusione mi sembra piuttosto pretestuosa. All'inizio del ventesimo secolo molti meridionali italiani intraprendevano dal porto di Napoli quello che sarebbe stato per la maggior parte di loro , un viaggio senza ritorno per le Americhe. Se decisero di emigrare lo fu perche`non avevano un lavoro in patria e stavano morendo di fame. Chi diede loro i soldi per acquistarsi il biglietto? Pensa quanto dovesse costare uno per le Americhe all'inizio del 1900 se nel 1955 un biglietto di III classe solo andata, Genova-Montevideo per l'esattezza valeva ben US$ 693.15. A quel tempo il cambio era di 1$ per 625 Lire.
Che anche tra gli emigranti italiani del primo novecento ci fossero pure i mafiosi lo posso credere, ma non lo erano proprio tutti.

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