Commenti a: Divise alle maestre? Non ho capito http://buffa.blogautore.repubblica.it/2008/09/06/divise-alle-maestre-non-ho-capito/ Just another Blogautore.repubblica.it weblog Wed, 01 Aug 2018 12:10:22 +0000 hourly 1 https://wordpress.org/?v=3.8.27 Di: angelino http://buffa.blogautore.repubblica.it/2008/09/06/divise-alle-maestre-non-ho-capito/comment-page-1/#comment-3871 Sun, 17 Jan 2010 18:25:49 +0000 http://buffa.blogautore.repubblica.it/2008/09/06/divise-alle-maestre-non-ho-capito/#comment-3871 Insegno da 28 anni e mai un giorno mi sono presentata a scuola senza camice. Come è possibile restare una giornata scuola tra gessetti pennarelli, libri polverosi, quaderni, bimbi con mani sporche. Ma lo sapete quante volte noi maestre dobbiano accompagnare ai servizi un bimbo? Sapete qante volte la "pipi" finisce sul tuo camice? Pensate se avessi la mia gonna o il mio vestitino firmato.
E badate bene il mio camice è il più semplice possibile e BIANCO per una maggior igine e libertà nei movimenti.

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Di: Istantanea » Non posso scioperare, ma... http://buffa.blogautore.repubblica.it/2008/09/06/divise-alle-maestre-non-ho-capito/comment-page-1/#comment-1192 Thu, 09 Oct 2008 10:58:18 +0000 http://buffa.blogautore.repubblica.it/2008/09/06/divise-alle-maestre-non-ho-capito/#comment-1192 [...] ne abbiamo già discusso nelle scorse settimane (vedi i post Signora ministro merita un bel tre, Divise alle maestre, non ho capito, Le maestre hanno [...]

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Di: meriti http://buffa.blogautore.repubblica.it/2008/09/06/divise-alle-maestre-non-ho-capito/comment-page-1/#comment-1051 Fri, 19 Sep 2008 14:44:49 +0000 http://buffa.blogautore.repubblica.it/2008/09/06/divise-alle-maestre-non-ho-capito/#comment-1051 In merito al camice per le insegnanti penso che sia una discussione
volatile perche' il problema e' che non c'e' una direttiva ministeriale
che lo prevede altrimenti non vedo il motivo per cui non dovremmo indossarlo, tanto piu' che toglierebbe il pensiero (almeno a me) di scegliere ogni mattina un abbigliamento diverso, penso anche che la nostra immagine ne uscirebbe sensibilmente migliorata.
Sto ponderando da alcuni giorni l'idea di acquistare il camice e di
indossarlo durante le lezioni , spero di essere imitata dalle colleghe!!
almeno avro' rotto il ghiaccio

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Di: aurigadelfi http://buffa.blogautore.repubblica.it/2008/09/06/divise-alle-maestre-non-ho-capito/comment-page-1/#comment-1036 Tue, 16 Sep 2008 08:17:05 +0000 http://buffa.blogautore.repubblica.it/2008/09/06/divise-alle-maestre-non-ho-capito/#comment-1036 Insegnante? Moi?
Mon dieu, lo sono già!

Sono uno di quelli che vorrebbero unico, come se non lo fossi di già. ;-)

Ciao

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Di: profe01 http://buffa.blogautore.repubblica.it/2008/09/06/divise-alle-maestre-non-ho-capito/comment-page-1/#comment-1035 Tue, 16 Sep 2008 07:09:26 +0000 http://buffa.blogautore.repubblica.it/2008/09/06/divise-alle-maestre-non-ho-capito/#comment-1035 CULTURALE (ho riletto: deformazione professionale!)

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Di: profe01 http://buffa.blogautore.repubblica.it/2008/09/06/divise-alle-maestre-non-ho-capito/comment-page-1/#comment-1034 Tue, 16 Sep 2008 07:08:12 +0000 http://buffa.blogautore.repubblica.it/2008/09/06/divise-alle-maestre-non-ho-capito/#comment-1034 Caro Auriga,
il tuo commento è bellissimo, pieno di passione, di convinzioni profonde e radicate, e mi porta a chiederti, per cortesia, di lasciare subito il tuo lavoro e dedicarti all'insegnamento.
Amo il mio lavoro, amo i miei alunni, a tal punto che anche ora, quando mi mancano solo 4 settimane al parto, e perciò mi è interdetto l'insegnamento, non riesco a star lontana da loro, a non preoccuparmi di ciò che accade loro in mia assenza; spero di essere sostituita da qualcuno che sia degno e mi fa rabbia non poter evitare che sieda a quella cattedra qualcuno che attende solo la campanella di fine ora e il 27 del mese. Cerco di trasmettere loro dei valori, non attraverso i sermoni ma attraverso i comportamenti: più volte mi sono sentita chiedere: profe, ma lei non sta mai a casa? profe, non sta bene, perchè non si prende qualche giorno? Non sono provocazioni, come potrebbe apparire!
Mi sono sposata, quindici mesi fa, e gli invitati avevano un'età media di 13 anni. Ho camminato commossa sulle scritte che avevano preparato per me con il riso; ho sentito le loro urla di giubilo quando mio marito mi ha baciata dopo lo scambio delle fedi; ho attraversato il più folle e intenso bombardamento di riso che si sia mai visto a un matrimonio... questo non per incensare me stessa, chè non sono di certo la sola a "parlare" con i ragazzi nella marcescente scuola italiana. Molti sono presi da scoramento, molti, sicuramente, avrebbero fatto meglio a scegliersi un altro mestiere. Molti si credono semidei, in grado di plasmare i loro alunni a propria immagine e somiglianza, dimenticandosi che ogni individuo ha un suo retaggio colturale e sociale, e dei "talenti" da esprimere. Ma gettare fango indiscriminatamente sull'intera classe docente non aiuterà nessuno a trovare la propria strada. Gli insegnanti sono uomini e donne, e devono andare fieri dei propri pregi e non nascondere i propri difetti. Quante volte capita a un tredicenne di sentire un adulto che ammette di aver sbagliato? O che promette solo ciò che può mantenere?
Ti prego, Auriga, scegli l'insegnamento: abbiamo bisogno di passione!

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Di: aurigadelfi http://buffa.blogautore.repubblica.it/2008/09/06/divise-alle-maestre-non-ho-capito/comment-page-1/#comment-1033 Mon, 15 Sep 2008 20:07:21 +0000 http://buffa.blogautore.repubblica.it/2008/09/06/divise-alle-maestre-non-ho-capito/#comment-1033 Partiamo dalla divisa per poi allargare il discorso, a piacer mio , e ovviamente non rileggerò,
Ti invito a prendere il post con una certa dose di ironica autocritica, perché ho voglia di scrivere un'invettiva, non contro di te,ché non ti conosco!, ma contro la categoria dei professori, in quanto primattori su quel putrescente palcoscenico che è la scuola secondaria italiana.

La divisa come strumento di perequazione sociale è un discorso sbagliato in partenza. Ti metti la divisa per diventare neutro nel momento in cui operi. Una bella donna in divisa , mentre spiega resta bella, ma è prima di tutto un'insegnante.
Una bella donna vestita di rosso e coi tacchi, mentre spiega è una delle damoiselle d'Avignon , note ...cubiste, con l'hobby dell'insegnamento.
L'abbigliamento, quando estremamente soggetto a ultime mode, distrae quando sei in classe e spieghi. Allora sì che uno , guardando le tue scarpe orrende pensa:" ma io devo dar retta a questa qui , che manco è capace di comprarsi un par de scarpe.."
Tu quando vedi Alec Baldwin nella vita di tutti i giorni pensi: "Come è sfatto questo, veste male, è moscio e deve pure essere un bonaccione" Ma quando lo vedi in qualsiasi film ti dimentichi di tutto e pensi:"Che stronzo , questo!"
Quando si è a scuola va in scena la commedia, ma alle medie e alle superiori spesso è una tragedia, dell'educazione.
E finiamola dunque con questa ipocrisia, sebbene ipocrita sia qualsiasi attore.
Quante volte sono gli insegnanti a criticare l'abbigliamento dei giovani o a raccontarsi " la famiglia di quello è una famiglia di ricconi , quell'altro viene da una famiglia di pezzenti, ecc. Ce ne sono di insegnanti a cui rode vedere l'alunna firmata dalla testa ai piedi....
La divisa, aldilà di tutte le argomentazioni da residuo bellico da anni 70, e che ancora qualcuno utilizza, dio mio, ha un preciso significato psicologico . Indica un'appartenenza.
L'insegnante , agli occhi dell'alunno rappresenta una cosa sola: è il MEDIO, l'intermediario tra lui e la cultura.( medio tra lui e il sapere, medio tra lui e la società)
Il ragazzo, quando entra in una scuola, RICONOSCE e VUOLE ESSERE RICONOSCIUTO. Vuole riconoscere te come insegnante e vuole essere riconosciuto lui come alunno.
L'alunno DISPREZZA , a volte magari solo inconsciamente, l'insegnante che si veste o si comporta come lui. Non lo riconosce come insegnante.
Disprezza ancor di più l'iinsegnante che CREDE NEGLI STESSI VALORI in cui credono quelli che lo hanno disamorato, che lo hanno privato dell'entusiasmo naturale. Familiari, divi dello schermo o dello sport che siano, che in certa misura lo abbiano deluso.
Perché questo è il punto : genitori, insegnanti, divi, rockstar e sportivi prima ti IL-LUDONO, ti fanno entrare nel gioco, poi ti sbattono fuori da quel bel gioco con comportamenti appunto DE-ludentI.E ti lasciano solo in questa disillusione. Trent'anni fa Vasco Rossi gettò le basi del suo successo cantando proprio"E adesso invece non ci credo più , non credo più a niente, e la mia vita non la rischio più per nessuno e per niente" dopo l'ennesima cocente delusione. Vasco Rossi è quel tale a cui lo IULM ha dato la laurea honoris causa per la potenza della sua comunicazione , inutile dire comunicazione con gli adolescenti. Non male per un attempato cinquantaseienne.
Ma fosse solo per questo , la disillusione sarebbe pure formativa.
In fondo , come dicono Nietzsche e il suo recente discepolo italiano...Tiziano Ferro, dico.
"Ciò che non ti uccide ...forti-fi-caaaa"..

Mi fanno ridere quelli che tuonano contro le divise e poi magari si presentano a scuola con il classico look da insegnante politicamente corretto. Non è una divisa il profondissimo blu di prussia universitario?
E gli occhiali spesso non necessari , non sono forse divisa?

Piangendo miseria tu dimostri a un adolescente che quello per te E' UN VALORE DECISIVO. E' così che uccidi in lui l'entusiasmo.Ma come?!
Un professore! Il portavoce di Platone, di Shakespeare, di Dante, di Leopardi e di Orazio, che diventa il portavoce di Zio Paperone e del paparazzo Corona?

Resto dell'opinione che nessun adolescente posponga, e che palle con sta parola!, interessi spirituali a quelli materiali. E il motivo è molto semplice : quand'anche gli interessi primari sembrassero materiali, a chi sappia vedere le cose nella loro essenza non sfuggirebbe che in realtà si tratta sempre di maschere. E' proprio la mancanza di grandi esempi, in questa società fabiofazizzata, a rendere i ragazzi così apparentemente privi di entusiasmo. E Tu , proprio perché non credi più alle favole, e ti tradisci da sola, fattene una ragione, sei tra gli artefici di questa situazione.

Che razza di modelli offrite ai ragazzi, alle medie e alle superiori? Ve lo siete mai chiesto? Piangete miseria, non solo economica ma recentemente persino culturale ( e se non capisci a cosa mi riferisco pensa a tutte le lamentele contro il Berlusca). Per la miseria un ragazzo STIMA SOLO CHI COMBATTE, non chi si piange addosso e la categoria dei professori offre uno spettacolo di uno squallore disarmante. Sotterrate i ragazzi con montagne di pagine sulle quali riflettere e non siete capaci di un gesto che sia un gesto , basterebbe solo questo , che dimostri la vostra superiorità, che è presunta e spesso solo ridicola, intellettuale. La superiorità intellettuale ce l'ha chi SPLENDE e non chi RIFLETTE.

Ma quale ricchezza e povertà: i ragazzi vogliono un professore di letteratura CHE SIA POETICO, un professore di arte CHE SAPPIA DIPINGERE,Un professore di musica CHE SAPPIA SUONARE E CANTARE PARTENDO DAI LORO INTERESSI, un professore di matematica che SIA SPIAZZANTE E ORIGINALE, vogliono dei modelli che ricalchino certi archetipi naturali. Che razza di professore di italiano è quello che non scrive niente, non sa recitare, e legge sempre la solita lagna?
( fanno ridere certuni che spacciandosi moderni hanno sostituito la retorica manzoniana con quella della resistenza: ma in quale razza di paese viviamo? Abbiamo avuto meno morti di tutti, una nullità in confronto alle perdite subite da tutti gli altri partecipanti , e dopo sessant'anni parliamo ancora della seconda guerra mondiale???????
E allora perché non parliamo ancora della grande guerra, che oltre a due miei parenti..., ci è costata quasi il triplo dei morti?Dice : siamo in emergenza democratica.Chi lo dice? Quello che fino a ieri tifava Unione Sovietica e MaotzeTung, ah già dong fa più fico..)

Per finire , tu sei povero quando vivi male la tua condizione, non quando ti mancano i soldi per l'automobile.

E tristissimo giorno, oggi muore Richard Wright, uno degli eroi della mia gioventù..

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Di: profe01 http://buffa.blogautore.repubblica.it/2008/09/06/divise-alle-maestre-non-ho-capito/comment-page-1/#comment-1032 Mon, 15 Sep 2008 15:01:08 +0000 http://buffa.blogautore.repubblica.it/2008/09/06/divise-alle-maestre-non-ho-capito/#comment-1032 Caro Auriga,
la mia non era una considerazione personale, ma una riflessione sull'utilità della divisa come strumento di perequazione sociale. Che nessun adolescente posponga i valori spirituali a quelli materiali è una bella favola, che ci piace raccontarci per non essere troppo delusi della nostra incapacità di trasmettere ai nostri figli (non solo ai nostri allievi!) dei valori non negoziabili in Borsa. Certo che un docente deve fregarsene se viene valutato, o messo alla prova, in base alla propria ricchezza vera o apparente! Ma in tutto questo bel ragionamento, che c'entrano le divise? Servono di più a nascondere la nostra eventuale ricchezza o la nostra eventuale povertà? E che bisogno c'è, dunque, di nasconderle a tuo parere?

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Di: aurigadelfi http://buffa.blogautore.repubblica.it/2008/09/06/divise-alle-maestre-non-ho-capito/comment-page-1/#comment-1031 Mon, 15 Sep 2008 11:34:09 +0000 http://buffa.blogautore.repubblica.it/2008/09/06/divise-alle-maestre-non-ho-capito/#comment-1031 Non per prendere le difese di Janko ma trovo eccessive le preoccupazione di Profe01.
Personalmente non ho mai conosciuto un adolescente , nemmeno ai bei tempi in cui potevo condividerne l'appartenenza, che posponesse valori spirituali a quelli materiali.
Non sarà che la nostra cara Profe01 ha già ceduto alle tentazioni della materia? Gli adolescenti, ma anche gli adulti, ti provocano per saggiare la tua vera consistenza. Predichi bene ma razzoli male, in sostanza, se te la prendi per una battuta o per una considerazione.
"Chi ha la supremazia spirituale vince sempre" , è una delle grandi lezioni di Hegel. Il mio consiglio è quello di fregarsene, fregarsene allegramente. Essere , in altre parole , insegnanti DADA.

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Di: profe01 http://buffa.blogautore.repubblica.it/2008/09/06/divise-alle-maestre-non-ho-capito/comment-page-1/#comment-1030 Mon, 15 Sep 2008 09:38:42 +0000 http://buffa.blogautore.repubblica.it/2008/09/06/divise-alle-maestre-non-ho-capito/#comment-1030 Caro Janko,
non so che lavoro tu faccia, ma temo che tu conosca ben poco la capacità di osservazione dell'adolescente (e anche del pre-adolescente). Per renderci pari agli occhi dei nostri alunni dovremmo anche avere tutti la stessa automobile, lo stesso telefono cellulare, la stessa dimora, gli stessi anelli, orecchini, collane. Anche se indosseremo la divisa, saremo comunque valutati e giudicati da loro in base a questi altri elementi distintivi: almeno nei piccoli comuni, che come ben saprai costituiscono la grande maggioranza delle realtà italiane, tutti sanno benissimo quanto guadagni e chi sei, vedono se hai una Daewoo Matiz o una BMW, e se la mattina esci dal cancello di una villa o da quello di un condominio popolare. Ho sentito io stessa alunni che deridevano un collega per il telefonino antiquato e ingombrante, o per l'auto vecchia e un po' ammaccata. Poi, se un docente è bravo, lo apprezzeranno comunque, ma non illudiamoci di appianare le disuguaglianze sociali con un abito; fermo restando il fatto che introdurlo non è affatto un danno.

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