Istantanea » Vittorio Occorsio http://buffa.blogautore.repubblica.it Just another Blogautore.repubblica.it weblog Wed, 11 Jul 2018 15:14:30 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=3.8.27 La missione di una foto http://buffa.blogautore.repubblica.it/2007/05/14/la-missione-di-una-foto/ http://buffa.blogautore.repubblica.it/2007/05/14/la-missione-di-una-foto/#comments Mon, 14 May 2007 11:36:52 +0000 http://buffa.blogautore.repubblica.it/2007/05/14/la-missione-di-una-foto/ dadullah.jpg

Nelle prime ore di questa mattinata almeno due persone, un conoscente incrociato al bar davanti a un caffé e un giornalista di vasta esperienza, mi hanno posto la stessa domanda: "Ma era proprio necessario pubblicare la foto del mullah Dadullah, la foto di un cadavere?". La prima volta, al bar, ho detto "sì", senza pensarci tanto e senza nemmeno argomentare. In redazione, al giornalista, ho detto ugualmente "sì" con la stessa rapidità, ma quando lui se ne è andato ho pensato fosse giusto motivare il mio si facendo diventare la foto del cadavere di Dadullah l'istantanea di oggi.
E' un sì che, in qualche modo, viene da lontano, dalle tante orribili immagini di cui è costellato il nostro passato. Nel dire sì, questa mattina, me ne sono ripassate davanti tante: il corpo di Aldo Moro sul tavolo dell'obitorio e quello del giudice Vittorio Occorsio, il capo della polizia sudvietnamita che fredda una supposta spia con un colpo alla tempia e l'esecuzione di Quattrocchi in Iraq, per citare solo quelle che mi sono tornate alla memoria nei secondi in cui ho bevuto il caffé. E se ci si mettese a fare un elenco probabilmente non si finirebbe mai.
Ciascuna di queste immagini, dure, violente, che si infilano negli anfratti della nostra memoria restandovi dentro per anni, ha avuto una sua funzione, ha svolto, come dire, la propria missione. Sono come degli anticorpi che, radicandosi in noi, dovrebbero allontanarci dalla violenza e dalla sopraffazione. Ecco, se ciascuna delle foto di cui stiamo parlando si fosse radicata anche in una sola persona la sua missione già sarebbe compiuta.
Questa foto del leader violento e crudele dei talebani ucciso in Afghanistan ha una missione più precisa. Far capire l'orrore di una guerra di civiltà, allontanare dal terrorismo e dalla violenza, spingere verso il dialogo. Un'utopia, lo so. Ma se, anche in questo caso, una sola persona lascerà che si compia la missione di questa foto vorrà dire che diffonderla e pubblicarla è stato giusto.
Per questo, probabilmente, ho risposto sì senza pensarci troppo, perché spero davvero che almeno una persona, in tutto il mondo, lasci fare a questa foto il proprio lavoro.

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