Istantanea » Torquato Secci http://buffa.blogautore.repubblica.it Just another Blogautore.repubblica.it weblog Wed, 11 Jul 2018 15:14:30 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=3.8.27 La giustizia secondo Torquato http://buffa.blogautore.repubblica.it/2016/08/02/la-giustizia-secondo-torquato/ http://buffa.blogautore.repubblica.it/2016/08/02/la-giustizia-secondo-torquato/#comments Tue, 02 Aug 2016 09:07:49 +0000 http://buffa.blogautore.repubblica.it/?p=2543 Bologna Station Blast TrialOggi, 2 agosto 2016, 36 anni dopo la strage alla stazione di Bologna, voglio ricordare un uomo eccezionale che ho potuto conoscere e frequentare: Torquato Secci.

Quel giorno, alla stazione, morì suo figlio Sergio.

Da quel giorno Torquato ha speso tutte le sue energie per avere verità e giustizia. Fonda l'associazione tra i familiari delle vittime. Ne diventa presidente e animatore.

Dice sul piazzale della stazione il 2 agosto 1981: "Per loro (per le 85 vittime, Ndr) vi è solo silenzio poiché dopo un anno non gli è stata ancora resa giustizia".

Ripete dopo un anno: "Oggi rinnoviamo agli uomini di Governo, con maggiore fermezza, la richiesta di rimuovere gli ostacoli che ancora intralciano il cammino verso la verità che cerchiamo. A noi, sino a questo momento, è stata negata giustizia; la patria del diritto non può permettere che la legge non sia uguale per tutti".

E così, anniversario dopo anniversario, fino al 1995. L'anno dopo, in aprile, Torquato muore senza conoscere quella verità che aveva cercato con lucida e disperata energia.

Lucida perché mai una volta l'ho visto perdere il controllo di sé. Accusava con forza ma pacatamente. Con cognizione di causa ma usando con abilità le sue affilate armi verbali.

Disperata perché aveva forse capito che non  avrebbe mai saputo quel che era davvero successo il 2 agosto. Ma continuava a lottare giorno dopo giorno, ora dopo ora.

E, se oggi fosse qui con noi, Torquato combatterebbe ancora. Perché dopo 36 anni, anche se ci sono dei condannati all'ergastolo come autori materiali dell'attentato, la verità su quell'atto terribile è ancora lontana e giustizia, quella che voleva Torquato, non è stata fatta.

La giustizia che pretendeva è quella che dovrebbe pretendere ciascuno di noi, quella per cui ciascuno di noi dovrebbe lottare. La giustizia che uno Stato sa dare rimuovendo tutti gli ostacoli che consentano di conoscere la verità dei fatti. E questo, negli anni bui delle stragi, non è accaduto.

 

 

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La lezione di Torquato http://buffa.blogautore.repubblica.it/2007/08/01/la-lezione-di-torquato/ http://buffa.blogautore.repubblica.it/2007/08/01/la-lezione-di-torquato/#comments Wed, 01 Aug 2007 09:26:30 +0000 http://buffa.blogautore.repubblica.it/2007/08/01/la-lezione-di-torquato/ secci-1.jpg

Torquato Secci a Bologna, quel 2 agosto 1980, perse il figlio Sergio. Da quel giorno ha dedicato la propria vita, per intero, a cercare la verità sulla strage, a chiedere "verità e giustizia". Oggi Torquato Secci non c'è più, se ne è andato senza aver potuto sapere sino in fondo perché venne messa quella bomba ma lasciando dietro di sé una scia di luce. A me, che ho avuto il privilegio di conoscerlo, ha insegnato cosa vuol dire l'amore per un figlio e il desiderio, struggente, di voler vivere in un mondo giusto. A tutti ha fatto capire, con la sua azione tenace e incisiva, come nulla debba restare intentato per cercare giustizia. A costo di apparire testardo. A costo di sembrare un Don Chisciotte che non capisce come va il mondo.
Oggi è merito anche di Secci se il 2 agosto non scorre indimenticato nelle nostre vite, se anche i ragazzi si chiedono che giorno fu mai quello per essere ricordato dopo tanti anni con una simile intensità.
Fu un giorno, ragazzi, in cui sembrò che in Italia, a quel punto, potesse succedere di tutto. Che non ci fosse più limite alla follia terrorista. E quello che seguì, le indagini, i depistaggi, gli arresti, le condanne, furono battaglie tra uomini come Secci e chi invece voleva che la verità restasse seppellita sotto quelle macerie. Una parte di verità, purtroppo, è rimasta davvero sotto le macerie della stazione di Bologna. Per questo è giusto, ogni 2 agosto, fermarsi un attimo, pensare a tutti i Torquato Secci che hanno fatto la storia del nostro paese e ricordarsi che chi disse "Mettete la bomba a Bologna" non ha mai varcato la soglia di un carcere.

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